Riprenderà oggi, con il solito scarico del giorno dopo, il lavoro degli azzurri. Domani si osserverà il giorno di riposo, da martedì la squadra si calerà totalmente nelle preparazione verso la sfida con il Genoa che metterà in palio altri tre punti basilari. Ovviamente, come sempre, alla ripresa del lavoro vero e proprio saranno da valutare le condizioni di tutti quei giocatori ancora assenti. Le prossime giornate potrebbero poi andare a far mutare il volto della squadra, gli ultimi giorni di mercato vedranno una sicura entrata e, forse, un paio di uscite. Ma la settimana si va ad aprire con un altro grande sorriso, per certi versi ancor più grande di quello di settimana scorsa. Il punto portato via da Torino è davvero di quelli preziosi, sia perché insperato alla vigilia (la Juve veniva da un momento di grande forza e sicurezza), sia perché figlio di una prestazione maiuscola e convincente. Come abbiamo detto già ieri, a caldo, è chiaro che la partita va presa per quella che è stata, per come si è sviluppata e per le situazioni che l’hanno caratterizzata ed indirizzata. L’Empoli ha sicuramente beneficiato di quasi ottanta minuti di superiorità numerica, e ne ha beneficiato in particolar modo perché la squadra di casa non si è saputa riorganizzare ed è andata mentalmente in difficoltà. La bravura dell’Empoli è stata quella di aver capito bene quanto in campo stesse succedendo, e si è compreso che di punto in bianco l’inerzia era cambiata e toccava a noi fare la partita. A voler essere pignoli ci sarebbe da “attaccare” la squadra di troppa timidezza e troppa riverenza nel primo tempo. E’ servito subire il gol, ad inizio ripresa, per cominciare a capire che si poteva sfondare anche palla a terra, che si poteva provare ad osare qualcosa in più. E l’atteggiamento che la squadra ha saputo mostrare anche ieri è, indubbiamente, il valore che maggiormente emerge da queste due prime settimane di lavoro di Davide Nicola. Perchè è su questo – oltre che sui risultati positivi, ma sui quali per adesso è bene ancora restare con i piedi per terra – che la squadra ha mostrato quel cambiamento radicale, veloce, che ci si aspettava e che si chiedeva. Ci sono state anche delle individualità ritrovate, come nel caso di Maleh che, dopo un ottimo avvio di stagione, era in caduta libera. L’ex Lecce è stato un motorino instancabile, giocando una partita in fase di non possesso al limite della perfezione. Poi come non citare Baldanzi. Andando oltre al gol, un tiro di pregevole fattura, è stata la personalità mostrata a far davvero stupore, andando a sbugiardare chi ormai lo vedeva ai margini e, magari, venduto. Si vede che la squadra si muove da squadra, e lo si è visto bene in quella manciata di minuti undici contro undici, soprattutto nel modo di difendere. Squadra compatta, che sa tornare dietro alla linea del pallone con grande equilibrio, andando poi a schermare ad uomo con grande lucidità. Cosa ben fatta anche nell’altra ampia parte di match. Se il buongiorno si vede dal mattino, potremmo quasi dire che il coniglio è uscito dal cilindro. Pensare a quella salvezza può tornare pensiero di ampia credibilità. Con il senno di poi verrebbe anche da dire che a Torino, ieri, sono stati lasciati due punti. Nel finale l’Empoli ci ha provato ma, purtroppo, quel gol che sarebbe stato apoteosi non è arrivato. Va bene cosi, di certo sarebbe stato davvero ingiusto perderla questa gara, con dei numeri di fine partita che mettono nero su bianco la prestazione azzurra. Undici contro undici non la rigiocheremo, la storia è stata questa, ed in questa l’Empoli ha dato dimostrazione di grande acume tattico, di qualità e si è tolto una soddisfazione che, da quella parti, fa sempre storia. Ricordiamo che oltre la vittoria di due anni fa, a Torino con la Juve, si era pareggiato solo in una occasione. Il discorso da fare, cosi come esternato dopo il rotondo successo con il Monza, è quello di continuare a tenere la testa bassa, concentrati sul lavoro e sapendo che non siamo ancora a niente. La classifica ce lo ricorda, ma soprattutto ci deve essere intelligenza nel capire che – per due motivi diversi – nei risultati arrivati sotto la guida di Nicola c’è anche una componente avversario. Questo non toglie niente, mai si possa pensare il contrario, a quanto di ottimo la squadra sta tornando a far vedere, ma rivincere qualche game (parafrasando il tennis in una mattinata davvero importante) non è vincere la partita. Le prossime due sfide, con Genoa e Salernitana, potranno dirci molto di più, ed allora sapremo veramente se siamo tornati in linea di puntualità con il famoso appuntamento.

Azzurri in campo a Torino con il 3-4-2-1 (a tratti 3-5-2) che è il modulo prescelto per questo avvio di Nicola sulla nostra panchina. Solo due cambi rispetto alla vittoriosa sfida col Monza nell’undici iniziale, Cacace per Bereszynski con spostamento a destra di Gyasi e Maleh in mezzo per Marin, l’assetto tattico non cambia e fin dai primi minuti l’Empoli riprende da dove aveva finito: squadra corta e compatta che non concede spazi tra le linee. La Juventus ci prova con una punizione di Vlahovic e un sinistro dai sedici metri di Cambiaso, ma i pericoli veri sono altra cosa. Come quelli che porta Cambiaghi nell’area opposta, costringendo Szczesny a due parate per niente facili. La partita cambia al 18’ quando, dopo revisione al Var, Marinelli espelle Milik per un inutile entrataccia su Cerri a centrocampo. In superiorità numerica, infatti, l’Empoli ha il coraggio e la personalità di fare la partita. La Juve, però, è maestra nel fare densità davanti alla propria area, mentre gli azzurri non sono abbastanza veloci nel far circolare la palla. Così, di occasioni non se ne vede e lo 0-0 con cui si chiude il primo tempo è fedele specchio del match. In avvio di ripresa il solito corner e il solito rimpallo in area costano a Caprile e compagni il gol di Vlahovic, ma la squadra non si abbatte e continua a proporre gioco. La sensazione, però, è che la Juve riesca sempre a contenere con relativa facilità, nonostante Nicola abbia provato a togliere punti di riferimento, richiamando Cerri e inserendo Baldanzi e Cancellieri (al posto di Grassi con abbassamento di Zurkowski). Poi ecco la scintilla del talento azzurro, che dal limite infila l’angolino basso alla sinistra di un esterrefatto Szczesny. Nel finale l’Empoli sfiora addirittura il colpaccio, dopo il primo e fin qui unico firmato da Mancuso nel 2021, ma Cancellieri si addormenta solo davanti a Szczesny, facendosi rimontare da Weah in disperata scivolata. Ma va bene così. L’impatto di Nicola ha portato la scossa sperata, adesso serve dare continuità.

Guardando alle prove dei singoli, la virtuale palma di migliore va a Nicolò Cambiaghi. La partita del monzese è straordinaria, e avrebbe (ancora una volta va detto) dovuto trovar soddisfazione nel gol. Svaria da sinistra al centro e, come spesso gli accade, è il più pericoloso con Szczesny che deve compiere almeno tre parate importanti per dirgli no. Giocatore inesauribile, che abbina intelligenza, visione e piedi buoni. E’ tornato a tutti gli effetti quel Cambiaghi tanto osannato lo scorso anno. Secondo gradino, senza dubbi, per Baldanzi, finalmente, verrebbe da dire. Pimpante e voglioso ha libertà di movimento e con una rasoiata con il piede meno forte regala un punto prezioso agli azzurri. Adesso, però, la speranza è quella di poterlo continuare a vedere protagonista a Empoli. Chiudiamo il nostro podio con la prova davvero maiuscola di Luperto. Il capitano azzurro è tra i tre centrali quello più preciso in fase di appoggio, poche sbavature dietro e si rende anche pericoloso nell’altra area. In difesa tutti comunque molto bene, peccato per quella schiena involontaria di Ismajli che permette a Vlahovic di segnare un gol comodo. Già citato nel corso del primo paragrafo, un plauso va fatto al ritrovato Maleh. La speranza è per il marocchino adesso il percorso torni ad essere in salita. Mezzo passo indietro rispetto all’ultima uscita la fanno invece Gyasi e Cerri. Il secondo è involontariamente artefice del momento X della partita, ma davvero è troppo in ombra ed il cambio adoperato da Nicola è quanto mai vincente. Gyasi, che stavolta non sbaglia un gol comodo comodo (quello lo fa Cancellieri), commette un errore difensivo da matita blu: fortuna che Miretti sbaglia tutto. Lo abbiamo detto, Davide Nicola per adesso ha la bacchetta magica ben funzionante. Parlando di freddi numeri, quattro punti in due partite tutt’altro che semplice. Il tecnico piemontese, guardando alla specifica gara di ieri, disegna ancora una volta una squadra compatta e corta, poi azzecca i cambi. Ma più in generale, come già ampiamente sottolineato, ha saputo dare alla squadra quella cattiveria agonistica che sembrava essere smarrita. Una squadra che ci crede e che crede in lui, adattandosi ad un calcio che pareva poco praticabile ma che invece sta dando ottimi frutti. Il cammino è ancora lungo, e sarà nella continuità che si potrà davvero capire la bontà del suo lavoro, ma per adesso c’è solo da godere.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

48 Commenti

  1. Ridurre tutto all’espulzione di Milik, mi sembra esagerato…. fa parte del gioco…. ma noi ieri si è giocato da “grande squadra” in casa della prima in classifica. Notare le parole di Allegri che a fine partita ha parlato di punto guadagnato …. da sottolineare come Nicola sia entrato nella testa dei giocatori come nessuno prima di lui e sono passate appena 10gg dal suo arrivo. Ora l’Empoli è compatto, copre bene il campo e ha una grinta da vendere. Chapeau, e utilizzando uno slogan in voga dai gobbi “CON VOI FINO ALLA FINE!!!”

    • Non mi sembra che molti dei titolati avversari abbiano fatto meglio di quelli che citi…. ma fatela finita di criticare sempre…. c’è momento e momento …. e questo è quello dell’unità!!!!

      • Non ti far trasportare come al solito dal momento che poi tra una settimana cambi pensiero.
        Il tuo ragionamento è valido dal 1 febbraio.
        Ora è il momento di chiedere rinforzi.

        • Risposta ad Andre…. se arriva Niang, posso dire che la società ha cercato di fare il massimo…. soldi in giro ce ne sono il giusto, vedi anche te che Inter e Juve per acquistare devono vendere? Non pretendo “campioni”, ma buoni giocatori…. e a gennaio quelli disposti a muoversi, sono pochi pochi….. comunque concordo pienamente con il commento di S.G. in cui mi ci ritrovo perfettamente….

    • Ma se accade sarà ancora più bello … pensa te … salvarsi con tutti questi mezzettoni (così li chiami te no?). Io davvero vorrei sapere come mai ……… va bè credo che te lo abbiano detto già molte volte … non importa che te lo ridica ………….

      • Mork, massy, daniele, siete nella stessa categoria.
        Vi accontentate subito.
        Non avete un po di ambizione, un po di voglia di vedere un grande empoli.
        Pensa te che nonostante tutti questi mezzettoni e i disastri della società siamo a 1 punto dalla salvezza.
        Figurati le grandi cose che si potrebbero fare in questa serie A mediocre.

    • A me vanno bene anche questi, basta che arrivi un’altra punta che è necessaria. Non mi sono mai lamentato della qualità dei giocatori, ma della loro testa (in campo). Prima non avevamo una squadra, avevamo un’accozzaglia di giocatori solisti e con quell’atteggiamento non potevamo andare da nessuna parte. In queste due partite, ho visto una ‘SQUADRA’ nel vero senso della parola. Probabilmente Nicola è riuscito a toccare i tasti giusti, cosa che non erano riusciti a fare Zanetti e Andreazzoli (e ripeto che comunque ringrazio entrambi, perché hanno lasciato ricordi positivi ad Empoli).
      Il campionato dell’Empoli inizia adesso. La prossima partita non va assolutamente fallita e sarà la prova del nove, dove capiremo se il bruco si è trasformato in farfalla.
      Di una cosa sono convinto: se domenica prossima l’Empoli riuscisse a confermarsi e a vincere contro il Genoa, la salvezza non ci sfuggirá.

  2. Un cammino adesso, se riusciamo a vincere le partite giuste … che ci potrebbe portare in carrozza verso una salvezza che fino a due giornate fa … sembrava una chimera … Vero che bisogna guardare a noi e che l’importante sarà quello che facciamo noi e non le altre … ma già questa giornata può dare segnali importanti. Il Genoa se vince oggi contro il Lecce va a 28 punti e quindi molto vicina a quei 34/35 punti con cui si può presumere arrivi la salvezza … Il Verona … dovesse vincere inguaia anche il Frosinone e lo stesso Lecce, perdendo, con i suoi 21 punti rischia quanto noi di ritrovarsi inguaiato. Ma anche il Sassuolo perdendo a Monza lo potremo ormai considerare squadra che può benissimo andare di sotto e quindi la nostra trasferta in casa loro, prima della partita di Cagliari … diventa un’altra partita da 6 punti per chi la vincerà … Naturale che poi magari escon tutti pareggi da queste partite e tutto rimane come era prima … il campo darà il vero responso … Una cosa è sicura … ce la possiamo giocare … grazie a due risultati che non erano per niente scontati e credo che mister Nicola abbia portato quel bel pizzico in più di cazzimma che mancava a questa squadra … una squadra che probabilmente non aveva tutti quegli interpreti sbagliati che diversi tifosi pensavano ci fossero. 3 punti contro il Genoa … e il sogno può diventare realtà ……………..

  3. Il merito principale di Nicola, è quello di aver capito che una squadra che lotta per la salvezza, deve avere innanzitutto compattezza e equilibrio fra i reparti; e questo non può che aumentare l’autostima dei singoli, proprio come è accaduto in queste due partite. D’altra parte, se escludiamo Cerri e Zurko, i giocatori a sua disposizione sono gli stessi degli allenatori precedenti, e questo non fa altro che esaltare ancora di più le sue qualità tecniche e umane.
    Certo qualche problemino ce lo portiamo ancora dietro; non credo che Nicola sia rimasto molto contento nella costruzione del gioco del centrocampo, soprattutto giocando con un uomo in più; in particolare credo che non lo abbia soddisfatto Grassi che doveva essere la fonte e il cervello del centrocampo, ma che, anche ieri, si è limitato al solito giro di palla senza avere la capacità di inventare e costruire qualcosa di importante per le azioni in avanti; quando le partite le dovremo tentare di vincere, questo sarà un problema, e sarai costretto a non fare a meno delle qualità di certi giocatori come può essere Baldanzi.

    • Esatto grassi vabbene quando c’è più da sporcare il gioco e intercettare le linee di passaggio perché è intelligente e legge prima il gioco.
      Quando c’è da costruire è un problema.
      Per questo spererei in un miglioramento.

  4. Andre ha criticato Grassi ma io ieri l’ho visto veramente bene ed il fatto che il Mister voglia di più da lui mi fa ben sperare che possa tornare ai livelli di quando era giovane. Semmai ci vuole un rincalzo in quella posizione.

    Baldanzi come detto ormai da un anno e mezzo ha in mano il suo futuro. Può diventare Re o mezzettone. Farà molto il carattere.

    Nicola mi piace un monte. Perché si gioca di rimessa in tanti modi: alla viva il parroco come Beppino Cappellino oppure alla Scaloni o Lippi e va a finire che vinci il mondiale.
    Siamo compatti, guerrieri, ma non ci manca lo stile, ripartiamo bene e sappiamo anche tenere il campo.
    Onestamente non mi sarei aspettato tutto questo. Ora avanti verso le prossime sfide che sono decisive, dove si può già decidere se fare parte del gran ballo finale, volare o essere risucchiati.

    Avanti Empoli!

    • Grassi nella rosa attuale è l unico che può fare il regista e anche ieri se l è cavata.
      Non critico grassi che reputo tra l altro uno dei pochi giocatori tatticamente intelligenti in rosa.
      Il suo lo fa sempre.
      Dico solo che si potrebbe migliorare.

      • E lo pensa anche il Mister.
        E vuole di più da lui.
        Credo che gli infortuni subìti in carriera ne abbiano un po’ frenato la crescita. Ma il Grassi vero, al 100% di gamba e di testa, per noi è un lusso.

  5. Si continua a parlare di costruzione nel mezzo che manca. La squadra che mette in campo il mister non necessità in modo particolare di questo e spesso la vedremo giocare come sempre ha fatto quest’anno, perché a portare avanti iniziative saranno Zurkowski, Cambiaghi e Baldanzi (se rimane). E anche contro il Genoa il canovaccio della partita sarà questo. Aspettarli nella nostra metà campo e ripartire. Contro la Juve logico aver tenuto tanto più di loro il pallone, erano in 10 ed erano loro che avevano la necessità di giocare in ripartenza. Grassi deve aver licenza di presidiare bene la zona centrale nei pressi dell’area di rigore o poco più avanti e va bene cosi, se poi ogni tanto azzecca il passaggio giusto come sul goal di Caputo a Firenze, basta e avanza. Forse qualcuno non se n’è accorto, ma son 4 o 5 partite che sta giocando davvero bene. Ha trovato la giusta continuità.Perché voler mettercene un altro al suo posto suo?

    • La lotta salvezza è fluida, se arriva un risultato (molto) positivo sabato, tutto torna in ballo e tutto diventa possibile….
      Nicola, mi ricorda il primo Cagni, quando subentrò a Somma…..

    • e’ quella messa peggio! Ne ha vinto una nelle ultime 16, 2 a 1 col frosinone, con papera di turati su tiro di ramadani da oltre 25 m. vive di rendita delle 3 vittorie nelle prime 4 partite, ma ormai e’ impelegata nella lotta salvezza!.

  6. A Grassi non si rimprovera niente; il suo gioco da regista è quello, e per l’Empoli, può anche andare bene. I problemi possono nascere quando devi rimontare o fare la partita; Nicola lo sa benissimo che in quel caso deve cambiare qualcosa in mezzo al campo, per avere più iniziative e idee; ieri è stato abbastanza facile, perchè giocavi con un uomo in più; ma in caso diverso, puoi contare solo sulla creatività di un solo giocatore che è Baldanzi; ma senza avere dietro un adeguato sostegno di gioco propositivo, a quel punto, diventa tutto più rischioso.

  7. Con questo assetto tattico,a mio parere,manca un difensore centrale,un play maker,una punta.Teniamoci a questo punto Cambiaghi e Baldanzi.La societa’ si vuol salvare a tutti i costi,d’accordo avanti cosi’.Carlo B.

  8. Questa volta i risultati delle altre sono tutti a “nostro favore”…Cagliari sconfitto in casa…Udinese sconfitta…Lecce sconfitto…Sassuolo sconfitto…Verona e Frosinone pari…abbiamo giocato fuoricasa con la Juventus e oltre a non avere perso punti nei confronti di Verona e Frosinone ne abbiamo guadagnato 1 su Cagliari…Udinese…Lecce e Sassuolo…io credo che più di questo non potevamo sperare perché quando sei in fondo alla classifica contano molto anche i risultati degli altri…a mio avviso sabato ci giochiamo “mezzo campionato”…tutte le nostre concorrenti hanno impegni…sulla carta…più difficili del nostro…a Firenze…Bologna…Napoli…Roma…in caso di vittoria il nostro campionato potrebbe cambiare radicalmente anche se…naturalmente…fino all’ultima giornata tutto è possibile…domani arriva Niang che per noi è un grande colpo…se entro la fine del mercato arrivasse anche un difensore centrale affidabile credo che ce la possiamo veramente giocare questa salvezza!

  9. Ora sta a noi tifosi sostenere la squadra nel migliore dei modi sabato contro il Genoa il Castellani deve essere un catino che straborda di tifo con cori bandiere e sciarpe al vento. Forza popolo empolese crediamoci e spingiamo i ragazzi fino all ultimo secondo dell ultima partita che ci tiene nell olimpo del calcio che conta.

  10. Hanno Retegui… Gudmundsson….grandi giocatori, che segnano sempre: ma per noi è un’occasione troppo ghiotta quella di sabato alle 3.

  11. Risultati delle toscane:

    Juventus Empoli 1-1
    Fiorentina Inter 0-1
    Pisa Spezia 2-3
    Olbia Arezzo 1-0
    Grosseto Tau 0-2
    Sansepolcro Livorno 1-1
    Carpi Pistoiese 3-2
    Aglianese Prato 2-0

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