Si è conclusa di fatto,  con la disputa sabato scorso della Supercoppa “Under 17” tra Inter e Pordenone, la Stagione 2018/19 per le Categorie degli “Under17”, “Under 16” e “Under 15”. Quella della “Primavera” si era conclusa il 14 giugno con la vittoria scudetto dell’Atalanta. Tempo di bilanci, di riflessioni, di programmazione per il futuro.

In casa Empoli si tratta di un bilancio in chiaroscuro, che ha risentito molto – in primo luogo – di una conduzione del Settore Giovanile apparsa non sempre chiara e lineare. Nel novembre 2017, poco dopo l’incarico a Luca Cecconi di Direttore, fu fatto tornare ad Empoli Andrea Innocenti cui fu affidato il ruolo di Direttore Sportivo. In seguito alle dimissioni, dopo neanche tre mesi, di Cecconi, l’incarico fu affidato a Calvetti (fino ad allora in area scouting prima squdra). Dal 1 luglio 2018 il silenzio piomba sul Settore Giovanile azzurro tanto che noi titolammo, in proposito, in un articolo dell’ottobre 2018 “Empoli dei misteri”. Già. Perché sul Settore Giovanile azzurro calò il silenzio. Ma le cose venivano comunque fatte. A Monteboro gli addetti ai lavori chiamavano Direttore Francesco Viola, portato ad Empoli da Pecini insieme ad altri. Nessuna presentazione ufficiale, risposte evasive alla nostre ripetute sollecitazioni di una intervista. Qualcosa ci fu chiarito, indirettamente, nella conferenza stampa di presentazione dello stesso Pecini del 11 luglio 2018 quando il Presidente (citiamo testualmnte le sue parole) spiegò: “Riccardo (Pecini n.d.r.) avrà anche il compito di seguire il Settore Giovanile..al quale tra l’altro non escludo che partecipi anche Pietro (Accardi, n.d.r.).. …(Omissis).. Entrambi condivideranno le scelte…come l’hanno fatto ora già da un po’ che collaborano sorto l’aspetto tecnico….Pietro avrà anche il compito di seguire la squadra più da vicino giornalmente e a livello strategico c’è una collaborazione costante che arriva fino alle scelte per il Settore Giovanile…a Pietro ..io..che seguo anche al Settore Giovanile per passione…da ora in poi anziché solo con Pietro l’avrò con tutti e due…”. Più chiaro di così! Dovremo aspettare fino al marzo 2019 per avere la possibilità di parlare con il Direttre del Settore Giovanile azzurro, non una novità, piuttosto un ritorno: Claudio Calvetti. Intanto Innocenti, forrtemente voluto dal Presidente e da molti visto come un profilo importante, capace di fare contributo ed esperienza al Settore, veniva di fatto emarginato dalla nuova e vecchia Dirigenza in ruolo e compiti decisamente inferiori al suo potenziale ed alle sue capacità, sparendo dall’Organigramma non solo come Direttore Sportivo ma anche proprio come persona: insomma, un desaparecido in casa. Pare anche che il neo “Direttore di fatto” Francesco Viola non aavesse l’abilitazione per esercitare quel ruolo, cosa probabilmente vera tanto che a settembre 2018 risulta tra gli iscritti ad un corso a Coverciano per il patentino di Direttore Sportivo. Il silenzio sceso dal luglio 2018 a marzo 2019 non impedisce tuttavia di operare scelte di uomini e giocatori. Arrivano due nuovi mister nelle panchine di “Under 17” e “Under 15, arrivano collaboratori, arrivano giocatori. Alcuni inconprensibili (non facciamo nomi, per rispetto ai ragazzi) e decisamente inadeguati, altri interessanti che si riveleranno importanti. Fa parte del gioco, non tutto si indovina, ovvio. Ma in alcuni casi le scelte appaiono così fuori luogo da lasciare quanto meno perplessi.

La sensazione è quella di un Settore Giovanile che sta facendo passi indietro rispetto a quello che era fino a qualche anno fa, e lo dimostra una cosa più delle altre: quanti giocatori del Settore Giovanile azzurro hanno giocato in prima squadra negli ultimi 3/4 anni? I risultati sportivi non sono, di per sé, l’indicatore del successo. Una realtà come Empoli non era tra le migliori d’Italia perché vinceva scudetti – non ne vinceva uno – ma perché i talenti se li creava in casa, fin da piccoli, e non andando a cercarli in un mercato che – anche nel Settore Giovanile – appare sempre più un commercio ed un crocevia di interessi che ricerca e valorizzazione di giocatori.

Scriviamo questo articolo il 24 di giugno ed ancora non sappiamo niente del futuro del Settore Giovanile azzurro. Come d’altra parte poco o niente si sa di quello che è il futuro della Società di Monteboro che il Presidente Corsi e gli altri Dirigenti hanno in mente. Abbamo letto con interesse dichiarazioni del Presidente rilasciate ad alcune testate giornalsitiche nelle quali si fa ammenda di errori di presunzione e supponenza fatti e si ripropone un ritorno all’Empoli anti 2.0. Noi lo auspichiamo, anche perché tornare indietro, recuperare le proprie radici, ricostruire la propria  identità, può essere un modo di andare avanti e guardare al futuro con maggior serenità. Ora, dalle dichiarazioni generiche, attendiamo i fatti. E, per tornare al Settore Giovanile azzurro – che è quello che in questa sede ci interessa – siamo curiosi di conoscere da dove e con chi si ripartirà, ed in che modo lo si farà. Sarà ancora Claudio Calvetti al timone? Con quale reale autonomia decisionale? Quali i suoi rapporti il resto della  Dirigenza azzurra, in primis con il riconfermato Direttore Sportivo Accardi, già individuato dal Presidente come interlocutore privilegiato – anche per il Settore Giovanile – dell’allora DG Pecini? Si continueranno a cercare giocatori in un mercato sempre più europeo, che ultimamente ha guardato molto all’Est ed al Nord Europa, o si potenzieranno le strutture di base andando anche a cercare ragazzi prima di tutto sul territorio? Si preferirà andare ad acquistare giocatore “già fatti” o si preferirà creare ad Empoli un percorso di crescita partendo dalle età più piccole? Interrogativi le cui risposte potranno, meglio di ogni altro dicorso, delineare la strategia dell’Empoli per il suo Settore Giovanile per i prossimi anni.

Ulime considerazioni, sulle squadre “Nazionali”. Per quanto riguarda la “Primavera” sembra qusi certo l’addio di Zauli che dovrebbe andare a sedere sulla panchina della Juventus. Per le squadra “Under”, non ci giungono voci né notizie. Dovrebbero scadere il 30 giugno i contratti di Megera e Pergolizzi: se così fosse c’è da vedere se verranno riconfermati o si si faranno altre scelte, magari di allenatori “fatti in casa”, secondo quella che un tempo era la tradizione azzurra.. E, a proposito di allenatori fatti in casa,  non possiamo che pensare ad Antonio Buscè come prossimo allenatore della “Primavera” in caso di approdo di Zauli in casa Juve. L’ex azzurro non solo è stato il primo allenatore nella storia dell’Empoli che ha vinto uno scudetto in una Categoria che non fosse la Primavera, ma da anni è nel Settore Giovanile azzurro dove ha sempre lavorato bene, non tanto in termini di risultati, ma per la crescita tecnica e di personalità dei giocatori che ha allenato. Inoltre Buscè è una bandiera ed un simbolo di “empolesità: un bel segnale di chi vuole guardare al futuro ripartendo dal suo passato.

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18 Commenti

  1. Ci sono stati anni in cui gli organi di informazione facevano melina su quello che capitava in società….. per poter lavorare.
    Ora siamo all’anno zero in cui la società si sta riorganizzando perché il modello passato ha palesato gravi mancanze. Roma non è stata fatta in un giorno, quindi articoli come questo, in questo contesto e ora, mi sembrano quantomai fuori luogo. Oggi si inizia a costruire il futuro, aspettiamo prima di giudicare.

  2. Infatti. ….gli amici della family sono subito a corssi in aiuto. Fioravanti non ha dato nessun giudizio ma raccontato la realta dei fatti che tutti a Monteboro conoscono. …evidentemente ci sono persone a cui la verita da fastidio.

    • Ma che aiuto e aiuto.
      Ripeto articolo fuori luogo, critichiamo quando ci sono elementi oggettivi per farlo.
      In passato c’erano e tutti zitti, ora la cosa mi sembra pretestuosa.
      Comunque criticate pure, ma fatelo anche quando c’è vera necessità invece di stare zitti.

  3. Settore giovanile un po’ allo sbando negli ultimi anni. Una cosa che mi ha stupito é stato il responsabile del settore giovanile azzurro (credo sia lui) che, durante le partite, si piazza appoggiato al cancello del campo di monteboro e impreca urlando e bestemmiando a diritto per tutta la partita non solo verso la squadra avversaria ma anche verso i ragazzi dell’Empoli, una cosa veramente oscena che non aiuta chi si sta scaldando o chi sta giocando. La società dovrebbe impedire a chiunque di stare in quella zona e dovrebbe prendere dei seri provvedimenti verso quest’uomo.

  4. Trovo questo articolo assolutamente esauriente (forse un po’ lungo) e capace di fornire un quadro completo del marasma di casa azzurri, post-(messia)Pec1n1.
    Ha fatto più danni lui della grandine, fra prima squadra e settore giovanile.
    Ovviamente, al pari ci sono le colpe (che qualcuno adesso finge di non vedere…) di chi l’ha fortemente cercato, voluto ed incaricato.
    Sarebbe bello, ma questo è solo un mio auspicio, che certi articoli venissero scritti DURANTE la stagione e non solo dopo, perché, a torto o ragione (e non dico che sia questo il caso…), a fine anno questi articoli hanno sempre un retrogusto (vero o presunto) di vendetta e/o si sassolino della scarpa che i giornalisti si tolgono solo quando la società non può più fare ritorsioni.
    Mettiamo il mostro in prima pagina quando pensiamo che faccia un errore, invece di mettere “tutti quanti” la testa sotto terra e non limitiamoci a giudicarlo, il mostro, solo “postumo” ovvero quando oramai non c’è più niente da fare.
    Con tutto questo, confermo il mio personale convincimento che Fioravanti, al quale faccio i miei complimenti, sia di gran lunga il miglior giornalista di PE…
    ma per distacco proprio…

  5. Invece fa bene Fioravanti a scrivere almeno uno è più informato su stadio e settore giovanile..

    ..e non per forza l’opinione che ne esce è negativa.

  6. cari ragazzi,
    fin chè le decisioni le prendono e comandano la figlia e la “mamma” a Monteboro le cose non potranno che peggiorare ma non perché non vogliono il bene dell’Empoli ma semplicemente perché si creano delle frizioni negative che i vari Innocenti, Cappellini, Bertelli e Pecini mal sopportano.
    Il pres le sa queste cose, le sa anche Accardi, le sanno tutti chi sta lassù
    Evidentemente va bene così
    forza Empoli

  7. A fioravanti si può fare un solo appunto: quello di scrivere troppo di rado. Ottimo approfondimento, un briciolo di vero giornalismo in un mare di copia e incolla di fantamercato. Ad averne tutti i giorni…

  8. L’UNICO che ha sempre scritto la verità e ci ha informato su tutto anche sulla questione schifosa dello stadio, ditemi voi se i giornalai di Empoli hanno scritto qualcosa in merito anzi tutti a fare melina fra società e comune e a ricoprirsela sempre come i gatti.

  9. Finalmente… Un articolo che dice la verità, e svela i possibili inciuci, che trasformano il settore giovanile in una guerra fredda tra direttori uscenti ed attuali, a scapito solo dei ragazzi. Presi o scartati a seconda della compagine del direttore in carica, che ovviamente smonta le decisioni precedenti seppur valide solo per non avallare le scelte del predecessore. Una vergogna! se davvero il presidente sa di”mamme” o “figlie” che decidono, se davvero sa quanto l’articolo afferma, allora abbia il coraggio di stoppare tutto! W la verità e chi sappia parli…

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