L’attaccante azzurro Stiven Shpendi ha rilasciato una bella intervista nell’edizione odierna del Corriere Fiorentino.

“L’ultima con il Sudtirol è stata una vittoria importantissima, che ci dà tanto morale e dei punti che creano sempre entusiasmo e positività. Il nostro è un gruppo giovane, è vero, ma questo risultato ci deve dare fiducia per le prossime partite.”

L’Empoli punta davvero solo alla permanenza in Serie B?

“L’obiettivo primario è quello di tenere la categoria e di provare a vincere quante più partite possibili. Poi, alla fine, vedremo dove saremo arrivati.”

Quanto si sente cambiato rispetto alla sua prima esperienza a Empoli di due anni fa?

“Sicuramente tanto. Due anni fa venivo da una sola stagione in Serie C dove avevo fatto bene, ma rispetto agli altri ero indietro fisicamente e mentalmente. Adesso mi sento un altro calciatore, sono cresciuto su entrambi questi aspetti, anche grazie all’esperienza in B dell’anno scorso. Mi sento migliorato.”

In queste prime gare ha già segnato 3 gol, l’anno scorso a Carrara ne realizzò 4….

“L’anno scorso è stata una stagione difficile a causa degli infortuni. In questa, invece, ho iniziato bene e sicuramente voglio superare il numero dei gol che ho realizzato nel passato campionato. L’obiettivo è arrivare in doppia cifra.”

In cosa può crescere?

“Sicuramente devo migliorare in tanti aspetti, tipo la protezione della palla, giocare spalle alla porta e il colpo di testa.”

Lei ha debuttato in serie C, nel 2021, con la maglia del Cesena, a fianco di suo fratello gemello Christian….

“Ho solo dei bellissimi ricordi di quegli anni, perché giocare ed allenarsi con il fratello è una cosa che in pochi riescono a afre. Un giorno sarebbe bello poter tornare a giocare insieme, tra l’altro ci troviamo bene, perché siamo calciatori compatibili.”

Con suo fratello vi confidate, vi aiutate, vi supportate. Ma è vero che quando sta male un gemello, spesso sta male anche l’altro?

“C’è questo legame speciale, se vedo che soffre o che sta male per una partita o per cose fuori dal campo, automaticamente soffro anche io.”

Lei è nato ad Ancona, da genitori albanesi che sono arrivati a Fano nel 1997. Ha avuto modo di visitare il paese dei suoi genitori e le hanno raccontato il loro arrivo qui?

“Mio padre è di Puke, mia mamma di Tirana. Ho visitato il paese di mio padre, nel nord dell’Albania, e negli ultimi anni Tirana. Loro non venivano da una situazione semplice e sono arrivati in Italia senza nulla, solo con la speranza di creare un futuro migliore per noi. A me e mio fratello, i miei genitori ( mia madre cameriera, mio padre operaio) hanno insegnato a non mollare mai, a dare il meglio di quello che si fa.”

Ha doppia cittadinanza, ma ha indossato la maglia delle nazionali giovanili albanesi. Scelta o opportunità?

“Sono albanese, per me è motivo di grande orgoglio indossare la maglia dell’Albania. Lo è per me e per tutta la nostra famiglia.”

Il suo sogno nel cassetto?

“Giocare con mio fratello in nazionale maggiore.”

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14 Commenti

  1. Davanti c’è abbondanza.Dionisi è un mister preparato ma allo stesso tempo ambizioso.Son curioso di vedere,se viene,come gestirà e sfrutterà a livello tattico questa ampia scelta nel reparto offensivo.

  2. E’ comunque bello che ragazzi nati e cresciuti qui in Italia sentano un legame forte con le origini dei loro genitori. Ho comunque l’impressione che un pochino sia anche per opportunità perchè anche se c’è penuria in Italia di giocatori forti nella Nazionale Italiana difficilmente sarebbe convocato anche nel futuro, mentre con l’Albania ha grosse chanches insieme al fratello.

    • Shpendi è ancora molto giovane…nella nazionale italiana è stato convocato un certo Maldini (non Paolo) quindi non vedo perché non potrebbe…in futuro…essere eventualmente convocato Shpendi…i calciatori dell’est hanno un grande attaccamento alle loro radici e questo è molto bello…

  3. Sassate no,ma onestamente mi sembra di vederlo giocare sempre nello stesso modo in cui giocava due anni fa.
    Probabilmente lo ha fatto giocare un po’ più avanti perchè pratica il modulo ad una punta e lui questo fa di mestiere.
    Si tratta di un ragazzo con una buona tecnica e che si sacrifica per la causa(facendo un’ analisi tecnico-tattica alla Andreazzoli probabilmente percorrerà più km di tutti in partita).
    Ma non mi pare abbia fatto una così grossa scoperta.
    Cerchiamo di essere obbiettivi in tutti i sensi.
    Magari la scoperta di Pagliuca ,se così si vuol chiamare, è stata quella di aver coraggio e far giocare Popov.Avrebbe potuto mettere Konate e non ci sarebbe stato il suo boom..
    Lasciando stare i motivi comportamentali,se devo vedere le colpe ed i meriti tecnici dell’ormia ex mister ,considerando anche i risultati sportivi,la somma algebrica va verso le colpe,sempre secondo me,doverosa premessa che produco ogni volta che esprimo un concetto.
    Ricordatevi che quando viene esonerato un mister le colpe e responsabilità non sono mai in capo ad un’unica persona.
    I mister sono quelli che spesso ci mettono la faccia,fungono da capro espiatorio e pagano per tutti.

  4. 73 punti
    mancuso 20 gol lamantia 11
    ryder matos a decidere le partite alla josè altafini
    bajrami a fare assist
    stulac regista
    4-3-1-2….
    mi sembrava di essere nel paese dei balocchi

    • e invece mi dicono che sono bugiardo…macchè bugiardo…
      via, un pò è vero…ma lo fò a fin di bene, per il bene del portafoglio, come fan tutti
      adesso però ho deciso, non dirò piu’ bugie, l’ho promesso anche alla fatina fabrizzina
      m’ha detto ovvia su’ torna pinocchio, un ti si crede ma un si sa piu’ che pesci prendere

  5. Guido , Passa al circolo Monte della Rena a Sorve’ sur mare che t offro i poncino di Vittori che ha vinto Giani e se fa’ Cardo domani passa a fa’ un tuffo anche lui .
    Vendano i Liorno, un posto si libera

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