La bravura collettiva, della squadra, del club, dei tifosi e della stampa di parte, adesso deve essere quella di avere equilibrio e non farsi trasportare in sentimenti e pensieri che dopo cinque giornate potrebbero far perdere la misura delle cose. Ma non è semplice. Questo Empoli sta emozionando, fa divertire, porta con se tutte quelle caratteristiche che ogni innamorato della propria squadra vuol vedere. Non è una macchina perfetta, sia chiaro, sbaglia a volte anche in maniera marchiana, ma sa lottare, sa recuperare, sa soffrire ed alla fine…la cosa più importante, sa vincere. Ed anche ieri è arrivata una vittoria figlia di una prestazione importante, di squadra, con la mano pesante di mister Vivarini ad essere ancora determinante nella preparazione e nello sviluppo della partita. A Parma, su un campo storicamente difficile, contro una di quelle squadre che alla vigilia veniva data come accreditata per la lotta promozione. Un 2-1 che non lascia spazio a grandi discorsi di fantasia, un 2-1 che sancisce una vittoria strameritata e porta l’Empoli (si, ricordiamocelo, siamo solo alla quinta) al secondo posto in classifica.

L’Empoli si presenta al Tardini con le “ali nuove”, infatti è sugli esterni che mister Vivarini attua il mini turn-over mandando dentro dal primo minuto Di Lorenzo e Seck. In mezzo il ritorno di Bennacer che ci attendevamo, e poi il solito Empoli che torna a sfoggiare il trequartista in un 3-4-1-2 che sa far muro in fase di non possesso e che diventa un arma letale quando si tratta di ripartire. Un primo tempo a mille all’ora con il Parma messo alle corde ed il dispiacere di vedere alla fine soltanto il vantaggio minimo realizzato dal solito Caputo. Un primo tempo in cui l’unico a fare un po’ di fatica è Bennacer che spesso “regala” la possibilità di impostare all’avversario che però, per nostra fortuna, non fa mai male. Avanti solo di uno arriva la doccia fredda, che non ti aspetti, ad inizio secondo tempo con un gol dell’immortale Lucarelli a saltare più alto dei nostri difensori. Ma gli azzurri hanno carattere e consapevolezza, e lo schiaffo non solo non fa male ma rende ancor più cinici e se da calcio d’angolo eravamo stati feriti, da calcio angolo arriva subito il secondo vantaggio con uno stacco impetuoso di Simic (che più avanti sempre di testa rischia anche la doppietta) che non lascia scampo a Frattali. I fuochi d’artificio di inizio ripresa non si esauriscono e se in 4 minuti già avevamo visto due gol che forse i signori delle sale vip si erano persi attardandosi a finire il loro piatto di pasta, al 5′ minuto il Parma ha nuovamente la possibilità di pareggiare per un rigore che arriva su fallo proprio di Simic. Ma quando tutto gira ecco che anche l’estremo difensore va a mettere il suo nome, seppur virtualmente, nel tabellino finale, con Provedel a dire di no a Nocciolini. Nel finale di gara è normale vedere più Parma che Empoli ma la differenza la fanno la qualità delle giocate con i ducali quasi mai pericolosi e con l’Empoli invece, in ripartenza, ad andare vicino un paio di volte al gol con, su tutte, l’occasionissima di capitan Rade Krunic. Finisce in festa, l’Empoli si prende questi tre punti ed inizia a rimettere in maniera concreta forti emozioni e belle sensazioni dentro ai cuori di chi ha sofferto al freddo di Parma e chi davanti alla tv.

Una nota positiva, da evidenziare, è che questa è una squadra. Si vedono in campo le cose che vengono preparate in settimana, si vede una difesa che sa fare molto bene la fase offensiva e si vede il reparto d’attacco che è il primo a tornare per dar man forte in fase di non possesso. Non c’è dipendenza da un singolo e sarebbe davvero un grosso errore pensare questo. Ma, anche qui, la parentesi è d’obbligo; il signor Francesco Caputo da Altamura rappresenta davvero un valore oggettivo di forza che, come ammette anche lo stesso Vivarini, sposta gli equilibri. “The Gol Machine” segna il suo sesto gol in cinque gare, un gol meraviglioso da vedere e rivedere, gioca con grande serenità e semplicità, si mette spesso al servizio del compagno di reparto e non manca mai di rincorrere gli avversari mettendoci del suo anche in fase di interdizione. Bene i due “nuovi” titolari, con Di Lorenzo che pecca forse nel tenere una posizione troppo alta ma a far valere una buona corsa ed anche un discreto tocco di palla. Seck a sinistra palesa in alcuni frangenti una mancanza di esperienza ma tiene bene la posizione e sa far male sfilando spesso i difensori di casa. La palma del migliore in campo tra i nostri va però data, a nostro avviso, al già citato Simic. Il croato non è forse impeccabile nell’azione del rigore ma dietro è monumentale compiendo tanti interventi efficaci ed anche stilisticamente belli, e poi è tra i più pericolosi davanti; un difensore cosi è davvero merce rara. Forse nel computo della partita va messo anche un Parma che non ha destato una grande impressione, sceso oltretutto in campo con una formazione strana e poco comprensibile, non è sembrata il miglior undici che D’Aversa potesse mettere dentro, ma la maiuscola prova dell’Empoli sotto tutti i punti di vista azzera onestamente questo.

Li abbiamo spesi e continueremo a spenderli. Grandi complimenti ancora vanno fatti a chi dalla panchina guida questa squadra. Un vero allenatore, non uno che si è improvvisato tale, non uno che ama girare intorno alle cose trovando scuse e cercando alibi, anche quando vince bene e potrebbe permettersi determinati scenari. Il campionato è lungo, lo abbiamo già detto all’inizio, e guai a sparare sentenze in questo momento, sia che queste vadano in una direzione o in un’altra. Ma Vincenzo Vivarini sta facendo sua questa squadra, dopo aver gestito con grande fatica un ritiro estivo che ogni giorno gli cambiava le carte in tavola. Una gestione non solo tecnico tattica ma anche umana, dando valore a tutti gli elementi in rosa e non fissandosi su concetti specifici da non andare a toccare o modellare. Anzi, il tecnico abruzzese sa dove e quando cambiare e sa perfettamente che in un campionato lungo ed aspro come quello di serie B c’è bisogno di tutti. Nel dopo gara, tra i vari passaggi dirà di aver visto cuore, cervello ed umiltà, fattori che per primi appartengono a lui, uomo che non ama prendersi la ribalta ma che con grande saggezza spiega più volentieri quello che ancora non funziona bene piuttosto che gongolarsi su un momento che potrebbe far sognare. I complimenti, sempre fermo restando che i piedi devono essere ben saldi al terreno, vanno fatti anche a chi ha costruito questa squadra, dimostrando capacità e raziocinio ed anche una notevole bravura gestionale, prendendosi non poche “torte in faccia” ma palesando coraggio e fermezza nel portare avanti un progetto che era ben disegnato ed atto proprio a costruire un determinato tipo di situazione. I meriti di questo Empoli, di questo momento, sono indubbiamente anche di Accardi e Butti.

La gara di Parma va in archivio, godiamoci a pieno il momento, riempiamo i nostri cuori di quella positività persa nell’ultimo anno, e teniamo stretto tutto quello che sta nascendo. L’ambiente sta trovando la giusta serenità grazie a tutto quello di cui sopra abbiamo già parlato, e questo sarà un valore fondamentale per il proseguo della stagione, una stagione lunga ed imprevedibile che già sabato prossimo ci metterà di fronte ad un nuovo esame ed a nuove difficoltà. Empoli c’è, Empoli sta rispondendo presente e la vittoria di ieri ha scoperto definitivamente le carte su cosa questa squadra ha voglia di far da grande.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

14 Commenti

  1. Rimaniamo umili, ricordiamoci dove eravamo 6 mesi fa e quanta merda abbiamo dovuto ingoiare …. voliamo basso, d’accordo con Alessio come non mai!!!

  2. Bravo Vivarini sopratutto. Se il gruppo è già unito e mentalmente coeso è sicuramente merito suo oltre la tattica e gli schemi……se paragoniamo 1 mese attuale con l anno scorso ci rendiamo conto della pochezza tecnico umana dell uomo ischitano. La differenza tra un allenatore normale ed uno messo lì a caso

  3. Ammetto pubblicamente che dopo il totale o quasi ripulisti di quest’anno ero profondamente titubante. Allenatore nuovo e squadra quasi tutta nuova. Non avrei mai pensato di vedere l’Empoli secondo dopo 5 partite. Soprattutto non avrei mai pensato di rivedere giocare al calcio così presto. Non avrei scommesso un euro sull’operato di Accardi e Butti, anzi ho spesso scritto che con loro era l’inizio della fine. Felice di essermi ricreduto e se a maggio dovessimo arrivare al 9° posto in classifica… bè… va bene lo stesso.
    FORZA EMPOLI

  4. Spezzo una lancia di favore del Cocchi che ha scritto questo bell’articolo sportivo che peraltro condivido pienamente nella sostanza. Questo è l’Empoli che speravamo di rivedere ma che non immaginavamo così presto. Speriamo duri, nel frattempo godiamocelo.

  5. Parlare delle qualità di questa squadra in questo momento è fin troppo facile….Caputo che segna,squadra che vince e convince,Allenatore con la A maiuscola e secondo posto in classifica che per un non niente non è diventato il primo,seppur in coabitazione con il Frosinone!Squadra che vince,gioca bene ma che in campo dimostra di avere davvero ancora notevoli margini di miglioramento.Ed è su questo che mi soffermerei….Di sicuro….partendo dalla difesa non si può lasciare soli i 2 centrali “esterni” quando o a destra o a sinistra giocano giocatori alla Di Gaudio….veloci e dal dribbling facile,nonostante questo Simic ha fatto un partitone ma in diverse occasioni,forse,Di Lorenzo avrebbe dovuto ripiegare per dargli una mano in più….cosa non difficile per lui visto che alla fine è soprattutto un difensore.Il rigore non sarebbe arrivato con una maggiore copertura.Difesa che obiettivamente si è comportato benissimo concedendo poco o niente,anche sulle palle alte…..ma ma ma ma su quel calcio d’angolo nel momento che Lucarelli ha colpito di testa c’erano 3 azzurri addosso a lui!!!!!!!Centrocampo tecnico,dove Castagnetti,ne ha preso in mano le redini….ma anche lì forse ad un certo punto della partita l’ingresso di Lollo avrebbe permesso una maggior interdizione.Sull’attacco poco da dire se non che mi aspettavo un Ninkovic ben più determinato a sfruttare la sua occasione….si un bel dribbing,però con tiro sbilenco,un bell’assist per Krunic per mandarlo da solo verso la porta,ma pochissima determinazione per contrastare le avanzate dei giocatori avversari(con un modo di caracollare lentamente che davvero mi ha ricordato Livaja)…..Lui che era entrato al posto di Donnarumma lo si è visto vivace come un peperino solo nei primi due minuti dal suo ingresso……poi moltissimo fumo e poco arrosto!Ma è l’ultimo arrivato….diamogli tempo e modo di ambientarsi meglio in modo che al prossimo goal che farà lo farà esultando verso il pubblico anziché guardare torvo verso Vivarini!I goal sbagliati da Krunic e tutte quelle ripartenze che potevano essere letali e non lo sono state,son cose su cui lavorare durante la settimana,anche la troppa leggerezza in alcuni disimpegni per il compagno deve essere corretta al meglio possibile.Certo la perfezione è impossibile da raggiungere,ma risolti alcuni “problemetti” non vedo squadra superiore alla nostra,anche se,parlando del Parma,la mia impressione è che farà alla svelta a risalire in classifica e parlando del Frosinone,non credo che farà un campionato a sé come ho sentito da alcuni addetti ai lavori.Adesso sotto con il Cittadella….una vittoria anche con loro sarebbe un ulteriore iniezione di fiducia e di solito……”Chi ben inizia….è a metà dell’opera!”

  6. dash...3412 MODULO DIFFICILE CHE VIVARINI HA AFFINATO BENE...BRAVO NELLO SCEGLIERE I DUE TEMPI DI GIOCO "CORTO" E "LUNGO"

    SONO CONTENTO PER IL VIVARO
    DECIDERE DI CAMBIARE DA 352 A 3412
    NON ERA FACILE E SCONTATO
    MA ERA NECESSARIO (KRUNIC INTERNO CC NON HA MAI RESO E TREQUARTISTA SI)
    MA MENTRE NEL 352 SVILUPPANDO AMPIEZZA HAI PUNTI DI RIFERIMENTO PER COSTRUIRE
    NEL 3412 E’ MOLTO DIFFICILE
    SE QUALCHE TECNICO AVESSE NOTATO LA MANOVRA DI IERI
    AVREBBE FATTO I COMPLIMENTI A VIVARINI
    PERCHE?:
    1) IL GIOCO ADESSO PASSA PER LA DIFESA E IL MEDIANO DI TURNO (TOCCHI CORTI)
    2) IL MEDIANO CERCA CON PALLE VERTICALI E PROFONDE UNA DELLE PUNTE
    O IL TREQUARTISTA (TOCCHI LUNGHI)
    3) ENTRAMBE I TUTTO FASCIA VANNO AVANTI A OCCUPARE LA POSIZIONE OFFENSIVA (COSIDDETTI SOSTEGNI)
    DA QUI PUO’ ACCADERE DI TUTTO SCAMBI TRA ATTACCANTI E TREQUARTI E VEDERE LA PORTA
    OPPURE
    SOSTEGNO ESTERNO CON VERTICALIZZAZIONE O CROSS E VEDERE LA PORTA.
    .
    DUE QUINDI SONO I TEMPI IMPORTANTI DI GIOCO “IL CORTO” ED “IL LUNGO”

    SUL QUALE IL VIVARO A DIVISO IN DUE IL PARMA
    TAGLIANDO FUORI CON IL LUNGO I CENTROCAMPISTI PARMENSI
    E COSTRINGENDO LA LORO DIFESA A TENTARE DI CHIUDERE DENTRO LA LORO AREA DI RIGORE.
    (GLI ATTACCHI POI SONO STATI CONCLUSI INDISTINTAMENTE AL CENTO A DESTRA O SINISTRA).
    E’ UN MODULO DIFFICILE IL 3412
    AFFIDABILE SOPRATUTTO DIETRO DOVE ADESSO LA DIFESA SI TRASFORMA A 5
    E CHE DIFESA!!!!
    .
    SONO CONTENTO PER VIVARINI CHE CAMBIANDO PROGETTO TATTICO (OLD 352 ATIPICO)
    SI STA’ PRENDENDO BELLE SODDISFAZIONI ADESSO.

  7. Bell’articolo.
    Ora “l’ambiente Empoli” dovrà essere bravo al primo pareggio interno o alle prime due sconfitte di fila. Dobbiamo rimanere uniti nei momento difficili che sicuramente arriveranno (guardate gli anni scorsi ad Hellas Verona o Cagliari). Solo così possiamo arrivare in alto!
    Mi ha sorpreso in positivo Seck anche se il Pasqual di sabato scorso non si discute ed è una spanna superiore in categoria. Però l’alternativa è valida. Anzi tutte le alternative sono valide ed il ns grande punto di forza, ad oggi, è avere 16/18 titolari

  8. Se cambia atteggiamento, bene: Lo spalleggiamo! Se insiste, multa. E se persevera, arrivederci e grazie. Un si pole rischià d’imbacà lo spogliatoio per le sue fisime.

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