L’allenatore dell’Udinese, Gabriele Cioffi, ha parlato in conferenza alla vigilia della gara con l’Empoli.

Mister, c’è grande entusiasmo. L’Udinese ha vinto due partite consecutive, di fronte si troverà l’Empoli che, al contrario, non vince da dicembre. Che gara si aspetta dal punto di vista tattico?
“L’entusiasmo ci rende orgogliosi ma ci responsabilizza tanto. Ogni squadra si allena con l’obiettivo di creare entusiasmo, questo è successo e questo ci dà responsabilità. Mi aspetto una partita difficilissima perché ho un grande rispetto dell’Empoli. È una squadra che a Firenze, Milano, Roma, Genova ha tenuto il campo con belle idee di calcio. L’abbiamo definita resiliente e credo abbiano una progettualità chiara del Presidente Corsi, dal settore giovanile fino alla Prima Squadra con concetti ben definiti”.

Che tipo di avversario è l’Empoli e se per voi cambia qualcosa in base all’assetto tattico che sceglieranno visto che li abbiamo visti alternare le due punte più trequartista o, come nelle ultime settimane, il doppio trequarti alle spalle di Pinamonti.
“Sono dettagli tattici. Quello che abbiamo analizzato in settimana con i ragazzi è che l’Empoli ha principi molto chiari. È una squadra dinamica e veloce che, nella transizione tra le due fasi, è tra le migliori della Serie A. Credo abbiano sbagliato due o tre tempi dall’inizio della stagione”.

Le do dei dati: nel 2022 nessuna squadra di Serie A ha segnato più gol dell’Udinese nelle partite casalinghe alla Dacia Arena, ben 13 reti in 6 partite, oltre due di media. Numeri che fanno il paio con la coppia Beto – Deulofeu che è una delle sole 4 di tutto il campionato ad avere due attaccanti in doppia cifra. Come c’è stata questa svolta tattica sotto la sua gestione che ha permesso di fare esprimere il potenziale dei fortissimi attaccanti dell’Udinese? Senza dimenticare che Molina il difensore che segna di più dei top 5 campionati europei.
“I numeri vanno contestualizzati, interpretati e letti. Io credo in un calcio offensivo e propositivo perché senza goal non si vincono le partite ma siamo consapevoli della nostra realtà e sappiamo che dobbiamo anche difenderci bene”.

Col Venezia è arrivata la vittoria in extremis e l’Udinese, con sei reti, è anche la squadra che segna di più oltre il 90esimo. Questo la dice lunga anche sullo spirito dei ragazzi. Qual è l’obiettivo per il finale di stagione visto che Lei, domenica aveva detto “ne parlerò martedì con i ragazzi”?
“Ho letto tanto e mi sono state attribuite parole che non ho mai detto. Ovviamente ho detto che avrei parlato con la squadra e così ho fatto. Noi a 40 punti non ci siamo, quando arriveremo a 40 punti senza guardare cosa fa il Cagliari, il Genoa, lo Spezia possiamo parlare di ridefinire altri obiettivi che non cambieranno perché andremo sempre domenica dopo domenica. Non possiamo permetterci il lusso di stare a guardare gli altri. L’obiettivo, quindi, è la partita di domani contro l’Empoli, un avversario difficilissimo, testa bassa e poi si vedrà. Una tappa alla volta”.

L’ultima su Beto, quanto le dispiace perderlo proprio in questo momento in cui aveva ritrovato la via della rete ed anche come ha visto il ragazzo se magari era un po’ abbattuto.
“Mi dispiace molto per la squadra perché perde un elemento importante. Beto è un ragazzo sensibile. Sono convinto che tornerà più affamato di prima pronto a segnare ancora gol. Sono anche tranquillo perché sono certo che chi lo sostituirà come Success, Pussetto, Nestorovski o, all’occorrenza, anche Pereyra dietro la punta, sarà all’altezza”.

Tuttoudinese.it

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