Passata la sosta pasquale, l’Empoli tornerà in campo sabato prossimo contro lo Spezia, in quella che si preannuncia, insieme a Latina-Palermo, come la gara clou dell’intera giornata di B.
Tra le due squadre, gli animi sono contrapposti. Gli azzurri, come purtroppo ben sappiamo, sono reduci dalla sconfitta bruciante di Lanciano, e devono cercare di riscattarsi prontamente. I liguri, invece, vengono dalla vittoria di misura contro il Cesena, che ha rilanciato notevolmente i loro sogni di promozione.
Ma quali potrebbero essere le reali preoccupazioni per questo incontro e quali, invece, le cose che fanno ben sperare? Andiamo a vederle una per una, cominciando da ciò che dovrebbe farci allarmare maggiormente.
1) IL RUOLINO IN TRASFERTA DELLO SPEZIA
Dando un’occhiata ai numeri, lo Spezia si rivela avversario pericoloso in trasferta, avendo collezionato più della metà dei suoi punti lontano dalle mura amiche. Lo testimoniano i successi ottenuti, tra gli altri, a Cesena, Brescia, Terni e Bari, campi certo non facili da espugnare.
2) LA QUALITÁ DELLA ROSA DI MANGIA
La squadra di Devis Mangia è inoltre in serie positiva da quattro turni e non perde fuoricasa dalla gara contro il Novara, datata 7 marzo. L’attacco pare essere in forma, la coppia Giannetti-Ebagua è una delle coppie più pericolose e prolifiche della serie cadetta, con i vari Ferrari e Catellani a dar Man forte, visto che l’ex Siena da ieri è out. Gli aquilotti sono in piena corsa per la promozione diretta, oltre che per i playoff. Come ben sappiamo, il campionato è quanto mai livellato e i giocatori di qualità dei bianconeri potrebbero fare la differenza.
3) IL MOMENTO DELL’EMPOLI
La squadra azzurra non stà attraversando certo il miglior momento della gestione Sarri. Non tanto per la qualità del gioco espressa, quanto per la poca pericolosità negli ultimi venti metri e le polveri bagnate dei suoi giocatori più importanti. Inoltre, facendo un calcolo dei punti ottenuti nel girone di ritorno, l’Empoli, considerando anche le squadre in lizza per un posto nei playoff, è quella che ha fatto meno punti di tutti (17).
Invece, le cose su cui punta l’Empoli per un portare a casa i tre punti sono le seguenti:
1) LA PARTITA D’ANDATA
La partita di andata fa ben sperare. Al Picco, l’Empoli superò i rivali spezzini per 3-1, giocando un match di alto livello e reagendo alla grande al repentino gol di Ebagua, che aveva immediatamente portato in vantaggio i padroni di casa. Vero che la squadra avversaria era allora guidata da un altro allenatore (Stroppa), ma il trio Verdi-Tavano-Maccarone si rivelò decisivo come non mai, finendo al completo nel tabellino-marcatori della gara.
2) LA VOGLIA DI RISCATTO
La debacle di Lanciano ha lasciato molto amaro in bocca, soprattutto per come è avvenuta. La squadra di mister Sarri non ha certo impressionato, ma il pareggio sembrava ormai scritto. Solo la bella punizione di Mammarella ha spezzato questa certezza. Sperando che la delusione per la sconfitta abruzzese sia solo un ricordo, c’è la sensazione che i ragazzi non vedano l’ora di riscattare sul campo ciò che non sono riusciti a raccogliere una settimana fa, e che il loro impegno sarà come sempre massimo.
3) LE REAZIONI ALLE SCONFITTE DURANTE LA STAGIONE
Il primo dato è che gli azzurri, nel corso della stagione, non hanno mai subìto due sconfitte consecutive. Ma c’è di più: in ben sei occasioni su otto, si sono prontamente riscattati, andando a vincere il turno successivo. In particolare, in casa è successo col Modena (dopo Avellino-Empoli 1-0), col Varese (dopo Reggina-Empoli 2-1), col Lanciano (dopo Ternana-Empoli 1-0), con la Juve Stabia (dopo Varese-Empoli 1-0), con la Ternana (dopo Bari-Empoli 3-0).
Insomma i ragazzi, dopo aver incassato uno stop, hanno sempre reagito con grande forza ed orgoglio, dimostrando quella caparbietà imprescindibile per dimenticare il passato e tornare a far punti.
Simone Galli
C’è da registrare che Giannetti si è lesionato il tendine estensore dell’alluce del piede sinistro e dovrà per questo essere sottoposto ad intervento chirurgico. Quindi i gemelli del gol si “scoppiano”. E poi aggiungerei sulla gara di andata che abbiamo si dato una lezione di calcio allo spezia, ma loro si sono suicidati da soli con l’atteggiamento tattico avuto in campo. Detto questo, sabato FACCIAMOGLI UN CU@O COSI?!!!!!!
L’articolo era stato scritto precedentemente alla notizia dell’infortunio, meglio cosi, anche se sono sicuro che gli altri attaccanti che hanno in rosa sono del livello di Giannetti
La partita è difficilissima e si sa,lo Spezia ha uno squadrone e sembra che abbia trovato quella continuità che in questi 2 anni non ha mai avuto.Però per noi è troppo importante vincere,io sto aspettando questa partita con molta curiosità e tensione positiva perché,come è scritto nell’articolo,bisogna dare atto alla squadra che quando ha perso la giornata dopo ha sempre reagito ed ora più che mai è fondamentale che la squadra reagisca,ma non solo per la partita di sabato ma per tutte le restanti partite,dobbiamo riprenderci ad ogni costo il secondo posto!
Bisogna vincere e basta e poi quel mangia come lo vorrei vedere piangere
A questo punto è obbligatorio vincere, senza se e senza ma. Ma perfavore non facciamo la partita che il Bayern ha fatto a Madrid ieri sera, i tedeschi hanno fatto come noi a Lanciano, hanno giocato per 90minuti con un possesso palla del 65%, ma il Real ha tirato in porta!!! Caro Maurizio, si può e si deve sempre imparare da tutto cioè che ci circonda. Comunque Forza Empoli, io ci CREDO!!!!
Partita con molti gol, certo non da 0-0.
UN ACCORATO APPELLO e UNA CRITICA DI RIFLESSIONE.
(tralasciando il presente articolo).
Parlo a chi ha sempre sostenuto l’idea del CAMBIAMENTO
Questa settimana non ho voluto mettere il dito nella
piaga perchè ritengo più importante cosa faremo noi
tifosi presenti sugli spalti del Castellani sabato.
Lo Spezia tenterà di farci il mazzo con molta attenzione
e sarà sostenuto da più di mille ultras.
Noi che per primi ci incaxxiamo e critichiamo a ragion veduta
siamo anche i primi a “sentire” di più i colori azzurri.
Allora proprio noi…
Diamo il buon esempio.
Siamo presenti a noi stessi e agli eventi in campo
e tifiamo il più possibile anche nelle difficoltà.
Sosteniamoli anche se ci fanno arrabbiare certi comportamenti.
Continuiamo a sostenerli.
Dimostriamo come “i gufi azzurri possono cacciare le aquilotte bianconere”.
Dimostrimao come un gufo azzurro tiene la schiena dritta
rispetto ai “capi sempre chini”…
Siamo più forti.
Siamo più consapevoli.
Non ci pariamo dietro alle baggianate.
Se ci piove fango in faccia siamo capaci di ridarlo.
Abbiamo cuore.
Abbimao voce.
Allora mettiamocela la voce.
Fino alla fine del campionato.
Se vinciamo non saliremo sul carro dei vincitori
ma più semplicemente saremo felici e presenti a noi stessi
capaci di sentire e vivere appieno il responso del campo
anche se fosse avverso…qualunque esso sia
e di tutte le emozioni esso ci trasmetterà.
Non dobbiamo far parte di qualcosa di ufficiale per essere Empolesi.
Noi non siamo posseduti dalle etichette.
Non sosteniamo un brand.
Non sosteniamo un marchio registrato pur avendone rispetto.
Noi sosteniamo un colore che rappresenta casa nostra.
Lo facciamo a spese nostre con la passione che sgorga pura come da una sorgente.
Faremo i conti a fine campionato.
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LA CRITICA.
Nei commenti di Pianetaempoli ricorrono sempre le solite
spiegazioni sulle mancanze del momento.
Si parla di “Brillantezza” “velocità di manovra” a volte di “mentalita”
A me pare evidente che non vi sia un approfondimento su queste tematiche
bensì un ipotesi di quel che potrebbe essere….non certo una tesi.
Io provo a spiegare le mie (non tanto per essere condiviso)
ma perchè la gente almeno provi a riflettere su ciò che gli viene fornito.
Ma andiamo per ordine…
1)
BRILLARE vuol dire spiccare per QUALITA’ in mezzo agli altri…
mi sembra che avere Tavano Maccarone Croce in squadra
sia davvero tanto.
Noi Brilliamo tantissimo per qualità.
Chi non se ne accorge commette un errore palese.
Quindi il problema non sta nella tanto decretata “brillantezza”
Semplicemente perchè questa è già presente e appartiene ai giocatori.
Vorrei ricordare che la brillantezza non può essere allenata o c’è
o non c’è e comunque il suo termine corretto è QUALITA’.
Punto basta non occorre aggiungere altro…..
2)
RAPIDITA’ DI ESECUZIONE potremmo parlarne se avessimo visto
una squardra lenta e sulle gambe.
Ma non è così a Lanciano abbiamo subito la “fisicità” degli avversari
ma non abbiamo mai smesso di correre.
Se non corri almeno un pò non riesci nemmeno a fare il possesso palla.
Se poi anche fosse dovremmo attribuirne le responsabilità
ai giocatori preparatore e tecnico perchè tale rapidità di esecuzione
è oggetto di lavoro da parte degli addetti ai lavori.
Non credo che pecchiamo in questo aspetto.
3)
MENTALITA’
Vogliamo aggiungere i famosissimi discorsi sulla “mentalità”?
Bene il lavoro collettivo di un team porta vicino all’obbiettivo
e all’interesse comune.
Spesso le personalità più esperte e forti trascinano infondendo
fiducia a chi nel team ne ha meno
elevandone il livello di tutta la squadra.
La mentalità può essere allenata…..ma secondo voi? personalità come
Tavano MAccarone Moro Croce Valdifiori hanno bisogno di essere richiamati
a lavorare sulla mentalità? oppure questa è già presente in questi giocatori?
Io direi che è presente e non credo proprio che abbia bisogno di essere stimolata.
Chi non ha “mentalità” in gara va completamente in balia dell’avversario
e all’Empoli non succede nemmeno questo.
Ancora una volta non è quello il problema.
————————————————————A me non va di parlare di queste ASSURDE E FANTOMATICHE MOTIVAZIONI.
Le lascio ai giornalisti che ne fanno un uso direi non perfetto.
Appaiono più simili a spot pubblicitari o spot politici.
Io preferisco appoggiarmi ai dati di fatto.
Ai numeri che ci indicano più di 700 palloni giocati in una partita
per complessivi 3 tiri nello specchio della porta.
Di un gioco arenato sui 30 metri finali e di un giocatore importante
che manca sulla Trequarti.
Preferisco parlare di cose più concrete.
Che se analizzate possono essere risolte trovando i rimedi giusti.
Buon Campionato a tutti.
Ottimo dash