Non era mai successo in Serie A che dopo 15 giornate le ultime tre classificate avessero un misero totale di 18 punti: 5 il Verona, 6 la Sampdoria e 7 la Cremonese. Un record negativo assoluto. Il precedente risale alle stagioni 2016-17 e 2017-18 nelle quali i punti raccolti dalle squadre nelle ultime 3 posizioni dopo le stesse 15 giornate erano stati 20. Da quando la Serie A è tornata a 20 squadre ( nel 2004) soltanto sette volte si era scesi sotto i 30 punti e mai sotto i 20. Inoltre il distacco tra la terz’ultima e chi la precede in classifica, dopo 15 giornate, fin qui era stato nella peggiore delle ipotesi, pari a 3 punti. Il record negativo risale alla stagione 2011-2012, quando il Novara a quota 12 inseguiva il Siena con 15 punti. Adesso la distanza è addirittura raddoppiata, con la quota salvezza che potrebbe essere intorno ai 32/33 punti.

Ovviamente diversa la situazione con il resto d’Europa guardando agli altri principali campionati a 20 squadre dove le ultime tre, dopo 15 giornate, hanno totalizzato più di 30 punti: In Bundesliga 36 punti, in Premier 35, in Ligue1 31….

Da dire che quest’anno la lunga sosta di oltre 50 giorni per i mondiali sarà un punto interrogativo per tutte le squadre tanto che potrebbe iniziare un altro campionato alla ripresa a gennaio rimescolando le carte in campo. Mese che sarà anche quello delle trattative di mercato per la sessione invernale dove le squadre in difficoltà potranno rivoluzionare i propri organici. L’esempio della passata stagione è la Salernitana che cambiò completamente la squadra e raggiunse una clamorosa salvezza dopo un pessimo girone di andata.

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19 Commenti

  1. La situazione attuale della classifica (ultime tre posizioni) favorisce l’Empoli.Una di queste e’ probabile che rimontera’ quindi bisogna non mollare e non cullarsi sugli allori.Carlo B.

  2. L’incognita sosta è per chiunque…. mancano tante giornate, ma il “cambio di passo” lo possono fare chi ha soldi veri da spendere nel mercato…. ma chi delle ultime tre è in grado di farlo? Certamente non la Sampdoria, difficile per il Verona…. noi dovremmo essere bravi a vendere un pezzo pregiato già a gennaio, con la promessa di tenerlo fino a giugno…. e reinvestire bene, correggendo quello che non va nel mezzo e davanti…. Caputo, sarebbe un graditissimo ritorno!!!!

  3. La Sampdoria potrebbe farlo solo se come si legge ci fosse la vendita al fondo arabo. Allora se ci mettono i soldi potrebbero risalire come la salernitana che fu compprata il 31 dicembre. Poi non capisco cosa dovrebbe cambiare con la lunga sosta. Il mercato è a gennaio come sempre. La chiave è lì, se qualcuna delle ultime 3 può spendere la quota di alzerà. Altrimenti sarà ancora più bassa dello scorso anno

  4. ho preso dei brocchi raccattati che un mi son costai nulla perche la serie a e’ ridiola.

    parafrasando i nikke d un rinco a giro su questo sito:
    CON NULLA MI SARVO FACILE E RIMPINZO I CONTI

  5. Infatti passa dal Castellani la salvezza:
    Empoli-Samp
    Empoli-Spezia
    Empoli-Lecce
    Empoli-Salernitana
    Empoli-Bologna
    Se vinci queste partite sono altri 15 punti!

  6. Come scritto in altro commento quest anno il campionato è uno dei più scarsi degli ultimi tempi e bisogna approfittarne per gettare le basi per un ciclo duraturo nella massima serie, spero che Zanetti riesca a rimanere per tutta la durata del contratto.

    • Ma quali basi vuoi gettare con una società che va avanti solo a prestiti e vende i giovani bravi dopo appena 3 mesi fatti bene?
      Ad empoli non esiste un progetto tecnico.
      L anno prossimo ti salvi se il campionato è mediocre come questo e sarà difficile perché quest anno il livello è imbarazzante.

      • Intanto questa stagione son stati confermati Vicario Stojanovic Luperto Ismajli Cacace Parisi Tonelli Haas Bandinelli Henderson Bajrami e sono stati portati in prima squadra i ragazzi del vivaio Degli Innocenti Baldanzi Fazzini Guarino e Ekong. Se non è programmazione questa..

        • Dovevano vendere tutti?
          L attacco di soli prestiti per il secondo anno consecutivo e la vendita precoce di asllani e viti sono più che sufficienti a dimostrare che preferiscono vivere alla giornata.

          • Asslani e Viti hanno portato nelle casse 30 milioni secondo te ne potevano fare a meno? Forse sì se avessero venduto Parisi e Vicario ma dai retta è stato meglio così

          • Alla giornata vive la tu mamma

            Io vendo e fo sordi tutti gl anni

            E investo in montesborro che quando bekka lo rivende ci si fa un villaggio turistico a ovest di bayahibe, poco sotto de casa de campos

  7. E’ la riprova che non è colpa del campionato a 20 squadre (basta vedere gli altri tornei europei menzionati nell’articolo).
    La verità è che le risorse economiche dovrebbero essere distribuite in modo più equo per favorire la competitività….

  8. Empoli già salvo, la seria A quest’anno è veramente imbarazzante. Ha avuto ragione il Corsi, ha venduto i migliori arricchendosi (ulteriormente) ha preso 4 scarti e si salverà…

    • Per ragioni oscure

      A EMPOLI FA CONCA, E NON COCUZZOLO

      tutta la crema della crema si ferma lí da millenni e resta lí gaudiosa nell ignoranza

      Ma te guarda i korzi che giochino ha creato. E li piglia anche pe i xulo, e gli embolesi come godono a esse presi pe i xulo.

      Gnamo è lunedi, quarche brodo che mi porta la valigetta rossa

  9. D’accordo con Cuorematto, ma fino ad un certo punto. In premier league, dove i ricavi da diritti televisivi sono molto più alti (3,5 mld) rispetto a germania (1,3), spagna (2,1), italia (1,2), francia (0,8), lì c’è certamente un modello di distribuzione più equo: il rapporto fra chi incassa di più e chi meno è di 1,6; in italia è più alto, ma non più di tanto, e cioè 2,9; mentre in spagna è di più, cioè al 3,8; e anche in francia al 3,2 . Quindi siamo secondi in europa come equità di distribuzione fra tutte le 20 squadre.
    Il problema è forse un altro: in italia a certe squadre blasonate si perdona tutto e si permette tutto (debiti, liquidità, dilazionamento nel pagamento stipendi ecc), e non si ha la forza di far valere le regole, anzi le regole cambiano in base alle altrui esigenze. Purtroppo c’è poco da fare, ed è proprio questo diverso trattamento (più rigido con le più piccole e molto permissivo con le grandi), che non permette di rendere competitive le societá minori.

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