Il premio dedicato alla memoria del grande tifoso azzurro, Emiliano Del Rosso, lo porta a casa quest’anno Gugliemo Vicario. Il premio è stato assegnato questa sera nel corso della serata/evento che si è svolta nella sala hospitality dello stadio Castellani, una serata che torna dopo due anni di assenza. Ricordiamo che le votazioni si erano svolte nel giorno della gara casalinga degli azzurri contro la Salernitana.

Un premio oggettivamente meritato per il portiere azzurro, decisamente il migliore della rosa in questa stagione e – viste le motivazioni per cui si assegna questo premio – quello che ha anche dimostrato il maggior attaccamento a questi colori. Colori che purtroppo dal prossimo anno non vestirà più. Resta però una ciliegina davvero importante sulla torta di Vicario, entrare nell’albo d’oro di questo premio significa comunque essere consacrati alla storia dei nostri colori. Motivo in più per non dimenticare questa esperienza empolese per un portiere destinato a grandi cose. Tra l’altro è sicuramente cosa particolare il fatto che in una stagione decisamente positiva, sia il portiere ad essere riconosciuto come uomo simbolo. Serata come sempre molto piacevole, con diversi interventi e con la presenza anche degli altri due finalisti: Asllani e Tonelli. La presentazione dell’evento è stata a cura di Alessandro Lippi. Davvero scarsa invece la presenza del pubblico.

Nel corso della serata è stato assegnato anche il premio “Fair Play”, che come da tradizione va a premiare chi ha compiuto un gesto particolarmente solidale nel corso della stagione a livello nazionale e non professionista. Ad aggiudicarselo è stato un allenatore di una squadra Under 14, Andrea Cuter. Il gesto è stato quello di togliere dal campo uno dei suoi ragazzi nel momento in cui l’altra squadra ha perso un elemento per infortunio ma aveva terminato i cambi.

Di seguito alcune foto della serata:

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

9 Commenti

  1. Giusto così, perché così si è corretto le anomalie di una terna che non rispecchiava i giusti meriti….. Tonelli e Aslani, non dovevano esserci: il primo perché non ha mai giocato, il secondo perché è esploso a fine campionato.

  2. Attenzione Riccardo, il premio non è al miglior giocatore dell’ Empoli come rendimento, e purtroppo questo spesso è stato travisato. Quindi Tonelli ci può stare benissimo nelle votazioni. Vicario (sempre stando al premio) è meritevole non per le sue parate, ma soprattutto per come si è espresso nelle interviste e anche per quel bel gesto di ospitare un bambino ucraino. Poi ovviamente è sempre difficile votare un giocatore per caratteristiche extra rendimento. Pensa un pò l’anno che vinse Flachi, che poi non c’entrava niente nemmeno per il rendomento.

  3. Premio come sempre discutibile nella modalità di votazione e per i parametri che spesso come ha ricordato qualcuno vengono travisati. E se uno legge l’albo d’oro talvolta ci sono nette incongruenze con lo spirito del premio e dei valori che Emiliano incarnava.
    Quest’anno ad esempio un La Mantia ci poteva stare…

  4. Le motivazioni credo che la grande maggioranza di chi vota le sappia, il fatto è che il rendimento incide nella testa di chi vota, specialmente se legato alle ultime prestazioni ed all’umore del momento.
    L’anno scorso è stato anomalo perchè ci sono stati immagino pochi votanti rispetto al solito e seppur a sorpresa vinse quel Dionisi che in quel momento sembrava legato all’Empoli, in fondo ci aveva scelto venendo via da una società ambiziosa nella stessa serie (cosa che personalmente inizialmente non era piaciuta, ma in fondo erano passati quasi 11 mesi e quindi quelle sensazioni a molti erano svanite), era Toscano, era stato artefice di un’annata nella quale non era stato possibile vedere quasi nessuna partita dal vivo e nemmeno gli allenamenti. Molto difficile raccontarla anche per i giornalisti come annata quella scorsa, poi in serie B tutto è più ovattato e non era emerso un giocatore in particolare. A posteriori il premio dell’anno scorso riassume il contrario dei valori che poi ha mostrato, zero attaccamento alla maglia e zero lealtà.
    L’anno di Flachi comunque se non sbaglio fu quello delle cianine di Baldini…quindi fa poco testo.
    Personalmente Vicario ci sta, certo Bandinelli, La Mantia, Zurkowski avrebbero rappresentato validissimi vincitori o quantomeno sul podio.

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