Il Coronavirus ha rivoluzionato le vite di ognuno di noi, ne è la conferma anche la giornata di Pasqua che stiamo vivendo. Anche il mondo del calcio si trova spiazzato di fronte ad una situazione totalmente nuova. Si susseguono le reazioni dei protagonisti della serie B. In precedenza vi abbiamo proposta quella del presidente del Cosenza Antonio Guarascio. A sportmediaset è intervenuto il numero 1 del Pescara Daniele Sebastiani. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni rilasciate a Tuttomercatoweb.com

I dubbi su un’eventuale ripresa degli allenamenti e del torneo sono legati all’aspetto sanitario. È evidente che la cosa più importante riguarda la sicurezza dei lavoratori. Se ci sarà la possibilità di riprendere, bisognerà farlo con determinate condizioni, altrimenti faremo le nostre scelte. Non so cosa potrebbe accadere se non dovesse ripartire il torneo, però credo che questa situazione di emergenza che si è creata, che è come se ci fosse una guerra, e che non ha voluto nessuno, deve farci riflettere perché anche quelli che dicono di voler fare causa, non so a chi faranno causa, forse al Coronavirus. Sinceramente mi viene da sorridere perché non credo ci sia una sola squadra che mesi fa avrebbe voluto fermarsi, o assistere a quello che sta accadendo e contare i morti, quindi credo che in queste situazioni si debba lavorare di sistema. Qualcuno potrà rimanere scontento, ma in una situazione del genere credo che non ci siano né vinti né vincitori, però, ripeto, la nostra idea è quella di riprendere e non lasciare strascichi di alcun tipo, se poi non dovesse succedere ci saranno quelli preposti a prendere le decisioni”

Articolo precedenteMancuso: “Sto cercando di mantenermi in forma per quanto possibile”
Articolo successivoPinna: “Felice di essere a Empoli, Carli mi ha consigliato”

2 Commenti

  1. Bisognerà che venga posta molta cura per tutti quei calciatori che sono stati contagiati o per caso asintomatici. Questo perché anche se uno guarisce rimangono possibili strascichi (fibrosi ai polmoni e turbative al sistema cardio-circolatorio) e chi gioca partite di calcio, magari al caldo, ogni 2-3 giorni è maggiormente a rischio rispetto a chi lavora in un ufficio.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here