Entro il 20 di giugno conosceremo anche la situazione di Simone Verdi, trequartista che nell’ultima stagione, in azzurro, si è conquistato la fiducia di tecnico e piazza, tanto che ad Empoli la sua conferma, la sua permanenza anche per il campionato di serie A è un “must”.
Ma i fatti però ci dicono che il calciatore nato a Broni è a metà tra Toro e Milan e quindi saranno le due società a decidere il futuro prossimo di Verdi.
L’Empoli è abbastanza sereno sulla possibilità di riavere la “Lanterna Verde”, soprattutto perché con il Milan c’è già un discorso avviato anche per gli ottimi rapporti che intercorrono tra i due club.
La novità però è che la società granata vorrebbe provare a riscattare Verdi, anche perché il tecnico Ventura avrebbe speso parole di interesse per il ragazzo.
La soluzione granata potrebbe in qualche modo complicare i piani per riavere il giocatore offensivo alla corte di Sarri, vuoi perché con il Toro di fatto non c’è quasi mai stato dialogo sulla questione, sia perché se fosse cosi sarebbe perché alla base, come detto, ci potrebbe essere la voglia di trattenerlo.
Da Torino però ci dicono che la situazione alla fine dovrebbe essere un’altra, quella che di fatto si era paventata fin dall’inizio, ovvero il rinnovo della comproprietà tra i due club sopracitati ed il nuovo prestito ad Empoli, piazza ovviamente più che gradita allo stesso Simone.
Da dire però, come emerso anche dalle parole del Presidente Corsi nell’ultima puntata di PEnAlty, Verdi, qualora tornasse in azzurro, non avrebbe assolutamente il posto da titolare scontato, visto che per la trequarti si cerca anche un elemento dalle caratteristiche diverse da quelle del giocatore che nell’ultima parte di stagione ci ha fatto stropicciare gli occhi.
Dopo il 20 giugno, alla chiusura della comproprietà, dovremmo saperne qualcosa in più, l’obbiettivo è quello dichiarato di avere il giocatore già dal primo giorno di ritiro fissato per il 14 di luglio prossimo.
Alessio Cocchi
Anche se Verdi il prossimo anno non avrà il posto da titolare sicuro un’esperienza in serie A a poco
più di 20 anni anche se non proprio da protagonista può essere molto importante per lui e per la sua crescita..
che cacchio è la lanterna verde?????