Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Anticipo del sabato alle h. 15 per la 14esima giornata del campionato di Serie A 2021/22, disputato esattamente il 27 novembre 2021. Ma prima di parlare del tifo della partita ricordiamo Alberto Andreazzoli, fratello di Aurelio, mister dell’Empoli F.C., affettuosamente chiamato “nonno” dai tifosi empolesi, scomparso a 81 anni la sera di giovedì 25 novembre all’ospedale di Massa dov’era ricoverato da un mese. Il mister in conferenza stampa si è commosso nel ricordare il fratello ed ha detto “I miei tifosi mi hanno fatto un regalo”, infatti, nelle vicinanze degli spogliatoi, per l’occasione era stato esposto lo striscione “Vicini alla famiglia Andreazzoli forza mister”. Altrettanto vicini siamo al 19enne difensore dell’Empoli Mattia Viti per la prematura scomparsa di sua madre Daniela, notizia diffusa il 28 novembre, il giorno dopo la vittoria con la Viola. Al sentitissimo derby, a dir la verità più da parte empolese che da parte fiorentina, hanno assistito 7.878 spettatori, dato ufficiale tra paganti e abbonati, quindi un’affluenza allo stadio inferiore alle attese (ci si aspettava almeno 10mila presenze), forse condizionata dal maltempo che il meteo aveva previsto a Empoli ben prima di sabato scorso; previsioni che son state puntualmente azzeccate, con uno scroscio, con anche un minuto di grandinata, nel prepartita, e durante la gara una pioggia battente, molto forte, iniziata intorno al 30esimo, che ha condizionato non poco il tifo da ambo le parti, soprattutto quella azzurra, con tanta gente che si è andata a riparare sotto il tettoncino della Maratona Inferiore e nel corridoio attiguo, mentre i tifosi viola sono rimasti al loro posto, visto che non avevano riparo. Da Firenze sono arrivati in 3mila circa, sistemati tra la Curva Sud e la Tribuna Laterale Sud; in Curva Nord qualche fiorentino della zona empolese.

Gli Ultras Viola si sono sistemati perlopiù nel terzo e penultimo spicchio di Curva, partendo dalla Maratona, riempiendolo tutto, e una parte nell’ultimo spicchio, formando un unico “corpo” di Ultras, mentre l’ultimo spicchio veniva quasi riempito da gente “normale”, che era anche nel secondo spicchio, occupato a macchia di leopardo, mentre il primo era semideserto. Anche la Laterale Sud non era ben riempita. Il tifo viola è stato più che buono, puntuale il coro al 13° per Davide Astori, applaudito dal resto dello stadio, soprattutto dopo il goal di Vlahovic al 57’, fragoroso in quegli attimi in cui esprime tutto il suo potenziale. Fino ad allora era stato comunque all’altezza, poi sempre assai buono, ma si spegne alla fine, con l’1-1 di Bandinelli all’87’ e col raddoppio azzurro di Pinamonti due minuti dopo. Per i Viola quei due minuti, più i restanti sei, compreso il lauto recupero di 5 minuti, sono stati da incubo per quanto riguarda il tifo canoro, sovrastati dall’esplosione, dall’apoteosi di gioia che squarcia il cielo di Empoli, che verso fine gara aveva dato un po’ di tregua alla pioggia. Il tifo azzurro, in quegli attimi, ha toccato decibel molto alti, visto anche che la partita si era incanalata sui binari dello 0-1 e a quel punto sembrava segnata. La gioia della “Maratona Emiliano Del Rosso” è stata tanta alla fine, e si sono sprecati i cori di sfottò e di presa in giro nei confronti dei Viola attoniti. Venuto molto bene il “Volevate vincere, l’avete presa nel c…fiorentino vaffanc…, fiorentino vaffanc…, meno bene il famoso coro sulle note di “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, occorre dirlo “coperto” dagli altoparlanti che sparavano l’inno azzurro. Patetico il coro “Empoli, Empoli” dei viola nel dopopartita, come se la Maratona Inferiore avesse bisogno d’aiuto. La prova della Maratona è stata bella nel finale, suppergiù alla pari dei Viola nel primo tempo e fino al goal loro, quando è salita in cattedra la Curva Sud, ed alla Maratona gli c’è voluto un po’ prima di ricarburare.

Da notare fumogeni rossi ad inizio partita, e blu ai primi minuti della ripresa, mentre i fiorentini ne accendono uno prima della partita: di questi tempi non è poco. Gagliarda e tosta comunque la prova delle due tifoserie, belli i bandieroni dei due schieramenti, purtroppo non sventolati durante il nubifragio, in Curva Sud mancava lo striscione originale degli “Unonoveduesei”. La rivalità tra empolesi e fiorentini, è nata verso il 1996-‘97, dopo che, specie negli anni ’80 vigeva un fraterno gemellaggio, rinnovato più volte con giri di campo coi bandieroni, che a pensarci oggi sembra impossibile, suggellato ancor più dalle prime due partite che l’Empoli disputò “in casa” a Firenze nel 1986/87, primo anno calcistico assoluto della squadra azzurra in Serie A, contro Inter e Juventus, con gli Ultras di Empoli e Firenze mischiati in Curva Fiesole, coi Viola che spesso facevano partire i cori. Poi, arrivati, al 1997/98, la stampa e tv fiorentine cominciano a chiamare gli empolesi “cugini di campagna”, da un gruppo musicale pop fondato a Roma nel 1970. Si arriva così alla sfida del 28 settembre 1997, derby in Serie A dopo quasi 10 anni: Fiorentina-Empoli 1-2 (Batistuta 24’, Max Tonetto 60’, Giovanni Martusciello 94’), con un risultato e una successione delle reti che ricorda il derby dell’altro ieri. Non è che l’inizio di una forte rivalità, fatta di agguati e gravi incidenti, soprattutto quelli del 24 gennaio ’99, 0-3 per i Viola, con gol tutti nell’ultimo quarto d’ora, di Heinrich, Rui Costa e Edmundo, brasiliano che sul più bello mollò Firenze per andare al carnevale di Rio de Janeiro, posticipo serale della 1^ giornata di ritorno, con la Fiorentina campione d’inverno, in piena corsa-scudetto. Da quella sera la rivalità si fece ancora più aspra e sentita anche dai fiorentini, che nella fattispecie ne rimediarono. Poi è stato un susseguirsi di scontri, anche su appuntamento, fuori dal contesto stadio.

Uno sguardo altrove: Salernitani compatti, agitano alcune bandierine in CAGLIARI-SALERNITANA, riempiendo quasi tutto il settore ospiti, ma, stranamente, si sentono raramente. Tra gli striscioni “Salerno”, che dovrebbe rappresentare tutta la tifoseria, “U.M.S.” (Ultras Movement Salerno) e “Centro Storico”. Curva Nord abbastanza piena, anche se l’affluenza allo stadio non è granché, autrice di un buon tifo. In buon numero i veronesi a Genova, occupano tutto il secondo anello ospite, per SAMPDORIA-VERONA: le due tifoserie sono legate da un fraterno gemellaggio e per l’occasione anche i doriani si rifanno il trucco, con tanti bei bandieroni nella parte bassa della Gradinata Sud, mentre gli “Ultras Tito” sembrano ancora in sciopero, forse aspettano il 100% della capienza degli stadi.

Occupano praticamente tutto il settore ospiti i tifosi della Dea a Torino per JUVENTUS-ATALANTA, ma si sentono soprattutto al goal e nei festeggiamenti finali; bello lo striscioncino “Delirio totale”. Si fanno sentire a sprazzi gli juventini, ogni tanto alzano i decibel, ma sono ancora in polemica con Agnelli per il caroprezzi. A Venezia per VENEZIA-INTER gli interisti Ultras occupano tutto il settore ospiti e quasi tutto il resto della Nord gli interisti “normali”. Espongono per i primi 6 minuti lo striscione “Riposa in pace Lele vecchio ultrà”, la loro prova non è granché, primi 30’ quasi sempre zitti, si svegliano un po’ sullo 0-1 al 34°, al 15° del secondo tempo espongono lo striscione “Ivan Cordoba la tua curva ti saluta”, il colombiano che dal 10 febbraio 2021 è consigliere delegato dell’Area sportiva del Venezia, nonché socio della stessa società. Fanno festa alla fine. Il tifo dei veneziani è superiore, più che buona la loro prova di tifo, con loro i gemellati modenesi con tanto di striscione “C.u.c.s. Modena”, tengono su parecchio il coro “E forza Unione facci un gol” ad inizio secondo tempo. Stadio sold out al 75%, ma gli spettatori sembrano anche di più.

I friulani, in UDINESE-GENOA, allestiscono una bellissima coreografia per suggellare il fraterno gemellaggio che li lega ai genoani e per festeggiare il 125esimo anniversario dell’Udinese: in cima la scritta, metà bianconera e metà rossoblù “Vicini nella storia”, con ai lati gli stemmi delle due società; al centro un copricurva con gli scatti delle formazioni d’epoca dell’’Udinese Calcio’, con l’anno di nascita “1896” e del ‘Genoa Calcio’ con l’anno di nascita “1893”, e in basso, con agli estremi “Curva Nord” e “Gradinata Nord”, la scritta “Assieme nel futuro”, metà bianconera, metà rossoblù. I genoani, considerata anche la distanza, sono in un buon numero ed espongono uno striscione rossoblù sul gemellaggio. Sono in polemica con la società. Una 40ina i sassolesi presenti al “Meazza-San Siro” di Milano: MILAN-SASSUOLO richiama un buon pubblico; inferiore al solito, anche per l’andamento della gara (finirà 1-3), l’apporto della Curva Sud del Milan. Sassuolesi alla fine ringraziati dai propri beniamini. Occupano tutto il settore ospiti, addobbato di striscioni e bandieroni i bolognesi per SPEZIA-BOLOGNA: più che buono il loro tifo che molte volte, specie nel finale, supera quello degli spezzini, che pur ci mettono volontà; bella una loro sciarpata.

46.728 il numero ufficiale degli spettatori di ROMA-TORINO, come di consueto buona prova della Sud, che espone striscioni come “Grazie per aver vissuto una vita da Tullio…e grazie a voi per avermi accompagnato” ed “E’ solo un arrivederci al prossimo incontro…ciao Bizio”, dedicati a due ultras prematuramente scomparsi. Circa 400 i torinisti, con un bandierone e un sostegno moderato, sotto al loro standard. In buon numero i laziali a Napoli, occupano buona parte del settore ospiti superiore per un NAPOLI-LAZIO sotto il segno di Diego Armando Maradona, la cui statua in bronzo, ad altezza d’uomo, compare già nel prepartita ad ispirare un Napoli perfetto (4-0). Oltre 45mila gli spettatori presenti in una serata di pioggia. Le due curve rispondono presente, sia la Curva B, nell’anello superiore con il bel striscione “Ultras”, che la A, nell’anello inferiore, riconoscibile dal bandierone “Curva A”, e sono autrici di un bel tifo.

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16 Commenti

  1. La penultima volta i fiorentini non vennero perché i biglietti erano cari, non perché la loro squadra faceva schifo….. questa volta erano “lanciati” dalla vittoria sul Milan e i biglietti, erano di colpo diventati economici, poi….. è finita come è finita.
    Ci sarebbe bisogno maggior equilibrio e meno spocchia….. per di più, la penultima volta c’era il sole, e questa volta hanno preso pure l’acqua ed era freddo da cani….. ben gli sta.

  2. Per Claudio “Freccia”.
    Già durante il derby degli anni ’80 finito 1-0 per l’Empoli con goal di jhonny ekstroem il gemellaggio era venuto meno.
    Dopo il giro di campo con i bandieroni ed i cori di sostegno reciproco, i fiorentini impazzirono letteralmente dopo il nostro goal. Lo ricordo bene, ero in curva sud ed allora eravamo “mischiati” (altri tempi, oggi impensabile).
    Cominciarono a gettarci di tutto: accendini, sassi, tubi… Tutto questo solo perchè noi ci eravamo “permessi” di gioire al nostro goal…
    Questa è solo una puntualizzazione, niente di più. Il resto lo ha fatto il goal di Martusciello al 94’…

  3. A Torino 20 euro ,e c’è il ridotto a 10 euro,si parla sempre male degli altri, e un si guarda mai in casa nostra,vale per tutto…..

  4. Per Ettore. Per precisare: al primo derby con tanto di giro di campo e vinto 1-0 con gol di Ekstroem noi riempivamo la curva sud e loro erano nella prima curvetta nord. Solo il secondo anno ci mescolarono in modo a dir poco scellerato nella sud e fu lì che scoppiò l’amore con gli appartenenti alla RAZZA SUPERIORE

  5. Ti sbagli.. Ha ragione Ettore… Era il 1 anno di Serie A.. Nell 86. Mischiati in Curva Sud..allora erano 3 settori.. Noi ne riempivano 2 e mezzo…ed e’ in quello accanto alla laterale Sud che si scateno’ il parapiglia…al goal di Ekstroem. Verissimo.. Ero li

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