L’Empoli è cambiato, sta cambiando, sta provando adesso ad unire la solidità difensiva acquisita nelle ultime uscite con il ritorno ad una brillantezza ed una maggiore scioltezza nello sviluppo della manovra. A Cremona abbiamo indubbiamente visto un altro passo avanti in questo processo, con una gara giocata con grande solidità, personalità ed audacia. Una gara attenta in quelle occasioni (poche) in cui la Cremonese si è presentata dalle parti di Provedel, ed una maggiore pericolosità ogni qualvolta veniva impostata l’azione con un bel palleggio ed il ritorno alla velocità andando a giocare nello stretto. Un Empoli che però, nonostante tutto questo, non riesce a portare a casa i tre punti non facendo così quel blitz auspicato alla vigilia e rimandando il successo esterno che manca ormai da due mesi. Il perchè è presto detto. Davanti si sfrutta soltanto uno degli almeno 4 episodi importanti che avrebbero dovuto avere un migliore epilogo, con soprattutto il rammarico in quel tiro a botta sicura di Krunic che di sicuro aveva ben poco. E dietro, nonostante una gara al limite della perfezione, si regista quell’imperfetto colpo di testa di Romagnoli che va a mettere la palla proprio sui piedi di Brighenti che trova la migliore delle ispirazioni segnando un gol bello quanto beffardo. Tutto questo porta all’unica conclusione che c’è ancora del lavoro da fare, che la strada per arrivare più vicini possibile alla perfezione è ancora lunga ma tutto questo non può però non farci dire che c’è crescita, che c’è maggiore consapevolezza e che soprattutto l’Empoli sta acquisendo quelle caratteristiche fondamentali per padroneggiare in B se hai anche qualità: ovvero quella cattiverie e quella ignoranza che ti portano a giocare anche nello sporco e che nella prima parte di stagione non ci sono appartenute per niente. Un Empoli che da Cremona riporta un solo punto, ne lascia due li, un Empoli che da Cremona riporta però anche gli applausi generali con tanti elementi grigiorossi (a partire dal tecnico Tesser) a sottolineare di come gli azzurri siano stati i più forti a giocare contro di loro, di come gli azzurri meritassero maggiormente il bottino pieno.

La partita inizia con il pallino in mano ai padroni di casa che sospinti da una curva assatanata, cercando di chiudere l’Empoli nella propria trequarti sfruttando proprio quelle palle alte che si sono spesso dimostrare il nostro tallone d’Achille. Dietro tutto funziona bene e mai si avvertono sofferenze specifiche con Provedel a lavorare in normale amministrazione. Attutito l’avvio esuberante dei lombardi, con in campo dal primo minuto il grande ex Croce, la squadra di mister Vivarini inizia a conquistare metri in campo, grazie anche ad un centrocampo che lavora bene in interdizione e riesce a far ripartire poi l’azione. Si lavora spesso meglio sulla catena di destra ma è da sinistra che al 34′ arriva il vantaggio azzurro con una bella palla messa dentro da Pasqual, velo di Caputo, che per Donnarumma è davvero il miglior regalo di Natale con quel pallone in movimento che gli arriva all’altezza del disco del rigore e che chiede soltanto di essere trasformato in gol. Fa poco la Cremonese nei minuti che restano da giocare nella prima frazione ed a prendere il the caldo si va in vantaggio di uno. La sensazione che si possa riportare a casa il successo, quel tipo di successo, prende sempre più corpo con il passare dei minuti della seconda frazione dove dietro non si da davvero mai la sensazione di poter vacillare e, come detto, davanti, quando l’Empoli spinge, si avverte invece la possibilità di poter trovare anche il gol che la possa chiudere. A venti minuti dal termine però arrivare l’errore, si perchè purtroppo di questo si tratta. Il cremonese Romagnoli, autore di una gara complessivamente positiva, si trova a dover gestire una palla alta tirata su dalle retrovie lombarde, ci va di testa ma facendolo nella maniera peggiore, non guardando e soprattutto non cercando l’esterno. Palla sui piedi di Brighenti che come già raccontato, va a trovare il cosiddetto gol della domenica. Ma gli azzurri sono cresciuti, hanno adesso addosso un’altra mentalità e questo tipo di situazione qualche settimana fa sarebbe stata subita ed avrebbe messo sicuramente a rischio tutta l’intera performance. Subito a testa bassa, con mister Vivarini ad apportare il primo cambio per dare maggiore vivacità alla manovra, riprendendo cosi in mano la gara e provando a vincerla fino alla fine, senza però trovare la zampata decisiva nonostante prima Caputo e poi Krunic, avessero avuto tra i piedi due palloni importanti. Dalla panchina si prova a mettere dentro anche Piu ed Jakupovic (era stato Zajc il promo ad entrare), cambi che come ammetterà poi anche lo stesso Vivarini potevano e dovevano essere fatti un po’ prima ma se dalla gara di ieri si deve andare a trovare l’aspetto negativo, quello che maggiormente non ha funzionato, questo lo si deve ritrovare nella poca cattiveria dimostrata sotto porta.

Si sprecano, da parte dei colleghi cremonesi, le parole positive per la prestazione di Lorenzo Lollo, parole che si bloccano quando gli andiamo a dire che fin qui quel Lollo proprio non si era mai visto. E’ lui, a nostro avviso, a riportare a casa la palma di migliore in campo. Un Lollo che “sporca” tantissimi palloni, che si rende autore di almeno un paio di recuperi davvero pregevoli e che imposta con sempre maggiore precisione. Solita gara di sostanza per l’ormai certo Bennacer che si è preso con grande merito la cabina di regia, sapendosi anche sacrificare senza mai però rinunciare alle sue caratteristiche principali; ieri forse un pizzico più in ombra da questo punto di vista ma è uno di quelli che ha maggiore personalità e vederlo rincorrere sempre l’avversario, o mettersi sulla linea della nostra area di rigore per fare il difensore aggiuntivo, fa davvero capire quanto questo ragazzo sia Giocatore con la G maiuscola. Al di là dello sfortunato episodio che coinvolge specificatamente Romagnoli, anche ieri i tre dietro hanno fatto bene. Gestite con attenzione tutte quelle situazioni che potenzialmente avrebbero potuto recare pensieri, ma gestita bene anche la fase di costruzione con un minor numero di passaggi errati. Se non è il migliore in campo è comunque uno di quelli che ieri ha fatto meglio, dimostrandosi sempre più meritevole di quella maglia da titolare che sembra essere sempre più sua. Di Lorenzo anche ieri ha messo dentro alla sua partita una quantità di determinazione e carattere, mestiere e qualità. Purtroppo davanti le polveri sono bagnate, solo Donnarumma riesce a capitalizzare la palla buona. Soprattutto da Krunic ci si attendi lì il qualcosa in più, un Krunic che gioca la sua partita, niente da dire, ma che deve iniziare a diventare decisivo in fase realizzativa, situazione che per lui resta sempre un conto aperto. Tra tutti i discorsi che possiamo fare però c’è da evidenziare, ancora, ripetendoci, la crescita della squadra in termini caratteriali, quelli spesso messi all’indice nella prima parte di stagione. Per questo i complimenti vanno fatti a mister Vivarini che ha saputo “trasformare” parte delle caratteristiche della squadra per migliorare la dove si doveva cercando di tirare il più possibile la coperta. Proprio su questo, chi di dovere, dovrà ragionare bene nella fase del mercato di gennaio.

Non possiamo non chiudere con una parola su Daniele Croce, che ieri ci ha rapito occhi e cuore. La sua partita non è stata certo da incorniciare, lo sa anche lui che oltre tutto in settimana non si era mai praticamente allenato per un piccolo problema muscolare che lo aveva coinvolto nel corso della precedente partita. Un Croce che gioca molto emozionato e che non aspetta altro che il triplice fischio dell’arbitro per andare (senza la maglia della Cremonese e con una azzurra infilata nei pantaloncini) sotto la curva occupata dai tifosi azzurri. Una selva di mani alzate ad applaudirlo con tanti a scendere i gradoni per portarsi a pochi metri da lui, lui che non riesce a trattenere le lacrime dovendosi voltare per l’ultimo saluto. Croce nel dopogara si è presentato alle interviste, parole che hanno aggiunto poco a quanto detto in esclusiva a PE.it giovedi sera, ma è a microfoni spenti che viene ancora fuori l’amore e la passione che questo ragazzo ha per l’Empoli, per il suo Empoli.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

8 Commenti

  1. A me pare che aver trovato una maggior solidità difensiva,almeno per ora non abbia portato a niente….a cosa serve far tirare in porta poco l’avversario se poi il goal lo becchi lo stesso?Probabilmente solo a snaturare le caratteristiche della squadra che adesso comincia a segnare con il contagocce….e quando segni con il contagocce,a differenza di quando segni tanto,spesso le partite le finisci anche in pareggio…se non con una sconfitta.Ho sempre detto che per me l’importante sono i 3 punti e poco mi importa di subire goal se ne faccio uno o due in più degli avversari.ABBIAMO 2 SUPER ATTACCANTI?E allora basta con questo modulo sparagnino che mi ricorda tanto mr.Iachini o similare…..Settimana dopo settimana mi pare che si dovrebbe ormai aver capito che i goal subiti non hanno nessunissima corrispondenza con il modulo,ma son dovuti sempre ad errori dei difensori….e ieri si è visto ben 3 giocatori coinvolti in questo reiterarsi di ingenuità difensive….Simic fuori posizione,Romagnoli che indirizza la palla di testa nel posto sbagliato e un Provedel che non si capisce cosa facesse in quella posizione così avanzata.Quindi basta con questo modulo assurdo da squadra che pensa alla salvezza e continuiamo con quello proposto nell’ultima parte di partita e che negli ultimi anni ci ha dato tante soddisfazioni…..con Krunic nella posizione di centrocampista di destra che ha sempre occupato da quando ad Empoli e Zajc(o Bennacer)dietro le punte.Quei due attaccanti che abbiamo hanno segnato tanto,ma non c’è dubbio che se avessero avuto i giusti rifornimenti adesso di goal ne avrebbero segnati qualcuno in più….Ma la cosa negativa che si nota di più quando andiamo in vantaggio è la sufficienza con cui poi cerchiamo di raddoppiare quando l’avversario è in crisi…..tanti passaggi in orizzontale tenendo palla come se tanto prima o poi il goal lo trovi,o come nelle ultime settimane la sicurezza che comunque senza affondare il risultato si porta a casa per forza.E poi Krunic……e falla questa benedetta differenza….fallo quel tiro cattivo e determinato come facesti a Terni…..spaccala la porta una buona volta…..

  2. Imperdonabile il mancato rinnovo a Croce…sacrificare lui per Pasqual sulla fascia sinistra può avere solo motivazioni “particolari”…

  3. Abbiamo il miglior attacco della categoria e noi lo serviamo poco e male …. ma vi siete chiesti come mai Caputo da Novara in poi ha tirato in porta così poco? Abbiamo sacrificato sull’altare dei criticoni della difesa, il nostro gioco e il nostro modo di essere; risultato i gol li prendiamo ugualmente (contro il Carpi è stato un caso non prenderlo) e in attacco non creiamo più niente …. per me è stata un’involuzione paurosa e incredibile …. benedette le partite come a Venezia in cui la squadra ha cercato in tutte le maniere di vincere e ha dominato (poi è finita male, pazienza), ma ieri siamo scesi in campo solo e soltanto per il pareggio!!!! Così non va, pensavo che ci fosse stato un cambio di mentalità, invece siamo sempre qui con la “sindrome Martusciello” a cercare in non prenderle!!!

  4. Premesso che un pareggio a Cremona è comunque un ottimo risultato, questo atteggiamento prudente e attendista della squadra è il risultato di tutte le dicerie e di tutte le critiche (francamente eccessive) che hanno circondato mister e giocatori dall’inizio del campionato…la difesa continua a non essere al 100% impeccabile…ma la differenza è che adesso centrocampo e attacco sono molto più preoccupati di contenere rispetto a prima…ma d’altro canto era quello che i “Claudio” volevano

  5. IO NON HO PRETESE DI SERIE A

    PURTROPPO NON SONO AFFATTO D’ACCORDO CON QUESTA ANALISI

    LA MANOVRA NON CRESCE
    ANCHE SE INEVITABILE ERA CERCARE UN PO’ DI SOLIDITA’

    IL 352 NON MI CONVINCE E NON ESALTA GLI ATTACCANTI

    RIVEDENDO POI LE IMMAGINI DELLA GARA VA DETTO CHE PER QUANTO CREATO DA NOI E CREMONESE
    IL PARI E’ GIUSTO

    SPERO CHE VIVARINI TORNI AL 3412
    CON QUELL’ 1 CHE DEVE AVERE LE PALLE PER TORNARE
    E AVETE CAPITO A CHI MI RIFERISCO…

    • Si confermato…siamo alle comiche…forse paga il fatto di aver curato più la difesa dell’ attacco nelle ultime 3 partite (5 punti peraltro con due trasferte toste)…o forse stava sulle palle a qualcuno in società…cmq spero che il suo sostituto affondi nei bassifondi e che ci salviamo solo al 91° dell’ ultima partita.

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