Avevamo scritto il 17 ottobre scorso (https://www.pianetaempoli.it/da-carlo-castellani-a-carlo-castellani-computer-gross-arena) del nostro (inizialmente vano) tentativo di avere spiegazioni dal Comune sul cambio del nome dello Stadio che, per decisione dell’Empoli FC, era diventato improvvisamente ”Carlo Castellani Computer Gross Arena”.  Una sponsorizzazione sulla quale l’Empoli non ha ritenuto opportuno fornire spiegazioni e della quale il Comune finalmente (su sollecitazione del Difensore Civico Regionale) il 6 ottobre scorso ci aveva risposto affermando di non essere a conoscenza. Il silenzio è continuato da entrambi le parti e nel frattempo il nome nuovo dello Stadio è stato evidenziato anche con una eloquente cartellonistica posta in vari luoghi, non ultimo la parte alta della curva sud.

Perciò ieri 14 novembre siamo andati con curiosità ad assistere alla seduta del Consiglio Comunale per ascoltare quanto, nel merito al cambio del nome, avrebbe risposto l’Amministrazione Comunale ad una specifica interpellanza del Gruppo Consiliare ”Buongiorno Empoli”.

L’Assessore Biuzzi, rispondendo all’interrogante, ha letto una breve nota dalla quale è emerso:

  • che l’Empoli FC ha fatto richiesta di modifica del nome dello Stadio Carlo Castellani l’ 11 ottobre scorso e che la Giunta Comunale ha espresso parere favorevole il 18 ottobre;
  •  che il cambio del nome dello Stadio non è di competenza della Commissione Toponomastica Comunale (ma il Comune tale Commissione ce l’ha?) che si occupa solo di intitolazione di strade e comunque è legata alla viabilità;
  • che niente è dovuto al Comune dall’Empoli FC per gli eventuali introiti ricevuti dalla sponsoriozzazione perché questa è un contratto che riguarda solo Empoli FC e Computer Gross e che l’Empoli FC versa al Comune la tassa sulla pubblicità.

Sono risposte che lasciano stupefatti ed interdetti. Vediamo perché.

Il Comune, su sollecitazione del Difensore Civico Regionale, dopo che non aveva risposto ad una nostra istanza, ci risponde il 6 ottobre 2023 scrivendoci che a quella data ” non sussistono atti autorizzativi e/o determinazioni e/o atti deliberativi in base ai quali questa Amministrazione abbia proceduto al cambio del nome dello Stadio “Carlo Castellani” in “Carlo Castellani Computer Gross Arena”. Questo significa quindi che tutto ciò che l’Empoli FC ha detto e scritto e fatto nel periodo precedente non era autorizzato. Come è possibile che una Società di calcio decida il cambio di nome di un bene pubblico (e quindi non di sua propreità) senza che il legittimo proprietrio di quel bene non abbia niente da dire?

Che il cambio del nome dello Stadio non rientri nelle competenze del Consiglio Comunale (o della Commissione Toponomastica dove c’è) è una opinione che contrasta con una logica applicazione delle legge 1188 del 23 giugno 1927. Di ciò crediamo ne possa fare fede tutta la documentazione desumibile da qualunque archivio di qualunque Comune italiano dalla quale si può evincere che l’intitolazione di uno Stadio di proprietà pubblica (e il Carlo Castellani è ad oggi di proprietà del Comune di Empoli) è una competenza del massimo Organo Istituzionale di una città: il Consiglio Comunale.

Per quanrto riguarda invece la parte dell’eventuale introito derivante dalla sponsorizzazione del nome da parte di Computer Gross la risposta dell’Assessore è fuori luogo perché una sponsorizzazione non è una pubblicità e, comunque, la convenzjone in essere tra Comune e Empoli FC non cita affatto sponsorizzazioni ma (art. 19, 1° comma) afferma solo che ”Il Comune di Empoli affida all’EMPOLI F.C. l’esclusiva di tutta la pubblicità all’interno dello stadio comunale”. Si parla di pubblicità e tra l’altro dentro lo stadio e non esposta all’esterno. Quindi l’Empoli riscuote la pubblicità che fa all’interno dello Stadio e, come tutti, paga la relativa tassa al Comune. Ma cosa c’entrano le sponsorizzazioni?

Insomma, un pastrocchio. Una leggerezza da parte di tutti i soggetti coinvolti ma che chiama a risponderne in primis il Comune per il ruolo di garante e super partes che dovrebbe avere, per il controllo che dovrebbe esercitare, per le funzioni che è chiamato a svolgere dalle leggi  e delle quali è chiamato a riapondere.  Insomma, l’Empoli FC ha portato avanti, in totale autonomia e libertà, un processo di modifica del nome dello Stadio senza che l’Amministrazione Comunale battesse chiodo o aprisse bocca, se non due mesi dopo la notizia che era stata preannunciata già il 17 luglio e confermata dall’Empoli con il messaggio alla stampa del 11 agosto scorso nel quale ”informava” che “.. a partire dalla stagione in corso il nostro stadio assumerà la denominazione ”Carlo Castellani Computer Gross Arena”. Vi invitiamo ad usare la dicitura corretta in ogni vostra futura comunicazione…”. Qualcosa che ci lasciò perplessi , ed è un eufemismo. Ma nessuno ha comunicato niente del contarrio. E la cosa è stata data per fatta tanto che anche nella locandina di un prossimo appuntamento che si svolgerà all’interno dello Stadio con il patrocinio del Comune di Empoli si indica il luogo come “Stadio Carlo Castellani Computer Gross Atena”.Il nome di Carlo Castellani è rimasto nei tabelloni presenti da mesi nello Stadio, prospicenti la strada, nei led. Nome reso appena visibile in un qualcosa di più grande. Consentitecelo, un inutile espediente forse per credere così di accontentare qualcuno nostalgico di una certa storia, forse per un senso di pudore. Certo è che la questione poteva e doveva essere meglio gestita da tutte le parti in causa, ma sopratutto da chi ha voluto fare della memoria storica uno dei punti fermi della propria azione politica. Nessuno qui vuole che il passato ci sommerga e duri un tempo infinito. Ma i valori cui questo passato ci lega possono essere affrontati con così tanta superficialità e, consentitecelo, dilettantismo?

L’Empoli FC e la Computer Gross rappresentano senza dubbio due eccellenze della città. L’una in campo sportivo e l’altra in campo imprenditoriale hanno portato il nome di Empoli in Italia e nel mondo. Credo che meritassero e meritino più rispetto e maggiore attenzione da parte di chi gestisce la cosa pubblica, senza rischiare di comprometterne l’immagine facendo loro mancare il necessario supporto quando si tratta di toccare tempi sensibili per la città e la sua storia.

Adesso non ci resta che sperare che la ”questione Stadio” abbia un percorso migliore, meno pasticciato e sopratutto più trasparente. La città lo merita.

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47 Commenti

  1. MACCHISSENE del nome…le polemiche sono proprio nel DNA di noi toscani…deonassega. Ma facciamolo e addio. A Tokyo costruiscono 10 grattacieli in 1 mese..qui per uno stadiuccio ci vole 10 anni se bastano…s’ interpella anche i pensionati sulle panchine e cia’ da mettere bocca anche i gatti. COME SIAMO REDIOLI…MA PARECCHIO
    PIU FATTI MENO DISCORSI.
    A parte oh..basta legge i commenti dopo le sconfitte….ci sa’ anche con i magazzinieri …SIPARIO

  2. Accidenti, ma con tutti i problemi che c’è in giro ci occupiamo del nome del più brutto stadio d’Europa, così almeno dicono, che è stato variato con l’aggiunta del nome di uno sponsor, tra l’altro chiamandolo anche bene pubblico….

  3. Scusate ma io non capisco dove sia il problema se non di affetto e rispetto per il glorioso nome. Cambiano in continuazione nomi sugli stadi di realtà 10-100-1000 volte Empoli senza problemi e qui si fa un puzzo su cosa? Come quella che sento in giro che la gente lo stadio nuovo non lo vuole perché non vuole andare in curva oppure la polemica fra chi non vuole andare in curva sud (scelta storica e sicuramente sensata) e giustamente lasciare la nord agli ospiti vista la strada nuova che viene dalla superstrada perché poi non si parcheggia più a Serravalle….roba da chiodi davvero!!

    • Vivo in America e penso che tu abbia sentito la mia risata. Sinceramente non ero a conoscenza di questa problematica (e i miei genitori sono abbonati in Maratona superiore). E da questi discorsi che vengono fatti ti rendi conto che rimaremmo sempre la solita italietta!

  4. Se l empoli ha cambiato in autonomia il nome dello stadio è perché qualcuno (il comune) ha dato il benestare.
    Non mi sembra sia così complicato.
    Poi che il rispetto, i valori e il pudore per quella gentaglia di monteboro è sottozero si sa, ma questa è un altra storia.

  5. Quindi? Tutto questo casino per cosa? Ci sono problemi ben più importanti che il nome o lo sponsor dello stadio , una tempesta in un bicchiere d’acqua.

    • E’ come il cavolo a merenda 😀
      Basta citare una legge, a caso in questo caso, tanto nessuno la conosce o andrà a leggersela, e si prende “credibilità”…

  6. Piuttosto di parlare del nome dello stadio, si pensasse a come renderlo più moderno e fruibile per chi lo frequenta? Penso che non sarebbe una cattiva idea….

    • Da retta, il Fioravanti ha scritto una opinione e noi ne abbiamo altre, non ha importanza che tu faccia il professorino e comunque forse siamo poveri empolesi, ma sicuramente per altri motivi!
      Caro NASA, magari so anche chi sei…

  7. Altro spostamento ora i che è che un va…
    Segreto di stato come il costo del castellani…
    Da inizio autunno a inizio inverno di acqua sotto i ponti ne passata però il progetto un sa a sapere…
    MAREMMA ARGINE….

  8. Io spero che sparisca il nome Computer Gross, anzi, dirò di più.
    Spero che sparisca la partnership tra Empoli FC e Computer Gross..
    Spero che a nessuna azienda venga in mente di buttare soldi in questo cesso di stadio.
    Teniamocela stretto così com’è e ogni tanto guardiamocelo con una bella vista dall’alto.
    Così, per ricordarci a futura memoria di come siamo in grado, nel nostro comprensorio, di rendere moderne, attuali ed efficienti le infrastrutture sportive.
    Semplicemente vergognoso…

  9. leggo, legge 1188 del 1927, e poi capisco come mai l’Italia e’ indietro anni luce rispetto agli altri stati europei. E c’era sempre il bonificatore dell’agropontino in quegli anni!!!

  10. L’empoli calcio , Empoli città e tutto il territorio meritano uno stadio a norma , decente e moderno mi dispiace che in tutta Europa ormai sono impianti moderni , coperti con relativi centri commerciali e store dentro gli stadi .
    L’ Empoli Calcio ha più di 100 anni di storia , mai fallito , negli ultima trenta anno l’ unica città che non fa provincia e a differenza anche di città blasonate a non essere fallito stare in pianta stabile in serie A e B , un club emulato in tutto il mondo con un settore giovanile tra i migliori d’ Europa, un patrimonio per tutto il calcio nazionale.
    Empoli merita uno stadio moderno e decente , abbiamo ancora lo stadio con le curve in ferro e frastagliate , una pista tutto perforata e mezza tribuna ,forse il Colosseo è meno obsoleto .
    Tra comitati antirumore , quelli della atletica che dicono che fanno 4000 spettatori e fare polemica perché accanto al nome dell’ indimenticabile Carlo Castellani viene affiancato il nome di un impresa importante che renderà questo impianto a livello , vuole investire e finalmente non saremo additati come lo stadio più brutti d’ Europa , rendendolo quantomeno qualificabile e decente alla pari degli altri impianti europei .
    A mio modesto parere si fanno polemiche esagerate , questo è un treno che non passa più, i tifosi , la gente e il territorio meritano uno stadio ristrutturato .
    Lo stadio sarà sempre il Castellani per tutti i tifosi ma per favore lasciamo che fanno questo cavolo di stadio

  11. Farne un caso di Stato palesa quanto miope, provinciale e fuori dal tempo sia il giornalismo nostrano!! Mi raccomando rimaniamo all’età della pietra e poi lamentiamoci della misera condizione dei nostri luoghi e della nostra economia! Ma vaia vaia ….

  12. C’è poco da fare, c’è una valanga di gente allergica alle regole…
    Grazie Fioravanti, uomo libero in una città di struzzi

    • Ecco un altro fenomeno, ognuno ha una opinione al riguardo ed è curioso essere apostrofati come struzzi se non siamo d’accordo. Che cosa è la nuova linea politica? Io dirò sempre quello che penso senza offendere, che non piaccia a te o al Fioravanti!

    • Le regole cambiano , i tempi cambiano , se vuoi competere ed essere un club importante devi avere una struttura altrettanto importante .
      Fabrizio è un bravissimo giornalista , na i tempi cambiano e bisogna adeguarsi al nuovo , gli stadi sono è saranno tutti così perché ne i comuni ne i privati hanno la forza economica di sostenere gli enormi costi di uno stadio nuovo e moderno .

  13. Il nome attuale dello stadio è riferito alla memoria di una persona deceduta più di 70 anni fa; la variazione può essere fatta solo previa autorizzazione del prefetto (non c’entra niente la Comm. toponomastica com.)
    Il Cor si alla presentazione del rinnovo della sponsorizzazione con la Computer G., disse che in concomitanza del progetto di ristrutturazione ci sarebbe stato anche il cambio del nome.
    Ad oggi niente progetto, niente variazione nome; solo una richiesta di parere al cambio del nome alla quale la giunta comunale ha dato parere favorevole.
    Al momento della presentazione del progetto, inizierà anche l’iter per l’autorizzazione al cambio del nome da parte della prefettura (ufficio territoriale del governo).
    Una domanda al Direttore, poiché è chiaro che lo stadio è ancora “C. Castellani”, allora perchè i suoi giornalisti scrivono ancora “C. Castellani – Computer Gross Arena”? Si vuole giustamente correttezza, e poi si lascia tutto “alla viva il parroco”.

    • Non posso che condividere l’opinione di Guido. Tuttavia ritengo giusto che in città almeno un giornalista abbia sollevato questo aspetto legato alla mancanza di rispetto delle normative vigenti. E che mette in luce l’inadeguatezza dell’assessore Biuzzi al ruolo ricoperto.

    • A prescindere dal fatto che la questione dei settanta anni non è in alcun modo riferibile ad un immobile come questo, che non è neppure classificabile come “bene culturale”, resta il fatto che non è invocabile la competenza del Consiglio Comunale, la competenza è chiaramente della Giunta. Nel merito ovviamente la decisione può essere condivisa o meno ed è rispettabile ogni punto di vista, ma sulla procedura seguita non c’è davvero materia.

  14. Signor Guido, in linea dinprincipio lei ha perfettamente ragione. Dobbiamo tuttavia prendere atto che da parte dell’Empoli FC (come ho riportato nell’articolo) l’11 agosto scorso abbiamo ricevuto noi, come tutta la stampa e i media che frequentano lo Stadio, un invito a chiamare lo Stadio col di Carlo Castellani Computer Gross Arena”. Dal momento che dal Comune non ci è arrivata nessuna smentita, anzi il contrario, chiamare lo stadio solo Carlo Castellani sembrerebbe una inutile quanto improduttiva ripicca nei confronti dell’Empoli FC. E non è questo che voglismo.

    • Direttore, cosa c’entra la “ripicca ” nei confronti della società ? Lei, con una encomiabile azione di conoscenza, ha constatato quale sia la realtà sul nome dello stadio, e che l’aggiunta dello sponsor, è solo stata dettata autonomamente e da interessi di parte; ma il nome è tuttora rimasto “C. Castellani”. Quindi, giornalisticamente, ci si dovrebbe comportare di conseguenza; poi se si vuole dare anche il nostro contributo alla Computer Gross e non fare “ripicche” all’Empoli, liberi di farlo; ma allora non capisco a cosa sia servita la sua ricerca della “verità”.
      Buona giornata e buon lavoro.

  15. Ma pensate ai problemi attuali come andare a fare la spesa che è sempre più difficile per i prezzi che salgono tutti i giorni la pensione per chi ci deve andare sempre più in là , la delinquenza le tasse ecc , questi sono i problemi altro che stadio.
    Siamo proprio litalietta dove conta solo il calcio .

    • Ma che discorso è. Magari uno con tutti i problemi quotidiani che deve affrontare viene qui a scrivere 2 bischerate e passare 5 minuti. Tanto quelli rimangono. È un portale di calcio. Parliamo di calcio. Se si pensa al quotidiano non seguiremo il pallone perché guadagnano troppo, non vedremo la TV perché grazie allo share prendono tanti soldi. Niente cinema, gli attori sono ricchi ecc ecc. Poi sul problema nome dello stadio anche x me non è una questione rilevante. Se vogliamo lo stadio dobbiamo farci piacere il nome cono sponsor. Sennò per la giusta causa dobbiamo essere disposti a calarci le braghe. Poi la procedura burocratica col comune, lo sa, non lo sa, l Empoli doveva aspettare l ok, la commissione, tutta frattaglia

  16. Biuzzi inadatto a ricoprire il ruolo di assessore allo sport…voglio propio vedere se non ristrutturiamoquesto cesso di bene pubblico

  17. Cmq a parte l’inghilterra e gli squadroni di spagna e germania, gli stadi li hanno ricostruiti i comuni o le federazioni di riferimento. Ora mi chiedo se il comune di Płock in polonia ha rifatto lo Stadio, ora ditemi come sia possibile che il comune di empoli non abbia avuto 15 milioni per rifare lo Stadio, quando i materiali costavano poco? Dice non aveva i soldi e allora dove vanno le tasse degli empolese? Dice vanno in cose piu’ “serie” e allora non si poteva fare un bel piano di ristrutturazione dell’area di viale delle olimpiad, con annessi campi da tennis, basket, calcetto e spazi per i bambini e mandato all’unione europea? O e’ chiedere troppo?

    • La Polonia fa parte dell’Unione Europea, e ha aderito agli accordi di Schengen, eppure, non ha adottato l’euro ma mantiene ancora la sua moneta, lo zloty. Ha tutti i vantaggi degli altri paesi, ma guarda caso una birra costa 2€ ed i materiali meno della metà che in Italia. Forse questo spiega tutto.Troppo facile a queste condizioni.

      • Non cerchi amo di giustificare sempre e cmql’operato dei comuni, non facciamo il loro Ed il nostro bene. Allora rispondendoti ti dico che l’italia e’ la terza potężna industrial europea, mentre il gdp polacco e’ il 76% della media europea (dietro anche a czechia ed Estonia, ndr). Quando parli dello złoty, spesso e’ un problema perche’ i materiali o le materię prime si pagano in euro o dollari e con lo złoty fluttuante e’ un problema. Un’altra storia se i materiali vengono prodotti il loco. Dove la Polonia strasupera l’italia e’ nella capacita’ di stesura di piani urbanistici ed infrastrutturali, capacity di capire i fondi europei. Ora passi empoli che e’ un piccolo commune, ma ora non mi dire che Bologna o Firenze hanno minor capacita’ di spesa di Płock i Gliwice!

        • Difatti è un’altra storia se i materiali sono prodotti in loco; realizzare una infrastruttura in Polonia, utilizzando imprese e manodopera locale, per di più con materiali realizzati in loco, comporta una spesa nettamente inferiore che negli stati europei, e per di più un euro dato dalla Comunità europea sempre per lo sviluppo delle infrastrutture non fa che accrescere la redditività di un intervento e la competitività dell’azienda polonia.
          In Italia, i costi totali non sono sopportabili da alcun comune grande o piccolo che sia; e anche il privato non sempre può assumersi questi grossi rischi.

          • costi alti o costi bassi mi sembrano delle non scuse. Citta’ come firene, bologna, milano etc avrebbero tutta le potenzialita’ economiche per costruire stadi e infrastrutture sportive usufribili dai loro cittadini. La verita’ e’ che i politici italiani nella stragrande maggioranza sia di destra che di sinistra sono scarsi. Ripeto se il comune di plock riesce a costruire lo stadio, come fa a non costruirlo la citta’ di firenze che ogni anno fa 50 milioni di turisti. Suvvia!

          • La Polonia ha avuto gli europei nel 2012 (una specie di piano Marshall), oltre ad altri eventi importanti successivi, ed è stata assai incentivata a costruire o ristrutturare 12 stadi; lo stadio per esempo di Varsavia, costato più di 400 milioni di euro, col cavolo che sarebbe stato fatto senza i soldi degli europei; tutto il mondo è paese.
            Che poi i polacchi siano stati bravi a utilizzare quei soldi, non lo so; mi ricordo solo che a quei tempi c’erano molte problematiche di viabilità e di servizi, e i tifosi trovavano difficoltà a raggiungere gli impianti.
            Il comune di Plock, avrà sicuramente tirato fuori i soldi, ma la sponsorizzazione è della PKN Orlen, azienda nel settore petrolifero e carburanti: pur mantenendo il nome di Kazimierz Górski come patrono, il nome commerciale completo dello stadio è Orlen Stadion im. Kazimierza Gorskiego; come vedi le cose non sono poi così diverse che da noi; senza il supporto privato si va da poche parti anche in polonia.

  18. Signor Guido… non voglio aprire una polemica con lei che giustamente ha un suo pensiero che rispetto. Le faccio tuttavia presente che questa è stata giornalistica era presente Due giorni fa quando nel luogo della massima sede istituzionale della città il Comune della persona dell’Assessore allo Sport ha ufficializzato il nome dello stadio in “Stadio Castellani Computer Gross Arena” come ho scritto nell’articolo. Il nome ufficiale dello Stadio è pertanto quello. Ecco perché continuare a chiamarlo solo Carlo Castellani non avrebbe più senso è davvero sembrerebbe una polemica che alla luce delle decisioni che si è assunto il Comune non avrebbe senso. Che ci piaccia o no la realtà è questa e di ciò ognuno si porti le sue responsabilità.

    • Le rispondo un po’ in ritardo, perchè mi piaceva avere dei riscontri un po’ più qualificati rispetto a ciò che pensavo io: lei ha perfettamente ragione; l’aver fatto quella aggiunta dopo il nome di C. Castellani, in pratica non altera la sostanziale dedica dello stadio al nome del goleador e indimenticato C. Castellani; per cui non sono stati necessari ulteriori passaggi (l. 1188 del 1927) per la ratifica della variazione, se non l’approvazione della Giunta Comunale.
      Pertanto, ripeto lei ha ragione, il nome da dire e scrivere è “C. Castellani – Compuer Gross Arena”.
      Faccio ammenda, e le auguro un buon lavoro.

  19. Sìnceramente a me tifoso cosa interessa se si chiama Carlo Castellani o Carlo Castellani Arena Computer Gross sarò ottuso o vecchio io ma sinceramente a me interessa l Empoli

  20. io non spenderei parole come Ecellenza, parola usata troppo a livello politico comunale e comuque come futre e altri a me interessa l’Empoli

  21. La definizione “pasticcio” utilizzata dal Direttore è più che giusta.
    Considerarsi padroni di un bene pubblico, che anche se brutto vale tanti soldi, è inaccettabile ed il comportamento del Comune è stato desolante.
    Sarebbe curioso sapere se e cosa riscuote il Comune per tutta la pubblicità interna ed esterna allo stadio Carlo Castellani….

  22. Chi scrive polemica inutile o cose simili è proprio da ricovero. Grazie Fabrizio, questa storia dello stadio va chiarita e non è possibile che vengano fatte queste cose senza alcun riscontro. Svegliamoci

  23. Quest’articolo è proprio fuffa… povero Fioravanti.
    Questi mettono i soldi e sostengono questa realtà e si va a vedere il nome, con tutto il rispetto.

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