Lento

La Salernitana è stata per larghi tratti della gara una sorta di pugile alle corde, in attesa di subire l’uppercut in grado di stenderlo definitivamente al tappeto. La squadra di Paulo Sousa ha barcollato goffamente per almeno 80 minuti riuscendo, non si sa bene come, a restare in piedi fino alla fine. I vari Baldanzi, Cancellieri, Shpendi, Fazzini e Maleh, hanno collezionato una serie infinita di occasioni senza riuscire a sferrare il knock-out finale capace di archiviare anzitempo la pratica e regalare agli azzurri un finale di partita sereno e senza patemi. Niente di tutto questo. Nel finale ci sono voluti un paio di efficaci interventi di Berisha per evitare uno dei pareggi più immeritati visti su un rettangolo di gioco. Senza contare, al tramonto del match, il beffardo diagonale di Jovane Cabral, uno dei pochi ispirati tra i campani, che ha fatto tremare il Castellani colpendo la base del palo alla sinistra del portiere azzurro. L’Empoli ha dimostrato un’enorme crescita sul piano della brillantezza e dell’intensità di gioco ma tutte le occasioni sperperate a un passo da Ochoa hanno rischiato di vanificare l’ottima prova degli azzurri. Imprecisione sotto porta e carenza di cattiveria che hanno rischiato di far pagare un prezzo altissimo a capitan Luperto e compagni.     

Andante (con brio)

Per la seconda volta consecutiva mister Andreazzoli si è affidato alla linea verde sul fronte offensivo. Un tridente composto di tecnica, freschezza e imprevedibilità in grado di togliere qualsiasi punto di riferimento agli avversari. Cancellieri, Baldanzi e Shpendi fanno 61 anni in tre. Si tratta del reparto avanzato più giovane del campionato che dimostra come l’Empoli continui a puntare sui ragazzi di talento per costruire il futuro e garantirsi continuità e programmazione. Se il golden boy di Castelfiorentino ha avuto il merito di sbloccare il risultato con la Salernitana e, in senso più ampio, di dare finalmente il via al campionato degli azzurri, Matteo Cancellieri è stato l’elemento che ha sparigliato le carte. L’ex laziale ha dimostrato che, acquistando fiducia e calandosi a pieno nel contesto azzurro, può rappresentare un potenziale crack per il campionato dell’Empoli. La stoffa cè, la qualità anche. Quando ci sarà quel pizzico di convinzione e di continuità in più, ne vedremo delle belle.  

Allegro

Ci sono partite in cui si è chiamati alla prestazione, altre in cui conta solo il risultato. Empoli-Salernitana, senza mezzi termini, era una di quelle partite che non si potevano sbagliare. Non tanto perché c’era bisogno dei tre punti come il pane, ma perchè c’era l’assoluta necessità di ritrovare fiducia. I ragazzi di Andreazzoli non dovevano lanciare tanto un segnale al campionato quanto, soprattutto, a loro stessi. Dimostrare che il pessimo avvio di stagione non ha intaccato la spensieratezza e la voglia di stupire di una squadra giovane ma consapevole di possedere dei valori. Se questi saranno sufficienti per “fare la storia” lo dirà solo il tempo. Per ora basti aver ritrovato una certa solidità difensiva, un centrocampo versatile e incisivo – leggi alla voce Ranocchia contro l’Inter e Maleh contro la Salernitana – e un modulo tattico di base su cui insistere. I tre punti ottenuti contro i campani non hanno risolto tutti i problemi ma hanno dimostrato che l’Empoli se non altro è vivo, Non è poi così poco di questi tempi.   

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33 Commenti

  1. Di positivo c’è il ritorno finalmente al modulo giusto, che può essere un 4-3-2-1 o un 4-3-1-2 (poco cambia) a seconda che giochi Cancellieri o Cambiaghi quanfo tornerà in forma. Positivo l’inserimento invocato di Shpendi. Positivi gli acquisti dell’ultimo momento Cambiaghi e Maleh con i quali un pò si è rimediata la pessima campagna acquisti. Poistiva la fase difensiva zanettiana. Dopodichè stiamo calmi, la Salernitana al momento unica squadra peggiore di noi, solo al momento finchè non cacceranno Paulo Sousa e tornerà Nicola. Cagliari, Udinese, Salerno e Verona secondo me le squadre da tenere nel mirino. Dopodichè non ci esaltiamo, temo che la squadra abbia limiti strutturali importanti a centrocampo e in attacco, forse insuperabili (speriamo di no). E anche su Cancellieri andiamo cauti, una partita bene su 6 non è una grande media, ci aspettiamo tanto, perchè c’è tanto talento ma fino ad oggi è rimasto ben nascosto ….

    • Questo , è un ottimo 433 che gioca molto in verticale e profondità vista la gamba di Sphendi punta centrale ( dissi a suo tempo che a breve L avrebbe fatto ) e Cancellieri ( che ho attaccato duramente per L atteggiamento presuntuoso che aveva, forse figlio di Zanetti ….è totalmente cambiato da Aurelio sia come posizione che come consapevolezza che come concretezza) e e lascia a Baldanzi la sua natura di sentire cosa fare e dove andare , poco possesso e molto in verticale .

      Con Andreazzoli migliorano tutti……lo si sapeva ma tanti non lo vogliono accettare

      • Ma quale 4-3-3 ? Che poi Baldanzi come trequartista offensivo, si incunei centralmente in area e vada anche alla conclusione, è un altro discorso, ed è logico che si debba sfruttare appieno l’intelligenza del ragazzo.

          • Baldanzi gioca da trequartista offensivo: “il trequartista non è né centrocampista, né attaccante, il trequartista è il calciatore che si muove nella terra di mezzo e a cui sono affidate le sorti creative di una squadra, deputato a far transitare la manovra da una fase preparatoria a una di finalizzazione”; più chiaro di così !!!! Come fate a dire che si gioca con il 433 ? A me tante volte mi fate cascare le braccia !!!

  2. Anche frosinone spero alla lunga sia risucchiata dentro. Anche lecce non è così superiore ma hanno indovinato l attaccante e hanno preso margine.
    Invece cagliari ancora da decifrare visto che hanno avuto un calendario ancora peggiore del nostro.

    • Vado a memoria, mi ricordo un Livorno 4° all’inizio che poi retrocesse malamente…. partita dopo partita senza guardare la classifica…..

    • Frosinone è fuori dai giochi, è superiore, Lecce è partito sparato, starà ai margini, ma cè qualche speranza in più per l’allenatore …

      • Gandalf, ci sarà anche per loro un periodo in cui gira tutto storto…. capita all’Inter, figurati al Frosinone e Lecce.
        Noi costruiamo mattone dopo mattone che calma… ma non possiamo permetterci errori.

  3. In questo momento dobbiamo pensare a una partita per volta, senza guardare alla classifica. Alla fine del girone d’andata potremo fare il punto della situazione e capire quante speranze di salvezza abbiamo.

  4. Chi dice che la nostra difesa è Zanettiana non ricorda bene due cose: 1) che ne abbiamo presi 7 in una volta sola; 2) che nelle prime partite di campionato persino Luperto aveva giocato sotto le sue possibilità. Zanetti per favore non lo rammentate più. Capisco che chi ha sempre detto che era bravo, migliore del Nonno e così via e lo ha sempre difeso, trova difficoltà ad ammattere di aver sbagliato, però se continua a trovare una sua eredità nella difesa continua a sbagliare. E quindi, basta davvero.

    • Giovanni, ricordati anche i 36 gol subiti nel girone di ritorno del 2022 e le 14 partite senza vittoria. Quindi un pò di meriti nel miglioramento della difesa, diamoli anche Zanetti, sommati ad un campionato finito a 43 punti. Poi ora c’è il nonno, e quindi viva il nonno, e basta con le continue contrapposizioni fra i due allenatori; non se ne può più !!!

  5. Dovremmo tutti essere grati a mister Zanetti. Con lui l’anno scorso abbiamo vissuto giornate davvero straordinarie, via. Ci ha sempre tenuto tanto alla maglia azzurra, si vedeva palesemente la sua sofferenza quando le cose non giravano più.

    RESPECT

  6. Forse sarebbe il caso di smetterla, per il bene della nostra squadra, di accanirsi contro un giocatore o un tecnico.
    A me Andreazzoli piace ed è sempre piaciuto, ma ho un profondo rispetto per Zanetti, perché ci ha salvato e, come ha scritto Claudio, è stato un tecnico attaccato alla maglia azzurra.

    Lo stesso discorso vale per i giocatori: se abbiamo qualcuno che in questo momento non rende (prendo per esempio Gyasi), cerchiamo di incoraggiarlo e non di dargli alle gambe. Se vogliamo (provare a) salvarci, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte e far sentire il nostro calore a quelli che scendono in campo e a chi li allena.

    E’ che uno possa esprimere la sua opinione e scrivere “mi piace” o “non mi piace”, ma non ritengo giusto accanirsi contro questo o quel giocatore (o allenatore).

  7. No claudio…non sono uno di quelli…ma avrei potuto esserlo…sicuramente ho lo “spirito ultras” da oltre 50 anni…mi definisco un “ultras democratico”…come te del resto…siamo tifosi…per noi esiste solo l’Empoli…ma siamo anche persone educate che normalmente usano un linguaggio urbano…naturalmente ogni tanto qualche “parolina” in più può scappare ma poi alla fine quello che conta è solo EMPOLI e L’EMPOLI…del resto la nostra età con qualche capello bianco ci porta a considerazioni più “soft”…(per i capelli un po imbiancati naturalmente parlo per me magari te non ne hai neppure uno 😂)

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