Alzi la mano chi pensava che l’Empoli potesse fare risultato a Firenze. La vigilia del derby era fatta di molto pessimismo e poche certezze, ma d’altronde era ovvio, vista la prestazione negativa contro il Pescara. E invece gli azzurri hanno saputo raschiare il fondo, estrapolando quelle energie fisiche e mentali necessarie per affrontare una partita così difficile. Mettendoci intensità e umiltà, proprio come avevamo chiesto nei nostri PEnsieri Azzurri pre-gara. A prescindere dal risultato finale, ottenuto anche con un po’ di fortuna, l’Empoli ha giocato una gara strepitosa quanto a intensità. Ha saputo mettere in difficoltà la Fiorentina con il suo modo di giocare, ha saputo soffrire, stringere i denti e graffiare al momento giusto. Ha punito l’inconsistenza e la leziosità dei viola con le armi più consone, quelle dell’agonismo e del temperamento.

La sensazione è che l’amore tra la squadra e i tifosi abbia acquisito nuova linfa e che adesso si guardi con maggiore ottimismo al futuro. Certo, la realtà dei fatti dice che l’Empoli dovrà sudare ancora molto per incamerare la salvezza, ma filtra indubbiamente più serenità. Sono indubbi i meriti di tutti, allenatore compreso, che non sarà certo Mourinho ma ha saputo inculcare nei suoi gli argomenti giusti per superare l’ostacolo. Che era alto, anzi altissimo, viste le velleità della Fiorentina e il momento no dell’Empoli. Martusciello si è preso una parziale rivincita nei confronti di chi lo criticava, riuscendo a vincere a Firenze sia da calciatore che da allenatore dell’Empoli. E se le perplessità sulla gestione di alcune cose può rimanere, il vincitore morale del derby è proprio lui, Giovanni Martusciello.

Adesso sulla difficile strada che manca da qui alla fine c’è il Milan. Si dice che sia più dura ripetersi che vincere la prima volta, e la trasferta milanese sarà un bel banco di prova per l’Empoli. Non solo perché l’Empoli non vince a Milano da molti anni, ma anche perché gli uomini di Montella hanno fame e sanno che l’eventuale aggancio alla zona Champions dipende da una vittoria domani. Gli azzurri dovranno metterci cuore e intensità, proprio come nel derby: dovranno essere indiavolati nella tana del Diavolo. Ma stavolta, ancora di più, con la consapevolezza che tornare a casa indenni non è un’utopia.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

5 Commenti

  1. Sulla carta, a nomi, un c’è partita….
    Ma anche noi disponiamo di un campione (Skorupski) di un grande trequartista (El Kaddouri) di 2 leoni (Bellusci e Levan) e una gazzella (Thiam!)
    Niente è impossibile nel calcio.

  2. Ma non dite cazzate la Fiorentina nella gara con l’Empoli ha dato l’addio all’Europa che vale qualcosina di più dello “sconto su Saponara”. Per fare questi conti basta la 5a elementare. Mettiamoci invece il concorso di un bel fattore C.

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