Una squadra, quella degli Allievi Nazionali, che ci ha fatto stare un po’ come sull’ottovolante…una partenza super, un calo nel finale, una riscossa d’ orgoglio e  di classe nei play off. La squadra, per il terzo anno consecutivo, va alle Finali Nazionali e, per il secondo anno, ci va con lo stesso mister, Mario Cecchi, uno che alla squadra, oltre al gioco, ha saputo anche dare carattere e grande personalità. Lo abbiamo incontrato a pochi giorni dall’inizio delle Finali a Monteboro, dove abbiamo potuto seguire anche un po’ dell’allenamento che ha fatto con i suoi ragazzi. Beh….vedendolo lavorare sul campo si capise come nascono i risulati e l’identità di questa squadra… 

 

Prima di parlare della Fase Finale vorremmo un commento su quello che è stato il Campionato della tua squadra: un Campionato altalenante ma alla fine il risultato è arrivato…e che risultato!

Sì….è giusto. Abbiamo fatto un girone di andata forse al di sopra di ogni aspettativa, Siamo partiti forte, bene, e la cosa ha sorpreso anche noi perché, come sai, abbiamo in squadra molti ragazzi del ’97 e quindi inizialmente avevamo un po’ di timore per questa cosa…Forse abbiamo pagato qualcosina al girone di ritorno a livello mentale perché abbiamo molti ragazzi giovani e forse, proprio a  livello mentale, qualcosa per strada abbiamo lasciato…cosa che ci può stare. Poi, credo meritatamente, alla fine ce l’abbiamo fatta a partecipare alla fase Finale che comunque era il nostro obiettivo pur sapendo che delle difficoltà le avremmo potute avere per raggiungerlo.

 

Nella Fase Finale siamo capitati in un girone niente male…che ne pensi?

Beh…..ormai sono diversi anni che facciamo le finali e va detto che quando si arriva alle Fasi Finali le squadre sono tutte forti…si tratta di squadre (6 su 8) che sono arrivate o prima o seconda nel proprio girone della stagione regolare e quindi qualunque squadra ti possa capitare è sempre una squadra difficile. Sono due gironi difficili, con squadre forti in entrambi, però la storia ci insegna che a volte, quando pensavamo di avere un girone di finale più facile poi in realtà non si è dimostrato così…come pure è accaduto il contrario. Un esempio è l’anno scorso in cui ha vinto la Sampdoria, classificatasi terza nel suo girone della stagione regolare. In queste partite conta molto la condizione mentale, oltre che fisica, perché è la testa che poi comanda le gambe

 

Conta anche la fortuna, vista proprio la Fonale dello  scorso anno…ma lasciamo perdere. Dimmi piuttosto come si presenta la squadra a queste gare

Credo carica, perché tra l’altro abbiamo dovuto affrontare due partite di play off e quindi la squadra ha continuato a giocare, ad allenarsi. A livello fisico credo che la squadra stia bene. Ci siamo allenati tutti bene. Abbiamo qualche problemino di carattere muscolare ma è normale che al termine di un’annata ci sia qualche giocatore che non è in perfette condizioni. Si spera che da oggi (7 giugno, n.d.r.) a martedì si possano portare tutti i ragazzi in forma.

 

La tua squadra, oltre a giocare bene ed avere una grande tecnica, ha dimostrato anche di avere una grande personalità. Ne è esempio la partita do domenica scorsa col Padova…gara difficilissima…che la tua squadra è riuscita a vincere con grande carattere.

Hai detto bene e ci tengo a dirlo…perché spesso si dà tutto per scontato ma così non è.  Il Padova è una squadra molto difficile, molto organizzata, che ha giocatori fortissimi nel proprio organico, allenata molto bene…conosco tra l’altro il mister che ha fatto il Corso con me….una squadra messa molto bene in campo. Sapevamo le difficoltà che avremmo dovuto affrontare….almeno noi lo sapevamo, forse qualcun altro no…perché magari si chiama Padova ed allora sembra che non possa mai arrivare alle Finali. Tanto per dare qualche informazione: in Campionato, nel suo girone della stagione regolare il Padova ha vinto due volte col Chievo, ha pareggiato entrambe le gare con l’Inter (una squadra che non ha mai perso), ha perso di misura col Milan dopo essere andata in vantaggio. Io quindi ero consapevole della forza del Padova. Oltretutto a Monteboro, nelle ultime gare, non avevamo fatto benissimo…eravamo andati meglio fuori casa…quindi, in considerazione della difficoltà che erano palesi e che conoscevamo, i ragazzi sono stati bravi a tenere botta in un momento difficile della gara ed a fare quei 25 minuti che ci hanno permesso di capovolgere la gara a nostro favore.

 

Ultima cosa. Il sogno lo sappiamo qual è….ma a parte i sogni…che cosa vi aspettate da queste Fasi Finali, con che spirito ci andate?

Cercare di essere competitivi. Il che vuol dire accettare il confronto, accettare le difficoltà, avere grande furore agonistico quando dobbiamo averlo, Questo deve essere l’atteggiamento che secondo me contraddistingue una squadra che ha personalità e che ha coraggio. E noi abbiamo dimostrato di averne nel corso di tutto l’anno perché anche nelle partite perse (come col Parma sia all’ andata che al ritorno) abbiamo dimostrato di essere competitivi e di stare sempre in partita. Ecco, io mi auguro che la nostra squadra sia sempre in partita, sia sempre competitiva e poi vediamo quello che riusciremo a fare

 

Intervista di Fabrizio Fioravanti

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1 commento

  1. Mister Cecchi oltre essere un grande tecnico e’ un conoscitore profondo dei giovani,lavoratore instancabile,professionista pignolo,severo e sempre teso a nuove conoscenze,insomma maturo per salti professionali sempre più’ importanti,ma sempre al servizio dell’Empoli,perché’ è’ una risorsa insostituibile,Forza Mario!!!Forza Ragazzi!!!

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