L’allenatore azzurro, Paolo Zanetti, ha rilasciato un intervista al quotidiano Il Tirreno tracciando un bilancio di questa prima parte di stagione e uno sguardo al futuro.

Zanetti, che cosa fa quando non pensa al calcio?

«Non c’è un momento in cui non penso al calcio. L’unica che mi fa staccare per qualche ora, ogni tanto, è mia figlia».

In una ideale scala che va da Zeman che fuma tranquillo in panchina e Mazzone che va a esultare sotto la curva dell’Atalanta in quel famoso derby col Brescia, lei dove si colloca?

«Sono certamente un allenatore passionale. In panchina la mia passione si avverte. Cerco di creare un clima che possa sostenere la squadra anche dal punto di vista emotivo. In panchina e fuori dal campo cerco di essere sempre me stesso, non scendo a compromessi per fare questo mestiere».

Che giudizio dà di questa prima parte della stagione?

«Il bilancio è buono, volevamo che fosse ottimo. Abbiamo fatto punti importanti, qualcuno lo abbiamo perso per strada, altri li abbiamo trovati. L’importante è il vantaggio che abbiamo accumulato sulla terzultima. Fare punti in Serie A non è semplice per nessuno. Però siamo consapevoli di essere giunti a due quinti del campionato e non abbiamo fatto ancora nulla».

Il cammino è ancora lungo. Come si arriva alla salvezza?

«Anche facendo tesoro della lezione dell’anno scorso, per quanto mi riguarda. Quell’esperienza mi è servita e nel gruppo che alleno ci sono tanti giocatori che sono nelle mie stesse condizioni».

Che cosa si aspetta dal mercato? Qualche movimento in attacco?

«Secondo me la cosa più importante è preservare il gruppo. Quando un gruppo fa bene non va infettato. È importante che quelli bravi restino, sono come nuovi acquisti. Poi probabilmente ci sarà da sfoltire la rosa, anche perché alcuni giovani sono esplosi prima del tempo e hanno cambiato le gerarchie. Per ottenere certi risultati serve tempo e serve mantenere la struttura di un gruppo».

Come ha trovato la squadra alla ripresa e a cosa serve questa settimana di ritiro in Costa del Sol?

«Stanno tutti bene. Due settimane di stop, a questo punto della stagione, non spostano molto. C’è da mantenere la condizione più che da caricare. Il ritiro in Spagna servirà intanto a dare un po’ di respiro ai nostri campi, ci sarà un clima favorevole per gli allenamenti e stare insieme per sette giorni serve anche a cementare il gruppo, una cosa che è sempre utile».

I Mondiali li sta guardando? È un caso che l’Italia non si sia qualificata per due volte di seguito?

«Certo che li guardo. Il calcio è una droga per me. Li guardo anche per prendere qualche spunto. Secondo me l’Italia è fuori anche a causa del format. Basta una partita persa e rischi l’eliminazione. A livello tecnico gli azzurri ci sarebbero stati benissimo in Qatar. Dirò di più: secondo me i campioni d’Europa dovrebbero esserci di diritto ai Mondiali. Poi però devo dire che si nota la differenza di livello tra la Serie A e, per esempio, la Premier League».

Lei ha giocato a lungo in Serie A. Molti giocatori soffrono l’addio al calcio giocato. A lei manca il campo?

«No, il campo non mi manca. Quando ho smesso l’ho fatto convinto di fare questo mestiere».

Quanto incide un allenatore sul rendimento di una squadra?

«Meno di quanto si pensa. Sono i giocatori i veri protagonisti. Sono le loro prestazioni che alla fine incidono sul rendimento di una squadra».

Lei pensa di più ad allenare la testa dei suoi giocatori o all’aspetto tattico?

«Dipende dal gruppo che hai a disposizione. L’aspetto mentale è quello più difficile da allenare. Per quanto mi riguarda cerco di capire le singole situazioni e affrontare i problemi. L’unica regola è questa: prima viene la squadra, poi il singolo».

In questa prima parte di campionato abbiamo visto un Empoli che fa un po’ meno possesso e cerca di essere più verticale con gli inserimenti dei centrocampisti. È la strada giusta?

«Sì, stiamo cercando di essere più verticali. Col solo possesso non si vincono le partite. E allora bisogna stare sul pezzo, orientati al risultato, per cercare di vincere anche certe partite sporche. Questo non significa che vogliamo tralasciare l’aspetto estetico. Dipende dalle situazioni».

Questa potrebbe essere una stagione decisiva per lei. Empoli ha già lanciato allenatori che poi sono entrati nel grande giro. Lei non ha ancora 40 anni, li compirà il 16 dicembre. Ha in mente un fioretto in caso di salvezza?

«No, non ho pensato a nessun fioretto. Penso al lavoro sul campo e cerco di metterci tutto me stesso. So che la seconda salvezza è sempre quella più difficile ma sono fiducioso. Devo dimostrare di essere un allenatore da Serie A».

Per quale squadra tifava quando era piccolo?

«Poi questa me la porto dietro (ride). Sono cresciuto nel Vicenza e tifavo per il Vicenza, poi ho simpatizzato per il Milan e in seguito ho smesso di tifare per una squadra».

Lei non ha un profilo Facebook e non è su Instagram, mentre molti calciatori frequentano assiduamente i social. Che cosa ne pensa?

«Mah, il mondo va in questa direzione e certamente i social hanno dato qualche vantaggio in termini di comunicazione, ma tirano fuori anche il peggio in certi casi. Io non li frequento per carattere, fondamentalmente sono molto “casa e campo” e poi mi faccio gli affari miei. Non mi piace apparire. Cerco la gloria ma non cerco la fama».

A Venezia aveva di fronte una tifoseria molto calda. Che tifosi ha trovato a Empoli?

«I nostri ultras sono fantastici. Cantano dal primo all’ultimo minuto delle partite e spesso io dico ai ragazzi che bisogna giocare anche per loro. Il calcio è fatto di emozioni e loro se le meritano».

Con tutto il rispetto per Empoli, dopo sei mesi in Toscana quanto le manca Venezia, come città?

«Venezia è una delle città più belle del mondo. Io sono veneto e naturalmente ci andavo anche prima di allenare la squadra. Ma devo dire che anche qui ci sono tante cose belle, a Empoli e nei dintorni. Ci sono colline meravigliose, tanti bei posti dove andare».

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24 Commenti

    • Pjaca Lammers Ekong Degl’Innocenti e forse se individuano un sostituto, pure Cacace potrebbe essere mandato a giocare di più.

      • Cacace dovresti prima trovare il sostituto…secondo me se arriva una buona offerta anche Stojanovic potrebbe salutare la curva, e forse potrebbe arrivare una rescissione con Tonelli.
        Il centrocampo difficile veda cessioni se non di qualche giovane in prestito, sulla trequarti penso che saluteremo Pjaca.
        Lammers può essere che vada via, ma vale lo stesso discorso di Cacace: prima lo devi sostituire, quattro attaccanti servono.

  1. Mandare a giocare a Gennaio: Lammers,Pjaca,Tonelli, Degli Innocenti,Ekong, e prendere un buon centrocampista e una buona punta, che abbiano fame di arrivare, poi siamo a posto.

  2. Tonelli va ceduto mi dispiace per il ragazzo ma non si può pagare un ingaggio cosi’ oneroso per uno che garantisce 3, 4 partite all’anno , pjaca credo che sia lo stipendio più alto dell’intera rosa e baldanzi il peggiore misteri della vita ….Cmq Tonelli , pjaca, degli innocenti , Ekong ed henderson OUT , dentro Zurkoskwi , Shouromoudov e siamo a posto

  3. Henderson (non contento pe lo scarso impiego), Lammers (giocatore non da A), Degl’Innocenti (abbiamo già Grassi e Marin).
    Pjaca e Bajrami possono servire alla causa, a meno che per quest’ultimo arrivi un’offerta adeguata, ma in questo momento non credo proprio.

  4. Non sara’ facile aggiustare la rosa.Sicuramente occorrono una punta bomber,un centrocampista,un centrale (ne abbiamo 4 ma solo 2 affidabili).La salvezza e’ tutta da conquistare .Carlo B.

  5. Bajrami e’ un giocatore che ad oggi,per un motivo o per l’altro,non ha espresso tutte le sue potenzialita’ e qualita’.Dispiacerebbe un suo addio perche’ lascerebbe l’amaro in bocca a tutti i tifosi.Carlo B.

  6. Mister non farti fregare a gennaio….P.s.Giustissima la qualificazione di diritto per chi vince l’Europeo(e che si doveva far di più per partecipare a dei mondiali in cui hanno giocato Costa Rica, Usa e tante altre squadrine???).

    • Bastava pochissimo di più … non far tirare il rigore, a due minuti dalla fine, a chi in precedenza ne aveva falliti ……….

  7. A me vuoi fate schianta’ dalle risate su Tonelli va dato via. Secondo voi geni chi lo vuole uno fermo da 8 mesi? Dai. Cerchiamo come ha detto il mister di non modificare la squadra come lo scorso anno. In prestito solo i giovani e una punta dentro. Stop. Non andare a cercare le mire di gennaio. Anche Lammers e Pajca, perché Atalanta d juve se li dovrebbero riprendere? Perché noi siamo bellini,? Ora a gennaio dopo 15 partite dove hanno fatto male non li vuole nessuno, così le loro società devono anche pagare i loro ingaggi.

  8. Sono d’accordo. Anche quando dice di sfoltire la rosa. Degli Innocenti per esempio potrebbe essere il regista che serve ad Andreazzoli a Terni. Fa un anno di B e torna da noi.

  9. “…fondamentalmente sono molto “casa e campo” e poi mi faccio gli affari miei. Non mi piace apparire”.
    BRAVO MISTER !!!
    Applausi.

  10. lammers nn si tocca, col sassuolo entrato lui, si e’ vinto. quello da mandare via al limite e’ un ex giocatore come destro, che salta le partite per il colpo della strega, manco fosse un 36enne che gioca nell’uisp.

    • Krakow di solito sono d’accordo con te. Ma dire “Lammers non si tocca” mi sembra un’eresia. Non che debba partire x forza, intendiamoci, ma non mi sembra imprescindibile, anzi.
      Destro deludente, ma al momento è l’unico e ribadisco l’unico che vede la porta.

      Zanetti uomo serio e buon allenatore. Intervista molto bella.
      Però onestamente a me le “partite sporche” mi garbavano nell’UISP, in serie A preferisco prenderne 5 una volta e darne 5 la volta successiva. Rispetto e tifo il Mister, anche se il calcio moderno mi sembra stia andando in altra direzione.
      Forza Empoli, forza Mister!
      Ps: Henderson e Tonelli bandiere biancoblu!

      • Oggettivamente parlavano di noi molto di più negli anni degli allenatori giochisti.
        Ma è normale e comprensibile.
        Quest’anno sarà un anno di transizione dove avremo meno puntati i fari accesi su di noi…

  11. Ma perchè questo accanimento da parte di alcuni per Tonelli?
    Io credo che l’anno scorso avesse giocato con un un modo di difendere come quello di quest’anno avrebbe fatto meglio, noi ci ricordiamo un paio di partite negative ma era messo palesemente male in campo per quelle che erano le sue condizioni, tra l’altro aveva giocato poco poco e non era in ritmo partita, poi si è rotto il crociato ed ora che sta rientrando lo si vorrebbe far rescindere o qualcuno mandarlo in prestito?
    Aspettiamolo e pensiamo che in fondo è una bandiera e può benissimo fare la riserva e dare il suo contributo anche nei finali di partita in attesa che salga di condizione.
    Ma vi da tanta noia?

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