D'AmicoDa quando c’è stato il rompete le righe, Tony D’Amico non ha più sentito nessuno da Empoli. Arrivato a gennaio a parametro zero, dopo aver ottenuto la rescissione dal Foggia, l’ex capitano rossonero ha mostrato, nei mesi in cui ha vestito la maglia azzurra, di poterci stare in categoria. Quella Serie B che aveva rincorso a lungo, raggiunta a 30 anni.

 

 

 

Quale maglia vestirai il prossimo anno Tony?

 

“Non lo so ancora. Fino al 30 giugno sono un giocatore dell’Empoli, dal 1° luglio invece sono un giocatore disoccupato. A campionato finito, al momento dei saluti, ho ringraziato il Direttore Vitale per la grande opportunità concessami ma poi non ci sono stati più contatti. Poi chissà, magari mi chiamano l’ultimo giorno”.

 

Tu nel frattempo hai ricevuto altre proposte?

 

“No, niente di concreto. Si parla, ma nulla più. Qualche settimana fa si era aperta pure una possibilità di finire in Grecia, ma ti ripeto che al momento sono solo chiacchere”.

 

Come valuti questa tua esperienza in azzurro?

 

“Io ho dato il massimo e credo di aver dato il mio piccolo contributo. Ad Empoli si vive bene, è una città tranquilla che mi ha fatto capire che nel calcio non conta la categoria ma il lavoro e se lavori bene poi i risultati si vedono sul campo. Io posso solo essere grato all’Empoli e se dovessero chiamarmi per propormi il rinnovo non ci penserei neanche un minuto. Però non lo so, forse hanno deciso di ringiovanire la rosa ed io non rientro nei canoni della società”.

 

E se questa chiamata non dovesse arrivare?

 

“Beh, è logico che mi guarderei intorno in attesa che qualcuno si faccia vivo. Con un pizzico di rammarico, ma questo è il calcio”.

 

Intanto il “tuo” Foggia è finito nelle mani del Sindaco…

 

“Mi dispiace molto, sinceramente. E’ un momento un po’ così, difficile per tutti, ma mi auguro vivamente che venga trovata una soluzione. Vedrai… Alla fine verrà salvata la società, me lo auguro di cuore e lo auguro ai tifosi foggiani”.

 

 

 

 

Alessandro Marinai

 

 

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