A cura di Claudio “Freccia”
Gruppi/compagnie/clubs esistenti in Tribuna B βPiero Romeoβ: Prima Linea β78, Anni Ottanta, Luzzi Klan, Bad Wolves, Centro Storico, Ska lea Rude Boys, Stoned Crew Acquaformosa, Siamo chi Siamo (sottogruppo Anni 80), Orda Bruzia, 26 Julio, Continuo Supporto, Jacopino Fan Club, Donnici, Drunk Dogs Cosenza, San Ippolito, 4 Miglia, Senza Tessera, Roma Crew, Fuscaldo Boys, Praja, Domanico Rebelde, Longobardi, Cantinella, Malati du Cosenza, Girls, Lupi a Rotelle-con le ruote quando volete, Buonvicino Presente Sempre, UltrΓ San Marco A., Nof, VeG Vino e Gassosa, Bisignano UltrΓ Cosenza, Ajello C.Ultras, Cassano UltrΓ Cosenza, Brutia me Genuit, Vadue, Scene di Panico, Cosenza Club βGesuitiβ, Elettrotecnica 1992 Presente. BCN, Torre Alta, Lupi del Nord, Club RossoblΓΉ 1914 Franco Trapani, Commenda Old School, Club RossoblΓΉ βNewsβ via degli Stadi, Cosenza Club New York.
Gruppi/compagnie esistenti in Curva Sud βDenis Bergaminiβ: UltrΓ Cosenza 1978, Alkool Group Loreto 1985, Brigate 1987, Amantea Cosenza 1986, Rebel Fans 1995, Ultras Cosenza Vecchia 1989-Old DrunkardsLost Boys, Rione Portapiana, Banda Free, Side Whiskers, Banda 90, Andreotta, Cosenza 90 Crew, Alkool GIrls, Street Boys, Allupati Primo Lotto, Corso Italia, Occasionali, Casole Loreto, San Ippolito, Panettieri Ovunque, Quote Rosa, Incappucciati Cosenza, Armata Bruzia 1992, Irrequieti Torano, Commenda Town, Sciollati, Bads Rebels, Vecchia Guardia Nuclei Sconvolti, PIstols Cittadella 1988, Mondo Fantastico! Pescatrice Curva Sud Cosenza, Via Popilia cβΓ¨, Adelante Cosenza, Scoppiati Vagliolise, Kiri dβu Nord
Gruppi/compagnie esistenti in Curva Nord βMassimiliano Catenaβ: Curva Nord Ultras Cosenza (gruppo principale), Gabba Gabba Wolves, Wolves Fans, Cosenza Tregua.
Storia del tifo cosentino: Si puΓ² senza dubbio affermare che questa realtΓ di provincia ha lasciato mirabili tracce nella storia degli ultras in Italia, non soltanto per aver organizzato i primi raduni ultras aventi giΓ a suo tempo lo scopo di ricercare il dialogo tra curve, anticipando di alcuni anni la stagione degli incontri tra le diverse realtΓ italiane, o per aver diffuso le prime fanzines di controcultura ultrΓ : da βUrlo di cartaβ a βTam Tam e Segnali di fumoβ (fece il suo esordio il 13 maggio 1988 alla vigilia della trasferta di Salerno nel campionato che decreta la promozione in B). Negli anni 60 nascono i primi clubs di tifosi βmoderatiβ: i βLupi della Silaβ e il Club βFrancesco Guidoβ nel 1969, dedicato alla memoria dellβex omonimo presidente. Nel 1978 nasce il tifo organizzato con il gruppo βCommando UltrΓ Prima Lineaβ, seguito dagli storici gruppi βFedaynβ, nel 1982, e βBoys Cosenzaβ, nel 1983. In origine gli ultras prendono posto nel settore βTribuna Bβ, spostandosi in Curva Sud, storica sede dei gruppi cosentini, solo in un periodo postumo. Nel 1982 nasce il Club Cosenza 1914, istituzione profondamente legata al territorio e alla promozione turistica di questβultimo. Il 1983 Γ¨ lβanno dei βNuclei Sconvoltiβ, giΓ avanti di diversi anni, un nome che tuttora quando riecheggia provoca una velata malinconia oltrechΓ© rispetto nel mondo ultras. Non Γ¨ tempo di calcio moderno, non ancora, ma giΓ gli sconvolti intuiscono quel che da lΓ¬ avrebbe travolto il calcio e i suoi rituali, relegandolo e sacrificando socialitΓ , passione, coinvolgimento sullβaltare del Dio Denaro. Uno dei gruppi piΓΉ anticonformistici nella storia Ultras nazionale, che non nasconde mai la sua indole profondamente anarchica e ribelle, ma sempre declinata attraverso la solidarietΓ verso gli emarginati. I βNucleiβ intraprendono rapporti di stima e fratellanza con importanti tifoserie dello Stivale; sono caratterizzati da uno spirito goliardico, gioioso, ironico e combattivo, tipico dei movimenti del 1977, e sono i primi, insieme ai veronesi, a mescolare il modello italiano e quello inglese, soprattutto nella moda degli stendardi. Cosenza rappresenta un vero e proprio βlaboratorioβ in cui, nel corso degli anni, sβΓ¨ prodotto un fenomeno sociale di condivisione e aggregazione. Con la nascita di altri clubs si induce lβambiente a fondare il Centro Coordinamento Clubs. Lβanomalia prosegue quando tra gli spalti del βSan Vitoβ inizia a far capolino un frate, Padre Fedele Bisceglia, frate missionario tifoso del Cosenza Agli iniziali sfottΓ² segue una certa curiositΓ nel vedere colui indicare in una banda di scapestrati i propri fratelli in Cristoβ¦fattostΓ che decine di ultras si prestano volontari e nel 1986 danno vita alla mensa dei poveri, il cenacolo francescano che diventerΓ il luogo di ritrovo quotidiano degli ultras. Nel 1985 era stato in cittΓ , insieme ai βN.S.β, lβorganizzatore del primo raduno degli ultras dβItalia, dopo la tragica strage dellβHeysel a Bruxelles, a cui partecipano tifosi provenienti da Roma, Napoli, Genova e da molte altre importanti realtΓ italiane. Il 1985 Γ¨ anche lβanno della nascita degli βAlkool Group Loretoβ, destinato a diventare una delle colonne portanti del tifo cosentino insieme alle βBrigate Cosenzaβ, che nascono nel 1987, dal popoloso quartiere di via Popilia. Intanto nel 1986, quando nascono la βNuova Guardiaβ, da alcuni ragazzini che bazzicano i βNuclei Sconvoltiβ, i βN.S.Rendeβ e βN.S.Amanteaβ, viene organizzato un secondo raduno, in provincia, a Tortora. Successivamente Padre Fedele, dagli ultrΓ di Cosenza chiamato semplicemente il Monaco, si distacca dal Centro Coordinamento, di cui era presidente, fondando lβassociazione βCosenza Club Donato Bergaminiβ, in memoria dellβomonimo calciatore, idolo della tifoseria, deceduto prematuramente in circostanze controverse. Nel 1989 nasce nel centro storico il gruppo βCosenza Vecchiaβ e viene fondato il βClub delle donne rossoblΓΉβ. Quelli della βNuova Guardiaβ si rendono conto che per essere ultrΓ fino in fondo tutta la settimana, Γ¨ necessario portare il conflitto nelle piazze, ribellarsi a stili di vita asfittici, dare vita a una nuova terza via, alternativa alle mode paninare e βndranghetiste che attanagliano le giovani menti. Dal connubio tra βNuova Guardiaβ, βCosenza Vecchia e quelli di via Popilia prende vita la terribile e allegra B.D.D. (Brigata Drogati e Delinquenti), nome derivante da come un funzionario di Pubblica Sicurezza descrisse molti anni orsono i cosentini al loro arrivo in una stazione del Nord Italia. Quasi contemporaneamente in cittΓ nasce βRadio Ciromaβ, emittente comunitaria che apre i microfoni anche allβuniverso ultrΓ . Date storiche per il tifo silano sono quelle del 6 aprile 1985, quando in occasione del derby vinto col Catanzaro seguito da 20mila sostenitori bruzi, gli ultras silani in Tribuna B srotolano un maxi striscione di 100 metri rossoblΓΉ, stabilendo il record di dimensioni in Italia; la megafumogenata della Sud il 29 maggio 1988 nel match con la Nocerina, seguito da 24mila spettatori. Le trasferte piΓΉ partecipate degli anni 80 sono quelle del 1988 a Monopoli, seguita da oltre 8mila rossoblΓΉ, e quella di Francavilla con 5mila tifosi. Eβ tempo che la cittΓ abbia un suo centro sociale occupato, cosΓ¬ gli ultras occupano il primo Csa cittadino; seguirono sgomberi, denunce, lotte e travagli sino ad ottenere definitivamente uno spazio liberato: lβex villaggio del fanciullo, il βGramnaβ, La βNuova Guardiaβ si scioglie allβinizio dei 90, risultato di fatti e riflessioni importanti: le diffide che colpiscono il gruppo dopo il derby con la Reggina, la volontΓ di passare ad una militanza socialedi strada che unita al logo βNGβ avrebbe finito per creare equivoci in curva, la scelta di non diventare βIstituzioneβ ultras, la consapevolezza che in natura e nelle relazioni di gruppo niente Γ¨ βper sempreβ. Il 26 giugno 1991 nello spareggio di Pescara vinto 1-0 contro la Salernitana per la salvezza in Serie B, i cosentini, nellβoccasione in Curva Nord, in circa 7mila danno vita a una maestosa coreografia con migliaia di bandiere a scacchi rossoblΓΉ. Il 1992 Γ¨ lβanno dei βLost Boysβ, nello splendido campionato che proietta i lupi a un passo dalla Serie A: 15mila silani il 14 giugno 1992 raggiungono Lecce per sostenere la squadra che in caso di vittoria avrebbe disputato lo spareggio per la A con lβUdinese. Durante il campionato 1993/94, che segna la nascita dei βCurva Nord Cosenzaβ, con la prima scissione del tifo organizzato in due settori, avviene il primo sciopero del tifo, una forma di protesta pacifica volta a sensibilizzare lβambiente nei confronti delle diffide che colpiscono alcuni tifosi allβindomani di incidenti avvenuti il 12 settembre β93 in Cosenza-Fiorentina (1-1). La curva organizza una protesta con lo striscione βTutti colpevoli tutti in silenzioβ: andavano allo stadio ma se ne stavano in silenzio senza tifare. Alla fine, mesi dopo, interviene il Coordinamento che tratta con Questura e SocietΓ . In occasione di Cosenza-Bari, in dicembre il questore revoca le diffide. I βNucleiβ, nonostante le visioni di pensiero e una filosofia di tifo totalmente diversa dal moderato, si distinguono per un assiduo impegno nel sociale e per la partecipazione a varie iniziative, nel DNA del tifo cosentino, come ad esempio lβorganizzazione di una conferenza allβUniversitΓ della Calabria, il 21 ottobre 1993, con a tema i rapporti tra cittΓ , calcio e tifosi. A metΓ degli anni 90 nascono i βRebel Fansβ e gli βAutenticiβ che occupano questβultimi la Curva Nord del βSan Vitoβ. In Cosenza-Turris (1-0) del campionato di C1 1997/98, giocata davanti a 22mila spettatori i βN.Sconvoltiβ realizzano una coreografia imponente in Curva Sud, degna di quella di 10 anni prima con la Nocerina per la promozione in B. Nel 1999 i βNuclei Sconvoltiβ si sciolgono, segno dei tempi, dopo stanchezza e repressione, trend inaugurato dalle βBrigate GialloblΓΉβ Verona, anche per la volontΓ di cambiare linguaggi, ideare forme nuove per stare in curva. Arrivano periodi bui, difficili per il tifo rossoblΓΉ, la divisione in due curve separate, non per divergenze politiche bensΓ¬ sullβopportunitΓ di seguire un modello di tifo anzichΓ© un altro, non aiuta; la cosiddetta disputa tra anglofili e italofili che a Cosenza conviveva appunto nei βNuclei Sconvoltiβ. Non muta perΓ² la passione e lo splendido rapporto del Cosenza coi suoi tifosi, testimoniato dallβesistenza di vari gruppi ultras, che hanno continuato a seguire la squadra dallβhinterland e dallβintera provincia anche negli anni a venire. Dopo due anni la curva si ritrova unita in Tribuna, poi di nuovo tutti insieme nella Sud, senza βNucleiβ ma con gli altri gruppi, a cui si aggiungono i βCosenza Supportersβ e le compagnie di provincia. Nel 2000 nasce anche il βLuzzi Klanβ. Un gruppo di ragazzi decide di tornare in Curva Nord per affermare e praticare i valori originali dellβidentitΓ ultras, In Sud rimane comunque la parte piΓΉ numerosa della tifoseria: ai giΓ citati βAlkool Groupβ, βBrigateβ e βLost Boysβ, si affiancano nuovi gruppi come i βMayd Boysβ, il βPalazzine Groupβ e le βTeste Matteβ, nonchΓ© i centri della provincia (Paterno, Diamante, Pasquali, Roggianoβ¦), i quartieri storici βSan Vitoβ, la βRiformaβ e gli onnipresenti diversi lotti di via Popilia. Passano gli anni ma lβereditΓ ideale continua nel solco della condivisione della curva di valori condivisi: come dimenticare la presenza dei profughi curdi in curva, 50 esponenti della comunitΓ accolti dallo striscione βUna terra senza frontiere per una curva con mille bandiereβ, oltre allo sventolio di bandiere del PKK e di Apo Ocalan. Oggi, dopo diversi anni, le generazioni nuove che animano la Curva Sud continuano a mostrare solidarietΓ al Kurdistan. Dopo la cancellazione del Cosenza Calcio nel 2003, la tifoseria dalla Serie B si ritrova a partecipare al campionato di Serie D 2003/04. Il Cosenza Calcio 1914, non iscrittosi ad alcun campionato nel luglio 2003, viene sostituito dopo una complicata vicenda legale, dal Cosenza Football Club sulla base delle NOIF della F.i.g.c. Anche questa societΓ viene sostituita nel 2007, tramite il cambiamento della ragione sociale del Rende Calcio Alla prima partita Cosenza-Rossanese presenziano ben 12mila spettatori. Il record di spettatori viene realizzato in Cosenza-Bacoli Sibilla (2-0) del 2008 con 18mila spettatori che spingono la squadra a tornare nei professionisti, dopo una media in campionato di quasi 7mila tifosi a gara.. Il 30 maggio 2008 viene formalizzato il cambio del nome da Fortitudo Cosenza al piΓΉ tradizionalista Cosenza Calcio, abbinandovi lβoriginale matricola del Cosenza Calcio 1914. Anche questa societΓ ha vita breve e viene esclusa dai campionati professionistici nel luglio 2011. Lβattuale sodalizio viene costituito entro lβestate dello stesso anno ed Γ¨ presieduto da Eugenio Guarascio. Il 23 febbraio 2014, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita del calcio a Cosenza, la partita contro lβAversa Normanna viene seguita da 18mila spettatori, con la significativa partecipazione di tutti i settori nellβallestimento di unβimponente coreografia. Lo stesso avvenne il 6 giugno 2018 nella semifinale di ritorno Playoff Cosenza-SΓΌdtirol 2-0, dove 1 20mila presenti partecipano alle coreografie allestite da Curva Sud e Tribuna A, spingendo il Cosenza in finale. Dalla stagione 2014/15, come avvenuto circa 20 anni prima con Curva Sud e Nord, il tifo organizzato si divide in due settori con la nascita degli βAnni Ottantaβ, maggio 2014, esordio striscione in Cremonese-Cosenza Coppa Italia del 10 agosto 2014, in Tribuna A dopo essere stati 2-3 mesi in curva. La trasferta piΓΉ numerosa dellβultimo decennio Γ¨ quella di Pescara per la finale Playoff per la promozione in Serie B del 16 giugno 2018 Siena-Cosenza 1-3 con 11mila al seguito. Nel 2018 i gruppi organizzati gruppi che erano in Tribuna A si spostano in Tribuna B (o Distinti), tranne qualcuno che trasloca in Sud. Nel 2016 erano nati gli βStreet Boysβ e nel 2017 i βBanda 90β, nati sempre in Curva Sud dopo la divisione. Al 2018 risale la nascita del βClub Ciccio Magnelliβ di Rovito. Sempre nel 2018 arriva la sospirata promozione in Serie B, che manda in visibilio il popolo silano, poi due salvezze, una piuttosto tranquilla, una molto sofferta. Nel 2020/21 il Cosenza sta rischiando seriamente di retrocedere.
Gemellaggi/amicizie: –Genoa: veramente un bel rapporto. Gemellaggio nato nella stagione 88/89 in Serie B, la prima gara al βSan Vitoβ Γ¨ Cosenza-Genoa. Eβ il consolidamento di un rispetto e una stima reciproca giΓ esistente. La visione, da sinistra, della vita e della politica fa il rsto. I genoani vengono ospitati nella Sud e al ritorno i cosentini si recano in anticipo allβombra della Lanterna. Eβ il gemellaggio che piΓΉ di tutti accomuna lβintera tifoseria cosentina. I genoani non fanno mai mancare il loro sostegno (vedi Catanzaro). Nel febbraio 2017 esposti a Genova gli striscioni cosentini βAmanteaβ e βAnni Ottantaβ. In Cosenza-Akragas dellβaprile β17 esposto un βBentornati Grifoniβ, per la fine della diffida di alcuni tifosi genoani. Gli βAnni Ottantaβ salirono in gruppo per un Genoa-Palermo appunto per chiarire la loro posizione nei confronti della Nord genoana e da lΓ¬ il rapporto non ha fatto che crescere e rafforzarsi. Lo stesso gruppo ha βgridatoβ in uno striscione appeso a una rete nellβottobre 2020 βGiΓΉ le mani dalla Gradinata Nordβ, vittima della repressione. –Atalanta: i rapporti allβinizio non sono stati dei migliori, soprattutto per la presenza di gruppi leghisti come i βWild Kaosβ a Bergamo, poi vince la caparbietΓ degli βN.S.Amanteaβ e il grande rispetto delle βBrigate Nerazzurreβ verso i βNuclei Sconvoltiβ. Ormai da anni alcuni bergamaschi trascorrono le proprie vacanze sul Tirreno cosentino. Il gemellaggio, come quello col Genoa, dopo il logorio del tempo che lβaveva lasciato cadere nellβoblio, Γ¨ stato riallacciato dai gruppi piΓΉ giovani. Grazie soprattutto ai ragazzi di βAmanteaβ, che hanno continuato a portare avanti il rapporto. In Cosenza-Spezia 2019/20 esposta la scritta βGiΓΉ le mani dalla Bergamo Ultrasβ. Il 19 dicembre 2020 i cosentini hanno purtroppo appreso della scomparsa di Felice, ultras storico dellβAtalanta, tra i fondatori delle βBrigate Nerazzurre 1976β, un amico per tanti ultras cosentini di una certa etΓ che negli anni hanno avuto lβoccasione di conoscere e apprezzare le sue grandi qualitΓ umane. –Casertana: gemellaggio fraterno, molto forte e radicato al grido di βCasertana Cosenza nessuna differenzaβ, stretto tra βNuclei Sconvolti e βFedayn Bronxβ di Caserta al primo raduno ultras il 12-13-14 luglio 1985, anche per le stesse vedute politiche di sinistra. Il 17 novembre β85 le due tifoserie ebbero modo di ritrovarsi al βPintoβ di Caserta: 50 ultras del Cosenza al seguito per celebrare il gemellaggio sotto il diluvio. Gli βSconvoltiβ fanno un tifo dβinferno. I tifosi casertani in doppio petto sono infastiditi dal fatto che nessuno disturbi gli avversari. Qualcuno pensa che sia giunto il momento di intervenire e si avventa su uno striscione dei cosentini. Arriva la polizia ma giungono anche i βFedaynβ di Caserta che si sistemano al fianco dei cosentini in segno di solidarietΓ e supporto: un episodio piΓΉ unico che raro vedere gli ultras di casa affiancare i tifosi ospiti e insieme reagire a uno stadio ostile: gemellaggio e fratellanza. Nel 1991/92 si raggiunge il culmine, questa volta in B, col famoso giro di campo. Poi le strade sportive si dividono e bisogna attendere la stagione 2004/05 per vedere insieme di nuovo le due tifoserie anche se, a onor del vero le due tifoseria non hanno un bel ricordo coi campani che vengono esclusi dal torneo in seguito a rinuncia e calabresi che si presentano ai nastri di partenza con due formazioni: Cosenza Football Club e Cosenza Calcio 1914. Tra fallimenti e ricostruzioni, sia da una parte che dallβaltra, giungiamo alla stagione 2013/14 con Casertana e Cosenza che, al termine di un esaltante torneo approdano insieme in Lega Pro. Come non ricordare la presenza sugli spalti dei casertani ogni volta che il Cosenza gioca in Campania, oppure vedere vessilli cosentini quando la Casertana Γ¨ impegnata in Calabria o Sicilia. Bello lo striscione dei βFedayn Bronxβ di alcuni anni fa βNella buona e nella cattiva sorte fratelli fino alla morteβ o la coreografia con un copricurva e sotto la scritta βUniti per sempreβ dei cosentini, che hanno presenziato nel dicembre 2019 alla festa dei 5 anni dei βThe Black Sheep Casertaβ. –Venezia: la prima volta che i cosentini si recano in Laguna si registrano alcuni screzi coi veneziani subito domati dagli βUltras Unioneβ, che da quella gara diventano fratelli dei rossoblΓΉ, anno 1992 Anche se al cambio di generazione i rapporti si raffreddano, lβamicizia Γ¨ piΓΉ viva che mai. Ultimo incontro prima del 2018/19 nel 2002/03, quando le tifoserie si ritrovarono anche il giorno precedente al torneo del Bae, storico capoultrΓ veneziano scomparso nel febbraio 2001 Diverse le visite reciproche, ma certamente la distanza non aiuta nessuna delle due a farsi visite spesso. –Ancona: gemellaggio che nasce nel 1990/91, che riguarda le due cittΓ in blocco. Il rapporto si incrinΓ² una decina dβanni fa per questioni banali. Sono i biancorossi, dopo che in campionato hanno subΓ¬to una sassaiola al βSan Vitoβ, a invitare i βNuclei Sconvoltiβ ad Ancona per un miniraduno. In questa circostanza nasce ufficialmente lβamicizia, dettata dalla medesima visione sociale dellβaggregazione da stadio. A metΓ luglio 2020 nella loro sede i βCurva Nord Anconaβ hanno esposto lo striscione βEttore viveβ in memoria di Ettore Covello. βFratelli cosentini vi siamo viciniβ, striscione anconetano solidale alla cittΓ di Cosenza colpita dal terremoto il 24 febbraio 2020. Sempre in quei giorni βBentornati fratelli cosentiniβ, per fine diffide. Nellβottobre 2020 striscione βContinua a tifare da lassΓΉ Favoloso fratello dorico. A fine marzo 2020 βR.i.p. GiovΓ fratello doricoβ. –Casarano: amicizia nata negli anni 80 tra βNuclei Sconvoltiβ e βCusp Casaranoβ. Le poche occasioni di confronto non limitano le visite e gli scambi di cortesia. I pugliesi non sono mai mancati a Lecce e gli inviti nel Salento per i cosentini si sprecano. Gli βUltrΓ Cosenzaβ hanno esultato per la promozione in Serie D del Casarano nel marzo 2019. Ricordato dai cosentini nel dicembre 2020 Fabio fratello casaranese. –Sheffield United: il 16-17-18 febbraio 2018, nel week-end che precede il derby con la Reggina, gli inglesi sono stati ospiti degli ultrΓ della Sud, nella Casa degli UltrΓ , coinvolti in iniziative varie. –Spal: amicizia recente, nata soprattutto per la famosa vicenda del ferrarese Federico Aldrovandi, ucciso dopo esser stato fermato per un normale posto di blocco nel settembre 2005, il cui volto su un bandierone in alcuni stadi non Γ¨ stato fatto entrare. Allora i cosentini a Carpi il 6 ottobre 2018 esposero gli striscioni βPaura di mostrare i volti della vostra vergognaβ, βFederico ovunqueβ. I cosentini confezionarono lo striscione βVicini al vostro dolore ciao Marcoβ, un ragazzo della Ovest molto conosciuto scomparso nel febbraio 2019. Gli spallini erano presenti al 10Β° Memorial βEttore Covelloβ. Inoltre Ferrara e Cosenza rappresentano rispettivamente la cittΓ natale della famiglia Bergamini e la cittΓ adottiva, cittΓ unite nella speranza che possa presto venire a galla tutta la veritΓ per Denis. –Pordenone: rapporto nato recentemente, a dimostrazione che si puΓ² essere amici anche a distanza di circa 1.100 chilometri. La Curva βBergaminiβ ha esultato nellβaprile 2019 per la prima storica promozione della squadra friulana in Serie B. –Lanciano: amicizia recente quella coi ragazzi dei βFrentani non tesseratiβ, presenti piuttosto spesso al βSan Vito-Marullaβ, allacciata dalla βBanda Freeβ, che giΓ aveva in atto unβamicizia personale con loro. –Campobasso: rapporto piuttosto recente, stretto soprattutto tra i βCurva Nord Cosenza UltrΓ β e gli βSmoked Headsβ di Campobasso, gruppo scioltosi nellβagosto 2016. –Giarre: rapporto recente anti Catania.
Ex-gemellaggi/amicizie: –Messina; la rottura piΓΉ importante, perchΓ© arrivata dopo un decennio di solida amicizia. Un gemellaggio fortemente voluto da Padre Fedele Bisceglia, che nel 1989 fece trovare sacchetti di plastica con dei viveri e la scritta βLa partita dellβamicizia. Il 19 novembre 1989, nella partita che si giocΓ² subito dopo la morte di Denis Bergamini, i messinesi parteciparono con sinceritΓ al lutto silano: non tifarono e non esposero striscioni. Da allora ogni incontro Γ¨ caratterizzato da scambio di sciarpe, confronti aperti e accoglienze fraterne. Ma gran parte degli ultrΓ silani non lo accetta e nel campionato 1991/92, a Messina, dopo che ad inizio partita cβera stato il consueto giro di campo coi bandieroni, tra sassaiole e invettive, lβamicizia si Γ¨ rotta. A Messina era inoltre nato il gruppo βAngemecoβ (Anti-Gemellaggio Messina Cosenza) perchΓ© dicevano che era una fregatura, cioΓ¨ le squadre in campo si βaggiustavano il risultato a seconda di quello che serviva alla messa peggio in classifica, e che il Messina, per fare favori ai cosentini, non andava in A. Nel 1992 a Messina succede anche che il portiere Zunico del Cosenza viene colpito in testa dai messinesi, ma anche i cosentini non furono da meno, infatti durante la partita litigarono con i βFedelissimi Messinaβ della curva opposta. A fine gara alcuni di loro vennero sotto il settore ospiti per scusarsi e cercare di mantenere il gemellaggio, ma i silani non vedevano lβora di romperlo, non accettarono le scuse e finΓ¬ lβamicizia, che fu quasi una liberazione per le due tifoserie. –Pisa: i genoani allargano il gemellaggio coi pisani nel 1989/90. βRangersβ e βFightersβ pisani sono da tempo gemellati ai genoani, cosΓ¬ diventano amici anche dei cosentini. I pisani il 6 gennaio 2019 invitarono i cosentini al βParco di Mauβ, realizato dai gruppi della Curva Nord βMaurizio Albertiβ di Pisa. I silani erano contenti di essere presenti, di aver fatto piΓΉ di 1600 Km. e dellβaccoglienza ricevuta, di aver visto un altro Parco inclusivo realizzato dagli ultras, motivo di soddisfazione e orgoglio. –Fidelis Andria: una sola stagione dura lβamicizia con gli ultras dellβAndria, figlia del gemellaggio comune con gli βUltras Unione Venezia Mestreβ. –Nocerina: gemellaggio nato al primo storico raduno ultrΓ nel 1985 coi βMastiffs Nocerinaβ per le stesse vedute ultrΓ . Ci si era persi di vista dal 1987/88, dallo spareggio per restare in C1 giocato a Cosenza tra Nocerina e Campania, con 2mila cosentini in Tribuna B coi rossoneri. Ci si ritrova nel 1997/98 dopo numerose visite di cortesia, soprattutto degli βUltrΓ Cosenza sez.Salernoβ e, sia a Cosenza che a Salerno, si dΓ vita a megapranzi. Resta comunque meno sentito di un tempo il legame tra i nuovi gruppi delle due cittΓ . Il rapporto si chiuse nel 2011 proprio pochi giorni dopo la scomparsa del capo-ultrΓ cosentino Piero Romeo, che onorarono con due bellissimi striscioni.
–Ternana: gemellaggio stretto coi βFreak Brothersβ di Terni al primo raduno nazionale ultras nel 1985. La corsa alla Serie B nella stagione 97/98 mette a dura prova la lunga amicizia. Gemellaggio poi sciolto per varie vicissitudini, son rimaste amicizie personali tra vecchi βFreakβ Terni e vecchi βNuclei Sconvoltiβ. Al contrario di altri non Γ¨ sfociato in rivalitΓ
Reciproca stima/rispetto: –Benevento: giΓ nel 2010 clima di rispetto creatosi a Cosenza in quanto i beneventani in una 20ina scortati come criminali erano senza tessera, al loro ingresso dalla curva si Γ¨ gridato βNon toccate gli ultrΓ β, al secondo gol del Benevento hanno esultato in modo molto composto in segno di rispetto e a fine partita loro stessi hanno lanciato il coro βRingraziamo gli Ultras Cosenzaβ. Inoltre bevute pre e post-partita. Nel settembre 2019 a Benevento srotolata dai cosentini nella ripresa βImbriani nel cuoreβ , per il compianto giocatore (vedi sezione βCuriositΓ β). –Modena: simpatia mai sbocciata definitivamente. –Crotone: cβΓ¨ una stima reciproca per il loro odio verso catanzaresi e reggini, nemici comuni ad entrambi. –LβAquila: mandati auguri a LβAquila 1927, squadra gestita totalmente dalla tifoseria, promossa in Eccellenza. –Fasano: buoni rapporti tra la βCurva Nord Cosenza Ultrasβ e i fasanesi. Circa tre anni fa esposta dallo stesso gruppo la scritta βFasanesi liberiβ. –Acri: buoni rapporti tra la βCurva Nord Cosenza Ultrasβ e gli acresi, ai quali a marzo 2020 venne dedicata la scritta βCβΓ¨ chi dice di zumbare e chi lo fa senza esitare, solidarietΓ agli Ultras Acriβ. –Bisceglie: amicizia coi pugliesi suggellata dalla loro presenza a Cosenza il 20 gennaio 2019 per Cosenza-Ascoli.
RivalitΓ : –Catanzaro: rivalitΓ sentitissima, anche di campanile. Dal 1963 allβ84 Cosenza e Catanzaro non si incontrano in partite ufficiali. In questi 20 anni il Catanzaro conosce gioie e soddisfazioni con la conquista della Serie A ed il Cosenza Γ¨ costretto a remare controcorrente, perennemente assalito da problemi societari. I rapporti tra le tifoserie sono incredibilmente fraterni e distesi, senza lβassillo del confronto diretto i cosentini trovano persino la maniera per partecipare attivamente ai successi dei cugini, ricambiati con ugual calore. I giallorossi perΓ² retrocedono per due volte di fila e cosΓ¬, nel 1984, si trovano a giocare in Serie C col Cosenza. Il 18 novembre 1984 i tifosi cosentini si accorgono presto di essere rimasti vittime di un clamoroso βtrappoloneβ. Lβimponente carovana rossoblΓΉ (pullman e auto private portano a Catanzaro 5 mila supporters) viene fatta oggetto di vili sassaiole e basse provocazioni. Si accendono incidenti e scontri, sedati a fatica dalle forze dellβordine. Allβingresso in campo delle squadre la situazione precipita quando la curva giallorossa espone lo striscione βMa lo sanno le vostre mamme che siete qui?β, che manda letteralmente in bestia i cosentini. Col Cosenza che prende tre gol molti decidono di lasciarsi andare, lasciando lo stadio, a gesti di vandalismo e teppismo. Gli scontri si protraggono per ore, con un bilancio di feriti e danneggiamenti disastroso. La gara di ritorno sarΓ pesantemente condizionata dal ricordo di quellβinfausta giornata e nasceranno nuovi tafferugli. Da allora sono spesso casini quando sβincontrano le due squadre, ad esempio nella stagione 88/89 fuori lo stadio scontri, arresti, bruciati cassonetti, riportata la calma dalle forze dellβordine. Ai primi giorni del 2021 Alessandro, ultrΓ storico del Catanzaro, conosciuto come il βNazarenoβ, colpito da unβischemia cerebrale e si trova ricoverato presso lβospedale di Catanzaro. I cosentini, al di lΓ di ogni rivalitΓ , sono vicini ad Alessandro in questo momento difficile, rivolgendogli un sincero augurio che possa vincere la partita piΓΉ importante. –Reggina: antica, forte, sentita rivalitΓ . Agli inizi degli anni 80 le due squadre militano in C1, coi reggini che si presentano in gran numero al βSan Vitoβ, con sistemazione insolita in Curva Sud. A quei tempi di tifosi cosentini al vecchio βComunaleβ neanche lβombra. Una cosa che viene tuttora rinfacciata ai rossoblΓΉ. In Cosenza-Reggina 88/89 partita caratterizzata da violenti sconti pre e dopo gara. Nellβ89/90 rivalitΓ allβapice: a rendere ancor piΓΉ elettrico il clima al βSan Vitoβ la presenza degli βUltras Catanzaroβ, gemellati da poco coi reggini, che espongono lo striscione βNon Siete altro che conigliβ. Serie B 96/97: i reggini mostrano la frase βTifi allβinglese ma non sai nΓ© leggere nΓ© scrivereβ¦torna tra le pecore fai ridere!β. Cosenza-Reggina 2001/02: i reggini presenti in massa, facendo letteralmente infuriare i cosentini con lβesposizione dello striscione βNuclei Sconvoltiβ, che sarebbe stato regalato dai gemellati di Salerno. Circa due anni fa alcuni tifosi cosentini lasciarono striscioni di offese al βGranilloβ di Reggio Calabria nella notte: βPassegiamo e pisciamo sulla vostra cittΓ , bastardo regginoβ¦passi di qua?β e βReggio merdaβ-Salernitana: rivalitΓ molto forte soprattutto dopo lo spareggio di Pescara col Cosenza che vinse e la Salernitana che andΓ² in C1, quasi ogni incontro Γ¨ stato caratterizzato da scontri, ma nonostante lβodio cβΓ¨ perΓ² un certo rispetto perchΓ© ammettono che i salernitani hanno una grande tifoseria. Grande gesto dei salernitani in Salernitana-Cosenza del 5 maggio 2019, con lβesposizione dello striscione βTra depistaggi e falsitΓ da trentβanni in attesa di veritΓ , giustizia per Denis Bergaminiβ. Bello anche lo striscione cosentino βPiero Romeo e Siberiano, vecchi rivali, veri valori, grandi UltrΓ β, esposto in Tribuna B. –Catania: 5 Daspo di 8 anni emessi a catanesi responsabili degli episodi dellβ11 febbraio 2018 dopo lβincontro Catania-Cosenza. I catanesi hanno inseguito ed accostato un furgone con a bordo tifosi del Cosenza lungo la A18 direzione Messina, cercando di bloccarne la marcia, colpendolo con oggetti di vario tipo. I 5 avrebbero pianificato lβassalto. Scontri anche ai traghetti di Villa San Giovanni il 3 novembre 2018, dove le due tifoserie si incontrano casualmente, coi cosentini diretti a Palermo e i catanesi a Potenza; Daspo a seguito dei fatti. Nel 2018 gli βAnni 80β furono invitati dai catanesi della Curva Nord per unβiniziativa di raccolta fondi a favore di Antonino Speziale, la cui nota vicenda giudiziaria Γ¨ nota a tutti. Oltre la rivalitΓ , infatti le iniziative su tale argomento sono sempre state poste come del tutto apolitiche, senza mai citare alcun movimento o partito. –Lecce: forte, vecchia rivalitΓ che parte piΓΉ o meno dal campionato 91/92, quando il Lecce impedΓ¬ ai rossoblΓΉ di approdare in Serie A per la prima volta nella loro storia. Seguirono partite caratterizzate da gravi scontri tra le due tifoserie, culminati con feriti anche gravi da ambedue le parti, ad esempio il 18 ottobre β92, a Cosenza, vi fu una sassaiola, e il 14 marzo 1993, a Lecce, le due tifoserie passano dagli insulti alle mani. FinchΓ¨ un boato assordante risuona nello stadio intero: una bomba carta lanciata da cosentini esplode in Tribuna Est tra le mani di un giovane 21enne leccese, che perderΓ tre dita e lβuso dellβarto destro.Ma abbastanza a sorpresa gli ultras di Cosenza anni fa hanno voluto mettere una pietra sul passato, ribadendo la rivalitΓ , ma volendo mettere fine allβodio. –Nocerina: dal gemellaggio alla rivalitΓ il passo Γ¨ breve. Tristi fatti nel marzo 2011 quando le due tifoserie interrompono definitivamente. Il gemellaggio. GiΓ nella penultima occasione della Nocerina al βSan Vitoβ i tifosi rossoblΓΉ non apprezzarono un Tricolore portato dagli ospiti. Poi in una gara al βSan Francescoβ i cosentini trovarono ad attenderli lo striscione βRossonera Γ¨ la nostra passione, il Tricolore la nostra nazioneβ. Nel 2011 successe che si colpevolizza i nocerini di essere amici dei catanzaresi, rivali storici dei silani. Poi si passa dai pesanti sfottΓ² a chi ha sottoscritto la Tessera allβoffensivo, per i cosentini, βVoi siete catanzaresiβ., Dalle parole ai fatti il passo Γ¨ decisamente breve, nasce una sassaiola dove a farne le spese Γ¨ un tifoso rossonero. La stupiditΓ dilaga allβesterno quando un pulmino di semplici tifosi nocerini e non di ultras viene accerchiato da facinorosi e lo assaltano, per fortuna senza conseguenze fisiche per gli occupanti dello stesso. –Pescara: vecchia rivalitΓ . Il primo incrocio Γ¨ datato 5 giugno 1994, ultima giornata di B, col Pescara obbligato a vincere al βSan Vitoβ, riescono nellβimpresa salvandosi tramite classifica avulsa davanti a 2mila pescaresi. A fine partita ci furono duri scontri tra le tifoserie che costarono due striscioni ai sostenitori calabresi, uno distrutto sul posto, lβlatro finito come βtrofeoβ ai messinesi. Eppure negli anni precedenti i rapporti erano stati cordiali, soprattutto grazie a Padre Fedele e la sua βpoliticaβ.Allo spareggio-salvezza per la B nel 1991 a Pescara contro la Salernitana, i tifosi rossoblΓΉ furono sistemati in Curva Nord e molti pescaresi simpatizzarono per loro contro i rivali granata. Il secondo incrocio avvenne il 14 dicembre 1996, Cosenza-Pescara. Quel pomeriggio i circa 50 pescaresi, in forte contestazione col presidente Scibilia, sistemarono i propri stendardi in balaustra, poi furono relegati dalle forze dellβordine nella parte alta della gradinata, occasione ghiotta per gli ultras calabresi, che con lβaiuto degli inservienti dello stadio, raggiunsero il settore di gradinata tramite una porticina dβaccesso. Riuscirono facilmente quindi a strappare dalla recinzione lo stendardo βCherokee Pescaraβ, per poi fuggire a gambe levate, evitando lo scontro fisico e lβarrembante rincorsa dei pescaresi. Un affronto che non poteva passare impunito e che spinse i pescaresi, a distanza di soli 7 giorni, ad attuare una rappresaglia a Venezia, dove lagunari e cosentini rinnovarono il gemellaggio. Un ultrΓ pescarese, mimetizzato tra gli ospiti con una sciarpa rossoblΓΉ, invase il campo durante lβintervallo riprendendosi il maltolto, che era stato esposto dai cosentini davanti agli amici veneziani. Paradossalmente perΓ² il nostro βeroeβ venne denunciato per furto. Solo dopo una lunga indagine emerse la veritΓ , nonostante i tifosi silani avessero sostenuto che quel pezzo di stoffa con la sigla βCKβ, abbreviazione di βCherokeeβ, appartenesse al fantomatico gruppo βCosenza Kapovoltaβ. Per anni sono seguiti gesti provocatorie, con lo stendardo che non sarebbe stato mai piΓΉ restituito nonostante lβordinanza del Tribunale. –Ascoli: a fine gara Ascoli-Cosenza del 26 agosto 2018, attimi di tensione sulla circonvallazione Nord. I cosentini sono gemellati con quelli dellβAncona, acerrimi rivali degli ascolani, e durante la partita le due tifoserie non si erano risparmiate. Alcuni pullman calabresi e anconetani hanno cercato lo scontro con le forze dellβordine, accendendo torce e fumogeni che avrebbero provocato un incendio. –Paganese: nel marzo 2015 si sono verificati scontri tra tifosi nel prepartita. Alcuni ultras della Paganese avrebbero teso un agguato a un pulmino di tifosi ospiti (in tutto erano 3) non scortato dalla polizia, nei confronti del quale ci sarebbe stato un fitto lancio di oggetti, costringendo i cosentini a fuggire. Il bilancio sarebbe di due feriti occupanti il pulmino assaltato, sfondato sul lunotto e sui vetri posteriori. –Cavese: il 5 settembre 2010 scontri e incidenti a Cava dei Tirreni per Cavese-Cosenza. Alcuni screzi cβerano stati lβanno prima perchΓ© i cavesi non avevano proprio gradito lβinvasione di alcuni cosentini in cerca di magliette, ma nulla lasciava presagire ciΓ² che Γ¨ successo, tantβΓ¨ che i cosentini si presentano senza Tessera del tifoso, con gli ultras cavaioli, almeno a parole, schierati sulla stessa posizione. I rossoblΓΉ arrivano in treno in una 50ina e dopo poco entrano in contatto con un gruppo molto piΓΉ numeroso di ultras cavesi, evidentemente giΓ in agguato. Lβintervento della polizia, tuttβaltro che tempestivo, disperde i cavesi, dei quali 3 vengono arrestati. Il gruppo di cosentini non riesce neanche a vedere la partita e dopo qualche coro fuori lo stadio viene βrispeditoβ a Cosenza. Un altro gruppo di ultras cosentini arriva perΓ² anche in macchina, acquistano il biglietto ed entrano allo stadio in modo anonimo nel settore Tribuna dei tifosi cavesi e dopo una 15ina di minuti, a sorpresa, iniziano a sventolare le bandiere, alzare cori ed esporre striscioni. Iniziano piccoli tafferugli in Tribuna coperta, poi la situazione torna con molta fatica alla normalitΓ , ma alla fine del primo tempo gli ultras sono invitati a cambiare settore e a quel punto decidono di rimanere fuori e di non continuare a vedere la partita, coerenti al βno alla Tesseraβ. –Avellino: il 29 agosto 2015, poco prima di Avellino-Cosenza ci sarebbe stato uno scontro tra i pochi calabresi arrivati ad Avellino e i tifosi locali. Un tifoso del Cosenza si sarebbe fatto medicare in ospedale. –Cagliari: nellβaprile 2001 il gruppetto degli βSconvolts Cagliariβ Γ¨ arrivato allo stadio quando la partita era iniziata da una 30ina di minuti, con la squadra sarda giΓ in vantaggio, ed hanno festeggiato con fumogeni blu. I tifosi silani non hanno gradito e ne Γ¨ nato un fitto lancio dβoggetti. Prima dellβintervento della polizia i cagliaritani son stati annaffiati con un idrante e costretti a battere la ritirata in curva, scelta non felice perchΓ© anche in curva Γ¨ comparsa una pompa che non ha lasciato scampo agli ultrΓ . Le forze dellβordine son intervenute quando i tifosi erano ormai bagnati fradici e si sono limitate a ritirare gli striscioni rossoblΓΉ e ad accompagnare gli ospiti fuori lo stadio. –Messina: si passa dal gemellaggio alla rivalitΓ , vedi ultimi Messina-Cosenza e Cosenza-Messina, Serie B 2001/02 e 2002/03 e una delle ultime gare a Cosenza. Rimangono alcune amicizie personali. –Verona: tipica rivalitΓ nord-sud. Nel gennaio 2010 un tifoso veronese residente a Firenze venne aggredito da solo in treno, dove era montato per andare a Verona a vedere la partita, da diversi ultras del Cosenza, derubato di giubbotto e macchina fotografica. –Siena: nellβagosto 2008 per unβamichevole Siena-Cosenza nella tranquilla Norcia, sede del ritiro senese, violenti scontri tra le due fazioni, che fanno addirittura annullare la partita. I cosentini, entrati allo stadio, sono venuti a contatto coi senesi, infatti dagli slogan ad una fitta sassaiola il passo Γ¨ stato breve. Un ferito grave alla testa e fratture del setto nasale, piΓΉ altri feriti, tutti senesi, il bilancio. Si parla di aggressione in piena regola dei calabresi. Le forze dellβordine, presenti in forma ridotta, son state cercate di essere aiutate dalle due SocietΓ . –Siracusa: cittΓ ostile ai calabresi. Anni fa lanci di lamperogeni per un agguato dei siciliani. –Vibonese: si parla di uno striscione cosentino sottratto diversi anni fa a Vibo Valentia e poi restituito dalla polizia. I cosentini parlano che non sono riusciti i vibonesi a sottrarre lo striscione e hanno commesso lβerrore di accoltellare alla gamba il ragazzo che lo teneva e che dopo questa infamata a Cosenza nel settore ospiti i vibonesi sono riusciti a rimanerci 10 minuti, costretti a scappare con le camionette della polizia. –Ebolitana: guerriglia e scontri tra ultras si sarebbero verificati nel luglio 2007 a Eboli. –Brescia: forte antico odio, visto anche il gemellaggio dei cosentini con gli atalantini, acerrimi rivali bresciani. –Rende: rivalitΓ sportiva e di campanile.
CuriositΓ : -In una nota del 9 aprile 2021 sulla pagina ufficiale di Facebook degli βAnni Ottantaβ, con il Cosenza sempre piΓΉ giΓΉ, sullβorlo del baratro, si afferma che ormai tutta la tifoseria ha capito che il responsabile numero uno di questo scempio Γ¨ il presidente Guarascio, che col suo operato sta umiliando una provincia intera, collezionando figure ridicole una dopo lβaltra agli occhi dellβintera Italia calcistica. Rivolgendosi a mister e squadra puntualizzano che la Serie B Γ¨ un patrimonio che va difeso con le unghie e coi denti fino allβultimo secondo, e soprattutto la maglia rossoblΓΉ va sudata e onorata fino alla fine. Chi Γ¨ con la testa altrove e non crede piΓΉ nella salvezza Γ¨ giusto si faccia da parte. Esposto al campo dβallenamento del Cosenza lo striscione βChi non lottaβ¦tolga la magliaβ. I βCosenza Vecchia 1989β avevano esposto in precedenza nel centro storico lo striscione βIn prestito calciatoriβ¦di proprietΓ hai solo i palloniβ. In occasione di Cosenza-Spezia, 14^ giornata Serie B 19/20, esposto lo striscione βGuara$cioβ, oltre a βPompieri orgoglio e vantoβ e βGiustizia per Denisβ, in contestazione aperta col presidente e con una SocietΓ a loro modo di vedere inesistente. Ai primi di luglio 2020 esposti in cittΓ tanti cartelli βGuarascio vattene!β. -La βTerra di Pieroβ, associazione dedicata alla memoria di Piero Romeo, figura storica del tifo cosentino, che si occupa di solidarietΓ ai piΓΉ deboli, ai disadattati, ai disgregati, il 13 marzo 2021 ha compiuto dieci anni. Gli βAnni Ottantaβ e la βTerra di Pieroβ hanno deciso di sostenere con convinzione ed entusiasmo lβiniziativa portata avanti dal βNucleo Storico Salernoβ, e supportata dallβintera tifoseria salernitana, dellβasilo βSalernoβ, adiacente lβorfanotrofio di Tosamaganga, distretto di Iringa, in Tanzania. Proprio lβorfanotrofio Γ¨ stato oggetto di varie iniziative da parte della βTerra di Pieroβ, ultima delle quali un acquisto di riso e legumi che permette ai bambini ospiti della struttura di avere pasto garantito per settimane intere. Per sostenere lβasilo i calabresi hanno deciso quindi di acquistare i calendari appositamente realizzati dal βNucleo Storico. Piero Romeo era una figura centrale del tifo cosentino per averne percorso, in prima persona, una lunga parte del suo cammino sin dai tempi di βPrima Linea β78β, il cui striscione Γ¨ ricomparso con lβavvento degli βAnni 80β allo stadio. Piero era riconosciuto, apprezzato e rispettato da tutti non solo per la lunghissima militanza, ma anche per lβindiscutibile carisma che faceva di lui un leader nato, il βcapo ultrasβ ad honorem di una curva che, in veritΓ , ha sempre sfuggito le gerarchizzazioni. A Piero e ai βNuclei Sconvoltiβ della prima ora si deve il primo raduno ultras in Italia nel 1985. Con Padre Fedele diede vita alla mensa dei poveri e lβimpegno nel sociale divenne cosΓ¬ totale che, assieme ad altri ragazzi di curva, si spinse pure in Repubblica Centrafricana per costruire pozzi dβacqua e poi altre opere in favore della popolazione locale, portate ancora avanti. Quando a 50 anni morΓ¬ il 22 febbraio 2011, dopo una lunga malattia, il modo migliore per perpetuarne il ricordo fu appunto la creazione dellβassociazione. Tra le sue frasi celebri: βNon basteranno nΓ© gesta nΓ© parole per dire del vento che ci soffia nel cuoreβ¦β e quella, riportata su un lungo striscione in Tribuna B con tanto di firma βSono quelle cose che alla fine ti rimangonoβ (lβaltro grande striscione sempre presente in Tribuna B Γ¨ βLottando col cuore si scrive la storiaβ). Eβ oggi realtΓ anche il βParco Piero Romeoβ, dopo anni di lavoro e 150mila β¬.di investimenti, laddove prima vi era uno spazio semi-abbandonato, una realtΓ unica nel suo genere in tutto il Sud Italia, inaugurato il 21 luglio 2016. Un Parco giochi attrezzato con percorsi tattili per ipovedenti, altalene capaci di ospitare sedie a rotelle, scivoli, rampe e abbattimento totale di ogni barriera architettonica e di qualsiasi distanza fisica tra bambini, normodotati o diversamente abili che siano. Un gruppo dβattori non professionisti aveva ideato uno spettacolo teatrale in vernacolo, col quale raccogliere fondi per il Parco. Dal 17 marzo 2019 i ragazzi disabili possono usufruire di un servizio, in forma totalmente gratuita, con un mezzo idoneo che li lascia al Parco e li riporta. -Il 23 dicembre 2020 gli βUltrΓ Cs 1978β hanno donato giocattoli, vestiti e beni di prima necessitΓ alle famiglie piΓΉ bisognose della cittΓ , ringraziando tutti coloro i quali hanno contribuito a regalare tanti sorrisi partecipando alla raccolta beni organizzata quartiere per quartiere e in provincia. Rivolto un pensiero a chi sta lottando nelle corsie degli ospedali contro la maledetta pandemia. -Dal 15 dicembre 2020 il catanese Antonino Speziale, accusato ingiustamente di essere stato lβomicida dellβispettore Filippo Raciti il 2 febbraio 2007, negli assurdi tafferugli a margine di Catania-Palermo, Γ¨ di nuovo in libertΓ e i cosentini gli hanno dedicato striscioni come βIl Ris ti scagiona, lo Stato ti imprigiona, in uno Stato incoerente 13 anni da innocenteβ. -A fine ottobre 2020 Γ¨ scomparso purtroppo Emanuele, ragazzo molto conosciuto, a cui i gemellati hanno dedicato striscioni e pensieri. Facente parte degli βIrrequieti Toranoβ, era sempre presente in casa e in trasferta. -Cosenza Vecchia a colori Γ¨ il loro modo di abbellire il quartiere dellβomonimo gruppo e rappresentare i loro valori di accoglienza, tolleranza, aggregazione sociale, oltre al diritto dellβabitare. I βCosenza Vecchiaβ il 17 ottobre 2020 hanno festeggiato un anno dallβaver preso possesso di un locale abbandonato allβincuria, un altro elemento fondamentale che va ad inserirsi in un contesto di rinascita dal basso della cittΓ storica, facendone un centro nevralgico della vita del centro e della cittΓ tutta, aperti alla cittΓ e ai gruppi che credono nella solidarietΓ e nellβaccoglienza. -Nellβottobre 2020 il gruppo βAnni Ottantaβ, dopo la parziale riapertura degli stadi a 1.000 persone, durata fino allβesplosione della seconda ondata di contagi del Covid, afferma che si assiste allβingresso a caro prezzo di tifosi distanziati, con mascherine, seduti, che non possono urlare, tifare, abbracciarsi e festeggiare un gol, vivendo lβesatto opposto di quello che Γ¨ il vero spirito del calcio. Tutti o nessuno gridano le tifoserie organizzate in tutta Italia. -Attraverso due occupazioni, con anche un tentativo di sgombero in una serata poliziesca il 15 settembre 2020, gli βUltrΓ Cosenzaβ hanno riqualificato e ridato vita alla Casa degli UltrΓ , restituendo alla cittΓ questo spazio con sforzi e sacrifici aggregando al suo interno tanti giovani. Quello che era un luogo dove si consumavano veri e propri drammi sociali Γ¨ diventato un luogo pieno di vita. Vigileranno che sulla zona vengano effettivamente messi in atto i progetti proposti cosΓ¬ come hanno fatto in passato dove si sono trovati a dover rioccupare lβedificio viste le inaccettabili condizioni di degrado in cui versava nuovamente. Con il Comune resta in piedi un tavolo interlocutorio, ottenuto dopo il mancato sgombero forzato, per trovare degli spazi alternativi. Per loro occupare quel posto era stato un gesto dβamore verso Cosenza, cittΓ segnata dallβemarginazione, dalla solitudine, da problematiche sociali. E con lo stesso amore che oggi si riprendono in custodia quello spazio, per sottrarlo nuovamente allβincuria e allβabbandono, oggi ritornano gli ultras! La Casa degli UltrΓ Γ¨ di nuovo aperta a tutti e tutte. -A metΓ luglio 2020 come da 11 anni a questa parte si sarebbe dovuto svolgere il Memorial nel ricordo di tutti gli UltrΓ Cosenza scomparsi. A causa della pandemia hanno deciso di rinviare queste giornate di ricordo a tempi migliori. -Il 20 giugno 2020, al termine di Cosenza-Entella (2-1), il saluto dei giocatori a fine partita sotto i settori vuoti Γ¨ stata la piΓΉ bella vittoria per gli ultrΓ . -Intorno a metΓ giugno gli Ultras si sono espressi ritenendo inaccettabile che tanti ultras siano costretti ad andare a firmare nonostante le partite a porte chiuse ed hanno esposto lo striscione nei pressi dello stadio βLa diffida per uno scontro e una firma senza incontro!β. -Gli stadi sono vuoti, addirittura assistiamo al pubblico e alle coreografie virtuali. Migliaia di morti e migliaia di persone in difficoltΓ economica causa Coronavirus: non cβΓ¨ stato nessun rispetto da parte di F.i.g.c., Coni e Ministero dello Sport, principali responsabili della ripartenza dei campionati. Quello di oggi Γ¨ un calcio con stadi vuoti, schiavo delle Pay-tv, un calcio virtuale che in futuro potrebbe vedere il distanziamento sociale applicato anche sui gradoni ed i prezzi dei biglietti aumentare, per ricoprire le perdite legate al Coronavirus. Quello che non saranno mai capaci di fare Γ¨ distruggere la passione e lβaggregazione degli ultras. A tal proposito esposto per le vie della cittΓ lo striscione βCalcio: denaro e corruzione. UltrΓ : passione e aggregazioneβ. -Il 12 giugno 2020, dimostrando affetto e gratitudine a tutti gli operatori sanitari che hanno fatto la differenza nella prima ondata di contagi per la pandemia, gli βUltrΓ Cosenzaβ hanno esposto nella zona dellβospedale dellβAnnunziata lo striscione βInfermieri e operatori sanitari: da tutti osannati ma poi dimenticati. Grazie ragazziβ. -In un periodo come quello del Coronavirus gli ultras della Sud, non potendosi trovare sui gradoni degli stadi hanno dato appuntamento allβ11 aprile 2020 sulle frequenze di Radio Ciroma, per un aggiornamento su come gli ultras, molto spesso dipinti come il male della societΓ , stavano affrontando lβemergenza. Raccolti fondi per acquistare apparecchiature mediche da donare allβospedale dellβAnnunziata, e per supportare le associazioni di volontariato in prima linea contro il virus. -A seguito dellβuccisione negli Stati Uniti di un uomo di colore ad opera della polizia americana il 25 maggio 2020, esposto allβesterno dello stadio dagli βUltrΓ Cosenza β78β lo striscione βJustice for George Floyd, A.c.a.b.β, questo il nome dellβuomo assassinato. -Raccolti al 24 aprile 2020 piΓΉ di 3mila β¬. per fronteggiare il Covid. Donate 500 mascherine alla struttura Villa della SerenitΓ . Tutti i corpi delle forze dellβordine in quei giorni hanno mostrato un atteggiamento comprensivo e tollerante a favore degli Ultras e soprattutto di chi era in difficoltΓ . -Avviato un percorso di collaborazione con la Casa Circondariale per supportare e favorire nei limiti del possibile la donazione dβattrezzature e materiale sportivo. LβattivitΓ sportiva serve ad attenuare lβisolamento del carcere, evitando la marginalizzazione dei reclusi che comprometterebbe il loro futuro reinserimento che Γ¨ la finalitΓ sociale della pena. Donate casacche rosso-blu e palloni per supportare la rinascita delle attivitΓ sportive e di socialitΓ allβinterno del carcere, rinnovando la solidarietΓ a chi nel periodo di Coronavirus si trova rinchiuso in condizioni igienico-sanitarie difficili. Durante i primi mesi di pandemia donati a Padre Fedele e al Paradiso dei poveri generi alimentari di prima necessitΓ . Gli βUltras Francoforteβ e lβex giocatore cosentino Allan Baclet hanno donato soldi per emergenza Covid. -La coreografia del 21 febbraio 2020 nella gara interna col Frosinone Γ¨ stata dedicata al ritorno dei diffidati dopo il Daspo di gruppo per piΓΉ di un anno. A centrocurva lo striscione βSiamo lβarmata rossoblΓΉ e mai nessun ci fermerΓ β. -I tifosi, piuttosto recentemente, hanno ripulito la piazzola dove si consumΓ² lβomicidio di Denis Bergamini e il cippo a lui dedicato. Il 30 gennaio 2020 Γ¨ morto il papΓ di Denis, che aveva lottato con tutte le sue forze 30 anni per avere veritΓ e giustizia per la morte del figlio, senza riuscire ad avere quello che aveva chiesto. Fu tra i primi a rendersi conto che quel corpo senza vita del figlio 27enne non poteva essere stato trascinato per decine di metri da un camion la sera del 18 novembre 1989. Ci lascia una persona che sin da quel giorno ha urlato disperatamente, ma con grande dignitΓ , che suo figlio era stato ucciso. Il 7 dicembre 2019 sono in tanti davanti al Tribunale a gridare βVeritΓ per Denisβ (omonimo striscione esposto in tante partite): una battaglia che dura da oltre 31 anni, nella quale gli ultras, di generazione in generazione, sono sempre stati in prima fila, al fianco di Donata Bergamini e della famiglia. Cosenza non si ferma finchΓ© la veritΓ non emerge fino in fondo. -Nel novembre 2019 per i bambini del reparto di pediatria gli βUltrΓ Cosenza β78β hanno iniziato una raccolta fondi attraverso la vendita di t-shirt a 10 β¬. lβuna. Tutto il ricavato Γ¨ stato investito per lβacquisto di aerosol e di altri strumenti di prima necessitΓ nel reparto. -Il 24 settembre 2019 Matteo Salvini, segretario Lega Nord, Γ¨ stato duramente contestato: centinaia di manifestanti in corteo in cittΓ contro la presenza del leader leghista, che ha progettato il Decreto Sicurezza Bis, legge vergogna che ha come obiettivo la violazione delle libertΓ e la criminalizzazione del tifo organizzato e di chi manifesti dissenso. -Lβultimo abuso di potere insensato in ordine cronologico perpetrato nei confronti della Curva Sud riguarda quello che Γ¨ successo il 31 agosto 2019 per Cosenza-Salernitana. Per giorni decine di ragazzi e ragazze avevano lavorato alla realizzazione di una coreografia che doveva colorare la Sud, che avrebbe dovuto comprendere lo striscione βSiamo lβarmata rossoblΓΉβ, sequestrato senza alcun motivo dalla Digos. Anche lβanno prima successe una cosa simile, sempre in occasione di Cosenza-Salernitana, quando venne sequestrato lo striscione di sfottΓ² verso i campani βTe lo ricordi Marulla?β perchΓ© ritenuto offensivo. Lo striscione riferito al gol che segnΓ² Gigi Marulla nello spareggio di Pescara contro la Salernitana nel giugno 1991 che mandΓ² i granata in Serie C1. Suona strano un accanimento del genere quando a Cosenza hanno uno stadio che fa acqua da tutte le parti, un manto erboso disastrato nonostante interventi negli ultimi anni, i bagni in condizioni pessime e inaccessibili per i disabili, i bar con servizi inefficienti, i prezzi dei biglietti non assolutamente adeguati a ciΓ² che i settori offrono. Suona strano che i Gos pensino a sequestrare unβinnocua coreografia e non guardino ai veri problemi che i cosentini vivono sui gradoni dello stadio. Il 19 maggio 2018 si sono ritrovati allβUltimo Lotto presso la βQuercia delle Brigateβ, per sensibilizzare con vari sit-in in cittΓ lβopinione pubblica sul grave problema delle diffide che hanno falcidiato la Curva Sud e ribadire lβimportanza di una curva unita. Il 17 febbraio 2019, per Cosenza-Cremonese i gradoni della curva sono rimasti deserti per protesta. -Lβunica vera bandiera a Cosenza Γ¨ stata Gigi Marulla, come si puΓ² dedurre dallβintitolazione dello stadio, dai murales che lo ritraggono in giro per la cittΓ o dal bandierone col suo volto. Il suo ricordo Γ¨ impresso a fuoco nella memoria del tifoso rossoblΓΉ. Con lui, scomparso per un malore il 19 luglio 2015 mentre si trovava in vacanza a Cetraro, son stati vissuti i momenti migliori. La sua frase βPer me non era una partita di calcioβ¦quando scendevo in campo con la maglia del Cosenza era una missione, difendere la cittΓ e difendere i coloriβ Γ¨ stata riportata su due striscioni nella coreografia, a plastiche rosse e blu e un telone con lβeffige di Marulla a tinte rossoblΓΉ, con la Salernitana il 27 dicembre 2018. Altre bandiere sono state Denis Bergamini; Massimiliano Catena, a cui Γ¨ dedicata la Curva Nord, morto a 23 anni il 1Β° ottobre 1992 finendo contro un guard-rail; Carmelo Imbriani, giocatore di Cosenza e Benevento, che commosse lβItalia calcistica in una conferenza stampa in cui annunciava di volersi ritirare perchΓ© malato di cancro, quando allenava il Benevento, scomparso il 15 febbraio 2013. -In vista di Monopoli-Cosenza di Coppa Italia del 10 agosto 2019, imprevista trasferta perchΓ© da calendario si sarebbe dovuto giocare a Cosenza, ma la SocietΓ ha chiesto lβinversione di campo a causa delle condizioni pessime del terreno di gioco, ci si era preparati a prenotare mezzi e ad acquistare i tagliandi, ma, colpo di scena, dopo aver venduto i tagliandi per unβintera giornata del settore ospiti, il pervicace Prefetto di Bari decide di bloccarne la distribuzione, annullando i tagliandi emessi in precedenza se non accompagnati dalla Tessera del tifoso e minacciando pubblicamente di diffida chiunque si presentasse al βVenezianiβ di Monopoli col biglietto giΓ emesso ma senza Tessera. Ci si chiede come il Cosenza Calcio non abbia scritto una riga contro tale decisione, ma si sia limitato a pubblicare la velina della questura. -Coincidenza beffarda: il 13 luglio 2019 mentre si celebravano gli ultrΓ cosentini scomparsi, Γ¨ deceduto un altro ragazzo che ha lasciato un ricordo indelebile e che non verrΓ mai dimenticato, Daniele Caristia detto βLilloβ, benvoluto da tutti, al quale venne in mente la frase, riportata poi su uno striscione βSiamo arrivati tardi o forse troppo presto comunque il vostro tempo non assomiglia al vostroβ. Dopo la funzione dei funerali in chiesa, sui gradini della Tribuna B dello stadio, il padre e tutti gli amici hanno portato a spalla il feretro arrivando fino al suo abituale posto: commozione e qualche fumogeno acceso in suo onore. Oltre 100 gemellati di Genoa, Ancona, Casarano, Casertana, Venezia, Pordenone, Lanciano e Spal avevano da poco preso parte al 10Β° Memorial βEttore Covelloβ, detto Ettaruzzo, indelebile e vivo il suo ricordo, tra le figure piΓΉ rappresentative e note del movimento ultras cosentino Ettore Γ¨ scomparso nel 2009 a soli 27 anni. Combattivo e ribelle ha dedicato gran parte del suo percorso di vita al fenomeno ultras, presentando perfino una tesi di laurea in βAnalisi sociologica del fenomeno degli ultrasβ. Un altro ultrΓ mito Γ¨ stato βEnrico il Biondoβ, un vero e proprio personaggio, ribelle e buono, scomparso il 23 maggio 2015. -Lβ1 settembre 2018 Γ¨ il giorno dellβinfamia, della vergogna a carattere nazionale sulla pelle di tifosi e squadra: la mancata disputa di Cosenza-Verona per le condizioni disastrose del campo, ridotto piΓΉ che altro a campo di patate e la beffa dello 0-3 a tavolino. Lasciati i tifosi per ore in oltre 10mila, ammassati come bestie fuori dai cancelli. -Il 14 agosto 2018 Γ¨ crollato il Ponte Morandi a Genova, causando 43 vittime. Per lβoccasione esposto in una via cittadina lo striscione βIl fango ti soffoca, i ponti crollano ma tu, Genova, rialzatiβ. -Dopo la promozione in B Γ¨ apparso subito chiaro che la Tribuna A non potesse essere considerata dalla SocietΓ un settore ancora popolare, quindi, a seguito di una partecipata riunione si Γ¨ deciso di spostare il tifo organizzato alla Tribuna B, unico altro settore che unisce la giusta dimensione a prezzi popolari. -Il 30 maggio 2018, per i quarti di finale, ritorno Playoff per la B Cosenza-Sambenedettese organizzata una splendida scenografia in Tribuna A con uno splendido bandierone coprisettore e la scritta a grandi lettere βSemBra impossiBileβ. Il pullman della Samb nella notte danneggiato da vandali, con gli ultras che prendono le distanze dal triste accaduto. -Nel novembre 2017 gli Ultras interrompono lβallenamento consegnando pantofole ai giocatori. Il motivo Γ¨ riassunto nello striscione βCol vostro gioco da latrina vi meritate sa tappinaβ. I tifosi hanno cercato coi ragazzi di mister Braglia un confronto motivazionale in vista del delicato incontro con il Rende, derby sentito. Una maniera ironica per incitare la squadra invitandola a un maggiore attaccamento alla maglia, visti gli ultimi risultati. Dopo Cosenza-Rende 0-3 del 22 aprile 2018 cβΓ¨ stata invece una dura contestazione, con la squadra accusata di superficialitΓ e menefreghismo. -Nel settembre 2017 presentato a Roma il progetto di un nuovo stadio a Cosenza, tra le domande e gli scetticismi degli ultras, che dichiarano che tanti progetti in pompa magna altro non sono che fumo negli occhi. -Nel 2017 a Matera scontri nel settore ospiti durante Matera-Cosenza tra gli ultrΓ della Curva Sud e gli βAnni Ottantaβ, che occupano da qualche anno la Tribuna A. Non Γ¨ mai corso buon sangue tra i gruppi in questione, non a caso la scissione della tifoseria organizzata Γ¨ ormai unβamara realtΓ . Alla base della disputa lβidea diametralmente opposta sulla Tessera del tifoso. Gli βAnni 80β, ideologicamente contrari a questa misura, hanno avuto il via libera per le trasferte, ma, una volta trovatisi nuovamente braccio a braccio, dopo tanto tempo, le ruggini tra le due parti sono venute subito a galla ed Γ¨ bastata una scintilla per scatenare la zuffa. Chi cβera e ha assistito alla scena sβΓ¨ detto molto scosso per le scene di violenza che si sono verificate. Terminato il βduelloβ, veramente duro, il risultato Γ¨ stato che gli spalti del settore ospiti si sono svuotati per metΓ . Denunciati 5 ultras della Curva Sud. -βUn altro calcio e possibileβ Γ¨ lo slogan adottato dalla Brutium Cosenza, nata nel 2011 quando un gruppo di tifosi del Cosenza, a seguito della decisione del governo di introdurre la Tessera del tifoso, decide di fondare una nuova societΓ partendo dal basso, con lβobiettivo di ripopolare gli stadi semiabbandonati dei paesini, quelle tribune fatiscenti. Il gruppo βCurva Nord Cosenza Ultrasβ non ha mandato giΓΉ la decisione di trovare obbligatoriamente un capro espiatorio alle varie problematiche che ruotano intorno al calcio. Nel corso degli anni la Brutium si Γ¨ tolta diverse soddisfazioni: partiti dalla 3^ Categoria, adesso sono in 1^ Categoria, dopo esser stati in Promozione, che era lβobiettivo dellβanno prima dello stop per Coronavirus. Esposto per il decennale della squadra per le vie cittadine lo striscione β22/04/11 β 22/04/21: Brutium Cosenza 10 anni di aggregazione e appartenenzaβ. -Allβinterno della Tribuna A vi Γ¨ anche una certa presenza di tifosi in carrozzina, riconoscibili dallo striscione βLupi a rotelleβ, ai quali era stata negata la possibilitΓ di assistere alle partite in curva. CosΓ¬ gli βAnni Ottantaβ decisero di spostarsi loro in Tribuna A con i tifosi disabili: davvero un bel gesto. In unβoccasione tutta la Curva Sud in blocco si spostΓ² in Tribuna, ma gli βAnni Ottantaβ decisero di restarci ad oltranza, anche per una diversitΓ di vedute per le quali necessitavano di uno spazio loro, autonomo rispetto agli altri gruppi. -Per un certo periodo ha fatto la sua ricomparsa tempo fa in Tribuna lo striscione dei βNuclei Sconvoltiβ, ma Γ¨ stata una parentesi. -Molto interessante la fanzine degli βAnni Ottantaβ intitolata βVoce ribelleβ, che nellβestate 2020 Γ¨ uscita eccezionalmente interamente a colori e ricca di interessanti articoli, con lβintervento di tante tifoserie anche rivali. -In un vecchio Triestina-Cosenza, treno speciale, 500 cosentini al seguito per quella che era lβultima partita in cui il Cosenza si giocava lβultima permanenza in Serie B. I calabresi volevano ricordare Stefano Furlan, ucciso dalla polizia durante le cariche di un fine Triestina-Udinese di Coppa Italia nel 1984, con lo striscione βStefano Furlan un ultrΓ che attende giustiziaβ, ma la polizia al controllo lo sequestra, inizia una discussione ma loro niente, in pratica lo sequestrano. I silani entrano e iniziano i soliti cori Nord-Sud βTerroniβ. A un certo punto un rossoblΓΉ scavalca, arriva dovβΓ¨ la polizia, che aveva lasciato lΓ¬ in un angolo lo striscione, riesce a tornare in curva con esso e lo aprono. Lβaltra curva, che nel frattempo li stava insultando, ammutolisce di colpo e parte un βCosenza, Cosenzaβ. La polizia assiste muta, cosΓ¬ per tutta la gara, poi alla fine i triestini vanno a ringraziare i cosentini, a regalarci sciarpe e tutto il resto.
Politica: nettamente di sinistra.
Forza LUPI della Sila !!!
β€οΈπβ€οΈπβ€οΈπβ€οΈπβ€οΈπβ€οΈπβ€οΈπ
E come sempre i gruppi femminili presenti per decenni manco nominati. Mah..
Almeno citarli?
PerchΓ© non c’Γ¨ piΓΉ la storia dello striscione preso ad Empoli?
Siamo arrivati al punto della censura da politically correct anche qui?
Ale Catanzaro.
Come sempre, il buon freccia si conferma wiki….ultrasπ, grande Claudio. Ora e sempre ultras liberi!
Mancano anche Joggi e Roggiano grazie…