Il centrocampista gambiano ha rilasciato alcune dichiarazione all’edizione locale de “La Nazione”
Cosa è cambiato da quella brutta trasferta di Chiavari?
L’avvio di stagione non era stato dei migliori e, siccome il calcio è uno sport in cui l’aspetto mentale conta molto, quando come squadra non hai fiducia questo si riflette inevitabilmente in campo. Penso che dopo la partita con l’Entella abbiamo avuto davvero un’ottima settimana di allenamenti: siamo rimasti uniti come gruppo e la vittoria con il Catanzaro ci ha dato tanta fiducia. Lo abbiamo dimostrato fino alla gara con il Bari.
Oltre ad aver migliorato il rendimento difensivo, Dionisi vi ha dato più serenità e fiducia?
Fondamentalmente abbiamo lavorato duro in settimana. È normale che, quando arriva un nuovo allenatore, ci siano cose diverse da imparare e che serva un po’ di tempo. Penso che siamo cresciuti molto e che dobbiamo continuare così.
Con il Bari hai trovato anche il terzo gol stagionale: ci stai prendendo gusto…
Certo, è sempre bello e fa piacere segnare, ma il mio obiettivo principale è aiutare la squadra. Che sia segnando o in altri modi, per me va bene. Fare gol aumenta la fiducia che ho in me stesso e spero di riuscire a farne altri nel corso della stagione.
Frutto anche della posizione più avanzata in cui giochi?
Sì, giocare più vicino alla porta mi facilita. Fin da quando ero più giovane ho spesso giocato a sinistra, quindi per me è naturale trovare lo spazio e l’angolo per calciare e cercare la porta.
L’infortunio ti aveva fermato in un momento molto positivo, ma ora sembri tornato al top…
Non è mai piacevole fermarsi per un infortunio, soprattutto quando hai un buon ritmo partita perché rischi di perderlo un po’. Ho lavorato tanto per tornare nella miglior condizione possibile, era quello che dovevo fare. E devo continuare a lavorare molto anche adesso che sto bene, per aiutare la squadra il più possibile.
Per l’attacco è un momento d’oro e anche dalla panchina continuate a segnare con regolarità: è questa la vostra forza?
Penso che abbiamo una buonissima squadra. Chi non parte dall’inizio cerca sempre di dare il suo contributo a gara in corso, dando il massimo. Questo è ciò che serve per essere una squadra importante: che tu giochi o che tu sia in panchina, devi aiutare e spingere chi è in campo in quel momento. Abbiamo i giocatori e le persone giuste per farlo.
Adesso arriva il Palermo: può essere la partita che dirà di che pasta è fatto davvero questo Empoli?
Sarà una bella sfida. Il Palermo è una squadra forte ed è in forma, così come lo siamo anche noi. Mi aspetto una partita dura e sarà interessante vedere cosa potremo fare.
Cosa ti piace fare al di fuori del campo?
Onestamente non faccio molto, non avendo qui la mia famiglia o i miei amici. Di solito sto a casa, gioco ai videogame con loro oppure guardo qualcosa su Netflix.
Come ti stai trovando a Empoli?
Mi piace molto. La gente qui è affettuosa e gentile. È una città in cui si vive bene e che ti permette di concentrarti sul calcio con la giusta serenità.














Chi è che non vive bene a Empoli? grande Joseph 💪
solo Zanetti. Ma vedrai che tornerebbe a corsa nel “posto piatto”
…molti vociferavano che fosse l ennesimo bidone di questa campagna acquisti…..
Zanetti è Veneto ed è un sanguigno, è chiaro che si trovi bene e meglio nella sua regione e con pressioni.
Zanetti può andare cortesemente a fare in xulo