A cura di Claudio “Freccia”

Gruppi esistenti: Ultras Juve Stabia 1907 (principale), Ritmo della Sud, The Wasps

Settore: Curva Sud “San Marco-Nino vive”.

Politica: Sicuramente a maggioranza di sinistra, però più accentrati di un tempo. In passato gruppi anche di destra come il “Nucleo”.

Gemellaggi/Amicizie: –Siracusa: molto forte il legame con gli aretusei, nato nel 1984 al grido di “mio fratello è siracusano”, da ritenersi come uno dei gemellaggi più forti di tutto il panorama ultras italiano. Per risalire alle origini del fraterno gemellaggio, bisogna andare al campionato di C2 del 1978-79, quando, a Palmi di Campania, il giocatore Nicola De Simone, nativo di Castellammare di Stabia ma in forza al Siracusa, esempio di professionalità e abnegazione, viene colpito al volto in un azione di gioco, cadendo esanime a terra e rimanendo per 17 lunghi giorni in coma al “Cardarelli” di Napoli, per poi purtroppo cessare di vivere. Da quel giorno le curve e le città di Castellammare e Siracusa sono unite nel ricordo del povero De Simone, portando avanti valori sani e genuini come fratellanza, coerenza, amicizia, correttezza. Innumerevoli le visite che le due tifoserie si sono scambiate in tutti questi anni e le fantastiche accoglienze dell’una all’altra, come ad esempio la sorpresa che fecero i siracusani, dopo la loro vittoria a Pagani, agli stabiesi nel marzo 2018. Inoltre, a 30 anni esatti dalla scomparsa del giocatore, a suggellare questa fraterna unione, il 25 luglio 2009 si è svolto il “1° Memorial De Simone”, definito “il ragazzo che visse per sempre nel cuore di due popoli e di due città”. Un gemellaggio che va oltre il calcio, sconfinando negli altri settori della vita. I siracusani, in occasione di Siracusa-Juve Stabia 09/10, a porte chiuse, fecero trovare agli ospiti le scritte “Voi chiudete i cancelli…noi apriamo i cuori ai nostri fratelli!” e “Vietateci tutto…ma non gli stabiesi!”. In Juve Stabia-Brescia del 28 gennaio 2013, esposta in Sud la scritta “Più forti del calcio moderno lotta in eterno! Sirastabia”. Il 18 febbraio ’14 è morto per un male incurabile il 40enne Francesco Ficili, per tutti “Ciccio”, capo-ultrà della curva siracusana, più volte ricordato dagli stabiesi. Brutta mazzata la non iscrizione del Siracusa alla Serie C 2019/20, con gli aretusei costretti a ripartire dal campionato di Promozione. –Lebowsky: amicizia che perdura dal 2007, con questi tifosi di una squadra di Firenze, il “Centro Storico Lebowsky”, militante nei dilettanti, “Promozione” Toscana, la cui tifoseria, espressione del gruppo “U.R.L. (Ultimi Rimasti Lebowsky)” della Curva “Moana Pozzi” (un nome, un programma…), è formata da ex ultras della Fiorentina, spesso affiancati dalla Vecchia Guardia Rondinella. Ci si diverte a rappresentare il calcio vecchio stampo di una volta, lontano dai clamori, dai riflettori, dai miliardi della Serie A. Tutti ingredienti che, oltre alle stesse vedute sinistroidi, hanno alimentato questo bel gemellaggio, con numerose visite reciproche, fatte anche di grandi bevute e mangiate. –Zwickau: altro gemellaggio atipico, coi tifosi di questa squadra dilettantistica tedesca (ex Germania Est), militante in 3.Liga, la nostra serie C. Un gemellaggio genuino, schietto, direttamente col gruppo “Red Kaos Zwickau”, con continue visite reciproche e grandi bevute. Ad esempio visita dei “Red Kaos” in Juve Stabia-Matera del 21 marzo 2018. –Paris St.Germain: gli “Ultras Juve Stabia” sono direttamente gemellati col gruppo “K-Soce Team Paris” dal 28 ottobre 2017. Tale gruppo parigino nell’ottobre 2017 dimostrò accoglienza e ospitalità agli stabiesi, invitandoli al loro 10° anniversario. E’ stato anche presente per la festa dei 111 anni della Juve Stabia, organizzata dagli ultras stabiesi nel 2018. Presenti anche i napoletani. Il gruppo ultrà parigino, in seguito alla recente promozione della Juve Stabia, ha esposto in casa lo striscione “UJS benvenuto in Serie B”. –Napoli: buoni rapporti fin dagli anni ’80 tra “Swarm” e “Blue Lions” Napoli. Amicizia piuttosto sentita ora tra stabiesi e “Ultras Napoli Curva B”. Tutti gli stabiesi si sentono un po’ napoletani. Interessante l’amichevole triangolo Juve Stabia-Napoli-Paris Saint Germain (solo tra i gruppi citati ovviamente). –Perugia: l’amicizia nasce dalla bella accoglienza ricevuta dagli stabiesi a Perugia nel 2007, dopo la sosta per la morte di Sandri, e si consolida nel return-match di C.mare quando, per l’occasione, 4 pullman di grifoni vengono bloccati dalla Digos per la questione biglietti e “solo” una 30ina di ragazzi, tutti degli Ingrifati, organizzatisi in extremis con auto private, sono presenti. Applausi reciproci e cori per gli ultras alla fine. Nell’ottobre 2008, in Umbria, alcuni ragazzi degli Ingrifati accolgono altrettanto bene gli stabiesi e si adoperano per aggiustare un guasto accorso al pullman degli ultras campani. A fine gara, come promesso, gli Ingrifati li aspettano con diverse casse di birra, ricevendo i complimenti dei gialloblù per aver riparato il pullman, scambiandosi cori per la libertà ultras e un po’ di materiale. Al ritorno, bel gesto degli stabiesi che salutano lo “Skrondo”, ragazzo degli Ingrifati, mai troppo rimpianto che presto ci ha lasciato, con lo striscione “Skrondo vive” e cori, applauditi da tutti i perugini. –Giulianova: vecchia amicizia targata anni ‘90, piuttosto forte, consolidatasi negli anni con reciproche visite, ad esempio gli stabiesi erano al loro fianco, ad Andria, nel 2010/11. –Matera: vecchio legame, gemellaggio con giro di bandieroni in campo in J.St.-Matera 03/04. –Cavese: una vecchia rivalità che, in seguito della scomparsa di Catello Mari, stabiese di nascita, ma simbolo e bandiera della Cavese, avvenuta in un tragico incidente stradale il giorno di Pasqua del 16 aprile 2006, si è trasformata in amicizia, ufficialmente dal 10 novembre 2018 per Cavese-Juve Stabia, 11^ giornata campionato 18/19. Alcuni giorni prima, ai cancelli dello stadio, esposta la scritta “Rispetto per la mentalità della Cava Ultrà”, mentre diversi anni fa a Cava esposero lo striscione “La nostra maglia non hai mai indossato ma un vero stabile va sempre onorato!”. –Sora: amicizia piuttosto sentita in passato, adesso meno visto che le due compagini da tempo non s’incontrano. Bellissima accoglienza dei sorani in Sora-Juve Stabia 96/97. Striscione “Skizzati Sora per sempre” in J.Stabia-Vigor Lamezia 04/05. –Akragas: bella amicizia coi ragazzi di Agrigento di “Nuova Guardia Akragas Ultras” e “Facce Toste Akragas”.

Stima/Reciproco rispetto: Latina: ci si rispetta grazie e soprattutto al gemellaggio pontini-siracusani. Vecchio feeling, che però sta sconfinando nell’indifferenza. Ischia: c’è rispetto, anni fa gli ischitani a Castellammare mostrarono un messaggio in tal senso. Ancona: una forte amicizia legava le due tifoserie, anche se da un po’ di tempo le due squadre non s’incontrano, e quindi si è un po’ affievolita. Grande ospitalità ricevettero gli stabiesi dal “Collettivo” e dagli altri gruppi anconetani nel novembre ’99, invitando i compagni dorici ad andare in massa a Castellammare per ricambiare e rinsaldare l’amicizia. Casarano: vecchia amicizia, varie le visite reciproche, nonostante l’amicizia loro coi nocerini. Catanzaro: vecchia amicizia anni 80-90, da molto tempo le due squadre, per un nuovo confronto ultras, non si sono più incontrate. I catanzaresi aiutarono in maniera speciale nel 91/92 a Catanzaro: per quello che hanno fatto sono stati ringraziati e contraccambiati. Lamezia T.: ottimi rapporti, risalenti alla fine degli anni 80, tra “Swarm Supporterai Juve Stabia” e “G.B.” Vigor Lamezia. Cassino: storico rispetto. I “Fedayn” Cassino aiutarono nel 1990 la nascita degli “Ultrà C.Stabia sez. Cassino” (FR). Cesena: buon feeling. In passato buoni rapporti, datati anni 80/90, anche con Molfetta, Trani, Ercolanese.

Ex gemellaggi/buoni rapporti: –Savoia: discorso a parte, della serie “c’eravamo tanto amati…”. Il gemellaggio tra stabiesi e torresi, che aveva dato una lezione di sportività all’Italia intera nella finale Playoff per la B ad Avellino nel ’99, non esiste più. Due città, Castellammare e Torre Annunziata, strettamente legate tra loro, fino a poco tempo fa anche nel calcio, visto che il gemellaggio durava dalla stagione 89/90, con continue visite reciproche. Ogni volta che le due tifoserie si incontravano erano grandi mangiate e bevute assieme, con giri di campo coi bandieroni, scambi di sciarpe, targhe-ricordo e foto di rito. All’origine della rottura sembra esserci un litigio tra i tifosi del Savoia e del Siracusa, quando i primi andarono in trasferta a Vico Equense, anche se gli oplontini giurano che già i siracusani si erano comportati male nei loro confronti in una trasferta siciliana precedente. Incidenti pesanti a Torre Annunziata, la sera del 19 giugno 2011, “un inferno” secondo alcuni passanti, tra torresi e stabiesi, quest’ultimi arrivati in circa un centinaio a bordo di scooter e motociclette per festeggiare la B in casa dei nuovi rivali. Un gemellaggio basato su amicizie sempre differenti e accomunato dalla rivalità con Turris e Nocerina. I “savoiardi” sono sempre stati legati ai tifosi dell’Acireale, gli stabiesi ai siracusani. Poi c’era un forte elemento di discordia: il rapporto coi beneventani, amici dei torresi e fortemente nemici degli stabiesi. Tra le due città, così vicine, si auspica che possa tornare le pace: staremo a vedere…Particolarmente buono era il legame tra “Hamas” e “Clan 99” Savoia e, negli anni 80, tra “Swarm Supporters” e “Intifada Bianconera”. Una delegazione ultras di Stabia era presente ai funerali di Manolo, ultrà del Savoia, investito da un auto pirata ad Alessandria nel settembre ’08. In occasione di Juve Stabia-Ternana gli fecero lo striscione “Manolo vive!…is not dead” per ricordarlo. Il gemellaggio Benevento-Savoia ha messo in crisi anche i buoni rapporti che esistevano tra stabiesi e beneventani. Già negli anni 80 striscione “Forever Ultras” Savoia, in curva stabiese. –Casertana: dopo una vecchia amicizia, anche di buon vicinato, il gemellaggio si è rotto all’inizio del 2017. Dopo svariati episodi e non per un piccolo screzio tra Caserta e Castellammare non c’è più nessun tipo di rapporto d’amicizia, in quanto tanti sono gli episodi nei quali è venuta a mancare quella forma di rispetto che è alla base dell’essere ultras. In Juve Stabia-Casertana di LegaPro del 5 aprile 2017, 3 giorni dopo il comunicato ufficiale dei casertani, la curva gialloblù espone lo striscione “Basta Facebook”, con la “f” e la “b” in rosso, acronimo dei “Fedayn Bronx”, gruppo autore del suddetto comunicato. Rimaste comunque alcune amicizie personali. –Nocerina: negli anni 70-80 i “Mastiffs Supporters” Nocera erano gemellati con gli “Swarm Supporters”, poi tutto è finito ed è subentrata un acerrimo odio (vedi sezione “Rivalità”). –Frosinone: negli anni 80 c’era un’amicizia tra gli “Swarm Supporters” e gli “Heroes Korps” Frosinone, conosciuti al vecchio “Matusa”, ex stadio della città ciociara. –Scafatese: vecchie amicizie, targate anni 70-80. –Salernitana: vecchissima amicizia, datata anni 80, tra “Ultrà Salerno” e “Swarm Stabia”, poi i rapporti tra le due tifoserie si sono trasformati da buoni a pessimi (Vedi sezione “Rivalità”). –Nola: le tifoserie erano gemellate, ma in seguito ad alcune aggressioni subite dai nolani da parte stabiese, il gemellaggio si sciolse.

Rivalità: –Nocerina: vecchia rivalità campanilistica, numerosi gli incidenti in passato; lo striscione “Bronx Faito” sembra essere nelle mani dei nocerini. Di apprezzata mentalità, comunque, lo striscione per Alberto Bove, tifoso nocerino scomparso in un incidente stradale. Simpatica, a sua volta, la scritta di due anni fa: “La macchina più venduta a Nocera? Citroen C1”. Lo striscione “Gruppo T.n.t.” Juve Stabia finito nelle mani dei nocerini è stato esposto a Nocera in curva Sud. A fine anni 90, ad ogni incontro, i nocerini esponevano la scritta “Prigionieri di una fede”, esponendolo come striscione rubato. Tale striscione  asseriscono gli stabiesi, non è mai stato esposto, tanto che avrebbero preteso una documentazione fotografica della presenza di quella “pezza”, in almeno un occasione, nel settore stabiese. Nella gara di andata del campionato 99/00, giocata al San Paolo di Napoli, i nocerini avrebbero codardamente sparato razzi all’indirizzo degli stabiesi. E pensare che negli anni 80 (e forse oltre) c’era pure un’amicizia. –Casertana: forte amicizia dal 1986, sciolta nel 2017 (vedi sezione “Ex gemellaggi-buoni rapporti”). –Foggia: vecchio odio; qualche anno fa gli stabiesi tentarono di rubare a Foggia uno striscione pugliese; la cosa sarebbe riuscita, se non che ci fu la rabbiosa reazione dei foggiani, che obbligarono gli stabiesi alla ritirata. Striscione “foggiano verme” da parte gialloblù qualche anno fa. –Salernitana: rivalità storica, campanilistica, affievolitasi un po’ dopo la scomparsa nel 2010 del leader dei salernitani, il “Siberiano”, al quale gli stabiesi dedicarono striscioni e presenziarono al funerale. –Turris: acerrima vecchia rivalità di campanile, derby infuocati nelle categorie minori sfociati spesso in scontri e disordini. Ad esempio, nel 95/96 prima della fine della gara Juve Stabia-Turris sono scoppiati disordini, quando la polizia ha fatto uscire i 200 tifosi ospiti per evitare incontri, ma a quel punto è partita una sassaiola, che ha danneggiato numerose auto. Furono fermati sei tifosi. In un Turris-Juve Stabia 2000/01,a partita ormai chiusa, sul 2-0, i corallini mandano messaggi ironici ai rivali, quali “C.Mare questo vi tocca: pubblico di ricotta” e “Finalmente una squadra degna dei suoi tifosi…grazie Fiore!”, presidente della J. Stabia dal ’90 al 2000. –Avellino: idem. Famoso l’episodio della gara a porte chiuse del 2007. In Avellino-Juve Stabia del 06/07, gli irpini mostrarono uno striscione che faceva riferimento a fatti di un amichevole ferragostana del 2004, compreso un “Stabiese ridicolo”, anche se quella sera per poco gli avellinesi non persero uno striscione, quindi lo striscione sarebbe fuori luogo considerando la reazione stabiese, alla peraltro coraggiosa azione degli avellinesi, con botte prese da loro e qualcuna data. Gli irpini allestirono un pullman e in 50 si presentarono a Castellammare, sotto la Sud di casa. Bilancio: due avellinesi con ferite lacero contuse al capo e il pullman degli avellinesi sfasciato, ma non fu un pestaggio. Incidenti in gradinata, con reiterato lancio di bombe carta, in Avellino-Juve Stabia del novembre 2013, 14^ giornata 13/14. –Potenza: vista l’amicizia coi materani degli stabiesi non poteva che essere così. –Paganese: un tempo vi erano amicizie personali con gli “Street Urchins Pagani”, poi vi fu la rottura definitiva quando i paganesi, ad uno spareggio con la Salernitana al “S.Paolo” di Napoli, si presentarono al fianco dei granata. –Sorrento: sana rivalità regionale. In Juve St.-Sorrento 03/04 esposto lo striscione “Ristorante curva Sud: paganese al forno sorrentino di contorno, oggi vi mangiamo”. –Verona: rivalità antica, risalente agli anni 80, ma più sentita recentemente, classica Nord-Sud. Diversi anni fa, a Castellammare, i veronesi furono protagonisti, al termine della partita, di una rissa, in cui ebbero la peggio diversi ragazzini del posto. Al ritorno, a Verona, gli ultras scaligeri beccarono e fischiarono gli stabiesi all’entrata, accolti da cori quali “sporchi terroni, voi siete sporchi terroni”, incivili e meschini, soprattutto perché, a un certo punto, intonarono frasi offensive nei confronti di Nino Martinelli, il giovane ultrà della Juve Stabia che perse la vita nell’estate 2011 in un incidente stradale. La sua memoria venne infangata da un manipolo di sconsiderati che col calcio hanno poco a vedere. Dopo la gara, gli stabiesi sono rimasti nel settore, mentre volavano pietre e petardi da parte dei veronesi, che dopo presiedettero l’uscita del settore ospiti. A maggio 2013, penultima giornata, si respira un aria da “resa dei conti”. La curva di casa offre un grande colpo d’occhio all’ingresso, con strisce gialloblù e fumogeni e tanti battimani fin dal prepartita. Tifo pregevole e striscioni ironici, tipo “Giulietta a pecora”, e antitessera, con annessi cori. Carina anche la coreografia dei distinti, con il tutto che fa da corollario a una buona giornata ultras. A fine gara si registra però il tentativo (vano) di venire a contatto con gli scaligeri, che sono quasi 800, ma sono stati frenati dalla polizia. Lo schieramento di polizia con mezzi blindati ha chiuso tutte le vie d’accesso. Ne è nata una sassaiola poi all’indirizzo delle forze dell’ordine (un sasso avrebbe colpito anche un pullman veronese); fitto lancio di lacrimogeni nel tentativo di disperdere gli ultras stabiesi. –Ebolitana: nel gennaio ’91, gli stabiesi, arrivati ad Eboli con due pullman, dopo aver pagato 15.000 £. per stare dietro una rete di recinzione, sono stati bersagliati dagli ebolitani che hanno cominciato ad inveire con frasi irripetibili e oggetti vari. Tutto questo senza nessun motivo valido, anche perché, nella gara d’andata vi era stata una sorta di gemellaggio. Gli stabiesi hanno dato sfogo alla loro rabbia, sfottendoli però con cori più che altro ironici, più che altro e sono stati costretti a sfasciare la recinzione perché ingabbiati e assediati dai tifosi ebolitani che, dall’esterno, tiravano di tutto, sassi, bottiglie ed altro. –Catania: rivalità molto forte, acuitasi nel recente passato soprattutto per motivi sportivi. In Juve Stabia-Catania 1999/00 lancio di oggetti tra le due tifoserie. In passato scontri anche con –Palermo, nonostante l’amicizia di quest’ultimi coi siracusani, in passato. Adesso non c’è più neanche quella. Rapporti burrascosi anche con –Benevento, –Brescia, –Bari, –Crotone, soprattutto per i vari intrecci di rivalità con amici di quest’ultime.

Cenni storici: A Castellammare di Stabia, città vicinissima a Napoli, di 65.000 abitanti, si sogna, si vive e si respira calcio, soprattutto, e basket, in una piazza afflitta da tanti problemi: malavita, droga e inquinamento in primis, per cui il calcio, e lo sport in generale, è visto come una valvola di sfogo e di rivincita. Dopo l’ultima retrocessione dalla C2 all’Interregionale dell’80/81, e due campionati deludenti, giocati sempre su campi neutri, vista la distruzione del vecchio stadio per il tragico terremoto del 1980, la maggior parte dei tifosi, delusi dalle magre dei gialloblù, avevano preferito seguire la squadra di basket femminile, partecipante al campionato di Serie A. Anche il tifo più caldo si trasferì al palazzetto, fino a quando il titolo sportivo è passato a un altro paese. Così, dopo un incontro tra i maggiori esponenti dei “South Boys” e i pochi “Ultras” che seguivano il calcio, si decise di premiare gli sforzi della nuova società calcistica, che furono subito ripagati con la promozione in C2. Il campionato fu giocato tutto a Scafati per gli ultimi ritocchi al nuovo stadio. Quel campionato è rimasto nel cuore di tanti, sia per le numerose trasferte, che per i due gemellaggi storici con “Fedayn Paolana” e “Ultras Lamezia”. Il primo gruppo a nascere, sono gli “Ultras”, nel 69/70, che esprime un tifo molto folkloristico; appaiono le prime coreografie. Poi a breve nascono le Brigate e i Vecchi Fedayn, che più tardi si chiameranno solo “Fedayn”, che si sciolsero, per poi ricomporsi nel ’92, provenienti quest’ultimi da ragazzi del Rione Savorito e di Via Allende, colorati e tendenzialmente di sinistra, proseguendo con Boys, Teddy Swarm, Lunatici, Nucleo, Skonvolts Heads, ecc. La curva, dapprima non trova una guida capace di prenderne le redini, ma dopo un periodo di iniziale appannamento, col passare del tempo progredisce, ma la spinta decisiva si ha solo nell’84, con la costruzione del nuovo stadio e la nascita degli storici “Swarm Supporters”, da un’idea del capotifoso Tonino Ercolano e altri amici, persone “malate”, che tanto hanno rischiato per i colori gialloblù. Gli Swarm fronteggiano le proprie spese con il tesseramento e la vendita del materiale, aprono varie sezioni (Cassino, Varano, Petraro…), in una stagione raggiungono quota 200 tesserati. Apertamente di sinistra (allo stadio con “Che” e bandiere sovietiche), stampano due fanzine, di cui una a colori. Il buon 5° posto nell’87 in C2 infiamma l’ambiente; man mano nascono molti altri gruppi: i Bronx Faito, formato da circa 30 ragazzi, il quale nome deriva dal quartiere di provenienza; i Ghost, nati nel ’95 e molto vicini agli Swarm; la Brigata Ciceron Street (dal ’94 solo “Ciceron”), che rappresenta il quartiere Cicerone e si ispira ai Vecchi Lions di Napoli; le “Vespe Matte”, nate dall’unione fra i “Lunatici” e “Boys” nel ’94 (esordio dello striscione nella trasferta di Sora), che avevano un direttivo di sette persone e una trentina di tesserati con un età compresa tra i 14 e i 18 anni, non numerosi ma sempre presenti, gemellati con gli Indians Nola; la Borgata Pozzano e la Brigata Santa Caterina, che rappresentano il centro storico e sono molto folkloristici. Nel ’95 nascono gli Original Fans (dal trasferimento nella Nord) che si firmano anche “O’ Fans”, avviene lo scioglimento degli Skonvolts Heads, costituiti da una 30ina di ragazzi molto uniti, gruppo apolitico e orgoglioso dei suoi bellissimi stendardi, amici degli Originali di Foggia. Visto tutto ciò, sulla balconata laterale sinistra, zona dei Vecchi Fedayn, non vi era più nessuno, e il tifo, proprio negli anni in cui lo Stabia tentava di conquistare la B ( 93/94: 5° posto nel girone B della C1, perde i playoff con la Salernitana; 94/95: 6^ nel girone B della C) mancava in quella zona. Tutti questi gruppi si identificano in casa dietro lo striscione “Ultras stabiae”, mentre nelle trasferte compaiono gli striscioni dei singoli gruppi. Intanto, nel ‘92/93, le “vespe” sono salite per la prima volta in C1 e, l’anno dopo, sfiorano la B, perdendo la finale Playoff contro la Salernitana a Napoli, seguite dallo “sciame” di 20mila supporters. Intanto lotte intestine spaccano nel 96/97 il “vespaio” in due fazioni, con Brigata S. Caterina, Ciceron e Ghost da una parte; Swarm, Vespe Matte, Fedayn, Original Fans, Rizla +, Nucleo e Highlander, dall’altra, che decide di presentarsi fuori casa senza striscioni, con le intenzioni di dare al tifo un aspetto più vocalistico. La Serie B, dopo un’altra finale persa nel ’99, ad Avellino, contro il Savoia, passando per il fallimento del 2001 e la risalita in C1 del 2005, arriverà per la prima volta nella storia della Juve Stabia nel 2011, dopo aver conosciuto nuovamente la C2, che nel frattempo ha cambiato nome in Lega Pro Seconda Divisione. Degne di nota sono state le nascite di “Hell Side” (scioltisi nel 2007), “Tupac Amaru” nel ’97 e “Zoccolo Duro” nel 2007. Con l’avvento della Tessera e obbligati da uno sporco e sempre più penoso sistema-calcio nel 2010 si sciolgono realtà importanti come “Ciceron 94 Ultras Stabiesi” e “Hamas Juve Stabia”. Negli anni a seguire tutti i gruppi della Sud si identificano dietro lo striscione “Vespe 1907”. Adesso non più, da un po’ di anni il gruppo principale è l’Ultras Juve Stabia 1907 e in trasferta si identificano spesso con lo striscione “Curva Sud”. Nel 2014 la Juve Stabia retrocede in B, seguono poi lusinghieri piazzamenti come tre 4.i posti nel 2015, 2017 e 2018, che hanno portato solo amarezze e torti arbitrali nei Playoff. Anonimo il piazzamento nel 2016. Dopo la tribolata estate 2018, coi tifosi in piazza a cercare un incontro col neosindaco per salvare le Vespe, la fantastica cavalcata verso la Serie B, riconquistata 1786 giorni dopo.

Curiosità: -Ad agosto 2019 iniziata l’istallazione dei sediolini anche in curva, mentre per la presentazione ufficiale della squadra erano in migliaia il 15 luglio in piazza. -Il 16 maggio 2019 presso lo stadio, grande festa per la promozione, arrivata con due giornate d’anticipo il 20 aprile ’19 con il successo 2-1 con la Vibonese, organizzata dalla Curva Sud, con premiazione alla squadra, allo staff e alla società. Un traguardo, quello della promozione in B, che sembrava impossibile da raggiungere nell’estate 2018, quando il presidente-factotum Francesco Manniello, un tifoso-imprenditore a cui gli stabiesi farebbero una statua, aveva gettato nello sconforto tutti i sostenitori gialloblù con una lettera aperta nella quale annunciava che non sarebbe riuscito a far fronte agli oneri economici necessari all’iscrizione del campionato, lanciando un appello a imprenditori interessati a prendersi sulle spalle la Juve Stabia. Richiesta raccolta da un fondo, Financial Private, con sede a Londra, che acquista la maggioranza delle quote, il 66%, lasciando a Manniello il 33% e la carica di presidente onorario. Con un viatico simile si è riusciti a fare un campionato di vertice: capitan Alessandro Mastalli e soci  hanno stupito tutti, perdendo solo 2 volte, il 17 marzo a Catania e l’ultima ininfluente con la Virtus Francavilla (1-2). -Il 20 aprile 2019 è un giorno che rimarrà per sempre nella storia di Castellammare: vie del centro prese d’assedio dai tifosi in festa e la Cassarmonica, uno dei simboli della città, colorata di gialloblù. Allo stadio bella coreografia in Tribuna inferiore. -Davvero bellissima la coreografia contro il Trapani il 7 aprile 2019, per una fondamentale vittoria: un ragazzo con la sciarpa a centro curva e sotto la scritta “Andiamo a vincere”, oltre a strisce gialloblù che coinvolgono tutto lo stadio, gremito da 12mila spettatori. Ricevuti i complimenti anche da tanti rivali. -L’originalità della Sud si è ripetuta il 5 maggio 2019 per l’ultima partita di campionato con il Francavilla, con un telone copricurva molto bello. -A Bisceglie, il 31 marzo 2019, storica invasione stabiese con oltre 1300 tifosi al seguito. -Vietata dalle autorità, ufficialmente per i lavori allo stadio, la trasferta di Caserta del 3 marzo 2019, mentre quella in Coppa Italia di martedì 9 ottobre 2018 era stata libera. -Il 3 febbraio 2019 grande festa dei tifosi stabiesi al pullman della squadra di ritorno dalla trasferta vittoriosa di Rende 1-0, alla 24^ giornata, per il record di partite utili consecutive. -Il 21 dicembre 2018 la Sud, in collaborazione con la S.s.Juve Stabia e la partecipazione della prima squadra, ha donato kit da allenamento ai bambini dell’oratorio salesiani “Don Bosco”, nell’ottica di donare un sorriso a questi bimbi in prossimità delle feste natalizie e dell’anno nuovo. -Nell’ottobre 2017 vennero riverniciati dagli Ultras, coi colori sociali della squadra, i gradoni della curva Sud, a spese dei ragazzi, col fondo cassa della curva, senza chiedere aiuto a istituzioni o sponsor. -Il 3 luglio 2017 manifestazione allo stadio “Romeo Menti” della tifoseria stabiese contro i torti ulteriori subiti e il calcio moderno, una serata all’insegna dell’aggregazione ultras, con corollario di una partitella tra esponenti della curva. -Dal giorno dell’introduzione della Tessera del tifoso la Castellammare Ultras ha iniziato la propria lotta contro il provvedimento. Col passare degli anni e l’introduzione del programma “Voucher”, sotto responsabilità della società, la Curva Sud ha ricominciato a viaggiare. Il programma è stato aderito da tutta la curva dal momento in cui non cita alcuna parte riguardante l’Articolo 9, vero nemico del movimento. Cosicché anche chi aveva scontato la diffida da pochi mesi era potuto tornare a viaggiare. Con l’abolizione del voucher stesso, alcuni membri della Sud non hanno potuto partecipare alla trasferta di Andria del 2017. Di conseguenza gli ultras stabiesi presero la decisione di tornare in trasferta solo dopo la non obbligatorietà della maledetta Tessera per le stesse. -E’ intitolata a Gaetano Musellla, ex enfant-prodige di Napoli, Juve Stabia e Empoli, morto per arresto cardiaco il 30 settembre 2013, a soli 53 anni, il cui corpo senza vita venne ritrovato a Finale Ligure (GE), la sede degli Ultras Juve Stabia. -Tifoseria stabiese in lutto per la scomparsa, a soli 40 anni, la sera del 29 dicembre 2015, di Catello Esposito, per tutti “Lelar”, persona benvoluta e conosciutissima per la sua fede inossidabile per la Juve Stabia, a seguito di un violento impatto a bordo di un suo scooter contro un muro vicino Castellammare. Ai suoi funerali, svoltisi due giorni dopo, tributi per lui da tantissime tifoserie. Immancabili gli ultras siracusani. A un anno di distanza, nella trasferta di Melfi, esposto lo striscione “Prima linea sguardo fiero Lelar eterno guerriero”. -Nell’estate 2015 scompare all’età prematura di 26 anni per una rara malattia alla pelle un grande supporter delle Vespe, Attilio Apuzzo. -La mattina del 25 luglio 2011 un altro gravissimo lutto colpisce la tifoseria stabiese. Muore infatti in uno schianto, perdendo il controllo della sua moto Honda di grossa cilindrata, il 19enne Nicola “Nino” Martinelli, conosciuto anche come “Martins”. Era un bravo ragazzo, sempre sorridente, molto conosciuto e apprezzato. Sempre presente in curva Sud una sua gigantografia con la scritta “Nino vive”. In Juve Stabia-Crotone del gennaio ’12, esposti i messaggi “Veronese…che tua madre sia troia l’Italia lo sa…un angelo come Nino mai lo partorirà!!!” e “La città ti ama la Sud ti onora, Nino vive”. Bellissimo il mini-telo copricurva con scritto “Nino vive” e la sua immagine ingrandita, esposto anni fa. Le gigantografie di “Nino”, “Lelar” e Attilio sono sempre esposte, almeno in casa. -A Castellammare si fece un gran parlare a suo tempo di una brutta e delicata vicenda legata alla camorra e al calcioscommesse, che vide imputati anche dirigenti della Juve Stabia, e in Juve Stabia-Brescia, del gennaio ‘13, la curva mostrò la scritta “L’amor che ho per te mi porta a fare anche il teppista, bastardo giornalista non sono un camorrista”, riferendosi anche ad ingiuste accuse riportate dai giornali. -Il “Nucleo Stabia”, molto attivo negli anni ’90, si è sciolto diversi anni fa. Una volta esposero una celtica, a pochi metri di distanza da una bandiera dell’Urss, ma l’episodio ebbe poca rilevanza, visto che a Castellammare, in curva, non si fa politica, o, almeno, non s’influenza le scelte di chi ha idee opposte alla massa. Il “Nucleo” dapprima seguiva il calcio a 5, poi cercò di infiltrarsi in curva con ideologie estranee al resto della curva. -Lo stadio di Castellammare di Stabia, così come quello di Vicenza, è intitolato a Romeo Menti, uno dei protagonisti, dei baluardi del Grande Torino, che schiantò sulla collina di Superga (Torino), sull’aereo di ritorno da una trasferta amichevole a Lisbona, il 5 maggio 1949. -Sempre presente in curva lo striscione “Unica fede”

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1 commento

  1. Ma guardate che gli stabiesi sono in buoni rapporti con i palermitani. Prima c’era amicizia, poi si ruppe 20 anni fa, ma negli ultimi anni è tornato il rispetto reciproco e i buoni rapporti

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