L’ex portiere azzurro, attualmente alla Juve Stabia, Ivan Provedel ha rilasciato un intervista a Tuttomercatoweb parlando del campionato e del suo futuro.

Una grande soddisfazione l’esordio in A nella sfida Empoli-Frosinone, un modo per dare anche un calcio alla sfortuna…
“Ho vissuto tante emozioni bellissime, rientravo dopo un infortunio molto serio alla tibia e la gioia è stata immensa per moltissimi motivi. Ho preso tre gol, però è stata una giornata che ricorderò sempre. Dopo otto mesi e mezzo avevo una voglia matta di riprendere, ma ho avuto comunque dei problemini che mi portavo dietro e non mi consentivano di lavorare a pieno regime. L’operazione è stata obbligatoria, chiaramente. L’estate scorsa sono finito di nuovo sotto i ferri, per fortuna ora mi sento bene e ho messo alle spalle quel periodo così negativo”.

Come mai è andato via da Empoli?
“Avevo voglia di giocare, anche per dimostrare che stavo bene e avevo messo alle spalle gli infortuni. La società dell’Empoli ha deciso di cambiare, in estate non ho trovato una sistemazione e Bucchi ha voluto fortemente Brignoli. Un ottimo portiere, ci mancherebbe altro. Però avevo fame di campo, sono contento che la Juve Stabia mi abbia dato questa opportunità”.

Quale sarà il suo futuro?
“Mi sto trovando molto bene a Castellammare, c’è un diritto di riscatto e toccherà alla società prendere una decisione mettendosi eventualmente d’accordo con l’Empoli. Lì la mia esperienza credo sia conclusa, non direi di no alla proposta di rinnovo della Juve Stabia. Anzitutto salviamoci e chiudiamo bene la stagione, poi ci siederemo a tavolino e troveremo la soluzione migliore per tutti. La certezza è che stare qui mi piace tanto”.

Lotta promozione. Chi in A assieme al Benevento?
“Crotone e Frosinone sono le uniche due che possono lottare per la promozione diretta, stiamo parlando di rose importanti e più forti delle altre. Ora, però, è un campionato completamente nuovo e non è mai da escludere un colpo di scena. Quanto ai playoff direi di stare attenti all’Empoli, un organico attrezzato che può dare fastidio a tutti. Secondo me può essere la terza promossa. La Salernitana non è allo stesso livello delle corazzate, ma ha un allenatore validissimo che ha trasmesso mentalità e solidità. C’è l’equilibrio necessario per conquistare la qualificazione playoff, guai a sottovalutare i granata. Non mi sarei mai aspettato questa cavalcata del Pordenone, conosco bene l’ambiente perché ho giocato nel settore giovanile e non si poteva ipotizzare una scalata del genere. Quando, però, hai strutture di livello e un club organizzato è normale che puoi ambire a qualcosa di importante, in C hanno vinto alla grande e sono stati bravi a non pagare il salto di categoria”.

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