A poco meno di una settimana dal via delle competizioni ufficiali proviamo a fare un check up alla squadra azzurra analizzando i tre reparti per quello che ovviamente abbiamo potuto valutare in questo mese abbondante di precampionato.

 

PORTA – E’ arrivato un portiere d’esperienza che oltre a dare sicurezza in un ruolo molto delicato farà da chioccia a due veri gioielli di casa azzurra, Pelagotti ed Addario. Un reparto che sembra garantire forse qualcosa in più rispetto alla passata stagione.

 

DIFESA – E’ il reparto che più ci sta piacendo. E’ a dire la verità anche quello che ha subìto meno stravolgimenti a partire dalla disposizione in campo visto che è la solita diga a quattro, in linea, che adottava anche Campilongo con più o meno gli stessi effettivi. L’unico volto nuovo lo troviamo a sinistra, dove complice l’addio di Tosto, è arrivato dal Portogruaro il giovane Gotti, che da terzino sinistro puro sta cercando di andare a colmare quel gap che spesso abbiamo visto nella passata stagione. I centrali sono sempre gli stessi con un Angella Aglietti atteso alla primo esame della stagionesempre più in crescita e  Stovini che da questa stagione sarà anche il capitano, ma con un Kokoszka ed un Mori che hanno abbondantemente fatto capire che potranno dare il giusto ricambio ai due titolari. Vinci torna a riprendersi la sua fascia destra e Iacoponi, quando chiamato in causa ha sempre risposto presente. Pochi i gol presi in questo precampionato e molte le cose buone dimostrate dal muro difensivo, che anche nel test più difficile, quello con i pari categoria del Modena, hanno fatto vedere poche volte la luce agli avanti avversarsi. E’ un reparto che potrebbe completarsi con l’innesto di un altro terzino sinistro, magari con un briciolo di esperienza in più nella categoria. Marzoratti al 99% andrà in un altro club.

 

CENTROCAMPO – Qua le novità invece ci sono eccome. Modulo nuovo che porta subìto un quesito, sono due o sono cinque, guardando al modulo di Aglietti, gli uomini della terra di mezzo? Indubbiamente ci sarà una sinergia molto attiva tra centrocampo ed attacco. Ad oggi il vertice basso, quello composto da due uomini, regala al mister una varietà di scelte, con Musacci e Valdifiori indicati ad essere i titolari, ma con un Moro, qualora dovesse essere confermato in azzurro per questa stagione, che potrebbe andare a mettere a rischio la titolarità di uno dei due sopracitati. I due hanno già dimostrato di essere affiatati ed hanno già fatto vedere delle discrete cose, anche se ci piacerebbe vedere Musacci giocare qualche metro più vicino alla porta. Non dimentichiamoci di Soriano, arrivato dalla Samp di Aglietti con l’etichetta di uno dei migliori ’91 d’Italia e per quel poco che siamo riusciti a vedere i numeri ci sono. Centrocampo, sempre parlando del vertice basso, chiamato a fare un lavoro sporco di coordinazione tra chi difende e chi offende, grandi polmoni ma anche visione di gioco saranno determinati per portare a casa la pagnotta. Se Davide Moro restasse il reparto sarebbe indubbiamente a posto facendo alzare anche il livello qualitativo dell’intera rosa, ma anche qualora il livornese dovesse trovare la strada per la serie A il reparto godrebbe di valide alternative come Fanucchi, che potrebbe anche giocare qualche metro più avanti o defilato, cosi come Guitto e un’altra delle speranze azzurre, Signorelli.

 

ATTACCO – E qui invece siamo in un cantiere aperto che potrebbe regalare scenari diversi a seconda di determinate scelte. Ogni riferimento ad Eder non è puramente causale, se il brasiliano restasse non solo il reparto offensivo, ma tutta la squadra potrebbe alzare il tiro riguardo l’obbiettivo finale. Non ce ne vogliano gli altri, ma Eder è di un’altra categoria ed in un campionato come la B potrebbe creare davvero una differenza sostanziale a qualsiasi squadra. Poi c’è Levan, altro giocatore sul quale le speranze di tutti i tifosi vengono riposte, ma per vederlo a certi livelli ci vorrà del tempo ed allora bisogna guardare a cio’ che c’è a disposizione in questo momento. Non mancano certo né le alternative né le soluzioni, con il “Cobra” Coralli lassù a fare il finalizzatore. Mister Aglietti sta disegnando intorno a lui un attacco dinamico dove sia dalle fasce, sia del trequartista possono arrivare pericoli e situazioni di imprevedibilità per le difese avversarie. E’ un modulo molto dispendioso per il reparto offensivo ed indiscutibilmente, oltre ad un’intesa molto forte tra i vari giocatori servirà qualità. Spesso in questo precampionato è proprio dal pacchetto offensivo che sono nate le “maggiori” perplessità, complice anche l’immagine dell’Empoli goleador della passata stagione, ma Coralli a tratti appare troppo isolato e, a nostro personale giudizio, in un modulo del genere potrebbe far comodo un giocatore con determinate caratteristiche fisiche, quelle che potrebbe avere Levan. Indiscutibile la generosità di Cesaretti che però per dare il suo meglio avrebbe bisogno di giocare più avanti e magari in linea con il compagno di reparto. Sulle fasce ad oggi gli indiziati per una maglia da titolare sono Nardini e Fabbrini. Il primo è davvero la più piacevole sorpresa di questo inizio di stagione, il secondo si gioca in questo campionato l’appellativo di stella. Dumitru, Caturano, Saponara (ammesso che qualcuno non vada in prestito) sono pronti a dimostrare quel che di buono negli ultimi anni hanno fatto.

A.C.

 

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