Abbiamo interpellato il collega Alessandro Marinai (Antenna5, ContoTV ma soprattutto collaboratore di PE) per provare ad analizzare il momento particolare degli azzurri a cavallo tra la sconfitta con la Samp ed il prossimo impegno a Crotone.

 
 
Alessandro, siamo reduci dalla terza sconfitta consecutiva, venuta si per mano della Samp, ma sulla falsa riga delle due precedenti debacle, si ha ancora l’impressione che l’Empoli abbia perso più per suoi demeriti che non per i meriti altrui:
Perdere con la Samp ci può stare, il problema, appunto, è che si tratta della terza sconfitta consecutiva. Le partite di calcio sono costellate da episodi e quindi si può perdere e vincere per propri demeriti, per meriti altrui, per casualità e fortuna. All’Empoli, onestamente, in questo periodo non ne va bene una anche se ci mette molto del suo. Abbiamo assistito ad errori individuali macroscopici ma anche ad atteggiamenti generali sbagliati. E’ di difficile spiegazione, infatti, il motivo per il quale l’Empoli debba sempre andare sotto ritrovandosi costretto a rincorrere.”
 
 
E’ palese che la difesa azzurra non stia attraversando un momento positivo, proprio quel reparto che lo scorso anno è stato il valore aggiunto. Quali sono secondo te le cause?
Le cause possono essere molteplici e sinceramente non saprei dire quale sia la causa maggiore. C’è meno attenzione, si fa più fatica, come dicevo prima si sono visti errori gravissimi ma sarebbe riduttivo addossare le colpe di questo momento soltanto alla difesa. E’ evidente però che manca anche serenità.”
 
 
Anche davanti però maggiore lucidità non guasterebbe. L’assenza di Coralli sta pesando più di quanto immaginato?
Questo lo vedremo quando rientrerà. Certo, dover rinunciare ad un attaccante come Coralli che, numeri alla mano, nelle ultime due stagioni ha segnato una trentina di reti non è una cosa positiva. Gli infortuni però fanno parte del gioco, sono da mettere in preventivo anche se sarebbe meglio che non ci fossero. Per fortuna che Tavano si è calato alla perfezione nella sua nuova avventura azzurra, ma non è pensabile che debba essere sempre e soltanto lui a risolvere il problema del gol.”
 
 
E’ presto per fare processi ed emettere sentenze, Crotone però rischia di diventare un pericoloso crocevia:
 “Il campionato di B è lunghissimo e durissimo, lo sappiamo, ed è fatto di tanti crocevia. Per me un piccolo crocevia lo era anche la partita della Samp: dopo due sconfitte esterne, una big, in casa, poteva essere l’avversario giusto per riscattarsi e rimettersi subito in carreggiata ritrovando fiducia e invece dopo nemmeno 20 minuti era già 0-2… Crotone a questo punto diventa una tappa fondamentale per quelle che sono le ambizioni della società. L’Empoli non può assolutamente permettersi di perdere.”
 
 
Cosa manca a questo Empoli, dal tuo punto di vista, per poter spiccare il salto e giocarsela per quell’obbiettivo sbandierato da tutti in estate:
Manca la fiducia, la convinzione. L’avvio è stato difficile per una serie di circostanze: gli infortuni, i nazionali, il calendario difficile, ma non devono rappresentare un alibi per una squadra che era partita per fare un campionato importante. I giocatori bravi ci sono; forse, secondo me, non è stata strutturata benissimo questa squadra. Gli eventi ci mostrano che ci sono difficoltà nel reparto centrale difensivo e non ci sono alternative valide, a centrocampo manca un giocatore che possa dettare i tempi, che sappia addormentare il gioco quando c’è bisogno di farlo e sappia far ripartire l’azione. Molti hanno fatto salti di gioia per la cessione di Musacci… Per carità, sono il primo a dire che da Gianluca ci aspettavamo tutti di più e forse, per il bene di tutti, era giusto separarsi, però avrei cercato di sostituirlo con un giocatore di quelle caratteristiche. Come avrei puntato su un giocatore di esperienza sulla corsia di sinistra quale alternativa di Regini. In avanti si fa fatica ad individuare quel giocatore abile a saltare l’uomo per creare la superiorità numerica. Tocca al Mister cercare di ovviare a queste lacune con il materiale che ha a disposizione, magari facendosi venire un’idea. Individualmente l’Empoli se la gioca con quasi tutte, per struttura invece, secondo me, è inferiore ad almeno sei squadre“.
 
 
Per chiudere, ti chiedo un parere su un aspetto che non riguarda la prima squadra ma che rischia di essere importantintissimo, la probabile perdita di Andrea Innoncenti dal settore giovanile:
Sarebbe una perdita grave, inutile nasconderlo. Verrebbe a mancare un punto di riferimento importante anche per i rapporti instaurati in questi anni con le altre società. Dovesse andarsene ci vorrebbe subito un sostituito di spessore e profondo conoscitore della materia. L’Empoli non può rischiare di mettere in difficoltà la sua linfa vitale. Magari andavano gestite meglio certe situazioni“.
 
 
Al. Coc.
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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

1 commento

  1. Alessandro, ne hai dette tante e tutte giuste, ma non ti sarai mica dimenticato di dire che per vincere ci vuole anche l’allenatore, l’ho gia detto in un intervento precedente, sono molto ma molto meravigliato che il “duo” non abbia ancora provveduto, ma davvero vogliamo andare in culo alla logica.

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