a cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale in curva Nord: Ultras Curva Nord Brescia

Altri Gruppi/compagnie di paese esistenti in Nord: Giovani Ultras, Botticino, Barbari, Rodengo, La Bassa, Indians Leno, sez. Cucn Ghedi, Lumezzane, Sirmione, Val Trompia presente, Gioventù Dannata, Chei de Cevo, Manerbio, Capriolo presente, Fontevico, Sempre Barzotti, Avamposto Orzi, Chei dela Ringhiera, Medio Chiese, Tristemente Noti, Kilometri e Ignoranza, Chèi dela Val, Remedello, Poncarale presente, Nave, Sempre Ovunque Comunque San Polo, Gambara presente, Ponte di Legno, Totale Dipendenza, Violino presente, Empracen Korps, Viale Treponti, Cogöss, Gruppo Compatto, Only You, Come Dove Quando Volete Over 40, Edolo Semper Ke Semper Fò, Carnate presente, Castegnato, Bagnöl  col Podèt, Adès Adòs, Any Given Sunday-oltre il 90°, Vecchio Stile, Berlingo, Sezione Cellatica, Chei de Brandic, Via Veneto, Pedrocca, Rovato, Val Sabbia, Gussago, Camuni Hemper Ke, Santicolo, Traaiăt, Palazzolo, Munticiàr, Soliti Idioti, Tripudio, Strong Passion, Zanano 2015, Borsadol, Fornaci presente, Settore Caldo Ospi, Paderno F.C., Valle Camonica, Catìf, Quinzano, Sanremo Ribelle, Castelmella, Chiari, Ruzze Group.

Gruppo principale in Gradinata: Mentalità Ultras Brescia 1911

Altri Gruppi/compagnie di paese esistenti in Gradinata: Vobarno presente, La Valle Biancoblù, Castenedolo, Le Gnare 1911, Valsabbia, Munticiar, Berlinghet fö de cò, Black Street (leggermente spostato verso la Nord).

Sito Internet: www.curvanordbrescia.ithttps://brescia1911excurvanord.net

Politica: Ufficialmente apolitici.

Amicizie: –Milan: uno dei gemellaggi più vecchi e duraturi esistenti ad oggi in Italia, caratterizzato da ormai oltre 25 anni di vera amicizia. Innumerevoli le visite e gli attestati di stima e affetto che si sono scambiati le due tifoserie. Nell’86/87 giri di campo con bandieroni, così come nel 92/93 (due volte), nel 01/02 e nel 2006/07, a suggellare il rapporto d’amicizia. I milanisti, nel 03/04, a Brescia espongono lo striscione “Orgogliosi del vostro gemellaggio difendiamolo contro calcio moderno e repressione”. Nel 2010/11 i milanisti esposero lo striscione “Mentalità, vecchio stile, principi sani, distinti saluti ultras bresciani”. “Orgogliosi di essere bresciani orgogliosi di esservi amici” il messaggio della curva bresciana in Brescia-Milan 92/93, con in Nord i colori biancazzurri del Brescia e rossoneri del Milan. Visita dei “Ragazzi del ‘99” Milan ai “Bs 1911” in Brescia-Livorno 11/12 e pezza milanista, sempre in gradinata, in Bs-Livorno semifinale Playoff per la A 12/13. –St.Etienne: l’amicizia coi transalpini è sicuramente una delle più sentite. I primi contatti si sono avuti in un Brescia-Roma di diversi anni fa, quando alcuni francesi si avvicinarono ai “Brescia 1911” con l’intento di conoscerli. I bresciani, incuriositi, inizialmente instaurarono un rapporto di reciproco rispetto, accettando la presenza francese senza tanti problemi o pregiudizi, ma, nello stesso tempo, valutando meglio questi ragazzi, che in patria sono molto rispettati, per non avere qualche brutta sorpresa come successo coi napoletani negli anni ’80. Dopo di ché sono stati ospitati a Bergamo, Verona, Firenze, Roma e in casa col Lecce, per poi venire in 60 ragazzi a Torino (un pullman strapieno) e in buon numero a Milano, mentre 50 bresciani sono stati ospitati ed accolti a Saint Etienne in occasione di un S.Etienne-Sedan. La mentalità ultras molto simile e l’intensificarsi delle visite hanno fatto sì che l’amicizia e la stima si

rafforzassero sempre di più, soprattutto dopo che un tifoso di St.Etienne venne arrestato nel dopogara di Brescia-Paris St.Germain, finale Intertoto 2001. Numerosissime le visite reciproche. I “1911” hanno partecipato alla festa del 25° anniversario dei “Magic Fans St.Etienne”, ed ospitati alla gara St.Etienne-Monaco. Presenza anche in St.Etienne-Aek Atene, preliminari di Europa League 16/17. Cesena: amicizia vecchissima che affonda le sue radici negli anni ’70-‘80. Belle sbandierate in campo già nell’84/85 a Cesena. Esposto dai bresciani lo striscione “Cesenati amici per sempre” e fatto giro di campo con bandieroni in Brescia-Cesena 91/92. Gemellaggio rinnovato allo stesso modo nel 95/96 (e anche in mattinata) e nel 96/97, sempre a Brescia. Prima il gemellaggio era sentito da tutta la tifoseria bresciana, adesso i “Brescia 1911” non lo riconoscono più, anche se sono rimaste amicizie a livello personale. Tante in passato le visite reciproche tra le due tifoserie. Nel drammatico spareggio di Cesena del giugno ’89 tra Brescia ed Empoli per evitare la retrocessione in C1, i cesenati affiancarono in numero considerevole gli amici bresciani: presente anche lo striscione “Sconvolts” Cesena. I cesenati, in Brescia-Cesena 2005/06, esposero lo striscione “Brescia-Cesena: un’amicizia per sempre!”. Amicizia rinnovata con giri di campo coi bandieroni nel 06/07 e nel 15/16, a Cesena e a Brescia. Cesena-Brescia dell’aprile ’17: incredibilmente vietata la trasferta ai bresciani (!). –Salernitana: il gemellaggio coi campani nasce nel ’97, anche se già prima c’era un bel rapporto di sentita amicizia, quando il tifoso bresciano Roberto Bani, in seguito a una spinta, batté la testa sui gradoni dell’”Arechi” e vi morì, circostanza che generò il sostegno e l’affetto dei salernitani, che fu molto apprezzato dai bresciani, tramutando così l’amicizia in gemellaggio. Nel 99/00 a Salerno i bresciani esposero gli striscioni “Grazie Salerno” e “Onore alla città di Salerno”, esposto a centrocampo, così come “Roberto Bani: la Sud non dimentica”, di marca campana. Nel 15/16 i salernitani in casa espongono la scritta “Ricordando Tone e Bani salutiamo gli amici bresciani!”. In Brescia-Salernitana del settembre 2015 esposto lo striscione “Da Ciro a Vincenzo, da Simone a Giuseppe, da Aldo fino al Siberiano rendiamo omaggio all’amico salernitano!”. “Frangia Kaotica Salerno” ospite in Brescia-Cagliari 15/16 e Brescia-Avellino 16/17. –Mantova: vale lo stesso discorso fatto per i cesenati: molto sentita in passato, l’amicizia si è negli ultimi tempi un pò raffreddata. I primi contatti amichevoli nascono a metà degli anni ’80. Molto frequenti in passato le visite reciproche, anche extracalcistiche, per feste, compleanni e ricorrenze varie, vista la vicinanza tra le due città. Ad esempio lo striscione “Viking Asola” Mn è stato presente in Brescia-Chievo 02/03 e, insieme a “Ultras Mn”, in Bologna-Brescia dello stesso anno; lo striscione “U.Mn.” è stato presente in Roma-Brescia 02/03, Brescia-Sion di Intertoto 03/04 e Brescia-Parma stesso anno. Pezza mantovana in Brescia-Ternana 15/16. –Catanzaro: amicizia di vecchia data, un tempo abbastanza forte, affievolita col passare degli anni perché le due compagini da decenni ormai appartengono a categorie diverse. Nell’ottobre ’13, in Brescia-Cittadella, la Nord espone lo striscione “40 anni di onorata carriera…Brescia saluta la Catanzaro ‘guerriera’!”, per onorare i 40 anni degli Ultras Catanzaro. Per Frosinone-Brescia del 9 dicembre ’17 presente lo striscione “U.C.”. –Norimberga: bella amicizia coi tedeschi, con visite reciproche. In Brescia-Ternana 15/16, ad esempio, esposto un drappo del Norimberga. Pezza del Norimberga presente anche in Brescia-Livorno 15/16.

Rivalità: –Atalanta: acerrimo vecchio odio campanilistico, sicuramente la rivalità più sentita; rissa negli anni ’80 in una nota discoteca di Brescia e un’altra nel centralissimo viale Ceccarini di Riccione nell’estate ’86 tra ragazzi bergamaschi e bresciani; rubato lo striscione “Brigate” delle B.N.A.Atalanta, esposto in Brescia-Atalanta 92/93. Nel ’94, dal magazzino di Mompiano, gli atalantini trafugarono gli striscioni “Vecchia Guardia”, “Bulldog” e “Warriors”. Innumerevoli gli scontri violenti in passato, come quelli di Bergamo nel 2004/05, senza parlare poi della scazzottata in campo, sempre a Bergamo, del ‘93, costata una pioggia di diffide, feriti e la squalifica del campo, con Corioni e Percassi, presidenti rispettivamente di Brescia e Atalanta, che denunciarono l’accaduto minacciando di lasciare. Ma la colpa fu anche della polizia, che intervenne in ritardo, lasciando fare alle due tifoserie il bello e il cattivo tempo. –Modena: nell’87, sotto la neve, venne sottratto ai modenesi lo striscione “Kaos Gialloblù”, con tanto di applausi al ritorno in treno a Brescia; è stato esposto in Modena-Brescia 87/88, gara in cui avvennero dei tafferugli, e riesposto in Brescia-Modena 02/03. –Fiorentina: famosa la scazzottata con appuntamento in “campo neutro” nel ’94, dove se le dettero di brutto. Tra le due tifoserie c’erano dei pruriti ed avevano voglia di chiarirsi faccia a faccia, così presero contatti, incontrandosi in una zona abbandonata fuori città, scegliendo sempre comunque un “copione” ultras. –Verona: antica aspra rivalità, anche di campanile vista la vicinanza. Il “derby del Garda” è quasi sempre stato funestato da incidenti, come quelli fuori dallo stadio nel 90/91 a Brescia. Prima di Brescia-Verona 12/13 i bresciani cercano il contatto all’arrivo dei numerosi veronesi, nel piazzale dietro al settore ospiti, ma la polizia effettua alcune cariche utilizzando anche lacrimogeni per disperderli. Esposto lo striscione “Insultare i morti è la vostra specialità…Brescia schifa voi e la vostra mentalità!!!”. Nel ’14 rissa ad un’autogrill, nella zona Chianti, tra oltre un 100aio di ultras bresciani, diretti a Perugia, e una trentina di veronesi, diretti a Roma. Rubati dai veronesi gli storici striscioni “Ultras” e “Commando Ultrà Curva Nord”. –Bologna: antica rivalità, incidenti in C1 nella prima metà degli anni ’80, rapporti sempre tesi. In Brescia-Bologna 95/96 scoppiarono tafferugli tra bresciani e forze dell’ordine per il lancio di un razzo diretto contro la curva di casa, partito dal settore bolognese. 4 feriti e 2 ultras bresciani denunciati. –Roma: incidenti in campo nell’86/87; incidenti nel 94/95, soprattutto tra romanisti e forze di polizia. Rivalità comunque sentita. In Brescia-Roma 03/04 esposti gli striscioni: “Basta Infami Senza LAMEntalità” (parafrasando l’acronimo dell’ex gruppo romanista B.I.S.L.: Basta Infami Senza Lame) e “Come il cugino mentalità assente, solo il colore ti fa differente”. –Piacenza: incidenti a Piacenza nel ’92. –Vicenza: scontri in C1 nella prima metà degli anni ’80, vecchie ruggini. Incidenti in Brescia-Vicenza del novembre ’99 che costarono numerose diffide; per protestare contro queste, in Brescia-Genoa del mese successivo, venne attuato lo sciopero del tifo per un tempo. Incidenti in Brescia-Vicenza 14/15 con lanci di sassi, oggetti e quant’altro; ferito un bambino vicentino. I “Curva Nord Brescia” si dissociarono e chiesero scusa, anche per fatti accaduti a più di 4 km. dallo stadio, che penalizzarono abbonati e non, con la curva Nord chiusa. In Vicenza-Brescia 16/17, quando arrivano i bus che trasportano i bresciani proprio sotto il settore ospiti, i vicentini tentano una carica per arrivare a contatto, i lombardi a loro volta ci provano ma entrambe le tifoserie vengono respinte con due cariche della celere. –Napoli: scontri in un area vicino al “San Paolo” nel marzo 2011: arrestati sette bresciani in “differita” che risposero all’aggressione dei napoletani, che avevano lanciato pietre e altri oggetti contro due bus con a bordo una ottantina di bresciani; alcuni di loro scesero dai pullman e ne nacque un breve scontro, arginato dalle forze dell’ordine. –Cremonese: gran figura dei cremonesi (un 100aio) nell’82, quando si scontrarono per strada ed ebbero la meglio: si narra di tre accoltellati bresciani; quest’ultimi al ritorno erano imbufaliti. Anni dopo i cremonesi per uscire aspettarono quattro ore, con scontri dei bresciani con le f.d.o., qualcuno cercò di arrivare dal campo. Assalto al treno dei cremonesi da parte bresciana nell’88/89 alla stazione di Robecco. A metà anni ’90 presente a Brescia un esponente di spicco degli allora “Red Grey Supporter”, a titolo personale e senza nessun “invito”. Una volta riconosciuto da alcuni che volevano attaccar briga, intervennero i “vecchi” della Nord a impedire sul nascere qualsiasi tipo di attacco, a conferma del rispetto che intercorre; massiccia presenza bresciana nell’88 (intorno ai 5mila), con corteo impressionante. Presi ai cremonesi gli striscioni “Cuccioli Grigiorossi”, “Cremonese club Levata” e “club Ariston”, che erano sempre attaccati nei distinti dello “Zini” di Cremona, staccati durante un’incursione notturna ed esposti poi in Cremonese-Brescia 87/88. Esposti contro di loro gli striscioni “Cremonesi conigli d’Italia”, in casa nell’87/88, e “Siamo arrivati per distruggervi”, a Cremona, fine anni ’80. –Latina: rivalità che nasce dal fatto che i bresciani sono gemellati coi milanisti, che provocarono gravi scontri con accoltellamenti e feriti al Torneo di beneficenza “Ultras & oltre”, svoltosi a Latina nel 2011. Ogni incontro Brescia-Latina è da allora quindi a rischio. I bresciani nel 2016/17 a Latina intonano cori contro i pontini e un “Milan, Milan” fischiato dalla curva di casa. –Torino: rubati due bandieroni ai torinisti, esposti in Brescia-Torino 96/97, coi torinisti che risposero con fischi e cori di scherno. –Livorno: per Livorno-Brescia, penultima giornata del campionato 12/13, i bresciani, sul finale, a risultato ormai compromesso, si dedicano più che altro a lanciare messaggi non troppo velati alla curva di casa, tanto che a fine gara, uno dei pullman che trasporta gli ospiti viene fatto oggetto di una sassaiola da parte di ultras locali, coi bresciani che non si fanno pregare e scendono, riversandosi sulla strada ed iniziano così diversi corpo a corpo piuttosto cruenti, sedati solo dall’arrivo delle forze dell’ordine, che scongiurano conseguenze ben più gravi, visto anche il panico che si era venuto a creare tra la gente “normale”. –Cagliari: vedi sezione “Curiosità”. –Pisa: violenti scontri a Empoli nel settembre 2016 tra bresciani, a bordo di 3 pullman, e pisani, che pagarono le conseguenze peggiori con 8 arresti e 92 Daspo, ma hanno sempre rifiutato l’ipotesi che si sia trattato di un agguato, piuttosto di una negligenza della Prefettura, che fece uscire al solito casello di Empoli Est le due tifoserie. Alcuni Daspo anche ai bresciani. In Brescia-Pisa dell’11 febbraio ’17 i lombardi espongono la scritta “17-09-16: tenete nascosta la verità, giustizia e rispetto per la Pisa Ultrà!!!”. –Como: striscione rubato “Fossa” ai comaschi, esposto in Brescia-Como 86/87 e altre gare. –Inter: rubato stendardo “Inter” e “Cesano Nerazzurra”, esposti rispettivamente in Brescia-Inter 01/02 e Brescia-Inter 86/87. –Empoli: nei primi anni ’80 c’era una sorta d’amicizia, rotta per futili motivi in Empoli-Brescia 86/87. Rubato striscione “Fedayn” Empoli, esposto poi in diverse occasioni, come in Juve-Brescia 86/87; Brescia-Cosenza, Brescia-Padova e Brescia-Udinese 88/89. Violenti scontri a Empoli in occasione dei Playoff per la A nel giugno 2009, con 8 diffidati da parte empolese e alcuni da parte bresciana. –Bari: inimicizia che risale agli anni ’80, all’epoca anche piuttosto forte e sentita. –Carrarese: vecchie ruggini. Nel 1982 i carraresi esposero lo striscione “Bresciani ci avete rotto, non più sprangate ma P38”. Incidenti in un’amichevole estiva del ’94 a Carrara, che costarono denunce e processi per direttissima. –Udinese: incidenti all’autogrill di Campogalliano a metà anni ’90. –Lecce, –Ascoli, –Reggiana: vecchie ruggini anni ’80. –Spezia, –Lazio, –Juve: rivalità di minore importanza, ma comunque piuttosto sentite

Cenni storici: Il tifo organizzato arriva nella città lombarda in leggero ritardo. Il primo gruppo nasce agli inizi degli anni ’70, col nome di “+21”, denominazione derivante dal numero dei soci fondatori. Successivamente nascono “Supporters”, “Ultras” e “Vecchia Guardia”. Ma quello che segna la svolta del tifo a Brescia è il “Commando Ultrà Curva Nord (striscione confezionato nel ’79)-Ultras Brescia”, che nasce nel ’78/79, ad opera di una 50ina di ragazzi, la maggior parte ex-membri dei “+21”, e che segna l’epoca più bella degli ultras a Brescia, poi vi è un periodo di riflusso a metà anni ’90, con la curva per molto tempo smarrita, senza una guida stabile, visto il nucleo principale degli Ultras pressochè completamente diffidato e la battaglia ad oltranza contro la presidenza di Corioni.Per questi e altri motivi (la presa di posizione “scomoda” e inflessibile al Raduno di Genova del dopo omicidio Spagnolo; gli incidenti famosi di Brescia-Roma del 20 novembre ’94, le baruffe con gli atalantini; il caso-Baronchelli, giocatore col quale avviene un vivace “battibecco”; le invasioni tipo quella col Parma in Coppa Italia, con scontri con la polizia; le esternazioni di “Nerone” sui mass-media, personaggio in vista della curva) gli Ultras, nel febbraio ’95, si sciolgono a tempo indeterminato. Si ricostituiranno poi “uniteralmente” più tardi. Prima dello scioglimento la Nord era una delle curve più unite d’Italia ed aveva un’organizzazione capillare, che, ad esempio, demandava alle sezioni la prevendita dei biglietti, la vendita del materiale e l’attività di propaganda. Nel 98/99 gli “Ultras Brescia”, per vicissitudini interne, decidono di spostarsi in gradinata sotto la dicitura “Vecchio Cucn”, lasciando la Nord nelle mani del gruppo “Paesà” che sceglie di non appendere lo striscione e che, successivamente, con l’aggregazione di altri elementi, dà vita al “Mentalità Ultras Brescia 1911”, più sezioni e gruppi periferici. In gradinata, accanto ai vecchi “Ultras Brescia”, si uniscono “Supporters”, “Sezione” e altri gruppetti. Per alcuni anni poi questi gruppi stazionano in Curva Sud, accanto al settore ospiti, per poi tornare a ripopolare la Gradinata (detta anche “settore Distinti”) nelle stagioni 2009-10 e 2010-11. Nel luglio 2011, capendo che la situazione era armai diventata insostenibile a causa delle continue scaramucce, i gruppi organizzati: Curva Sud, Brixia, Castel, Brigata Leonessa, Brigata Sballata, Sezione, si riuniscono sotto l’unico nome “Curva Nord Brescia”, dando una svolta al tifo bresciano. I “Brescia 1911”, che erano rimasti in Curva Nord, lasciano la curva e si spostano nei Distinti dalla partita con la Nocerina del 21 gennaio 2012 e, pur avendo perso in 10 anni 2-3000 associati, vanno avanti per la loro strada, si sono chiamati fuori dal progetto, soprattutto per la questione-Tessera del tifoso. Una scelta difficile, presa dopo sofferte e interminabili riunioni, che rispecchia però la coerenza del gruppo, incapace di adattarsi ai nuovi schemi decretati dal calcio moderno. Già nell’estate 2011, quando era stata sollecitata la loro adesione al progetto “Curva Nord”, avanzata dagli altri gruppi, avevano preso in considerazione la possibilità di lasciare la Nord. Solamente l’orgoglio e la speranza di poter vedere una tifoseria finalmente unita, non solo nell’incitamento alla maglia, ma anche nelle battaglie per la libertà degli ultras, avevano convinto il gruppo a restare al solito posto, nonostante le ovvie difficoltà del caso. A distanza di mesi e nonostante il clima di distensione che si respirava in curva, si resero conto che, più di un tifo potente e compatto, merito in buona parte dell’entusiasmo del nuovo gruppo “Curva Nord”, non si sarebbe raggiunto altro. La nuova struttura attaccata al campo della Nord è stata inaugurata in Brescia-Pro Vercelli 12/13. La stagione 13/14 non è per niente positiva per la squadra, anche a causa dei tre cambiamenti in panchina; la Nord l’8 marzo 2014 col Latina prende una decisione dolorosa e soffertissima, lasciando il settore vuoto, con la sola scritta “Senza dignità…vergogna…”, e restando fuori per protestare per lo stato pietoso in cui versa la società; alla fine arriva un 13° posto. Al termine della stagione una grave crisi di liquidità mette a rischio l’iscrizione della squadra al campionato. Lo sponsor ufficiale, UBI Banca, al fine di concedere il prestito di 4 mln. di Euro necessario per saldare gli stipendi arretrati e coprire l’iscrizione stessa, chiede come garanzia le dimissioni di Luigi Corioni, malvisto da diverso tempo da tutta quanta la tifoseria, sostituito nella gestione del club dal traghettatore Luigi Ragazzoni. Il 14 ottobre ’14 la Curva Nord organizzò una manifestazione pacifica sotto la sede di UBI Banca. Nel febbraio 2015, sotto la regia di UBI Banca e del presidente degli industriali bresciani Marco Bonometti, la proprietà passa nelle mani della fiduciaria milanese Profida, ed è gestita da Rinaldo Sagramola, in qualità di amministratore delegato e d.g. A maggio ’15 la società nomina Alessandro Triboldi nuovo presidente. Nel 14/15 il Brescia retrocede con due giornate di anticipo, ma viene successivamente ripescato il 3 agosto e riammesso tra i cadetti al posto del Parma non iscritto. Nel 2015/16 si piazza all’11° posto. Per la stagione 16/17 viene scelto come mister Cristian Brocchi, contestato dai tifosi, che a marzo è sostituito da Gigi Cagni con la squadra terzultima in classifica: a fine campionato le rondinelle ottengono la salvezza diretta. Il 4 agosto 2017 Massimo Cellino è il nuovo presidente del Brescia, un’operazione da 6,5 milioni d’Euro, che porta un certo entusiasmo nella tifoseria, che ringrazia soprattutto Bonometti, ultimo presidente prima di Cellino, e Cagni ed ha fame di calcio a livelli più alti. La Curva Nord esprime la massima stima e riconoscenza a Bonometti e in Brescia-Pescara di Coppa Italia del 12 agosto scorso espone lo striscione “Buon lavoro presidente”.

Curiosità: -Nella recente gara con la Salernitana (2 dicembre ‘17’) è stata presa la decisione di attuare uno sciopero del tifo per tutta la partita. All’entrata nel settore i ragazzi del direttivo si sono ritrovati le reti di sicurezza innalzate davanti a tutta la curva, decisione presa dal Brescia Calcio a quanto pare per via di alcuni palloni che, a loro dire, sono finiti in curva e non più restituiti. Questo ai ragazzi non era stato comunicato prima della gara e come a tutti i tifosi presenti in curva è apparsa una punizione immotivata. Il direttivo ha preso quindi, per il bene di chiunque frequenti la Nord, la decisione di protestare e reagire a questo sopruso nell’unico modo che ha ritenuto che ha ritenuto sicuro e rispettoso. Il silenzio della Nord è stato un “urlo” di protesta, perché a volte il silenzio vale più di mille parole. -Per la verità col Cittadella, domenica scorsa 17 dicembre ’17, la rete c’era sempre. La partita si è giocata alle ore 15 e i “BS 1911” hanno esposto in vetrata lo striscione “T’immagini se fosse sempre domenica”, e sopra ha sfoggiato un bel coprisettore. -In Brescia-Spezia del 18 novembre ’17 vengono srotolati diversi striscioni significativi, ad esempio quelli dei “1911”:

“Rispetto per la storia il marchio non si tocca!”, “Bello o brutto…il simbolo è tutto!”, “Forza Luca”, il ragazzo tifoso della Sambenedettese rimasto in coma a Vicenza, ora fortunatamente risvegliatosi, rimasto coinvolto in incidenti e picchiato violentemente dalla celere il 5 novembre ’17, e l’ormai consueto “Prima di tutto gli amici!”; mentre la Nord espone “Forza Luca non mollare” (esposto anche all’ospedale di Vicenza) e “Ma quale Gallo, sei un cappone!”, rivolto al mister spezzino Fabio Gallo, ex giocatore atalantino. -Impressionante la presenza bresciana a Cremona nel derby lombardo del 20 ottobre ‘17, considerando anche che si gioca in anticipo alle 19 di venerdì sera. Settore ospiti pressoché esaurito, con fitta sciarpata iniziale, accensione di diverse torce durante i 90’, tifo canoro più che buono. -Per la 6^ giornata di B 17/18 col Foggia la Nord espone il bel bandierone copricurva con la scritta “Ho affidato a te il mio cuore ti ho giurato eterno amore”, esterno stadio esposto il significativo striscione “Mentre voi continuate a tergiversare lo stadio pezzo per pezzo continua a crollare: vergogna!!!”. Buonissimo il tifo. -In Brescia-Palermo, 2^ giornata del campionato cadetto 17/18, entrambi i settori bresciani ricordano con uno striscione sulla vetrata l’ex giocatore delle “rondinelle” Edoardo Bortolotti, tragicamente suicidatosi il 2 settembre 1995, stessa data del match odierno, a 22 anni dalla sua scomparsa. La Nord espone “02-09-95/02-09-17: ciao Edo”. Al loro fianco gli amici tedeschi del Norimberga, con tanto di drappo “Ultras Nürnberg 1994”. -Una violenta rissa è scoppiata tra gli stessi tifosi del Brescia l’11 dicembre 2016 mezzora circa dopo la gara Brescia-Novara. Mentre i ragazzi del “Brescia 1911” stavano andando verso il punto dove parcheggiano di solito le loro auto nel quartiere di Mompiano, sono stati attaccati da un nutrito gruppo di persone. L’aggressione non sarebbe stata compiuta dalla Curva Nord, come erroneamente si potrebbe pensare; tra gli autori dell’agguato, sarebbero stati invece riconosciuti esponenti dell’ambiente fascista e naziskin di Brescia col duplice obiettivo di eliminare un gruppo ultras apolitico e scomodo, in quanto a posizioni assunte, e tentare di porre una propria egemonia all’interno dello stadio. Nella rissa sono volate cinghiate, sassi e bottiglie, e ci sarebbero stati alcuni feriti. Per la verità i giornali, all’epoca dei fatti, scrissero anche di un coinvolgimento di ultras della curva Nord, e può darsi che ci sia qualcosa di vero. Prima della partita un bomba carta era esplosa in zona stadio, provocando dei danni ad una abitazione. Scontri fratricidi anche nel 2010 a Padova, per i quali i “BS 1911” chiesero scusa, e nel dicembre 2003. -Al termine di Vicenza-Brescia del 26 marzo 2017, tra bresciani e guardie nasce uno scontro duro con ferite tra ambo le parti, in particolare 6 agenti rimangono feriti, e poi trasportati in ospedale con uno di loro che riporta la frattura di un gomito. Almeno 150 bresciani si rendono protagonisti di una serie di atti violenti e danneggiamenti. 25 tifosi del Brescia vengono denunciati e colpiti da Daspo. -Le recenti ondate repressive, con relativi molteplici Daspo, hanno finito per falcidiare il direttivo della Curva Nord. I leader da tutti riconosciuti purtroppo non possono più esercitare la loro opera all’interno della curva nelle gare interne. Tra i Daspati Enzo Ghidesi, guida della Curva Nord, e Diego Piccinelli, riferimento del gruppo “Brescia 1911 ex Curva Nord”. -Spezia-Brescia 15/16: ai tifosi biancazzurri, all’esterno dell’impianto era stato impedito di far entrare il tradizionale striscione “Curva Nord Brescia” che da sempre li contraddistingue, così decisero di non entrare. Lo striscione, per il quale non era stata fatta pervenire la richiesta di autorizzazione alla Questura di La Spezia, necessaria invece tanto quanto quella rilasciata a inizio anno dal Ministero, sarebbe poi entrato solo previo pagamento di una multa di circa 500 €. che i supporters bresciani inizialmente si rifiutarono di pagare. In un primo momento era stata presa la decisione di non entrare, ma al 26’ retromarcia totale: tutti dentro al settore ospiti e striscione esposto in bella vista. -In Brescia-Perugia 15/16 i “Brescia 1911” srotolano un coprisettore con sotto la scritta “Biancoblù”, infatti loro rimarcano che i colori societari sono biancoblù, non biancoazzurri. Il gruppo, coerente nella scelta di non sottoscrivere la Tessera, visto che da quest’anno 17/18 è possibile andare in trasferta anche senza, ha partecipato dopo 7 anni a una trasferta libera, quella di Parma del 10 settembre 2017 con grande entusiasmo. -Il 22 luglio 2017, a Palazzolo, prima dell’amichevole Brescia-Cagliari, gruppi di ultras delle due squadre si sono affrontati nelle vicinanze del campo sportivo. Un centinaio di persone, tra bresciani e sardi, se le sono date di santa ragione: bastonate, sprangate, lancio di oggetti e di fumogeni. Il tutto davanti all’obbiettivo delle telecamere della tv. Per gli inquirenti si è trattato di vera guerriglia urbana, per di più organizzata via Internet. Una maxi-rissa che è proseguita per parecchio tempo, fino all’intervento delle forze dell’ordine. La vicenda si è chiusa in tribunale lo scorso settembre, dopo circa due mesi dall’accaduto, dove un 26enne della Nord bresciana, accusato di rissa e resistenza a pubblico ufficiale, ha patteggiato la condanna di 6 mesi e 20 giorni, oltre ad essere stato Daspato. Condannato anche un giovane cagliaritano. -Gravissimo il lutto che colpì la Curva Nord bresciana il 27 maggio 2013, quando perse prematuramente la vita il 22enne Andrea Toninelli, ultrà della Nord, di Lumezzane, che viaggiava a bordo di uno dei sei pullman al seguito delle “rondinelle”, che lo stava riportando a casa dalla trasferta di Livorno, dopo aver assistito alla semifinale di ritorno dei Playoff per la A: intorno alle 4 di notte, lungo l’autostrada A21, fra Manerbio e Brescia Sud, il mezzo si ribaltava e precipitava in una scarpata, a quanto sembra per un colpo di sonno del conducente (c’è chi giura di aver visto ondeggiare più volte il pullman). Appresa la notizia, la curva amaranto si è prodigata in un comunicato di solidarietà ai tifosi bresciani e alla famiglia, e altre tifoserie hanno ricordato Andrea nei giorni successivi all’incidente. Da domenica 11 agosto, in occasione della prima partita della stagione 13/14, 2° turno di Coppa Italia contro il Teramo, la curva Nord, con una toccante, bella cerimonia, è stata intitolata ad Andrea; presenti i suoi genitori, parenti, il presidente Corioni, con alta partecipazione di ultras della Nord e gente comune. E’ stata posta una targa in marmo nei pressi della vecchia biglietteria della Nord, riportante la scritta “Curva Nord Andrea Toninelli 11-8-2013” e la sua foto. Esposta poi durante la partita la scritta “Ora la curva porta il tuo nome…guidaci dall’alto grande Tone!”. Non sono mancate poi altre iniziative per questo ragazzo davvero sfortunato, infatti la foto di Andrea, scelta dalla famiglia, compare sulla tessera 13/14 del gruppo “Ultras Curva Nord” (la tessera n° 1 è per il papà, la 2 per la mamma, la 3 per il fratello di Andrea, dalla 4 è aperta a tutti). Il Brescia Calcio ha deciso di ritirare il numero di abbonamento di Tone, il settore C, numero 60 della curva Nord, dove è stata messa una targhetta sul seggiolino: “Andrea Toninelli 1990-2013”. 15 minuti prima della partita col Lanciano, 1^ giornata del campionato in corso, il capitano del Brescia Marco Zambelli ha portato in curva Nord un mazzo di fiori sul posto che era solito occupare Andrea, ed ha abbracciato e cercato di consolare amici e parenti. Grazie all’aiuto dei ragazzi della Nord, è stata completata ed abbellita la struttura a forma di libro in suo ricordo, posizionata nel giardinetto vicino al parcheggio dei pullman all’autogrill di Ghedi Est, direzione Manerbio-Brescia. “Noi non ti abbiamo fatto promesse che non potevamo mantenere…ci mancherai per sempre, solo questo ci teniamo a farti sapere, ciao Tone”, frase esposta in Brescia-Juve Stabia del maggio ’14. -Il 26 settembre 2016 un altro grave lutto colpisce la Nord, infatti, uno dei suoi fedelissimi, Emilio “vecio” Manenti, muore a soli 52 anni stroncato da un malore improvviso. La bara avvolta dalle magliette e dalle sciarpe biancoblù viene accolta da scroscianti applausi, il cielo sopra il sagrato della chiesa di Torbole si colora del blu dei fumogeni, mentre sui visi dei tifosi della curva scorrono lacrime amare. Un uomo buono, dal cuore grande, sempre pronto ad ascoltare e confortare i compagni dello stadio: così lo descrive chi l’ha conosciuto. La Nord ringrazia Salerno, Curva Sud Milano, Mantova, Cesena, Tuttocuoio per la loro partecipazione ai funerali. -Era il 24 settembre 2005 quando Paolo Scaroni di Castenedolo, al termine della partita Verona-Brescia, venne picchiato selvaggiamente con numerose manganellate e calci in stazione, pestato a sangue da un esaltato reparto celere di Bologna. Il processo si è concluso nel 2013: tutti assolti ma con un commento che vale più di mille parole, a firma del giudice d’allora: “Paolo Scaroni subì un pestaggio gratuito, immotivato rispetto alle esigenze di uso legittimo della forza. In tutti questi anni il suo gruppo, “Brescia 1911”, gli è stato vicino, combattendo con tutte le forze possibili tante battaglie, innumerevoli le iniziative per chiedere giustizia, al motto di “Prima di tutto gli amici!”, e alle udienze presenziavano numerose tifoserie provenienti un po’ da tutta Italia, anche storicamente nemiche. All’epoca Scaroni aveva 26 anni, faceva l’allevatore nell’azienda agricolo di famiglia. Perse il lavoro, e non solo: 2 mesi di coma, altri 8 di una lunghissima riabilitazione. Quelle botte lo ridussero in fin di vita: oggi Paolo Scaroni è invalido al 100% con “menomazioni permanenti e croniche, sia fisiche che intellettive”. Dall’assoluzione passano altri 3 anni quando nel 2016 il Ministero dell’Interno predispone un risarcimento di 1 milione e 400mila €. Una piccola vittoria, ma non basta. Ha dovuto imparare di nuovo a parlare, a camminare e a muoversi. Questi soldi non cancellano nulla: questa macchia è indelebile, impossibile da dimenticare. Bellissimo il bandierone con la scritta “Paolo Scaroni 24-09-05”, col suo volto dipinto, sempre al vento fino a pochi anni fa. Corteo in occasione di Brescia-Padova 12/13, presente anche Paolo, con a capo lo striscione “A volte…ritornano! il tuo Gruppo”. -I “Curva Nord Brescia” hanno un cuore grande. Infatti, dopo il terremoto che sconvolse il Centro-Italia il 24 agosto 2016 organizzarono subito un punto di raccolta pro popolazioni terremotate, sapendo già di dover fornire a tali popolazioni sicuramente non denaro, ma generi di prima necessità. Hanno consegnato ad Arquata del Tronto (AP) aiuti umanitari in due viaggi in furgone pieni di ogni genere, restando in attesa di nuove richieste d’aiuto dai paesi terremotati, ben lieti di riprendere la raccolta e fare nuove consegne. Inoltre tutti gli anni consegnano giocattoli ai bambini ricoverati in ospedale, recentemente hanno donato 3mila €. all’associazione “San Vincenzo” con residenza a Milano, e 2mila €. all’associazione di volontariato “Angeli Onlus” di Cellatica (BS). La società Brescia Calcio nel 2016 accolse favorevolmente la richiesta di aiuto della Nord per Francesco di Salerno, un bimbo di pochi mesi affetto da una grave e rara malattia, organizzando un’amichevole a Darfo Boario Terme (BS) tra le rondinelle e la squadra locale, con incasso interamente devoluto alla famiglia di Francesco. Nel 2014 aiuti per Valle Scrivia colpita dall’alluvione ad ottobre, consegnati 700 sacchi di pellets; colletta pro alluvionati Genova: incassati 1.237 €. -In Brescia-Pro Vercelli del 16/09/17 i “1911” espongono “Livorno: rialzati e combatti da ultras!”. Per la trasferta di Carpi stampate tante gigantografie di Gabriele Sandri con la scritta “11.11.2007-11.11.2017 Gabriele vive”. -Era stato disposto il Daspo per 4 ultras della Curva Nord accusati di aver fatto il saluto nazista e urlato cori razzisti mentre l’11 dicembre 2016 un corteo religioso della comunità pakistana composto da 5mila persone passava lungo la strada dove gli ultras si trovavano in un pub. Il Daspo comminato per 3 di loro era di 4 anni. A sorpresa, si sono riaperte le porte dello stadio per loro, infatti è durata meno di 10 mesi la diffida disposta a inizio 2017 dal questore di Brescia e convalidata dal tribunale: la Cassazione l’ha annullata, perché il Daspo scatta, secondo la Cassazione, soltanto se l’area delle violenze commesse dai tifosi è circoscritta all’interno di una manifestazione sportiva. La Nord aveva scioperato affinché ai 4 ragazzi fossero annullate le diffide, sospendendo il tifo nei primi 15 minuti e capovolgendo tutti gli striscioni, fino a che non si fosse fatta giustizia. -Nel marzo 2016, dopo la partita Brescia-Crotone, una macchina con a bordo una famiglia crotonese con due bambini è stata circondata e presa a sprangate da alcune persone, inutile dire che ciò di ultras non ha assolutamente nulla e che sarà stato sicuramente il gesto di qualche “cane sciolto” esterno ai gruppi. -Tutti i giovedì in prima serata, in diretta sul canale 216 di “Seilatv”, va in onda “Dodicesimo in campo”, a condurlo è Milva Cerveni, moglie di Diego Piccinelli, leader dei “Brescia 1911”. -Prima della partita casalinga con lo Spezia del febbraio ’13, viene messa in atto dagli ultras bresciani una dura contestazione contro Corioni e la società, dietro alla Tribuna, con cori e striscioni tipo “La vergogna e la mercanzia di questa società non hanno limiti!” e “Corioni: la vostra società rispecchia la vostra ditta…cessi”!!!”. Manifestazione contro Corioni l’1 marzo ’14 con a capo lo striscione “Fam.Corioni: voi uccidete i sogni di questa città”. Tanti altri striscioni furono fatti sfilare durante la manifestazione. L’8 marzo 2016, a 79 anni, muore Gino Corioni e in Brescia-Crotone dell’11 marzo la curva gli dedica lo striscione “22 anni presidente…nel bene e nel male non ci hai mai fatto mancare niente…buon viaggio Gino!!!”. -Bella la coreografia col Perugia del 30 settembre ’17, con in basso lo striscione “Oggi più di ieri i nostri colori si innalzano fieri!”; bella anche quella col Trapani del 18 maggio ’17. -In Brescia-Cesena 12/13 i “BS 1911” espongono “Per Aurora e tutti gli altri…la vita è un diritto, garantiamoglielo!”. Per i bambini gravemente malati furono fatti striscioni, raccolta firme all’interno del gruppo e fuori lo stadio, riflessioni pubbliche, ecc. Il risultato fu notevole. -Molto bello e significativo il gesto dei “1911” dopo Brescia-Livorno 12/13, quando si recarono spontaneamente sotto il carcere di Canton Mombello, puro atto di solidarietà, che  regala ai tanti, troppi detenuti, sovraffollati in un carcere fatiscente, pochi ma intensi attimi di gioia. Lo striscione “Buon Natale a tutti…soprattutto ai detenuti” non venne fatto entrare dalle guardie ma rimase esposto per un po’ fuori lo stadio. -Vittorio Mero, difensore del Brescia scomparso alla verde età di 27 anni in un incidente stradale il 23 gennaio 2002, era uno dei beniamini della curva e dell’intera tifoseria, ricordato più volte in passato con cori, stendardi e striscioni. In Lecce-

Brescia, prima gara ufficiale dopo la sua morte, venne esposta la scritta “Vittorio: il tuo sorriso sarà sempre scolpito nei nostri cuori”. -Sempre esposte in Nord le pezze “Ci si vede nella mischia” e “Andrea sempre presente”, mentre nel settore del “1911” pressoché sempre esposti gli striscioni “Avanti Brèsa”, “Trasferte libere”, “Mai un passo indietro”, “Simply the best”, “L’è sémpér na menada” e, fino ad alcuni anni fa, “No al sabato” -Il 17 giugno ’17 si è svolta la 2^ Edizione del Torneo di calcetto a 7 “Prima di tutto gli amici” organizzata dai “Brescia 1911”. Sempre loro, pressoché tutti gli anni, mandano in scena la “Festa Biancoblù”, nel 2016 giunta alla 27^ Edizione. Mentre “Curva Nord Brescia in festa” si svolge tutte le estati, nel 2017 dal 14 al 22 luglio. Contemporaneamente si è svolto l’11° torneo memorial Sabrina Ghidesi.

Clubs principali: Brescia Club “Edoardo Bortolotti”, Brescia Club Iseo, Brescia Club “Vittorio Mero”.

 

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