Proseguiamo il giro di interviste con i nostri colleghi della stampa locale per capire un po’ come anche loro vivono il momento particolare e storico che stiamo vivendo e quali sono le impressioni sul futuro calcistico. Oggi ringraziamo di essere con noi Alessandro Marmugi di “Radio Lady”

Ciao Alessandro. Domanda di prassi, come stai vivendo questo (ormai lungo) periodo davvero particolare?

Come tutti, provo una sensazione di grande disorientamento. Viviamo in una situazione davvero insolita che era difficile immaginare fino a qualche mese fa. Dal 9 marzo abbiamo in un certo senso congelato le nostre vite, le nostre passioni, le nostre abitudini. Ora dobbiamo avere pazienza ed essere responsabili. Senza però avere paura. Sono convinto che si potranno risolvere sia i problemi sanitari che quelli economici. Servirà molto tempo e dovremo soffrire. Non dico che #andràtuttobene ma sono convinto che ce la metteremo tutta per far sì che questo accada“.

Con il 4 maggio dovrebbero riprendere anche gli allenamenti delle squadre per poi, si spera, a fine maggio rivedere il campionato. Che Empoli pensi e speri di rivedere?

La speranza è quella di vedere un Empoli brillante e soprattutto motivato. Tutti parlano dell’aspetto fisico, ma sarà importante anche quello psicologico. Serve la testa giusta per affrontare un mini torneo di 10 partite dopo un periodo così difficile. Su questo aspetto mi conforta l’esperienza della società e sopratutto del presidente, che in questo sono maestri“.

L’ultima gara, quella con il Trapani, aveva visto un mezzo passo indietro per la squadra che con Marino il passo lo ha decisamente cambiato in meglio. Si può sempre pensare all’obiettivo importante?

In questo momento è difficile fare previsioni, ma, Benevento a parte, credo che questo stop rimescolerà le carte. L’Empoli ha tutte le chance per giocarsi i playoff da protagonista, ma, occhio alle sorprese perché in queste situazioni possono uscire fuori outsider impensabili. La lotta sarà serratissima

Indubbiamente il mercato di gennaio, con l’arrivo di Marino, è stato un toccasana per la squadra. Chi tra i nuovi ti è entrato maggiormente negli occhi? Perché?

Il mercato di Gennaio ha rivoluzionato la squadra e riportato entusiasmo. Il vero colpo è stato Pasquale Marino, che ha portato idee chiare e serenità. Tra i tanti volti nuovi, se devo fare un nome, faccio quello di Sierralta. È l’esempio di giocatore che è mancato a inizio stagione. Un alternativa di livello, lo definirei un dodicesimo titolare, che credo sarà protagonista non appena si ripartirà. Senza dimenticare chiaramente Tutino ed Henderson, ma il cileno a mio avviso è un vero colpo“.

Uno degli argomenti su cui maggiormente si discute è legato al fatto che la ripresa sarà a porte chiuse. Lo si puo’ definire calcio?

No, un evento senza pubblico è di per sé decisamente un controsenso. Purtroppo il movimento calcio deve proseguire per poter andare avanti, altrimenti molti club rischiano di saltare. Come del resto tantissime altre attività nel nostro paese. Purtroppo quello che si metterà in atto sarà un compromesso. Ma è anche vero che piano piano si deve ricominciare. E il calcio può aprire la strada. Mi spaventa invece chi vuol fermare tutto, chi vuol stoppare qualsiasi evento ludico che possa portare gioia e distrazione. Con gradualità e rispetto delle regole, la vita deve ricominciare. E anche il calcio“.

Tu in che termini e tempi vedi la ripresa dei campionati?

Se vuoi sapere cosa farei, beh io ripartirei a settembre. Da settembre a gennaio terminerei la stagione attualmente sospesa, campionati, coppe nazionali e internazionali. Poi da Gennaio a maggio 2021 metterei su un campionato o coppa italia (chiamatela come volete) atipica, un torneo una tantum, con format uguale per A e B. Due gironi da 10 squadre, uno nord, uno sud e poi una final eight in gare secche. Sarebbe spettacolare, garantirebbe ascolti alle TV, e flessibilità sulle date in caso di nuovi problemi. Ma purtroppo l’Italia non mi sembra un paese aperto a certe idee e all’innovazione“.

Stretta attualità: come giudichi la possibilità di avere cinque sostituzioni?

La salute dei calciatori viene prima di tutto, ma non so quanta utilità possano avere i 5 cambi. I tempi delle gare si dilateranno, se si giocherà in estate ci saranno pure i time out per il caldo e se sarà confermato anche il Var. Le gare potrebbero durare anche oltre i 105 minuti. Pensate a chi deve giocarla tutta dall’inizio?! Allora dico: cinque sostituzioni sì, ma con solo 3 slot per effettuarle nella ripresa. Come accade già ora al torneo di Viareggio“.

Torno sull’Empoli. Siamo noni a dieci gare dalla fine, c’è una posizione di classifica sotto la quarta (quindi semifinali playoff dirette) che firmeresti o possiamo ambire a qualcosa di meglio?

La firma non la metterei su nessuna posizione, perché il calcio è imprevedibile. Realisticamente i playoff sono l’obiettivo e l’Empoli ha le carte in regola per centrare anche la quarta o la terza posizione, ma ripeto: alla ripresa, se si riprenderà, inizierà un altro campionato e buona parte delle carte in tavola saranno mischiate“.

Prima di chiudere, ringraziarti e salutarti, chiedo anche a te cosa ti resterà addosso di questo momento…da uomo e professionista dell’informazione….

Questa è un’ esperienza che ci segnerà tutti, speriamo che ci aiuti anche a crescere e che arrivi una spinta positiva per ripartire tutti insieme. Resta molta delusione, nel vedere un paese dove prevalgono l’egoismo e la mancanza di fiducia nel prossimo. E questi sono due virus per il quale non esiste vaccino. L’augurio infine, è quello di ritrovarsi al più presto sui gradoni del Castellani, ad abbracciarsi per un gol azzurro. Sarà la più bella vittoria di sempre

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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