L’ex attaccante azzurro Levan Mchedlidze ha rilasciato un intervista nell’edizione di oggi de “La Nazione”

Levan Mchedlidze, lei il 17 dicembre 2016 ha deciso un Empoli-Cagliari 2-0 grazie a una doppietta. Ricorda quella gara?

“Perfettamente. Era una sfida molto importante per la salvezza come lo sarà quella di domenica prossima per la squadra attuale. Ero molto felice perché avevamo vinto”.

La continuità è la vera arma dell’Empoli?

“È una formazione in salute e spero tanto che continui con questi risultati, che non si fermi dopo tre vittorie e tre pareggi. Io non mi perdo mai una partita, anche adesso che sono appena tornato in Georgia continuerò a seguirli sempre”.

Il cambio di marcia è merito dell’arrivo di Davide Nicola?

 “Nei giorni scorsi ero a Empoli e sono andato ad assistere ai suoi allenamenti. È bravissimo. Si vedeva subito, fin dal primo giorno, che i giocatori lo seguono al massimo. I risultati infatti non arrivano per caso.”

Da cosa è rimasto colpito durante le sedute di lavoro?

 “Quello che ho visto dal vivo è stato molto interessante, sia a livello tattico che mentale. Avrei voluto allenarmi anch’io da quanta carica mi trasmetteva perché Nicola è molto coinvolgente e non molla un secondo. I giocatori devono sfruttare le qualità di questo allenatore che ha risvegliato la squadra. Ha tirato su di morale tutti e, se lo seguono, continueranno a fare risultato e così si salveranno”.

Quale può essere il rischio contro il Cagliari?

“L’Empoli deve solo continuare a fare quello che sta facendo, a crederci sempre fino alla fine come contro il Sassuolo. Per la salvezza sarà una battaglia fino all’ultimo e sono vietati cali”.

Niang si sta dimostrando un cecchino dal dischetto. Quanto è stato importante il suo arrivo?

“È stata molto brava la società sul mercato a gennaio. Niang ha fatto tre centri in tre partite e speriamo non si fermi più. È un giocatore d’esperienza che conosce il nostro campionato quindi sarà sempre più importante dentro gli schemi. E poi non dimentichiamoci di Cambiaghi e Zurkowski che sono davvero forti e devono soltanto credere in loro stessi e in tutto quello che fanno”.

Come procede l’inserimento del suo giovane connazionale Goglichidze?

“E’ molto felice di essere a Empoli e sa che deve lavorare ancora per crescere per poi giocare. È molto carico e in città sta benissimo”.

Le ha dato qualche consiglio?

“Deve lavorare e basta, anche più degli altri. È tutto nelle mani di Saba. È stato fermo quasi un mese mezzo perché in Georgia il campionato è finito a inizio dicembre e quindi per lui è necessario ritrovare la condizione, ma è un ragazzo intelligente e un professionista. In più fisicamente è forte e ha tutto per stare in Serie A”.

È in una piazza ideale?

“Come a Empoli non si sta da nessuna parte. Io ho un po’ girato nella mia carriera ma qui è un posto unico per l’armonia fra giocatori, staff e società. Non è solo un club ma una famiglia che ti fa maturare. Io avevo 14/15 anni quando sono arrivato e Fabrizio Corsi è stato fondamentale nella mia crescita. Il “Pres“ mi è stato accanto nei momenti difficili e in quelli belli. Empoli è speciale”.

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13 Commenti

  1. Levan è stato molto sfortunato nella sua carriera, con i continui infortuni. Ma è un giocatore che ha lasciato un segno indelebile nell’Empoli.

  2. Se non si fosse fatto male nella sciagurata stagione di Martusciello credo che, pur nelle condizioni tecniche pessime in cui eravamo, ci saremmo salvati..

  3. Gol talmente meravigliosi da diventare iconici come quelli contro il Novara (semifinale playoff 2013) o lo “scorpione” contro il Genoa in Coppa Italia.
    Tanto sfortunato quanto attaccato all’Empoli ed alla maglia azzurra.

    Basta un suo gol per riassumere tutto e ringraziarlo a lungo: l’1-2 che dette inizio alla rimonta contro il Vicenza nella drammatica finale playout 2012.

    Grazie ancora Levan

  4. Levan è veramente un bravo ragazzo che si è sempre fatto volere bene da tutti…da giovane era uno dei 3 classe “90” più forti d’Italia…lui, Balotelli e Caturano…di Balotelli sappiamo tutto…Caturano poi si è “perso” per strada…Levan se non avesse avuto tutti quegli infortuni sarebbe diventato un top…

  5. Una bravissima persona e un grande talento con un attaccamento alla nostra maglia non indifferente, solo gli infortuni lo hanno fermato tante volte ma sempre un mito

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