Il Presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ha rilasciato un intervista a Tuttomercatoweb trattando vari argomenti, dal momento attuale del calcio al futuro dell’Empoli.

“La ripresa del campionato? Comincio a crederci in virtù del fatto che la maggior parte delle forze politiche sembrano orientate a ripartire. La Germania ha chiuso dopo di noi ed è ripartita, se si trovano le condizioni li credo che l’Italia non debba farsi giudicare come l’anello debole. Mi aspetto buonsenso da parte di tutti, il calcio è un’azienda come può essere la Fiat o qualsiasi altra impresa. Se c’è un positivo si isola e si riparte, altrimenti oltre il Coronavirus andremmo incontro a ripercussioni economiche e sociali”.

Il Governo però non sembra avere le idee chiare. Domenica il post del Ministro Spadafora su Facebook che faceva pensare ad uno stop immediato dando priorità ai centri danza e alle palestre, poi una piccola retromarcia.
“La chicca è stata il riferimento alla danza… diciamo che così ha messo a nudo il livello. Ma questa è un’altra storia. Adesso sembra che Conte abbia preso in mano la situazione e verrà valutata la ripartenza. Il 90% dei mestieri è più pericoloso rispetto a quello del calciatore”.

Voi siete attrezzati per il protocollo sanitario?
“Si. Siamo partiti con i test sierologici per poter fare gli allenamenti individuali. E siamo pronti per il protocollo. In attesa ovviamente di quello definitivo. Questo rallentare sta minando la salute degli atleti e la loro efficienza fisica. A livello articolare o strutturale il rischio è maggiore se si continua a tenere fermi i calciatori. Non voglio pensare cosa potrebbe accadere se ci fosse uno stop di un altro mese“.

La stagione dell’Empoli: siete andati a corrente alternata.
“Abbiamo fatto degli errori e mostrato un lato debole nella gestione tecnica. Oggi però la squadra ha una sua identità, speriamo che ci sia la possibilità di ricominciare”.

Si ripartirà da Marino anche il prossimo anno?
“Per quanto mi riguarda penso di sì. Ma dovremo confrontarci e trovare la giusta unità d’intenti. Pensiamo alla ripresa, poi giorno dopo giorno metteremo a fuoco le situazioni che ci troveremo di fronte. Intanto mi auguro di ripensare alle prossime dieci partite”.

E il Direttore Accardi?
“Siamo contenti del suo lavoro. Se le cose vanno bene si prendono i complimenti, se vanno male le critiche. Spero di poter andare avanti con lui ed egoisticamente che non abbia proposte più importanti anche potrebbe capitare. E per noi sarebbe un problema”.

Presidente, Ricci va al Milan?
“Il Milan è l’unica tra quelle che vengono menzionate con cui non abbiamo avuto approcci. E comunque vogliamo tenerlo perché siamo convinti che il suo valore possa aumentare disputando un altro campionato con noi”.

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14 Commenti

  1. …se chiude una bottega può andare a quel paese pure un’azienda come può esserlo una società di calcio; fermo restando che accostare il termine azienda ad una squadra di calcio non si può sentire a prescindere.

    • A me sembra di sognare?

      Chiedilo al giardiniere che si spacca la schiena se non è un’azienda.
      Chiedilo a chi lavora in amministrazione se non è un’azienda.
      Chiedilo a chi fa il magazziniere se non è un’azienda.
      Chiedilo all’allenatore del Settore Giovanile se non è un’azienda.

      Questa è tutta gente in cassa integrazione che sta sperando che il calcio riparta per non perdere sia il lavoro che i soldi.
      A queste persone non interessa Ronaldo, queste persone aspettano alla pari di un ristorante o di un parrucchiere che la propria AZIENDA riparta.

      Ah dimenticavo, l’azienda calcio è la terza azienda in Italia.
      Così per farti capire l’indotto e il gettito fiscale che produce.

      Ah già ma Spadafora deve pensare alla danza.

      • ……il giardiniere di un’azienda, con grossi giri di soldi, non ha problemi a ricevere lo stipendio per un bel po’……chi ha un negozietto si, deve chiudere e saldare i sospesi, maremma ca ne!

  2. Come tutti i dipendenti delle aziende prenderanno la cassa integrazione come tutti me compreso , per il resto nel mondo del calcio ci sono problemi ma devo dire che devono essere gli ultimi a lamentarsi .

    • Speriamo la prendano tutti, la cassa integrazione.. Speriamo davvero.. Ormai io di questo stato non mi fido più ed è per questo che ormai non mi preoccupo più del calcio,mi preoccupo di avere ancora un lavoro, di averlo a lungo e di non essere costretto a far la fila x impegnare i gioielli di famiglia.. Onestamente il calcio ,mondo dorato di stipendi dorati, è l’ ultimo dei miei pensieri. Per soddisfare qualche fugace desiderio di pallone,mi vedo una vecchia partita.. Saluti a tutti.

    • Infatti la Prima cosa che han fatto ripartire è stato il calcio e non il lotto.. Il calcio ê un carrozzone che porta tasse ed introiti allo stato, ma anche tante magagne..

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