Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Per la nona giornata del campionato italiano di calcio di Serie A 2023/24 va in scena all’”Artemio Franchi” di Firenze, il cosiddetto ‘Derby dell’Arno’, ormai classico derby toscano, sentito molto soprattutto da parte empolese, mentre i fiorentini un po’ lo snobbano. Si gioca di lunedì alle 20,45, il 23 ottobre 2023, in una serata piuttosto calda dal meteo incerto, davanti a 29.105 spettatori ufficiali tra paganti e abbonati, segno che molti hanno preferito la televisione allo stadio, nonostante il buon campionato da quarta in classifica che sta conducendo la Fiorentina, che arriva dalla bella vittoria di Napoli e che nelle ultime quattro partite ha raccolto ben dieci punti. Mentre l’Empoli, nello stesso arco di partite, ha raccolto quattro punti, gli unici, e ha segnato un gol solo nelle prime otto partite di campionato, con Baldanzi contro la Salernitana. L’Empoli interpreta benissimo la partita, sulla difensiva, specie nel secondo tempo, ma micidiale in contropiede. Tiene bene la difesa, vittoria meritata per abnegazione e sacrificio; Fiorentina spuntata, attacca ma non tira quasi mai in porta.

Gli empolesi giunti questa sera al “Franchi” sono 883, e non sono per niente pochi considerando tutto, specie giorno e orario, anche se, occorre dirlo, la trasferta è vicinissima. Nei giorni scorsi era stato esposto lungo la centralissima via Roma lo striscione “Per la nostra città per i nostri colori tutti a Firenze”. Molta gente sceglie il treno per arrivare nel capoluogo toscano, altri organizzano macchinate. I presenti sono per la maggior parte Ultras. C’è da dire che il tifo stenta inizialmente a decollare. Una decisa sterzata la dà il gol di “Ciccio” Caputo al 21°. Pian piano gli empolesi presenti prendono coraggio, con Caputo che sul finire del secondo tempo farebbe anche lo 0-2 che però l’arbitro Dionisi, con l’aiuto del Var, annulla per fallo di mano. Il settore ospiti esulta convinto, poi ovviamente ci rimane male. Durante il primo tempo esposto lo striscione “Ciao Niccolò”, ultras viola scomparso prematuramente nei giorni scorsi. Nel secondo tempo ci sono forse meno pause e il tifo è più convincente, con la squadra in campo che ribatte colpo su colpo agli attacchi viola e che dà coraggio agli empolesi presenti. I cori per i diffidati non mancano mai. Esposto nel secondo tempo lo striscione “Ciao Domenico”, per un fratello perugino purtroppo non più tra noi. Segue il coro “Onoriamo gli Ultras scomparsi!”. Verso la fine vi sono cori più duraturi e che riescono meglio come “Empoli Calcio…” e il “Forza Azzurro!”, poi è tenuto molto su il coro “Per sempre insieme a te…ovunque andrai non ti lascerò mai…”, eseguito proprio nel mentre che l’Empoli segna lo 0-2 all’81° con Gyasi, che sfogherà tutta la sua felicità e il suo orgoglio andando sotto il settore ospiti con i suoi compagni di squadra a raccogliere l’abbraccio della tifoseria empolese, in escandescenza, battendosi la mano sul cuore in segno di attaccamento alla maglia. Il coro che veniva fatto al momento del gol adesso è intonato ovviamente ancora più forte. La gioia degli Ultras empolesi è tantissima, ma c’è ancora da soffrire. Il tifo ora è davvero senza sosta. La Fiorentina attacca ma passa il tempo e riesce a pungere solo con un colpo di testa di Nico Gonzalez. Al triplice fischio gli empolesi sono come impazziti, con tutto l’Empoli che va a prendersi l’ovazione della sua gente che ha l’adrenalina a mille. Si sprecano i cori di sfottò. Questa sera il livello di tifo degli Ultras biancazzurri è stato più che buono, promossi con voti alti.

La tifoseria viola, con un comunicato alla vigilia, fa sapere che stasera e con i serbi del Cukaricki, giovedì prossimo in Conference League, tirerà fuori vecchi striscioni anni ’70-’80, ricordando il glorioso passato della Curva Fiesole, ripercorrendone la storia di un’epoca che forse non tornerà mai più. Infatti la Curva oggi è molto vintage con striscioni come “Alè alè Viola”, “Viola Club Vieusseux la nostra fede è la tua forza”, “Settebello”, “Fedelissimi”, “Boys”, “Brigate Viola”, ecc. e tanti bandieroni stile anni ’70 bianchi e viola, oltre a una classica densa fumogenata di quei tempi, arancione, gialla e viola. Tutto molto bello, compreso lo stendardo d’antan “Go go violet vinci per noi”. La Fiesole però questa sera non sembra in grande serata per la verità. L’incitamento è piuttosto altalenante e non si toccano alte vette di tifo, anche se non si discute l’attaccamento alla maglia e la partecipazione a tutti i cori della parte più calda, quella centrale. Durante il primo tempo esposto lo striscione “Ci sei sempre stato per tutti quelli a cui volevi bene, adesso noi faremo lo stesso, ciao Nicco”, per l’ultrà scomparso di cui si fa cenno sopra. La Fiorentina nel secondo tempo attacca molto con la Fiesole, pressoché piena, che incita la squadra, ma servirebbe alla Curva un episodio per accendersi, invece il tifo non è quasi mai convincente, anche se alcuni cori vengono piuttosto bene, come il “Forza Viola”. In piena Curva Fiesole esposta la scritta su due piani verso metà secondo tempo “In questo calcio sempre sotto processo…che il problema non fossero gli Ultras ci avreste ‘scommesso’?”. Striscione nei pressi dello stadio nei giorni scorsi: “Doping-Scommesse-Falso in bilancio, non erano gli Ultras il male del calcio?”. La Fiesole non s’infiamma e dopo il fischio finale serpeggia la delusione, nonostante la posizione in classifica rimanga buonissima. La Curva, con un comunicato ufficiale, fa sapere che con estrema rabbia e rammarico non sarà presente a Roma contro la Lazio lunedì 30 ottobre prossimo, per l’alto prezzo imposto nel settore che è un’offesa alle famiglie e a tutta la gente viola. Il comunicato si chiude con la significante frase “Prezzi popolari per settori popolari!”. Nel complesso il livello del tifo viola è da considerarsi abbastanza buono, anche se un po’ deludente.

Uno sguardo altrove: L’anticipo del sabato alle 15 è HELLAS VERONA-NAPOLI. I partenopei riempiono tutto il settore ospiti, per loro trasferta libera. Assediano Verona già dal mattino, spavaldi e convinti creano scompiglio. Primi disordini in città, con 50/100 campani in giro senza scorta in zona Fiera. Ci sono stati alcuni scontri tra le due tifoserie che hanno portato la Questura a emettere 36 Daspo nei confronti di Ultras napoletani e 300 son stati identificati, diversi anche gli arrestati. Ma le tensioni ci sono state non solo prima del fischio d’inizio ma anche nel postpartita, in cui si registrano tafferugli. I supporters azzurri hanno cercato il contatto coi veronesi, che l’hanno fronteggiati. E’ stato necessario l’intervento della polizia per contenere gli Ultras. Lancio di lacrimogeni a Porta Nuova. C’è stato anche un lancio di fumogeni e bombe carta dei partenopei sull’entrata della tangenziale. Nel settore ospiti entrano alzando il famoso coro “Sono arrivati i napoletani…”, che le tifoserie nemiche urlano contro di loro. Dopo lo 0-2 coro ironico “E facci un gol e dai Verona facci un gol…”. Scrivono su di un muro “21/10 occhi spalancati per non rimanere fregati, orecchie tese per non avere sorprese! Curva ‘A’ Napoli”. Espongono una pezza con due banconote da 5 €. arrotolate e piccoli mucchi di cocaina da tirare, a formare una Scala, uno dei simboli di Verona. Verso fine gara, sullo 0-3, intonato il coro “E tanto già lo so che l’anno prossimo giochi di sabato…”. I veronesi fanno il loro bel tifo, sull’1-3 ad esempio continuano a tifare con cori come “Dai Veron dai Verona dai Verona…” e altri classici come “E quando i blue saranno in ciel..” e “Non vi lasceremo mai SOLI insieme a voi sarem Hellas…”. Osannato dalla Curva Sud prima della gara Preben Larsen Elkjaer, oggi 66enne, che saluta felice, uno dei principali artefici dello scudetto miracoloso del 1984/85. Cori di sfottò tra le due tifoserie specie nel finale. 20.549 gli spettatori ufficiali. TORINO-INTER è l’anticipo delle 18, che vede la presenza di tantissimi interisti, non solo nel settore ospiti ma sparsi un po’ dappertutto. Tengono a mano lo striscione “Curva Nord” e alcune pezze tipo “Diffidati”, “Dede”, “Secondo anello verde”. Buon tifo il loro, nel finale sembra giochino in casa, fanno festa per una vittoria che vale il primato solitario in classifica. Reciproci cori offensivi. Davvero bene la “Maratona” di casa nel primo tempo, si spegne nel secondo specie dopo lo 0-2, accusando il colpo. Fanno una bella sciarpata. Nel finale il pubblico di casa rumoreggia un po’, serpeggia la delusione, qualcuno contesta. 26.193 spettatori ufficiali.

L’anticipo serale del sabato è SASSUOLO-LAZIO, con i sassolesi che, sempre troppo pochi, si sentono a sprazzi, da lodare comunque per l’impegno profuso. I laziali riempiono quasi interamente il settore ospiti, il tifo però, nonostante il risultato favorevole (0-2 il finale), non è niente di trascendentale. Bello e originale il coro sulle note di “Semplice”, nota hit di Gianni Togni. Tra i cori meglio riusciti anche “Finché vivrò odierò Spaccarotella…”, l’agente di polizia che uccise l’ultrà laziale Gabriele Sandri l’11 novembre 2007 all’autogrill di Badia al Pino sull’A1. Bello lo sventolio dei bandieroni. Da diverse partite esposta la pezza “Vincenzo D’amico”, ex bandiera della Lazio, tra i vincitori dello scudetto 1973/74, scomparso il 1° luglio scorso. Il match-lunch della domenica è ROMA-MONZA, coi brianzoli che sono poco oltre le 500 unità. Una tifoseria che ha mantenuto la propria identità nonostante abbia a un metro Milan e Inter. Sono divisi perfettamente a metà: la parte bassa Ultras, la parte alta tifosi “normali”. Con cinque bandieroni, di cui uno col simbolo dei Misfits, gruppo punkrock, tifano in modo colorato e coreografico. Bella sciarpata nel secondo tempo. Applaudono il lungo striscione romanista “Stefano e Cristian 9 anni sono passati ma nessuno vi ha mai dimenticati”, dedicato a padre e figlio scomparsi mentre tornavano da un Roma-Bayern Monaco di Champions League di nove anni fa. Promossi ampiamente. “Olimpico” sempre molto colorato e pieno, con la Curva Sud che, ancora una volta, complice la scarsa prestazione della squadra, deve far capire che la Roma va sostenuta fino alla fine ed i fischi durante la gara possono solo fare danni. Liberatorio il gol-vittoria al 90° di El Shaarawi. Numerosi striscioni in Sud, che è sempre un bel vedere, perlopiù commemorativi. Esposto la scorsa settimana vicino al Colosseo lo striscione eloquente “Le vostre specialità sono sempre le stesse…furti, doping e scommesse!!! Juve merda!!!”. Alle 15 domenicali si gioca BOLOGNA-FROSINONE, con tanti frusinati presenti, circa 1.350, molto colorati con diversi bandieroni. Si fanno sentire e notare. Esposta la pezza “Verena vive”, con l’effige di questo Ultrà venuto a mancare tempo fa. I bolognesi sono gasati per l’ottimo andamento della loro squadra e sono autori di un tifo davvero buono, bella la sciarpata iniziale. Esposta la scritta “Luca sbandiera in Paradiso”, un altro Ultrà scomparso troppo presto. I bolognesi festeggiano la vittoria e il buon piazzamento in classifica. Buona affluenza al “Dall’Ara”: 26.729 spettatori ufficiali. Di domenica alle 15 si gioca anche SALERNITANA-CAGLIARI, con davvero pochi isolani presenti, per effetto della restrizione del divieto di trasferta per i non possessori della tessera del tifoso. L’’Arechi’ è la solita bolgia di sempre, il tifo è incisivo e piuttosto continuo, bello lo sventolio dei bandieroni, accesi diversi fumogeni. Presenti al loro fianco i gemellati baresi con tanto di pezza “Bulldog Bari 1991”. Accanto un’altra pezza, la significativa “Diffidati duri a morire”. A Monza, all’ottava giornata del campionato in corso, esposero lo striscione “Con sacrificio e appartenenza da 33 anni la nostra presenza. Auguri Nuova Guardia 1990”. Le due squadre ottengono un punto a testa e quindi devono rinviare l’appuntamento con la prima vittoria stagionale. 17.409 spettatori ufficiali.

Alle 18 domenicali si gioca ATALANTA-GENOA, coi genoani tutti nel settore ospiti provvisorio che trabocca di tifo, entusiasmo e bandieroni. Bene il loro tifo, unico striscione fisso in basso “Siamo con voi”. Cori di sfottò da ambo le parti come “Odio Bergamo”, “Chi non salta è un genoano”. Sventolano alti i bandieroni sia atalantini che genoani. Davvero bella la prova degli atalantini che alzano i decibel con alcuni cori davvero alti. Tra le pezze degne di nota “Tanto tornano tutti”, “Per chi non può esserci”, “Ultras liberi”, “Iron Dea”, “Orda Balorda”, Sola Loska”, “Nuove Leve”, Spaka Sotol”, “Irrequieti”, “La Bergamo Bene”, “Diciassette ottobre 1907”, più i consueti striscioni “Vecchia Guardia”, “Atalanta facci sognare”, “Forever Atalanta”, ecc. Tanti cori contro le forze dell’ordine e il coro “Stefano Cucchi!”, cui ricorre l’anniversario della sua scomparsa avvenuta a Roma il 22 ottobre 2009 a 31 anni, mentre era in custodia cautelare, massacrato di botte dalle guardie. Il minuscolo gruppo “Agitati”, in curva Sud in questi ultimi anni, si è spostato nei Distinti lato Sud. Il posticipo della domenica sera è MILAN-JUVENTUS, pieno il settore ospiti, con gli Ultras bianconeri che si danno da fare, eseguono cori, battimani e sventolano bandieroni, facendosi sentire più volte. Alla fine fanno festa per una vittoria importantissima che vale il terzo posto in classifica. Curva Sud di Milano che organizza una coreografia originale nel suo genere con la scritta “Settore ospiti” tra il secondo e il primo anello, formata da cartoncini rossi su sfondo di cartoncini bianchi, e in transenna “Fissare un tetto al prezzo del biglietto”, scritta nera su sfondo bianco. Di buonissimo livello il tifo milanista, continuo, potente e con davvero ben poche pause. Esposti vari striscioni quali “Italia 2023: ogni scusa è un’accusa di reato ma il tuo casco non è ancora numerato”, “1998-2023 per chi c’era, per chi c’è, per chi ci sarà 25 anni di mentalità Ultrà”, della sezione di Sondrio, “Boccia, Quarto si stringe al tuo grande dolore”. Spettatori ufficiali: 75.676. Il posticipo del lunedì delle 18,30 è UDINESE-LECCE, coi leccesi presenti in massa in Friuli nonostante l’infame collocazione della partita, che occupano l’intero settore ospiti. Eseguono bei battimani con gli striscioni tenuti a mano, pregevoli gli stendardi, si danno da fare. Non sono da meno i padroni di casa che agitano bandierine e bandieroni ed accendono alcune torce. L’1-1 finale accontenta senz’altro di più gli ospiti. 20.113 gli spettatori ufficiali

Articolo precedenteInfo biglietti Empoli-Atalanta
Articolo successivoCorsi: “Serata magica, grazie a Andreazzoli e a tutta la squadra”

17 Commenti

  1. Battuti in campo e sugli spalti nettamente superiori, loro cantano molto solo sul gol annullato e basta , sempre e solo Forza Empoli

  2. Detto da uno che lunedì era in curva, secondo me tifo ottimo da parte nostra, sempre costanti e compatti; la Fiesole invece piuttosto fiacca, per me superati anche sugli spalti oltre che naturalmente sul campo

  3. Da empolese e contro le nane, se si discute la curva Fiesole si può chiudere il bandone dai. E comunque x noi 900 a Firenze son pochi. 1300 frusinati a 500 km do distanza e 500 monzesi a 600 km per parlare di realtà simili alle ns. Questa è trasferta che in 1500 andrebbe fatta. Peccato

    • Se si discute la curva Fiesole d’ora ok, quelli di 30 anni fa erano di un altro pianeta. Più o meno come tutte le curve, d’altronde anche noi eravamo di un altro livello 30 anni fa; era serie C, ma la categoria non determina una curva.

    • Concordo, mettici tutto, orari sconsiderati per i lavoratori, treni disagevoli che ti fanno tornare a notte fonda ecc
      Ma si poteva fare di più. Un plauso per chi c’era perchè il tifo è stato molto buono soprattutto per il numero.
      La fiesole lasciamola stare, altri numeri altra storia altro colore (se noi fossimo 1/3 colorati quanto lo sono loro saremo bellissimi) chiaro che la giornata sottogamba ha preso anche loro.
      Pensavano di fare una passarella e mettere in saccoccia tre punti quando poi hanno visto l’andazzo non hanno saputo cambiare marcia, capita.
      Chiaro che ormaisono l’ombra di quelli di trent’anni fa ma questo vale per tutti.

      • Ribadisco quanto detto a più riprese: allo stadio di Firenze non si sente niente da una parte all’altra. In 50 anni di Fiesole gli unici sono stati i romanisti quando vennero in 15000 nell’86 occupando l’intera Ferrovia. Per quanto riguarda voi non abbiamo udito alcun coro pur vedendo che vi sbracciavate. Comunque il giudizio è positivo: 900 non sono pochi di lunedì sera ed avete uno zoccolo duro maturato nel tempo che si vede che è ultras. Su di noi, i giovani di ora per agitazione, turbolenza e voce non c’erano neanche 30 anni fa. Fanno paura, non si tirano indietro con niente e nessuno. E cantano, cantano e cantano.

    • Vero Massy ma va considerato che tanti empolesi vanno in Fiesole e tanti tifano le strisciate e dell’ Empoli non gliene frega nulla. Siamo questi siamo pochi ma ci siamo. La nostra realtà a livello di tifo sarebbe la C dove potremo dire ancora la nostra. A Monza comunque l anno scorso eravamo sui 400 e i frusinati sono sulle ali dell entusiasmo più o meno come noi venticinque anni fa.

  4. Sono rimasto molto deluso anche io dalla performance delle fiesole. Ovvio che fossero tanti di più dei nostri ma solo la parte centrale era “attiva” e tutto sommato abbastanza moscia. Non so se è stato a causa della serata vintage o della loro umoralità, però mi hanno sdubbiato visti anche i numeri potenziali.

  5. D’accordo con te Massy..in TUTTO.
    A discutere la Fiesole ci vuol coraggio. Tra l’altro secondo me a livello di coreografia sono tra i migliori d’Italia

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here