C’era attesa per vedere se gli azzurri riuscivano o meno a dare seguito alla rivitalizzante vittoria conseguita a Venezia sette giorni fa. In un “Castellani” ancora desolatamente vuoto in seguito alle note misure di contenimento del coronavirus, si presentava il Frosinone. E’ arrivato il secondo successo consecutivo, ancora con una doppietta, in laguna era stato Mancuso a firmarla mentre ieri è stato Ciciretti. In uno scontro diretto importante che permette agli azzurri di ritrovare il feeling con i tre punti nelle gare interne, che mancava dal 15 febbraio (2-1 in rimonta al Pisa), e di affacciarsi in zona playoff.

Gara molto complicata e sofferta, dobbiamo dirlo con onesta intellettuale. L’Empoli schierato con il 4-3-3 visto una settimana prima contro il Venezia, ha sofferto non poco il pressing alto della compagine gialloblù. Tatticamente gli azzurri hanno sofferto la posizione di Rohden, il quale svariava su tutto il fronte non dando punti di riferimento ai nostri difensori. La retroguardia azzurra faticava a partire da dietro, frutto dell’ossessivo pressing avversario. A più riprese nei primi 25 minuti la truppa di Alessandro Nesta si rendeva pericolosa, fallendo delle occasioni limpide per passare in vantaggio, mentre in altre circostanze erano Brignoli, Maietta o Romagnoli a togliere le “castagne dal fuoco”. Quando però gli azzurri riuscivano a superare la linea del centrocampo ciociara faceva male, e in una di queste azioni Ciciretti, ha siglato il suo primo gol di serata raccogliendo l’ottimo assist fornito da Bandinelli.

Da quel momento l’Empoli ha trovato fiducia sfiorando il raddoppio con Bajrami, e nella ripresa si è difesa con maggiore ordine mostrando compattezza fra le linee, attaccando con pericolosità. L’espulsione di Haas per doppia ammonizione ha facilitato sicuramente le cose nel finale, fino al raddoppio di Ciciretti per un fallo fischiato ai danni del nuovo entrato Frattesi.

Puntando la nostra lente di ingrandimento sulle prestazioni dei singoli, spicca la prestazione offerta da Romagnoli, una sorta di baluardo insuperabile al centro della difesa, positivo anche l’apporto del compagno di reparto Maietta. Dalla trequarti in avanti buone le prove di Bandinelli, ma soprattutto di Bajrami e Ciciretti. Al di sotto del proprio standard Zurkowski ed Henderson, qualche difficoltà palesata da Fiamozzi, soprattutto nella prima frazione. In linea generale è piaciuta la capacità di sacrificarsi e soffrire della squadra. Soprattutto la linea difensiva sembra aver trovato una certa affidabilità. Non è un caso se nelle ultime quattro partite è stata subita soltanto una rete, peraltro su rigore. Nel dettaglio, e in tre di queste occasioni Brignoli a collezionato altrettanti cleen sheet.

Come vi dicevamo all’inizio gli azzurri sono entrati in zona playoff, adesso c’è da mantenere questo atteggiamento, affrontando le ultime cinque partite che mancano dal termine della regular season con il “coltello fra i denti”, cercando di acquisire la posizione migliore in funzione degli spareggi promozione.

Non c’è tempo per respirare, oggi squadra in campo per la seduta di scarico, domani è già vigilia della trasferta di Ascoli. Inutile dire che ci sarà da affrontare una nuova battaglia, contro una formazione che appare in palla, il fatto di giocare in un “Del Duca” vuoto può rappresentare un piccolo vantaggio. Molto probabile che mister Marino attui il turnover, attingendo a forze più fresche, scelta inevitabile vista la frequenza con cui si scende in campo.

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7 Commenti

  1. Quando ci attaccano con continuità, siamo paradossalmente più compatti e più cinici in attacco; il problema è quando dobbiamo imporre il nostro gioco con squadre più deboli.
    Nesta e la sua squadra, credo abbiano peccato di presunzione, forse li ha messi fuori strada il risultato dell’andata.
    Credo che anche ad Ascoli, dobbiamo giocare abbastanza coperti, soprattutto a centrocampo, senza rischiare ripartenze veloci, ed aspettare il momento opportuno e sfruttare le nostre individualità.
    Lo so che a Empoli, ci aspettiamo sempre il bel gioco, ma quest’anno non è stato possibile, ora contano solo i risultati anche con un gioco più opportunista e meno brillante.

  2. Durante e dopo la partita non ero granché contento di come il Frosinone ci avesse apparentemente imposto il suo gioco. A ghiaccio mi rendo conto che fino a prova contraria, la partita è durata 95 minuti per entrambi, loro tante belle occasioni, noi due gol e tre punti. Bravo Marino, bravi ragazzi!

  3. Io sono contento per due o tre elementi che sembravano persi. Uno su tutti Bandinelli. A gennaio molti auspicavano una sua cessione, sembrava naufragare nella mediocrità degli altri. Ha resistito. Fatto panchina. Ha preso qualche critica meritata ed altre meno meritate. Ora è lì che corre ed è pericoloso costantemente, difficile farne a meno.
    Bentornato ragazzo!!!

    • Vero, adesso è facile fare dietrologia.. Ma io ho sempre creduto nel ragazzo, anche nei momenti più difficili per lui. Ho sempre creduto che un centrocampista che l’ anno scorso ha fatto 6 reti nel Benevento non potesse essere una mezzacalzetta..Ed infatti.. Non lo è..Almeno per questa categoria.. E così credo per Stulac,che forse avrebbe meritato un po’ più di pazienza e fiducia da parte di chi lo ha gestito fino adesso,compreso l’ attuale mister. Premesso che a me lo scozzese play basso non dispiace per niente soprattutto perchè il pallone in fase di costruzione se lo va a a cercare e non si nasconde galleggiando in mediana , come spesso fa l’ex Parma..

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