Torniamo puntuali come ogni mercoledi in compagnia del collega ed amico, Alessandro Marinai. Con Alessandro proviamo ad analizzare il momento degli azzurri. In virtù dell’impegno assunto con la redazione di Pianetaempoli.it, Alessandro porterà a termine la stagione con questa rubrica ma non risponderà più a nessun commento.

Ciao Alessandro, ben ritrovato. Che dire, un’impresa dietro l’altra e questa forse ancora meno aspettata. A Milano arriva un successo importantissimo, difficilissimo e tutto meritato…

“Sì, direi che il termine impresa sia quello giusto perchè di questo si tratta. Vincere a Milano non è facile per nessuno, figuriamoci per l’Empoli che, però, sulle ali di un entusiasmo ritrovato e di una bella iniezione di autostima è riuscito a sovvertire ogni pronostico. In pochissimi avrebbero scommesso su un altro blitz dopo quello di Firenze, ma le cose inaspettate sono le più belle. Tutto meritato magari no perchè comunque il Milan ha fallito un calcio di rigore, ha colpito una traversa e creato altre situazioni importanti, ma di sicuro l’Empoli non ha rubato nulla perchè ha avuto a sua volta occasioni per legittimare il proprio successo”.

Un Empoli che ha interpretato davvero bene il match, sapendo soffrire e ripartire, tornando a farci vedere quello a cui ci eravamo abituati?

“Ha sofferto il Milan nel primo quarto d’ora dal punto di vista della presenza in campo, ma una volta prese le misure e presa confidenza con la situazione gli azzurri hanno concesso solo tiri da lontano come già successe al “Franchi”. Il secondo tempo è stato di una sofferenza notevole, il cronometro sembrava non scorrere più e il recupero non finiva più. Le squadre lunghe e la stanchezza ci hanno regalato continui capovolgimenti di fronte che sul piano emotivo hanno inciso in maniera pesante. Il fischio finale è stata una autentica liberazione che ha lasciato poi spazio ad una grandissima gioia”.

Il maggior peso offensivo sembra essere stata la chiave di svolta, nei reparti arretrati giocano con maggiore sicurezza ed anche serenità…

Non vorrei insistere troppo su un aspetto sul quale personalmente mi sono soffermato qualche settimana fa anche perchè potrebbe essere semplicemente un puro caso, ma Levan è stato assente nelle sette partite in cui l’Empoli ha inanellato soltanto sconfitte e quando è rientrato lui in tre partite un pareggio e due vittorie. E che vittorie. Il tutto dopo che con il georgiano in campo, nel momento più produttivo per gli azzurri, in otto gare soltanto due finirono in sconfitta. Ripeto, sicuramente non sarà soltanto questo il motivo di questa netta inversione di rotta, ma è un aspetto da analizzare e approfondire quando i giochi saranno fatti. A questo non possiamo non aggiungere la crescita determinante di El Kaddouri e la funzionalità di Thiam“.

E proprio i due “giganti” sono stati gli uomini gol azzurri a San Siro. Due gol diversi, due significati diversi…

“Il gol di Levan rappresenta la certezza, l’àncora di salvezza alla quale un po’ tutti ci eravamo appellati nelle settimane difficili come se da lui dipendessero le sorti di questa squadra. Quello di Thiam è la freschezza, il vento di novità che sembra proiettarci nel futuro sebbene ci sia ancora un presente tutto da scrivere. E’ il primo, e speriamo non ultimo, peraltro meritato per quanto fatto vedere nelle ultime gare. Non avrà una qualità tecnica invidiabile Thiam ma dove non arriva la qualità arrivano il cuore e la forza di volontà e a lui queste caratteristiche non sono mai mancate. E questo ragazzo può crescere ancora molto”.

Barba davanti a Costa nelle nuove gerarchie?

“Al momento il campo dice questo, vedremo nelle prossime settimane se ci sarà ancora un avvicendamento. A Bellusci, per esempio, ha fatto bene perchè si è ripreso il posto sfoderando prestazioni sontuose. Nelle scorse settimane dissi che in questo rush finale sarebbe servita freschezza fisica ma soprattutto mentale. Evidentemente in questo momento Barba ne offre di più di Costa”.

Mi dai il tuo podio della gara meneghina?

Sicuramente lascerò fuori qualcuno meritevole di starci su quel podio, ma personalmente ci metto di nuovo Bellusci per il discorso fatto prima, poi El Kaddouri sempre più protagonista e decisivo in questa squadra e Thiam nonostante la leggerezza in chiusura di match quando avrebbe dovuto servire Maccarone che era tutto solo, ma il primo gol realizzato in Serie A, a San Siro, con quella freddezza va premiato“.

La nota negativa della gara di domenica è stato l’infortunio di Levan. Sembra tutto meno grave di quanto non sul momento ma questo ragazzo ha davvero un conto aperto con la fortuna…

“Non ci voleva, è chiaro. Non so quanto sia grave questo infortunio perchè leggo e sento versioni contrastanti, ma che Levan non sia esattamente il calciatore più fortunato è sotto gli occhi di tutti. Magari doveva andarci in altro modo su quel contrasto, ma stiamo parlando di un generoso e di un lottatore soprattutto. E giudicare da fuori è sempre più facile. La speranza è che davvero possa recuperare in vista di questo sprint finale”.

Sei punti nelle due gare più difficili, con un Crotone che non molla e che in queste due gare di punti ne ha fatti 4. Se gli azzurri avessero rispettato la tabella di marcia che quasi tutti avevamo fatto…

“Vista la marcia del Crotone mi viene da dire meno male che l’Empoli ha fatto bottino pieno in queste due trasferte proibitive sulla carta! La cosa che mi dà fastidio sono le illazioni che si fanno sull’Empoli dopo questi due risultati certamente inaspettati, come se i dieci punti del Crotone nelle ultime quattro gare fossero una cosa normale dal momento che ne avevano fatti soltanto 14 in 29 partite. Si vede che contano molto di più le motivazioni di chi si deve salvare”.

Adesso il Sassuolo, una gara che sembra troppo semplice, ma non lo è…

“E chi lo ha detto che è una gara semplice? Stiamo parlando di una squadra che era partita per ben altri obiettivi e che si è trovata a far fronte a una lunga serie di infortuni oltre alla gestione di una stressante Europa League. Secondo me ha avuto anche il merito di rimanere a galla e tirare su la testa perchè ad un certo punto del campionato il rischio che potesse essere risucchiata nella lotta per non retrocedere era abbastanza concreto. Nelle ultime gare ha imposto il pareggio alla lanciatissima Atalanta in casa loro, ha battuto la Samp e fermato sul pareggio il Napoli. Credo che non sarà per niente una passeggiata”.

Non dovesse esserci Levan, come pare, chi dentro in coppia con Thiam?

“Chi sta meglio. Ormai è questa la condizione essenziale. Ora è il momento di fare punti e per farli occorrono giocatori motivati e integri fisicamente oltre che liberi mentalmente. Potrebbe essere la partita di Maccarone, che giochi dall’inizio oppure che entri a gara in corso”.

Da queste due gare interne quanto passa della salvezza azzurra?

“Tanto. Tantissimo. L’Empoli non può permettersi il lusso di fallire questi appuntamenti perchè vanificherebbe le imprese del “Franchi” e del “Meazza”. Ci vorrà massima concentrazione e determinazione perchè Sassuolo e Bologna non regaleranno nulla. Sicuramente avranno meno motivazioni rispetto agli azzurri, ma è pur vero che si parte da 0-0 e per vincere devi segnare almeno un gol. Quando mancano poche partite diventano fondamentali anche i risultati degli altri campi, ma intanto è meglio pensare a far bene il proprio compito. In fin dei conti è l’Empoli che sta ancora avanti di cinque punti”.

Chiudo con una domanda su Martusciello. Ha diviso la tifoseria e lo continuerà a fare fino in fondo, c’è chi lo ama e chi invece non lo vorrebbe più sulla panchina azzurra. Ti chiedo quanto c’è del mister in questa stagione, in queste ultime due gare e se è da lui che, dovesse andare come sperato, si dovrebbe ripartire il prossimo anno…

“Questa domanda mi fu fatta due o tre settimane fa da un utente sul “Punto” e gli risposi che era presto per affrontare un discorso del genere anche perchè nel calcio due mesi, come mancavano allora, sono un’eternità e possono capovolgersi gli scenari. Anche oggi non è ancora il momento perchè c’è un traguardo da raggiungere, perchè ci sono cinque partite che potrebbero influire negativamente o positivamente sull’economia generale di questo campionato. Che la tifoseria si sia divisa su di lui è un fatto oggettivo, ma sarà come sempre la società a decidere cosa fare. Quello che penso io l’ho esternato in questi mesi, ho sempre detto che aveva in mano una rosa qualitativamente inferiore agli anni scorsi e che si è trovato a gestire altri problemi. Avrà sbagliato qualcosa anche lui, ci mancherebbe, ma secondo me non certo come sostiene qualcuno. Ma è il mio pensiero, anche frettoloso perchè non è il momento di tirare conclusioni”.

 

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

13 Commenti

  1. Gli unici che hanno evidenziato costanza di rendimento (in positivo) sono stati Croce e Skorupski. Tutti gli altri sono stati protagonisti di un’annata fra alti (pochi) e bassi (tanti): chi perché tormentato da infortuni e ricadute, chi per altri motivi. Arrivare all’ultima giornata e dal giorno dopo pensare seriamente (denari e soprattutto idee di calcio da Empoli alla mano) a come ripartire da zero.

  2. 4 commenti soli, per me abbiamo perso tutti: il buon Marinai, PE, noi tifosi e il mondo Empoli in genere …. per me era un modo come un altro per misurare la temperatura della piazza. In fondo il calcio è un prodotto che deve incontrare il piacere o meno del pubblico!!

    • Perché chi è Marinai, l’oracolo di Delfi? Le offese sono sempre sbagliate , le critiche sono fisiologiche specie quando si è difeso un amico – allenatore che comunque vada ha fatto errori marchiani e che IN TUTTE le altre piazze sarebbe stato fatto fuori ( a torto o ragione , ma sarebbero stati fatto fuori in TUTTE )

      • Marinai non è certo Montanelli, ma nemmeno Empoli è la Juve. Per me era un bene sapere cosa pensava la piazza ….. nonostante tutto in 7000 abbiamo rinnovato l’abbonamento, è importante capire cosa faranno il prossimo anno perché le partite da tutto esaurito pontenziali sono al massimo 4 (1 sicura) ma il campionato prevede 19 giornate.

    • Apprezzo le risposte secche ed equilibrate e sincere di Alessandro, spero non sia per colpa di qualche commento a bischero, fatto in un momento particolare che abbi smesso di rispondere a tutti

  3. Bella la puntata di ieri sera su A5, mi e’ piaciuto molto Pasqual , bellissima la giovane sciatrice e molto simpatici i due ospiti, da ingaggiare secondo me in trasmissione.

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