Riprenderà domani il lavoro degli azzurri in vista della prossima sfida di campionato. Domenica al Castellani arriva il Frosinone in quella che sarà una partita, non decisiva, ma molto molto importanti per le sorti della stagione. Contro i ciociari dovrà esserci la partita perfetta, magari supportata da un Casellani strabordante. La classifica ci racconta che, sia Empoli che Frosinone (appaiati anche al Verona) hanno tre squadre sotto e questo rappresenta sicuramente un vantaggio, ma va da se che poter allungare di tre contro una diretta concorrente potrebbe davvero iniziare a metterci vicino al boccino. Da considerare anche la classifica avulsa che a fine anno – speriamo ovviamente non ci riguardi – potrebbe avere la sua funzione. Per impattare al meglio contro la squadra canarina, servirà sicuramente qualcosa in più di quello che la squadra ha offerto ieri. Ovvio, il Frosinone non è l’Atalanta ed ai bergamaschi va indubbiamente riconosciuto l’avere quel qualcosa in più. Però l’Empoli non è sceso in campo con quel piglio che ci aveva fatto vedere contro il Napoli, un Empoli spesso troppo rinunciatario e badante al non prenderle. Spesso, lo dice la storia del calcio prima ancora che quella azzurra, quando fai cosi è quando alla fine le prendi. Ed infatti succede che poi l’episodio è arrivato, ed a fine primo tempo, quando la prima barca sembrava portata in porto, arriva il rigore che sblocca partita ed Atalanta. L’Atalanta fin li era stata oggettivamente poco, squadra impastata e con alcune problematiche nello sviluppo. Ed è in quel primo tempo che l’Empoli di Nicola è mancato per temperamento e voglia. Il secondo gol, che arriva ad inizio ripresa e sa già di sentenza, sveglia in parte l’armata di Monteboro che prova a costruire qualcosa, andando in un paio di occasioni dalle parti del portiere di casa. Non c’è mai un vero e proprio pericolo, con gli avanti che tornano ad offrire una gara quasi impalpabile, ma almeno una sorta di riscatto emotivo la si è vista. Il momento X della partita sembra essere stato l’infortunio a Walukiewicz. Il polacco stava facendo bene, e il cambio tattico con Pezzella porta in seno alcune indecisioni ed alcuni errori che fanno decisamente cambiare l’inerzia della partita. Tra l’altro la speranza è quella di non essere senza Walu ed Ismajli per la prossima. Davvero scialba la prova di alcuni singoli, su tutti spiccano quelle di Gyasi e Niang. Due giocatori che, in linea di massima, hanno fatto anche cose discrete in stagione, ma che troppo spesso si eclissano non portando praticamente niente alla causa. L’ex Spezia, intoccabile, soffre tantissimo la pressione avversaria e commette errori spesso marchiani. L’Atalanta capisce bene dove andare a spingere per avere pochi problemi. Niang lotta i primi minuti poi per il restante tempo in campo è spettatore non pagante. Sicuramente anche in virtù dei concetti messi dentro dagli avversari, con il senno di poi non pare azzeccatissima la scelta di Fazzini che non offre la stessa prova che ci aveva fatto stropicciare gli occhi sette giorni fa. La sensazione è che questo Empoli, per provare a far punti debba segnare (ricordiamo che la squadra non pareggia dal 18 febbraio con la Fiorentina) e davanti i problemi – nonostante qualche lampo occasionale, anche se sono arrivati tre gol in quattro specifiche gare – sembrano essere importanti e mai risolti del tutto. Quando l’Empoli non segna, puntualmente perde, l’unica eccezione nel cammino di Nicola è rappresentata dalla gara interna con il Genoa. Sempre con il senno di poi, c’è da dire che il lavoro che riesce a fare Alberto Cerri, per il gioco che ha in testa Nicola, è importante e la sua assenza non è di quelle banali. Bergamo va archiviata, facendo i complimenti ad un avversario che non è dov’è per caso, e facendo ammenda su di un approccio alla gara rivedibile. Adesso tutto davvero deve essere rivolto a domenica, in una settimana di vera passione. Lo ha scritto già qualche tifoso, ma la società (brava nella gestione dei costi dei biglietti) dovrebbe aprire al pubblico per la rifinitura di sabato.

Nicola conferma in blocco l’undici che ha trionfato contro il Napoli, affidandosi all’adagio della “squadra che vince non si cambia”. L’Atalanta si vede al 6′, Tourè trova tra le linee Lookamn, che entrato in area calcia col mancino, bravo è Bereszynski che si immola e respinge. All’8′ azzurri in avanti, cross interessante di Luperto e buon inserimento di Fazzini, che all’altezza del dischetto di rigore colpisce male di testa. Al 22′ Nicola è costretto già al primo cambio della partita, per un problema muscolare di Walukiewicz. Senza un vero cambio di ruolo, data l’indisponibilità di Ismajli, il tecnico azzurro inserisce Cacace, arretrando Pezzella nel terzetto difensivo. La partita non regala grandi emozioni, a causa di un ritmo basso da entrambe le parti, e con un Atalanta che pare impastata e non quella vista in Coppa. L’Empoli prova uno squillo al 32′, Bereszysnki scippa il pallone a Lookman ed avvia un contropiede, che però la squadra di Nicola non sfrutta al meglio, finendo con un tiro ribattuto di Cacace. Come spesso accade, in partite così bloccate, è un episodio a spaccare l’equilibrio. Al 38′, su un cross basso, Pezzella tocca duro in area Tourè. Inizialmente l’arbitro non ravvisa niente ma poi, richiamato al Var, rivede l’azione e concede il penalty per la Dea. Sul dischetto va Pasalic, che calcia forte alla destra di Caprile, il nostro portiere indovina l’angolo e tocca la palla, ma non quanto necessario per deviarla. Gol dell’Atalanta che passa in vantaggio. Nel recupero del primo tempo l’Atalanta ha la palla del 2-0, con Tourè che sfugge a Luperto, si invola verso la porta e entrato in area la tocca corta per Miranchuk, che col mancino cerca di piazzare la palla nell’angolino, ma il tiro è debole e viene bloccato da Caprile. La ripresa inizia praticamente con il raddoppio dell’Atalanta firmato da Lookman. Il nigeriano stoppa un pallone a centrocampo, prende il tempo a Bereszynski, si accentra palla al piede e dal limite dell’area piazza una rasoiata che non lascia scampo a Caprile. Il colpo viene accusato dall’Empoli, che inizialmente non riesce a reagire, e anzi, l’Atalanta sfiora il terzo gol al 59′, ancora con un’azione personale di Lookman, ma stavolta il suo mancino termina a lato di pochissimo. Col doppio vantaggio l’Atalanta gioca con più scioltezza, e sfiora il tris ancora al 63′ con l’incornata di Miranchuk che tutto solo manda tra le braccia di Caprile. Nicola prova a scuotere la squadra con qualche cambio, ed è proprio da uno di questi che gli azzurri si rendono pericolosi al 69′, ovvero Kovalenko, che su un cross forte di Cambiaghi manda la palla sull’esterno della rete. Col passare dei minuti l’Atalanta controlla senza troppe difficoltà, mentre si spengono le speranze di rimonta dell’Empoli, che anche con i cambi non trova la scossa per reagire. All’88’ è il solito Cambiaghi a cercare il del del 2-1, ma il suo tiro a giro di sinistro finisce di poco sopra la traversa. E’ l’ultima azione della partita, che si chiude sul 2-0 per gli orobici. Azzurri fermi in classifica ma ad oggi virtualmente salvi.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

57 Commenti

  1. Ma Shpendi, un quarto d’ora dentro alla fine, a partita già compromessa, non poteva metterlo ? Almeno di sicuro, anche per motivi anagrafici, corre.

    • Io sinceramente a partita già compromessa e con luperto ammonito avrei fatto entrare anche goglichidze tanto per provare che roba è visto che anche Walu si è infortunato e lui è l’unico sostituto….

  2. Vorrei fare un appunto a chi scrive: se l’Atalanta fino al gol non aveva fatto niente, adirittura con problematiche nello sviluppo del gioco, vuol dire che la partita era stata impostata bene, perchè eravamo chiusi e non lasciavamo spazi. Se avessimo osato, probabilmente questi problemi non li avrebbero avuti e ci avrebbero segnato anche più facilmente. Dopo il gol, come ha scritto qualcuno, la partita era segnata: questa squadra non ha la forza, contro l’Atalanta poi, di imporre il gioco e creare occasioni e, se le crea, non ha gli uomini per realizzarle. Fatevene una ragione, l’analisi tacnico-tattica è questa. Questa squadra deve giocare così, così ha recuperato 10 punti alle avversarie ed è in media salvezza, altrimenti torni a giocare alla Andreazzoli e ritorni penultimo. Avanati così quindi, è l’unica strada percorribile, e se retrocederemo sarà purtroppo per il pregresso

    • Analisi perfetta…inoltre chi ha scritto l’articolo ancora non ha capito che l’approccio alla partita di Nicola è quasi sempre lo stesso poi la partita si sviluppa in base all’avversario…e fra il Napoli e l’Atalanta ce la stessa differenza che c’è fra mangiare il gelato e vedere mangiare il gelato!

    • Concordo! La chiave di lettura era stata perfetta e stavi incartando l’atalanta. Ad un certo punto per graffiare era mancato solo l’ultimo passaggio ma i problemi dell’attacco sono noti e non certo per colpa di Nicola. L’infortunio di walu, la panchina corta hanno scombussolato tutti i piani e l’atalanta ha potuto confermare la netta superiorità.

  3. Comunque quasi tutti dicevamo che non andava bene mettere Niang dall’inizio proprio per quello che si è visto e quello che è stato scritto da Alessio Cocchi che giustamente non può andare oltre quanto scritto.
    In assenza di Cerri le alternative erano due: Partire con Caputo e poi in corso di partita far entrare Niang oppure partire con Cancellieri in un attacco solo di ripartenza. E’ stata scelta la via più logica diciamo anche di gerarchie che Nicola ha evidentemente in testa.
    Peccato, vediamo cosa farà con il Frosinone. C’è da stringersi accanto alla squadra e quindi ben venga la rifinitura a porte aperte stile ultime due del nonno nel 2019.
    Mi auguro anche una presenza di tifosi già nel riscaldamento pregara domenica.

    • Si Andrea, anche quello che dici è vero. Entrano a riscaldarsi e i nostri tifosi sono fuori nessun calore. I nomi dei giocatori non si urlano, i cori non sono mai alti e coinvolgenti.

  4. In questo momento chessenedica siamo in una situazione psico-fisica inferiore anche al Frosinone.
    Vedo spesso partite anche delle dirette concorrenti e tolto Sassuolo / Salernitana, l’Empoli è quella che convince meno, soprattutto a livello di grinta / occasioni create.

    Problema principe, che Cerri dava modo a questa squadra che non gioca, di salire e tirare il fiato. Creare occasioni da seconde palle/sponde. Ne Niang ne Caputo sono in grado in questo. Mister deve trovare un’alternativa in settimana, sennò personalmente vedo anche per Domenica un 0-1 o al max un 0-0 (ma con assenza di Walu, si complica e non poco).

    Di ieri si può dire tanto, ma l’Atalanta è parsa giocare al 20/30% e non per meriti dell’Empoli fidatevi. Di contro i giocatori sono sfiduciati, perchè palla al piede non sanno letteralmente cosa fare. Si nota dai vari rinvii svirgolati e impauriti.
    Anche lo stesso Cambiaghi sembra intristito della situazione, che se va bene tira 1 volta verso la porta a partita. Per non parlare di Niang, che è davanti agli occhi di tutti.
    Se per sbaglio si va 2/3 volte sul fondo, si crossa per il NULLA. Nessuno in area, tranne la prima punta che puntualmente si fa chiudere sul primo palo.

    Io la vedo più che grigia. Perchè a meno di un episodio fortunato, non vedo come possiamo segnare. E questa sensazione nessun’altra squadra la da.

  5. L atalanta si era scottata 2 settimane fa con il verona dove parti’ a mille ma poi fini’ la benzina e si fece rimontare.
    Ieri ha scelto volutamente di tenere bassi i ritmi nel primo tempo sapendo che in caso di bisogno avrebbe alzato i ritmi con i cambi.
    L empoli nel primo tempo anziché provare a cercare di forzare qualcosa si è adeguato alla partita che voleva l atalanta.
    Grave errore perché poi con i bidoni vari in rosa l errore è sempre in canna.

    E comunque la cosa più preoccupante in questo momento è la condizione fisica.
    La squadra non sta bene in troppi elementi.
    Spero che venga presa in considerazione l allenamento a porte aperte sabato.

  6. Sappiamo tutti che è stata allestita una squadra con evidenti carenze in ogni reparto, ma nonostante tutto siamo ancora pienamente in lotta per la salvezza.
    Ora basta polemiche tutti uniti ce la possiamo fare, limitiamoci a fare i tifosi sostenendo i ragazzi nel miglior modo possibile!

  7. io voglio allargare il discorso invece. l’empoli e’ da anni una realta’ del calcio italiano e una realta’ merita di essere gestita professionalmente e non “alla volemosse bene” come dicono a frascati. cioe’ nei posti importanti vanno messe persone competenti e che hanno fatto esperienza dalle categorie minori, e non mettere come ds un accardi della situazione che finito di giocare, e’ stato messo li senza nessuna esperienza e merito, solo perche’ ex giocatore. Lo stesso dicasi per allenatori. L’empoli e’ sempre stata una mosca bianca ma negli ultimi anni si e’ aggiunto alla lunga lista di societa’ italiane che mettono nei posti importanti persone paracadutate per grazia divina. Guardate l’udinese, ha messo come ds balzaretti, merito ex giocatore, ma senza nessuna esperienza nel ruolo e stanno andando giu’. Salernitana idem, mette de sanctis che non sapeva nemmeno come andava fatto il ruolo del ds, retrocessa.
    invece guardate un po’ negli ultimi anni hanno vinto napoli e inter, con 2 ds con nessuna esperienza calcistica da giocatori ma che hanno cominciato il ruolo di ds dalle categorie inferiori.
    ecco l’empoli deve tornare ad essere il sogno di chi ha mangiato terra ed erba dei campi di periferia e non la squadra dei miracolati per grazia divina! Che sia A o B e’ un dettaglio, ma cominciamo a mettere persone competenti nei posti giusti, a maggior ragione quando non hai un gross budget a disposizione!

    • Concordo su tutto.
      Quest’anno la squadra l’hanno fatta DS e pres.
      Colpe sono loro, merito di Nicola farci lottare fino a fine campionato (e sudare la maglia come noi tifosi vogliamo), ma la squadra a livello di pura qualità della rosa è sopra solo alla Salernitana.
      Sarebbe un miracolo salvarci, ma ci darebbe modo di capire cosa non fare più e su chi non puntare più il prossimo anno.

  8. Su vivaticket non da disponibilità nei biglietti in curva nord.
    Già esauriti(mi pare strano), problema del sito o mancata disponibilità perché verranno dati alla scuola del tifo?

  9. E’ inutile girarci intorno, questa è la situazione: abbiamo questi giocatori e con questi dobbiamo tentare di salvarci.
    ANALISI SITUAZIONE A 4 GIORNATE DALLA FINE
    –Punti negativi–
    – Attacco: difficoltà cronica a creare occasioni, ma abbiamo questi attaccanti e qualsiasi squadra nella serie A attuale ha attaccanti potenzialmente più pericolosi. L’infortunio di Cerri non ci voleva perché come molti hanno già scritto, aiutava la squadra a salire, almeno per i primi tempi.
    – Difesa: Che sia il reparto migliore dell’Empoli è fuori dubbio, ma i continui infortuni e l’entrata in diffida di Luperto (gente che tra l’altro sta giocando da un’infinità di partite senza riposare) ci mette a serio rischio errore (e purtroppo anche un solo errore della difesa, spesso si rivela fatale per l’esito dell’incontro).
    – Centrocampo: Ci vorrebbe uno Zurko in formato prime partite per poter avere almeno un’arma in più. Anche Gyasi, che magari non sarà il massimo della qualità tecnica, però è un elemento che corre molto e avrebbe bisogno di rifiatare.
    –Punti positivi–
    – Abbiamo già fatto un miracolo, dalla partita di Verona, ad arrivare a queste ultime 4 partite e a potercela giocare con le altre concorrenti, tra l’altro partendo anche da una posizione iniziale di salvezza.
    – I giocatori fanno un gruppo compatto, ed è l’unica speranza che ci può portare ad annullare o almeno a limitare le carenze che abbiamo come squadra.
    – La salvezza è comunque nelle nostre mani: se riusciamo a fare i punti che contano, non avremo bisogno di sperare nelle altre partite.

    Noi tifosi e la squadra
    Il cuore oltre l’ostacolo: in questo momento dimentichiamoci tutti i problemi dei lati negativi e stringiamoci come non mai alla nostra squadra, che siano fenomeni o scarponi, non importa. Quello che ho sempre chiesto personalmente a ogni giocatore dell’Empoli è quello di metterci tutto l’impegno possibile per onorare la maglia.
    Conquistare questa salvezza avrà le stesse difficoltà di dover scalare l’Everest, ma se la squadra, con il nostro supporto, riuscirà ad ottenerla, come ho già scritto qualche giorno fa sarà la salvezza più bella insieme alla prima ottenuta a Como in quel lontano 1987

  10. In questo momento, per i ragazzi, giocare al Castellani o meno, fa una grossa differenza…. in casa si esaltano facendo cose straordinarie…..

    • E domenica prossima avremo bisogno di “cose straordinarie” per portare a casa i 3 punti, che non vorrebbero dire “salvezza certa”, ma farebbero aumentare notevolmente le nostre speranze di raggiungere il traguardo finale

  11. Già l’Atalanta è forte: se poi ci aggiungi gli infortuni, l’arbitro e il VAR….di che stiamo a parlare, amici? Che sia un’annata di cacca è ormai lampante. Idem che nonostante tutto finisse ora saremmo salvi!
    Continuare ogni volta a dire “eh…si gioca male” alla trentaquattresima, a quattro dalla fine…. mi dite se serve a qualcosa?
    Serve ma restare uniti ai ragazzi, al mister.
    Serve fare quadrato.
    Serve prendere in mano tutti quanti la spada, non il fioretto.

    • Sono d’accordo con te Claudio, alla 34esima è inutile e dispersivo, fare polemica… o dire quello è bravo, quello è scarso….. dobbiamo stringersi alla squadra…. per me ieri è già il passato, domenica il Castellani deve essere una bolgia, il Frosinone deve essere distrutto prima da noi tifosi che dal campo….

    • Infatti. hai pienamente ragione. Gambe in spalla e pedalare. E, come sempre, occorrerebbe un pò di culo che non guasta mai

  12. Dico la mia, anche se scrivo di rado: sono d’accordo sul fatto che l’Atalanta abbia giocato in modo attendista, però nel primo tempo non abbiamo giocato male; abbiamo perso prevalentemente per due GRAVI errori INDIVIDUALI (Pezzella e Caprile). D’altro canto venerdì ho visto un Frosinone (una squadra fortissima secondo molti …) che ha subito la Salernitana per buona parte del secondo tempo, e ha vinto grazie a una buona dose di fortuna e ad un arbitraggio mooolto favorevole (rigorino iniziale, gol annullato alla salernitana per una mezza spinta, rigore netto non concesso). Il Frosinone non è male in avanti, ma in difesa è MOLTO MOLTO MOLTO peggio di noi. Se Nicola la imposta bene …
    Sempre Forza Empoli

    • Aggiungo l’Udinese è messa anche peggio
      La solita partita ha fatto un punto…
      In 10 il Bologna ha pareggiato e sbagliato 3 gol …
      Con rischio finale ma erano in 10….
      Sono scandalosi non sanno fare nel il giro palla ne appoggiarsi alla punta …
      Giocano esclusivamente di grinta.

  13. scrivo anche io per dire che la sensazione dal campo era quella di una squadra che lottava unita e che mordeva gli avversari……ma l’avversario si chiamava Atalanta e credetemi ieri erano super concentrati parecchio in fase difensiva….non mollavano di un centimetro dovevi giocare con tanta tanta qualità perchè appena avevi il pallone ti raddoppiavano e triplicavano sia sulle fasce che in centro…..per mio modesto parere IMPRESSIONANTI….se mantengono quest’intensità vincono europa ligue e coppa italia…
    per quanto riguarda noi Niang inutile sovrastato e sempre in terra…per me non era nemmeno la partita di Fazzini ma di Zurko molto più fisico ma mi fa piacere che il mister dopo la bella prova di Napoli gli abbia dato coraggio ma Scalvini gli è montato addosso tutta la partita.
    ho visto un pò di calo fisico dopo il 60 esimo ma molto probabilmente il 2 a zero ha tolto le ultime energie….
    preparare bene la partita con il Frosinone sopratutto in fase difensiva l’asse Gyasi-Beresisky dovrà lavorare meglio percheè ieri lookman l’ha portati per tutto il campo…

    partita decisiva Forza Ragazzi non molliamo mai

  14. Non capisco questo pessimisto
    Abbiamo due scontri diretti e le Romane
    Comunque non cambierei il calendario…
    Solo il Verona ha il giolly Salernitana in casa loro… Non è detto visto Ancona, Palermo insegnano…

  15. Secondo me Nicola è sfavorevole alle porte aperte e secondo me andare all’allenamento ad incitarli è relativo.Si devono centrare aul mister e su quello che devono fare.La vicinanza gliela faremo sentire domenica,annientando i cori avversari e facendo sì che per loro il Castellani si trasformi in un inferno,anche se non son convinto che basterà.Ieri,a prescindere dall’avversario,ho visto una squadra limitata,falcidiata da infortuni,diffide ed ammonizioni varie,che lotta ma che purtroppo deve farlo anche contro i suoi limiti,come se gli avversari non bastassero.Cmq finchè non è finita,non è finita…Speriamo che qsa giri in favore anche per noi…

  16. Se è per quello, 9 volte su 10, mi siedo in maratona superiore 40/50 minuti prima della partita e quella volta che non lo faccio è perché i minuti son 60. È vero che spesso, appena entrano in campo, gli spalti non son pieni, ma spesso dipende anche dagli orari assurdi in cui iniziano le partite. E poi la nostra realtà ormai si dovrebbe aver capito che è questa. Comunque chi c’è non fa mancare il suo applauso quando entrano in campo. Applausi che comunque non debbono mancare, quelli sì, durante la partita e insieme anche l’incitamento.. sono i più importanti! Quanto anche ad urlare i nomi, dove sono io lo facciamo è mi pare lo faccia una buona parte del pubblico.

  17. Secondo me aprire gli allenamenti del sabato ai tifosi sarebbe un errore. Bisognerebbe piuttosto che i tifosi sostenessero domenica la squadra a partire dal riscaldamento, cosa che non succede mai

  18. Sono d’accordo, purtroppo anche col Cagliari il nostro tifo non è stato l’uomo in più come invece accade in certe occasioni su molti altri campi. Forse anche per questo gli arbitraggi non sono per cosi dire obiettivi. Aggiungete che la nostra squadra è piuttosto leggerina per caratteristiche della rosa e le assenze ….

    • La partita con il Cagliari è stata (da tutti) considerata una formalità e un passo definitivo verso la salvezza, ecco perché il tifo era scialbo…. con il Frosinone è diversa…. è una partita da dentro/fuori….

  19. Cuorematto sabato è quasi decisiva, diciamo quasi, quel Salernitana-Udinese era decisiva perchè l’ultima, poi non si rivelò tale perchè il Cagliari si suicidò non vincendo la loro partita.

    Ho letto un articolo che mi ha fatto rivenire a mente quel frangente che tanti giornalisti tendono a dimenticare, romanzando sulle imprese di Nicola (2 anni fa appunto si salvò a 31 punti in quel modo, quando al Cagliari bastava un gollonzo in tutto il secondo tempo nel quale la Salernitana all’intervallo l’aveva già persa)…Nel 2017 ricordiamo tutti come si salvò con il Crotone a danno nostro vincendo si molte partite compresa l’ultima con la Lazio, ma giocando con molte squadre demotivate sul finale (a parte la Juve che voleva vincere il campionato quel giorno) ed approfittando del nostro harakiri…quindi vedendo questa statistica vien da pensare che se non c’è una squadra nostra concorrente che fa harakiri in questo finale la vedo molto dura salvarsi solo con le nostre gambe. Della serie Non c’è due senza tre.

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