Riprenderà già oggi il lavoro degli azzurri perchè da adesso si va avanti senza soste fino ai primi di gennaio. Nei prossimi 22 giorni gli azzurri (cosi come tutte le altre) scenderanno in campo in ben sei occasioni, partendo dalla gara di martedì al Castellani contro una Cremonese che piano piano sta uscendo dal letargo. Chiaro che l’allenamento di oggi sarà quello consueto del giorno dopo e sarà quindi quella di domani l’unica vera seduta per preparare al meglio la sfida contro i grigiorossi.

Da capire le condizioni di diversi giocatori che potrebbero essere impiegati o meno. Su tutti c’è il sempre presente Bandinelli che ieri è dovuto uscire per un intervento killer ai suoi danni, la prima impressione non è drammatica ma la sensazione che possa esserci martedi è scarsa. Da capire anche le condizioni di Ricci che ieri non era nemmeno in panchina e di Casale che ha riportato un problema alla spalla. Ci sarà poi da capire, grazie al tampone di domani, se Brignoli, Bajrami e Terzic potranno tornare in gruppo ed essere a disposizione. E’ quindi chiaro che al momento ci si lancia male in supposizioni per quello che potrebbe essere l’undici di martedi sera. Certo che potrebbe non essere sbagliato pensare ad una conferma di Zurkowski in mezzo e, chissà, Moreo di nuovo titolare visto che ha palesato di star bene. Si potrebbe dare anche continuità a Parisi visto che Terzic – anche dovesse essere negativo al Covid – non si è mai allenato in questi giorni. Domani dovremmo capire qualcosa in più con però tanti condizionali che ci porteremo fino al giorno della partita.

E gli azzurri arrivano alla gara con la Cremonese con una bella iniezione di fiducia. Dopo i tre pareggi consecutivi è tornata la vittoria ed è tornata in maniera davvero significativa. Anche se ci sono diverse cose che nel complesso dovranno essere analizzate dal mister. Ad una squadra che vince 5 a 2 su un campo mai banale, in rimonta, non si possono muovere tante accuse, però non possiamo non dire che il primo tempo visto ieri è stato al limite dell’imbarazzante. Sembrava a tratti di rivedere la squadra dello scorso anno, una squadra incapace di fare gioco, pigra in fase di possesso, e con un modulo non consono nel ruolo cardine per quell’Haas che ha diversi problemi nel giocare dietro le punte. Ciliegina sulla torta il gol preso su dormita di Casale sul fischio finale del primo tempo. Un disastro, una sensazione che rievoca fantasmi e che fa pensare ad un passo indietro purtroppo importante dopo, appunto, i tre già citati pareggi. Ma gli azzurri si rimettono apposto mentalmente, si rimettono a posto in campo con il cambio chiave di Moreo (dettato anche dall’infortunio di Bandinelli) che sposta ovviamente Haas dove meglio riesce a fare. Gli azzurri partono subito forte, si vede che il vento è cambiato e l’Entella rimane quasi shoccata da cotanta veemenza. Ma è dal 56′ al 60′ che succede quello che è praticamente impossibile da pronosticare, ovvero tre gol in sequenza su tre belle azioni finalizzate tutte da Leonardo Mancuso che già cosi si porterebbe a casa il pallone. L’Empoli sta bene, soffre un attimo i cambi dell’Entella che si riposiziona in campo ma, ecco che il bomber ex Pescara cala il poker personale a venti minuti dalla fine facendo inevitabilmente scendere i titoli di coda sul match. Gli azzurri a quel punto si possono permettere di abbassarsi un po’, i padroni di casa con un pizzico di orgoglio rimettono il naso fuori e trovano il gol della bandiera. Ma il secondo tempo dell’Empoli a Chiavari è di quelli super e le distanza vengono rimesse al loro posto da Haas che trova gloria personale.

Una gara vinta con la testa prima ancora che con le gambe e con tanti tatticismi. Una gara che lo scorso anno (e quel primo tempo ci somigliava molto) l’Empoli avrebbe fatto fatica a portare a casa, anzi, forse l’avrebbe persa con l’avversario ad arrotondare il risultato. Ma questo Empoli è diverso soprattutto nell’aspetto mentale di convinzione, ha capito che qualitativamente c’era un divario rispetto all’avversario, e senza scoraggiarsi per il gol preso nel finale del primo tempo, è rientrato dentro a picchiar duro. Certo una mossa tattica c’è stata, forse anche involontaria, ma quella in qualche modo ha liberato al meglio quel gioco che stava latitando, con poi una crescita di tutti. Esempio può essere ancora una volta Stulac che, appunto, gioca un primo tempo da mani nei capelli ma poi serve nel secondo dei palloni che ogni attaccante vorrebbe. Arrivano da subito qui rifornimenti agli avanti che erano stati assenti nel primo tempo e poi – vogliamo metterci anche un po’ di fattore scaramantico? – con Moreo dentro la musica cambia. Un Empoli che nei singoli trova anche delle belle conferme, a partire da Furlan che forse sul primo gol non è reattivissimo ma che gioca un’altra bella partita togliendo dalla porta due gol quasi sicuri. Bene bene anche Parisi, adesso che lo stiamo vedendo con un briciolo di continuità possiamo davvero capire il perchè di tanta insistenza in estate per arrivare a lui. Altra nota positiva arriva da Zurkowski, il primo acquisto della stagione che fin qui era sempre stato a guardare per via di vari guai; ieri alla prima da titolare è forse l’unico a giocare degnamente anche il primo tempo. E bravo anche a mister Dionisi che se col Vicenza aveva forse sbagliato la gestione “durante” la gara, ieri è stato proprio da muretto che ha invertito il trend della sua formula 1. Haas sulla trequarti era una scelta quasi obbligata, e nel primo tempo vede bene la squadra che non gira ed urla come un dannato. Quando ha la possibilità poi di rimettere in cerchio i suoi, tocca le corde giuste, da un giro di bullone ed ecco che quella che sembrava una Minardi diventa una Merceds.

Weekend positivo anche per i risultati dagli altri campi che rimettono l’Empoli al secondo posto, ma per adesso la classifica va guardata e non guardata. Cio’ che conta è la consapevolezza che il gruppo non solo non si è smarrito ma quando ha tutti i titolari a disposizione che stanno bene, sa ancora far parecchio male. Adesso, come già indicato ad inizio del pezzo, si entra in un momento davvero topico della stagione, ed il 4 gennaio quando il gruppo potrà staccare un po’ la spina, sapremo meglio chi siamo e dove possiamo andare.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

20 Commenti

  1. Secondo me questa è una squadra che andrà lontano. Non è il momento di cominciare ad ipotizzare la salita diretta ma il play off non ce l toglie nessuno. Non dimentichiamo che il primo tempo di ieri è stato di assestamento visto che il campo di Chiavari è in sintetico e c’è un abisso tra il sintetico e l’erba. Altro fattore tattico del primo tempo è la inadeguatezza di Haas per quel ruolo (più inadeguato di Matos e di Bajrami). Nel secondo tempo c’è stata la molla del riscatto, una maggiore confidenza con il campo di gioco, la presenza di Moreo ed infine la voglia di vendicare Bandinelli per quel cartellino rosso che Coppolaro meritava e che, grazie ad una benevolenza arbitrale oltre ogni misura, non ha avuto.

    • Non ho visto la partita (come faccio sempre da quando c’è il Covid e non si può andare allo stadio) ma dalla cronaca letta finora, mi sento di quotare.
      Analisi corretta

  2. Mi permetto di obbiettare sul goal subito, in questo caso avrà anche dormito Casale, ma mi pare che la dormita l’abbia fatta il mister, perché era chiaro che Bandinelli non avrebbe più potuto entrare in campo e andava fatta la sostituzione, magari anche prima che battessero l’angolo. Anche perché sugli angoli l’Entella portava sempre 6 giocatori in area e nel caso specifico se ne sono aggiunti anche un altro paio. Quindi con in area tutti quei giocatori e te con uno in meno è chiaro che rischiavi anche di prendere goal e così è stato. Poi si può disquisire sul fatto che la squadra fosse messa male o bene in campo, ma credo si debba anche tener conto che la squadra di Vivarini aveva bisogno dei 3 punti come il pane e che c’era da aspettarsi da parte loro un assalto alla baionetta. E difatti il possesso palla nel primo tempo è stato in favore dell’Entella. Probabilmente ci aspettavamo di esser noi a menare la danza e questo un pò ci ha disorientato, tanto che non siamo riusciti a fare nemmeno una ripartenza decente. Ma è lampante che questa squadra, soprattutto se gli altri si scoprono e ti concedono spazi, necessita di un giocatore come Moreo.Un giocatore che grazie a Dionisi è diventato un trequartista a tutto campo e ha tirato fuori dal cilindro doti tecniche inaspettate. Adesso sotto con la Cremonese e torniamo al primo posto perché siamo la squadra che lo merita più delle altre squadre, per prestazioni, risultati contro le grandi e perché i nostri punti in classifica avrebbero potuto anche essere di più.( 2 o 4 fate voi! )

  3. Le più belle e gradite sorprese si chiamano Furlan e Parisi.
    La più bella conferma di chiama Moreo. Moreo meraviglieo! Non c’è Ciano che tenga: è Stefano Moreo il trequartista più forte della B.

  4. Non sono d’accordo con Daniele sul cambio di Bandinelli, io avrei fatto esattamente quello che ha fatto il Mister. Eravamo al terzo minuto di recupero e sarei andato nello spogliatoio per avere le idee più chiare sulle condizioni dei giocatori. Molto bene Parisi, una bella sorpresa, farà una buona carriera, bene Furlan, Stulac Moreo Zurko ma soprattutto un grandissimo Leo Mancuso.

  5. Non x scusare il tecnico ma la mancata sostituzione di Bandinelli a pochi secondi dal termine non è stata fatta x 2 motivi , il primo perché se netti uno a ghiaccio specie d inverno si può stirare, è ovvio se mancano 5 minuti lo fai lo stesso ma per poco tempo rimandi e secondo motivo per non consumare una slot che sono 3 5 cambi. Se ne consumavi una poi dovevi fare 2 cambi x ogni volta. Per un angolo ci fai andare jn attaccante e sistemi il problema

  6. Parlare adesso è facile, scommetto che chi era davanti alla tv è stato proprio in quel momento che ha temuto di prender goal come poi è successo. Scommetto anche che in molti hanno pensato: ” Vuoi vede’ che ora in 10 si piglia go’! ” e subito dopo : ” Ma perché un’ ha fatto entrà qualcuno al posto di Bandinelli?” Io purtroppo l’ho pensato e credo che come,sul momento, siano stati in tanti a pensarlo.

  7. Daniele scusami ma te in un minuto sapevi già che Bandinelli non poteva rientrare dopo l’intervallo? Poi che c’entra anche io ho avuto paura di prendere un goal in quei secondi che mancavano alla fine del primo tempo. Poi se proprio si analizzano le virgole il calcio d’angolo nasce da una palla persa male da Mancuso e il goal da un’errore tecnico della nostra difesa, l’uomo in meno non c’entra niente.

    • Pub… scusami pure te, ma non hai visto che tronata aveva preso e come era uscito dal campo? E poi ti invito a rivedere e contare quanti uomini dell’Entella sono entrati in area di rigore su quel corner e poi ti accorgi di quanto sarebbe stato importante avere un uomo in più in area di rigore. Poi è chiaro che un goal lo puoi prendere lo stesso perché sei piazzato male in area o se lasci troppo spazio all’avversario, ma questo fa parte dell’imponderabile del calcio.

      • Non per correggerti Daniele ma Su palla inattiva puoi anche essere in 9, non conta quanti uomini hai a disposizione.Una buona organizzazione difensiva sostituisce “sul momento” chi manca per svariati motivi (stanchezza, infortuni, espulsioni, etc etc).Arretra giocatori , li sposta o richiama attaccanti in aiuto.L’allenatore ed i “capitani in campo” devono pensare a qs, non certo sostituendo un giocatore a 30 secondi dalla fine (oltretutto l’arbitro ha fatto giocare per 2 minuti più del deciso) quindi tutti aspettavano il fischio di chiusura del prima tempo.Negli spogliatoi poi hai 15 minuti per leggere bene la situazione e fare la scelta giusta (considerando molteplici varianti).

  8. Al di là del solito approccio negativo alla gara da parte dei giocatori, nel primo tempo di ieri anche Dionisi ha responsabilità… se insisti con il 4-3-1-2 o rischi Moreo dall’inizio o in quella posizione schieri Matos…però visto che già nell’intervista prepartita lui stesso non pare convinto di questa soluzione (in quanto secondo lui la squadra sarebbe troppo sbilanciata…la vede piu come una soluzione in corso di partita se si deve rincorrere il risultato) allora ci mette Haas sperando che dia fantasia e allo stesso tempo aiuti la mediana…ma Haas non ha lo spunto del trequartista…rende al meglio a centrocampo e il doppio ruolo lo limita. Sicuramente è vero che con Matos saremmo stati molto offensivi…ma avremmo almeno tenuto a bada l’Entella che ieri nel primo tempo ha sfruttato anche la superiorità numerica dovuta all’ errato utilizzo di Haas, prendendo coraggio e schiacciandoci soprattutto nella seconda metà della prima frazione…li Dionisi avrebbe dovuto correggere in parte l’errore e riportare Haas a centrocampo ed arrivare a fine tempo con un centrocampo a 4 piu solido…anche se con quegli interpreti le due punte sarebbero state isolate, ma tanto non stavamo creando niente lo stesso… invece ha insistito nonostante stessimo subendo la pressione avversaria oltremisura.
    Sul cambio mancato di Bandinelli non gli do responsabilità… mancavano 2-3 minuti alla fine… in queste situazioni tutti gli allenatori aspettano qualche minuto per capire l’entità dell’infortunio e far scaldare l’eventuale sostituto per evitare di avere un infortunio muscolare facendolo entrare a freddo… per come stavamo in campo il gol l’avremmo preso lo stesso anche in 11.

    Adesso la Cremonese che nelle ultime quattro partite è imbattuta e ha fatto i nostri stessi punti…. subisce diversi gol come noi, ma ha iniziato a segnare con regolarità…ha diversi vecchi marpioni della categoria in squadra (soprattutto in attacco) come Ceravolo Ciofani e Bonaiuto…ma anche Castagnetti Terranova e due giocatori che vedrei bene nella nostra squadra…il centrocampista Deli (che sarebbe stata una buona alternativa a Bandinelli a centrocampo) e l’attaccante Strizzolo ex Cittadella (una garanzia).

  9. Secondo me ha ragione Daniele, per una semplice ragione: se avevi il pallino del gioco in mano, potevi anche permetterti di rischiare un uomo in meno per gli ultimi tre minuti; ma siccome stavi continuando a concedere campo all’avversario, dovevi assolutamente intervenire, fregandotene della regola dei cambi; il fatto che in molti temevamo di prendere gol, avvalora il fatto che Dionisi doveva intervenire e porre rimedio in un modo o nell’altro; Dionisi se non se la sentiva di fare il cambio, almeno doveva impartire l’ordine di arretrare tutta la squadra a difesa della porta di Furlan, ma non penso che lo abbia fatto.
    Dionisi deve essere più pronto e deciso in queste situazioni, e leggere bene la situazione della squadra in certi momenti della partita.

  10. Ha fatto bene a non fare il cambi di Bandinelli , mancavano 3 minuti alla fine , spendevi uno spazio delle sostituzioni e non potevano i dottori valutare la,sua condizione perciò io avrei fatto come il Mister .
    L errore è stato doppio della squadra che non gestisce bene la palla giocando sulle punte e prendendo falli e facendo passare il tempo e marcare male nei calci d angolo , cosa ricorrente.
    Prendere 3 goal consecutivi nei recuperi di tempo , questo è il problema da risolvere

  11. Direi che dal fimato si vede benissimo che sul quel calcio d’angolo ci sono in area ben 8 giocatori dell’Entella, quando solitamente e normalmente in area ce ne vanno ad esagerare 4 … al massimo 5 ad ogni partita … E’ logico visto che mancava pochissimo al fischio finale del tempo e che gli avversari, cioè noi, erano in 10, l’Entella ha fatto avanzare in area tutti quei giocatori. Magari non fai la sostituzione e 10 volte ti va bene e non becchi goal … ma se lo prendi, non c’è da meravigliarsi che alla fine lo hai preso. Mai sentito dire che giocare in 10 equivale a giocare in 11. Poi si può chiacchierare quanto si vuole … se il mister ha fatto bene o ha fatto male, se c’è chi l’avrebbe fatta la sostituzione e chi no …. Fatto sta che eri in 10 e il goal l’hai preso in inferiorità numerica. Questo dicono i numeri … 47′ … in 10 contro 11 … 1 goal subito!

    • Costa parte dalla trequarti e incontrastato va a colpire di testa in mezzo all’area; ti sembra di aver organizzato bene la difesa, con un uomo in meno? Dove erano i due attaccanti che potevano contrastare Costa ? Tra la nostra area di rigore e i nostri attaccanti c’è una prateria. No, io allenatore nell’ultima azione della partita, con un uomo in meno, pretendo che tutti compresi gli attaccanti organizzino bene e con attenzione la difesa. Non ha senso mantenere gli attaccanti sulla linea di metà campo. Troppo facile per Costa fare la rincorsa e infornare di testa.

  12. No, se La Mantia ci fosse stato o come minimo avesse seguito e contrastato Costa, il gol non si sarebbe preso.
    Mancuso è al di fuori del vertice dx dell’area di rigore, in una posizione ininfluente per difendere.
    Comunque, ormai, è cosa passata ed è inutile discutere.

  13. Ascolta Giorgio, capisco, almeno a quello che vedo leggendo i tuoi commenti che ti piace sempre dire l’ultima parola a cui se replicano, replichi a tua volta. E PROBABILMENTE NE VIENE FUORI UN ROMANZO. Quindi giusto e acqua passata ed è inutile scrivere la divina Commedia. Però tu hai fatto un osservazione: ” Dove erano i due attaccanti che potevano contrastare Costa? E io ti ho risposto. Hai detto che non ha senso mantenere gli attaccanti sulla linea della metà campo e difatti erano tutti e due in area di rigore. Hai ribadito che se ci fosse stato La Mantia in area ect. etc. il goal non si sarebbe preso e che Mancuso è al di fuori del vertice dx dell’area di rigore. Tranquillamente ti ridico che i due erano tutti e due in area di rigore (e La Mantia già addosso ad un loro giocatore probabilmente alto quanto lui) basta che guardi il filmato della partita e fai un fermo immagine mentre parte la palla dal calcio d’angolo. Alla prossima partita e saluti!

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