La coreografia in occasione di Bari-Empoli del maggio 2009

Fonte: a cura di Claudio “Freccia”

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La curva nord in azione con i fumogeni allo stadio San Nicola di Bari qualche anno fa

Gruppi/compagnie esistenti: Tsunami Biancorosso-La Bari siamo noi, The Bulldog Cep 1991, Banda Bassotti, Q.S.G. (Quartiere San Girolamo) Bari, Bari 1908, Fronte Japigia, Rione Libertà 1993, 080-Fieri di essere baresi, Baresi Curva Nord, La Balconata-Mola Biancorossa, Rione Stanic, Di Padre in Figlio Bari, Orgoglio e Passione Bari Sannicandro (1° anello), Quando vorrò dove vorrò come vorrò-k.v.u. (Kuei Vekki Ultrà), Quelli di Carrassi…Bari, Gruppo Baffone, Gruppo Corato, Sempre Comunque e Ovunque Bari-Donne Biancorosse, Baresi al Nord-L’…sptriati!, Modena 1987, Baresi in Romagna, Re David Bari, Adb, Pazzo Bari, Gruppo U Sà…, Floriano Ludwing, Bari City Fans, Romantici Nostalgici, Amici della Sud-Modugno (BA), Box ’82 (1° anello).

Settore: Curva Nord, tranne gli ultimi quattro gruppi/compagnie sopraelencati, in Curva Sud.

Siti Internet: www.solobari.it  –  http://amobari.altervista.org  –  http://baritube.org  www.orgogliobarese.itwww.tuttobari.it

Politica: Destroidi con moderazione, visto che da tempo non fanno politica.

Gemellaggi: Salernitana: risale alla stagione 83/84, quando il Bari era appena scivolato in C e la Salernitana frequentava la terza Serie da molti anni. L’amicizia sbocciò nel settembre 1983, allorchè a Bari, nella Nord, le due tifoserie si trovarono fianco a fianco, come capitava spesso a quei tempi, e fu amore a prima vista, suggellato a Salerno nella gara di ritorno del febbraio 1984, anche allora gomito a gomito con lo striscione storico “Ultras Bari” che venne esposto in curva salernitana. Quando entrarono a Salerno, i baresi trovarono la città tappezzata di manifesti enormi che gli davano il benvenuto: non si aspettavano un’accoglienza così calorosa, anche se il rapporto era già sentito da entrambe le parti. Nel 91/92 il gemellaggio prese ulteriormente vigore con numerose visite reciproche: i granata andarono a Bari per Bari-Cagliari, Bari-Foggia e Bari-Fiorentina; i pugliesi a Salerno per Salernitana-Siracusa e Salernitana-Catania, dopo che, l’anno prima, avevano partecipato allo spareggio col Cosenza e a Salernitana-Foggia. Molte le affinità tra le due tifoserie che permisero l’inizio della splendida amicizia: mentalità ultras, ideologie, presenza massiccia in casa e in trasferta, e, non ultimo, il fatto che l’anno prima, i granata, già appagati, contro il Taranto, acerrimo nemico dei baresi, a cui serviva una vittoria per la B, si fecero rispettare sia in campo che fuori. Nel 1998/99, unico anno con le due squadre entrambe in Serie A, bellissima sbandierata in campo a Salerno. Il rapporto è stato rinnovato più volte in questi anni, con giri di campo coi bandieroni, ad esempio nel ‘02/03, feste, grandi mangiate, ecc. Bellissimo lo striscione salernitano a Bari nel 01/02: “Del Bari fratelli”, che parafrasa il celeberrimo vecchio slogan della Nord barese “Del Bari Seguaci”. Nel 2004/05 esposto lo striscione ”Mai nessuna generazione dividerà la nostra unione…Bari e Salerno in eterno”; nel 03/04 esposti in campo gli striscioni “Bari-Salerno, onore ai nostri caduti” e “La nostra amicizia è nobile fratellanza…al di sopra di questo sporco calcio!!”. “Boys Salerno” e “Ultras Plaitano” presenti in Avellino-Bari 07/08. “Selvaggi” e “Sa” esposti in Bari-Napoli 06/07. Stendardo “Nuova Guardia Salerno” in Avellino-Bari 05/06. Salernitani a Bari in Bari-Juve Stabia 11/12, con gli stabiesi che urlavano cori anti-Salerno. Presenza barese in Salernitana-Foligno del settembre ’12. Reggina: amicizia nata nel campionato di Serie B 1988/89, nel nome di Ciccio Lepore e del suo omonimo leader della curva reggina, sull’asse Boys-U.c.n., favorita, in passato, dalla comune avversione verso i messinesi e dal comune gemellaggio coi salernitani. Presenza “Ultras Bari” con tanto di striscione in un Brescia-Salernitana primi anni ’90, ricambiata dai salernitani con la visita in un Piacenza-Bari. Reggini poi in visita a Reggio per Reggina-Sora 94/95. Gemellaggio rinnovato negli anni coi caratteristici giri di campo con le bandiere, ad esempio nel 2000/01, a Bari, con oltre tremila reggini al seguito e coi “galletti” che sospendono per l’occasione lo sciopero del tifo, e nel 03/04. Innumerevoli gli scambi e le visite reciproche. Ad esempio striscioni “C.u.c.n.” e “Ultras Reggina 1914” in Catania-Bari 09/10, “Boys” e “C.u.c.n.” Reggina esposti in Bari-Lecce 02/03, “Sezione Ultras” e “Reggio Calabria” presenti in Albinoleffe-Bari 08/09. Bello lo striscione “Reggio ti porta nel cuore…ciao Gianni” esposto dai calabresi in Bari-Salernitana 08/09. L’anno scorso, marzo 2012, in occasione di Bari-Reggina, esposto il bellissimo striscione “Anche agli amici chiudono i tornelli…e allora fuori a bere coi nostri fratelli”, che campeggia nella Nord, dove rimane uno spazio vuoto a centrocurva, mentre fuori vengono appesi gli striscioni “Benvenuti fratelli” e “La repressione non fermerà la nostra tradizione…Reggio Calabria e Bari”. E’ proprio all’esterno dello stadio che viene rinsaldato a dovere lo storico gemellaggio, con cori di reciproca fratellanza, contro la Tessera, grandi bevute e accensione di tanti fumogeni. Rinnovato il gemellaggio anche quest’anno a Reggio (vedi sezione “Curiosità”). Sampdoria: il gemellaggio ufficiale risale al 2006, quando, a Cremona, lo striscione “Utc” è stato presente sopra quello “Ultras” Bari da trasferta, ma già molti anni prima tra le due tifoserie correva simpatia e c’erano rapporti d’amicizia. Numerose le visite reciproche, col rapporto che è stato ulteriormente rinsaldato a Bari nell’aprile 2011, con giro di campo coi bellissimi, caratteristici bandieroni delle due tifoserie, e gli striscioni “Onorati della vostra amicizia”, “23-04 il bello di questa partita…il nostro gemellaggio…avanti ultras!”, di marca doriana, e “Oltre ogni risultato, oltre ogni repressione, Bari e Sampdoria uniti nella passione” e “Bentornati Utc”, di marca barese. La Sud doriana espose alcuni anni fa la scritta “Genova dà il benvenuto ai fratelli baresi”. Bellissimo lo striscione “Ci tolgono i rivali ci negano gli amici, questo calcio senza passioni non ha più radici!”, esposto dai baresi in Bari-Sampdoria 11/12. Bello anche il messaggio “Stiamo soffrendo per voi, non perdiamo la speranza (Genova rialzati)”, esposto in Bari-Verona 11/12. Striscione in Samp-Pescara 11/12 “Ultras Bari tieni duro”.Una storica coreografia in curva nord allo stadio San Nicola di Bari

Ex-Gemellaggi importanti: Lazio: è stato il primo rapporto di amicizia e stima allacciato dai baresi, in particolare con gli “Eagles Supporters Lazio”. Il gemellaggio durò dai primi anni ‘80 all’inizio degli anni ’90 e poggiava su solide basi; era il più sentito dai baresi, anche per il comune astio verso romanisti, leccesi e pescaresi, poi lo scioglimento degli “Eagles” e l’avvento degli “Irriducibili” nella curva laziale, gruppo che aveva un altro modo di intendere i gemellaggi, determinarono la fine del bel rapporto. Infatti, nella trasferta di Roma, durante il campionato di A 91/92, i baresi furono ricevuti male dalla “nuova gestione” della Nord laziale e lì il gemellaggio cadde definitivamente. Lo striscione dei “Viking” Bari era presente al San Paolo di Napoli, a fianco dei laziali, nel 1987, negli spareggi tra Lazio, Taranto e Campobasso, per la permanenza in Serie B. In Bari-Lazio 80/81, esposto in Nord lo striscione “Eagles Supporters”, con altri striscioni laziali più piccoli, mentre nell’81/82, sempre nella Nord, erano presenti due striscioni targati “Eagles”. In Perugia-Bari 84/85 esposto lo striscione laziale “C.M.L. del ‘74”. Erano all’ordine del giorno giri di campo coi bandieroni, scambi di cortesie e materiale vario tra le due tifoserie. Per contro, negli anni 80, erano pessimi i rapporti coi romanisti. Torino: nasce nel campionato di Serie A 1985/86 e, pur essendo durato poco, è stato molto intenso; rapporto fortemente voluto, creato e portato avanti dal capopopolo “Florio” e dai suoi ragazzi, per questioni di simpatie personali e per la grande ammirazione verso la Curva Maratona, che in quegli anni era nel suo massimo splendore. In Bari-Torino dell’84/85 furono addirittura ospitati in curva Nord con il loro striscione “Ultras Granata”. Nell’88/89 si incontrarono per la famosa Lecce-Torino, ultima di campionato, in cui i granata si giocavano la permanenza in A contro una diretta concorrente; il popolo granata si mosse in 1500 unità alla volta del Salento per una trasferta storica. Nella stagione 89/90, “Ultras Granata” e “Granata Korps” erano presenti al “Delle Vittorie” in occasione di Bari-Juventus. Nel 90/91 si ripresenta l’occasione per rinnovare l’amicizia, ma dopo accordi presi, all’appuntamento prima dell’incontro qualcosa non va come deve andare. L’amicizia si incrina definitivamente qualche anno dopo per un Torino-Bari, con cori di scherno partiti dalla curva granata. Al ritorno, a Bari, vennero segnalati anche scontri ravvicinati, sotto la Tribuna Est, tra una 15ina di granata e ultras baresi. Inter: nasce un rapporto di stima e amicizia con la Nord interista in occasione di un Inter-Groningen di Coppa Uefa 83/84, giocato a Bari, campo neutro, in cui il vecchio stadio “Delle Vittorie” si strinse calorosamente attorno ai nerazzurri portandoli alla vittoria (5-1) e al passaggio del turno. I “Boys San” interisti apprezzarono molto l’accoglienza che fu riservata alla squadra e, soprattutto, ad alcuni esponenti del gruppo, che, a titolo personale, andarono a Bari e furono ospitati da alcuni ragazzi di fede interista, militanti all’epoca negli U.c.n. Bari. Addirittura, nella partita casalinga a San Siro successiva all’incontro di Coppa, gli interisti esposero lo striscione “I Boys ringraziano i tifosi di Bari”. L’amicizia andò spegnendosi pian piano, raggiungendo il punto più basso con il furto dello storico striscione “Boys San”, sul finire degli anni ‘90, portato in trasferta a Milano con uno stratagemma insolito e curioso: pezzi dello striscione erano stati prima tagliati, poi ricomposti col metodo della cerniera, visto che tale striscione era ricercato dalla polizia. Lo striscione dei Boys, dopo quella volta a San Siro, fu nuovamente esposto in un Bari-Inter 98/99. Gli interisti, infastiditi, replicarono con la scritta “Stampo africano”, esposta a Bari nel 99/00, parafrasando il noto motto barese “Stampo italiano”.

Amicizie/reciproco rispetto: Barletta: buon rapporto di vicinato, anche se non si può parlare di gemellaggio ma di reciproco rispetto, visto gli spiacevoli fatti di un lontano derby di C (1983/84), dove vi furono scontri e coltellate tra barlettani e baresi con numerosi feriti. Dopo è nata a sorpresa un’amicizia, quando si sono rincontrati in Serie B nel 1987/88. Andria: decisamente buoni i rapporti con questa tifoseria, tanto che si può parlare quasi di gemellaggio. L’amicizia è iniziata, timidamente, nel campionato di Serie B 1992/93. Al trentennale degli Ultras Bari, festeggiato alla grande in un Bari-Rimini 05/06, gli andriesi esposero lo striscione “Andria fiera della vostra amicizia, Auguri U.c.n.”. Vicenza: si sta dando continuità a un qualcosa iniziato negli anni ’90; in occasione di Bari-Vicenza del dicembre 2011, alcuni veneti arrivano con un certo anticipo rispetto all’orario della partita, fermandosi a Bari anche il giorno successivo per rinsaldare il rispetto e l’amicizia che da diversi anni li accomuna. Monopoli: buon rapporto d’amicizia, anche abbastanza forte, da diverso tempo, poi basti dire che loro sono gemellati coi salernitani, “fratelli” dei baresi. Negli anni ’80 tra “Army Korps Monopoli” e “U.c.n. Bari” c’era un vero gemellaggio. Triestina: può valere lo stesso discorso del Vicenza. Parma: bel rispetto; presenti al funerale del “Bagna”, Matteo Bagnaresi, noto esponente della Nord parmense, alcuni anni fa a Parma esposero lo striscione “Matteo vive nei cuori ultras”; sempre a Parma, anni fa, mostrarono la scritta “Luca ‘Boys’ vive nei cuori ultras”, mentre i parmensi hanno esposto  “Vappo e Beppe cantan da lassù”, in Parma-Bari 2010/11 (Luca “Vappo” era un esponente dei Boys Parma, Peppe degli Ultras Bari). Spezia: in Livorno-Bari 09/10 era esposta la pezza “Ultras Spezia 1974”. Martina: buon feeling di vicinato. Casarano: sono oggetto delle simpatie dei baresi, perché da diversi anni esiste una certa rivalità tra casaranesi e leccesi, sfociata anche in duri scontri. Modena: amicizia tra gli Alcool e le Brigate Gialloblù di Modena nei primi anni ‘90. Quando gli Alcool dell’epoca si recarono a Modena per la prima volta, all’ultima giornata del campionato 92/93, ad aspettarli in stazione trovarono alcuni esponenti delle B.G., che guidavano all’epoca la curva modenese. Como: vecchio rapporto, merito esclusivo di alcuni ragazzi degli Alcool e dell’apprezzamento che i comaschi nutrivano nei loro confronti. Cesena: amicizia, o per meglio dire, simpatia, risalente agli anni ’80, dovuta più che altro al fatto che nel 1987 i romagnoli sconfissero i leccesi negli spareggi per la A, proprio negli anni in cui la rivalità tra Bari e Lecce era all’apice. Cremonese: tra gli Ultras Cremona 1999 (non s’intende quindi tutta la tifoseria ma solo tale gruppo, scioltosi nel 2012) e la curva Nord c’era una certa amicizia. Negli anni ’80 amicizia anche coi tifosi di Altamura. Elementi dell’Estrema Guardia avevano un’amicizia con ragazzi di Empoli.

La coreografia per il derby Bari-Foggia di qualche anno faRivalità: Lecce: odio acerrimo, cominciato più o meno nei primi anni ‘80, che contrappone la Puglia propriamente detta al Salento, la parte meridionale della Puglia; numerosi gli scontri in passato. Negli anni più remoti, stranamente, entrambe le tifoserie avevano avuto uno scarso seguito nelle rispettive trasferte, con presenze sempre oscillanti intorno a poche centinaia di persone. Dalla stagione 90/91 c’è il cambio di rotta, con 3.000 tifosi baresi a Lecce, con l’unico striscione “Del Bari seguaci”, di grande effetto; derby contornato da gravi incidenti provocati soprattutto dai biancorossi, con assalti di bus e auto targati “Lecce” e distruzione degli impianti igienici dello stadio (ma anche i leccesi non stettero di certo a guardare dando luogo ad atti vandalici e prendendo di mira le macchine targate “Bari”). In occasione di Bari-Lecce 92/93 i leccesi esposero la scritta “Del Bari nemici”, che attraverso un gioco di lettere sovrapposte si sarebbe dovuta tramutare in “Del Bari amici”, lanciando un messaggio di distensione tra le due tifoserie. I leccesi infatti, almeno in quel periodo, sembrava volessero raffreddare gli animi tra le due fazioni, siglando una specie di “patto di non belligeranza”. Incidenti tra baresi e polizia a Lecce nei primi anni 2000, con bandiere targate “Alcool Bari”, col tipico bel boccale di birra, passate in mano leccese in maniera certo non pulita, esposte poi in un Bari-Lecce anni fa, accompagnate dalla beffarda scritta “alla nostra salute”. In Bari-Lecce 99/00, i disordini iniziano ben prima dell’inizio del match, quando un gruppo di ultras di casa entra sul terreno di gioco. I tifosi baresi che occupano la curva opposta scagliano pietre sulle teste dei leccesi, che reagiscono, cercando di sfondare il settore ospiti. Alla fine saranno una decina i feriti tra i supporters giallorossi. Tentativi da parte barese di rubare gli striscioni ai rivali, quindi compare una lunga asta con una torcia accesa che comincia dall’anello inferiore a bruciare lo striscione “Ultrà Lecce”, ma i salentini se ne accorgono in tempo, riuscendo a salvarlo prima che bruci completamente. Fanno festa grande i baresi per la bella vittoria (3-1), con lo stadio che canta all’unisono “Chi non salta è un leccese”. Fuori lo stadio però, a fine match, ci vogliono i lacrimogeni per disperdere i tifosi baresi. Ma il peggio arriva nel tardo pomeriggio, quando un vigile urbano rimane in coma, in seguito del lancio in corsa di un posacenere dal treno che riportava a casa i supporters leccesi. Lo striscione “Commando Ultrà Curva Nord” sarebbe stato rubato diversi anni fa ai leccesi ed esposto in un Bari-Cesena 89/90, inoltre sono stati rubati alcuni striscioni di “Lecce club”. In Lecce-Bari 06/07 esposti messaggi leccesi quali “BAstaRdI”, “In curva da 30 anni…per ingrossare i tuoi guadagni”, “Sugli spalti e fuori da sempre superiori”, “Sbavate per la figa salentina, vi ritrovate…Nicky a pecorina!!!” (riferito al noto politico gay barese Nicky Vendola) e “Bari (NA)”. Striscioni leccesi in Lecce-Bari 07/08: “Gita pagata a Montecarlo, al centenario sul palco con Matarrese, questo è il ‘credo ultras’ barese!” e “Ucn S.p.a.”. Taranto: derby regionale per eccellenza, rivalità accesissima già negli anni 70, agli albori del movimento ultras. In un Bari-Taranto di B 1978/79 scontri devastanti con oltre 160 arresti; i tarantini, al loro ingresso, furono accolti male e vennero a contatto coi baresi, visto anche l’esiguo numero di guardie presenti. Nella stessa partita vi fu un reciproco lancio di oggetti con un altro gruppo di tarantini, posizionati nei distinti laterali, vicinissimi alla Nord barese. Episodi che all’epoca erano all’ordine del giorno, vista la quasi assoluta mancanza di scorte in trasferta. Nella stagione 1987/88 e nel novembre 1988 si ebbero due trasferte “difficili” per i baresi, dove vennero persi gli striscioni “Ultras”, strappato da un settore all’altro, riesposto anni dopo in un Taranto-Salernitana, e “Boys”, metà preso e bruciato nella stessa partita e l’altra metà rimasto in mano barese. Nell’88/89 specialmente, si narra di baresi presi a botte dai tarantini. Nel 92/93 a Taranto, caccia al barese fin dalle 7 di mattina e focolai di violenza che scoppiarono in diversi punti della città. L’odio dei tarantini verso Bari era allora amplificato anche dal fatto che il presidente del Bari, Vincenzo Matarrese, era fratello dell’allora presidente della Figc, Antonio, che nel ’93 cancellò il Taranto dal calcio professionistico, facendolo ripartire dai Dilettanti. In Taranto-Salernitana 06/07, esposte dai tarantini le scritte “Nuove battaglie vecchi nemici, odio eterno a Bari e Salerno” e “Un saluto atteso 16 anni…ciao infami”. In Taranto-Martina, stesso anno, “Del barese degno compare abbassa le orecchie e continua a scappare”. Foggia: odio profondo, specie in passato, che andava al di là dei 90 minuti di gioco, perché sono proprio le due città che non si sopportano. La rivalità, molto forte negli anni ’80, faceva saltare i 12.000 dello “Zaccheria” di Foggia al grido “Chi nèn zòmpe è nu barèse”; nei derby di quegli anni, accanto a grandi iniziative e coreografie delle due tifoserie, faceva da contorno uno scenario di violenza davvero notevole, poi la retrocessione del Foggia in Serie C e la promozione del Bari nel massimo campionato, hanno attutito questo odio. Scontri nei primi anni ’80, alla stazione di Bari, nel dopogara. Al ritorno, a Foggia, successero altri casini, coi foggiani che stamparono manifesti col volto di “Florio”, il capo-ultrà barese d’allora. Per Bari-Foggia 1994/95, i dirigenti del Bari, d’accordo col Consiglio Comunale, per correttezza ed ospitalità verso i foggiani lasciarono a loro disposizione l’intera curva Sud (contenente 15mila posti), scontentando i tifosi di casa che esposero per l’occasione in Nord lo striscione “Giunta comunale di una città trascurata…ai danni del tifoso l’ennesima porcata”, mentre i foggiani si presentarono in 2mila circa, cifra probabilmente non consona ad un derby così importante, visto che le due città, distanti circa 130 km., non sono lontanissime,  portando con sé il solo striscione “La nostra città, la nostra squadra, baluardi di Puglia”. In tutta risposta i baresi, al ritorno, esposero  “C’era una volta il baluardo”, con la “B” in grande. La trasferta di Foggia ebbe un’organizzazione “singolare”: vista anche la difficoltà a reperire i pullman, negati dalle varie ditte per paura di incidenti, che poi non vi furono per la sostanziale correttezza delle tifoserie, i circa 3mila “seguaci” scelsero di andare tutti in macchina, nonostante la gara fosse considerata a rischio. Gli sfottò baresi invitavano i foggiani ad “andare a vivere in campagna”, o a “vendere i carciofi e zappare la terra”, mentre da parte foggiana vi furono diversi riferimenti al colera. Nonostante la rivalità, comunque, furono raccolte dagli U.c.n. Bari offerte in denaro da destinare ai familiari e ai superstiti del maledetto crollo a Foggia di un palazzo in via Giotto nel novembre 1999. Pescara: nella stagione 1988/89 incidenti in diverse situazioni: primo episodio degno di nota, quello della stazione di Milano, quando si trovarono, contemporaneamente, i
baresi che andavano a Monza, i pescaresi che andavano a Bergamo, e i laziali in viaggio per Como. Secondo episodio alla stazione di Bologna, dove si trovarono i baresi diretti a Piacenza, e i pescaresi in viaggio per Milano, che si scontrarono in maniera piuttosto dura; dopo il parapiglia, gli abruzzesi si ritrovarono senza uno zaino, sottratto da un barese, all’interno del quale c’era addirittura il loro striscione principale “Pescara Rangers: l’impero continua”, che fu ritrovato dalle guardie e fatto riconsegnare sotto la minaccia di non far ripartire il treno dei baresi. Terzo episodio, al ritorno dalla trasferta di Empoli, quando in stazione a Bologna si avvicinarono al gruppo dei baresi una dozzina di sambenedettesi, che chiesero di poter fare il viaggio insieme, visto che all’altro capo del treno c’erano i vagoni dei pescaresi, per muoversi in qualche modo contro di essi; infatti, sia all’arrivo alla stazione di Rimini che a quella di Ancona, vi furono agguati nel primo vagone, con ripetuti lanci di oggetti. Circostanza comunque curiosa, visti gli episodi coi marchigiani avuti qualche mese prima. Più recentemente, incidenti a Pescara, sia fuori dallo stadio, con le forze dell’ordine, che nel tragitto che portava i baresi in stazione, quando vennero a contatto coi locali. Epilogo non diverso al “San Nicola”, nel 2006, dove andò “peggio” ai baresi, sterminati da nove arresti e molteplici diffide. Incidenti gravi anche nell’84. Napoli: forte odio, anche se in tempi remoti (anni ’80 circa) c’era stato un avvicinamento, con le due tifoserie che si stimavano reciprocamente. Nel 90/91 a Bari, i napoletani, assiepati in curva Sud, lanciarono oggetti di ogni genere alla polizia e ai tifosi baresi, soprattutto a quelli dell’anello inferiore, che si videro piovere dall’alto bastoni, pietre e numerosi seggiolini che i partenopei si divertirono a rompere. I baresi, impotenti davanti a questo scempio, riuscirono comunque a rubare ai campani uno striscione, poi bruciato nella curva barese in segno d’ira e disappunto. All’uscita i napoletani, non contenti, dettero fuoco ad alcuni motorini e infransero i vetri di diverse auto. Forse però il tutto poteva essere riconducibile, in qualche modo, allo striscione “Terroni sì, napoletani no” che i baresi esposero nell’89/90. Nel 1994, degni di nota gli incidenti a Napoli: prima dell’incontro accoltellato un barese, poi fitta sassaiola dei napoletani ai baresi, durante la gara lancio di seggiolini e oggetti di ogni tipo da una parte all’altra, a fine partita autentiche scene di guerriglia urbana. Una macchina di baresi fu accerchiata, col conseguente furto dello striscione “Ucn Corato”. Brutti scontri con la polizia alla stazione di Campi Flegrei, sotto assedio. Il treno partì intorno alle 19,20 ma, qualche centinaio di metri più avanti, fu azionato il freno d’emergenza, e il convoglio venne fermato, con altri ripetuti scontri con la polizia, prima a Caserta, poi a Benevento. Decine furono i feriti di quella movimentata giornata. Fregata in altre circostanze ai napoletani una bandiera del “C.u.c.b.” (Commando Ultrà Curva B), oltre a uno striscione del solito gruppo, esposto in Bari-Napoli 2000/01. Inoltre, rubato lo striscione “Ultrà Napoli sez. Caserta”, esposto in Bari-Napoli 90/91. Genoa: diversi scontri in passato, ora la rivalità è in chiave pro-Samp, visto il gemellaggio Doria-Bari. Benevento: rivalità piuttosto sentita. Brutti incidenti in terra campana nella stagione 1983/84, in cui i baresi se la videro davvero male. Li assaltarono con catene e altra ferraglia. Eventi di guerriglia urbana anche nel 1975. Inter: vedi sopra, sezione “ex-gemellaggi”. Juve: rivalità recente ma abbastanza sentita; grattato agli juventini lo stendardo “Drughi Svizzera”, esposto in Reggina-Juve 05/06, e lo striscione “Pianeta Juve”, esposto in Bari-Fiorentina 91/92. Palermo: nei primi anni 2000, ai siciliani fu rubato lo striscione “Brigate Ovunque Palermo”, mai esposto, che fu, sembra, poi restituito. Verona: rivalità sempre molto sentita e mai appassita nel tempo, basti dire che un tempo i veronesi erano gemellati coi leccesi; qualche contatto, nonostante il massiccio spiegamento di forze dell’ordine, tra le due fazioni, anche nell’ultimo Bari-Verona del febbraio ’13. Nel 03/04 i veronesi fecero passare una macchina di baresi sotto la loro curva, col risultato che un decina di persone la assalirono con aste ed altro, spaccando un finestrino. Un paio d’anni fa bruciata una bandiera veronese. Messina: inimicizia che affonda le sue radici fin dagli anni ’80: mega-sassaiola sotto la Sud al vecchio Comunale, nell’83/84. Avellino: vecchi rancori. Tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80 vi furono sassaiole da parte loro, poi il gemellaggio baresi-salernitani ha compromesso ancor di più i rapporti; rubato a loro lo striscione “Bronx”, esposto in Bari-Avellino 88/89. Nocerina: intrecci di amicizie e rivalità (il legame Bari-Salerno e i rapporti dei nocerini con alcuni gruppi napoletani) hanno fatto sì che, nel settembre 2011, le due tifoserie, che non si incontravano da diversi anni, cercassero di venire a contatto, con “movimenti” all’esterno dello stadio e lanci di oggetti tra la Sud barese e i “molossi” al seguito, che dettero da fare alle forze dell’ordine. Brescia: inimicizia che risale agli anni ’80, all’epoca anche piuttosto forte, ma nell’ultimo Bari-Brescia c’è stato solo qualche coro di sfottò (vedi anche sezione “Curiosità”).

In passato “noie” anche con: Siena: scontri in Toscana nell’83. Roma: coi giallorossi non si può parlare di rivalità, ma certo non si stanno simpatici fin dagli anni ‘80; rubato lo striscione di un “Roma club”, esposto in Bari-Roma 01/02. Sambenedettese: incidenti sul finire degli anni 80 al “Riviera delle Palme” e fuori dalla stazione di Porto d’Ascoli, a San Benedetto. Padova: i veneti fregarono diversi anni fa lo striscione “Ucn Bari sez.Milano”, che si portarono a Bologna. Cesena: tentativo di contatto dei baresi con lacrimogeni della polizia sotto la Tribuna Est, alcuni anni fa. Venezia: rubata una bandiera ai veneziani, esposta in Venezia-Bari 98/99. Milan: rubato lo stendardo “F.d.L. Marche” (Fossa dei Leoni), esposto in Bari-Milan 2000/01. Cagliari: rubata diversi anni fa una bandierina “Sconvolts Cagliari” al San Nicola. Catanzaro: vecchie ruggini anni ’80. Crotone, Cosenza, Ternana, Livorno: inimicizie anche e soprattutto politiche.La coreografia in occasione di Bari-Empoli del maggio 2009

Gruppi scomparsi, nati negli anni ‘70: Ultras Bari 1976, noti anche come U.C.N. (Ultras Curva Nord), Donne Ultras, Brigate Biancorosse.

Gruppi scomparsi, nati negli anni ‘80: Alcool 1985, Ultras Girls, Arditi, The New Generation Red White, Stonati/Gruppo Stonati, Rovers, White Red Supporters Rutigliano, Armata Rock, White Red Warriors, Gioventù Biancorossa, G.b.r. Korps, Hell, Vecchia Guardia, Hooligans, Eagles Boys, Armata, Boys, Sfegatati, Viking, Kaos, Viking Island, Incorreggibili, Risorgimento, Sclerotici, Dynamite, Brigate, Sbandati, Malati, I Nuovi Fedelissimi, Magic Fans Bitonto, Legione, Panthers, Gruppo Monelli, Drunks Roma, Commando, Sconvolts, Gruppo Incollati, Impero, Viking Kaos, Irriducibili, Psyco Group.

Gruppi scomparsi, nati negli anni ‘90: Baresità Estrema, I Ragazzi della Palma, Estrema Guardia, Terribili, Nuova Guardia, Baresi Veraci, Estremo Sostegno, Esagerati, Ucn Cep, Allucinati, Gruppo Tequila, Nucleo 1993 (in giro per l’Italia con la famosa pezza “Bari vi spezza”), Istinti Mercantili (’97), Joess, Crazy Scooh, Fondamentalismo Biancorosso Putigliano. 

Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Ultrà Sballo, I Nuovi Galletti, Clan Bari, Ultras Liberi.

Cenni storici: Il primo gruppo organizzato, gli “Ultras Bari”, nasce nel 1976, unito inizialmente dietro lo striscione recante la scritta “Alè Grande Bari Club Ultras”, grazie all’iniziativa di alcuni ragazzi, in particolare di Franco “Florio” Marvulli, personaggio di spicco che divenne subito il capo-ultrà, rimasto alla testa della tifoseria per quasi dieci anni. Per sua volontà il gruppo si posiziona in curva Nord (dal ’77), per seguire le orme dell’amata “Maratona” del Torino. Già dagli anni ’70 si vede la vena “nazionalistica”, con diversi tricolori. Passa poco tempo e sulla balconata appare un nuovo striscione, realizzato in modo più professionale, sul quale era disegnata la scritta “Ultras”, col simbolo di un teschio di profilo, sopra due ossa incrociate. Durante i primi anni i sacrifici economici sono davvero tanti, sia per le trasferte che per le gare casalinghe. Negli anni ‘80 nascono anche diversi rapporti di amicizia con altre tifoserie organizzate, oltreché di rivalità. Nel 1983, coi pugliesi nuovamente retrocessi in C, viene esposto per la prima volta lo striscione “Ultras” col teschio in posizione frontale e le due ali. In quegli anni gli U.c.n. furono protagonisti di importanti avvenimenti, con risvolti sia positivi, che, soprattutto, negativi: ricordiamo la prima coreografia con strisce (Bari-Monza 1982/83) e le trasferte seguite da centinaia di persone come non mai prima, ma anche pesanti incidenti con svariate tifoserie (vedi sezione “Rivalità”). La triplice promozione, dalla C1 alla A, tra l’83 e l’85, con il raggiungimento, nell’84, delle semifinali di Coppa Italia, rappresenta un periodo storico importante, sia per la squadra che per la curva. Nel 1985 nascono gli “Alcool Bari”, gruppo-spalla molto importante, soprattutto nella stagione 1992/93, quando gli U.c.n. furono falcidiati dalle diffide, causa contestazione alla dirigenza dopo Bari-Venezia, con gli Alcool che onorarono la fine del campionato di B, con lo striscione capovolto in ogni trasferta, in segno di solidarietà al gruppo portante. Nel 1988 nascono gli “Incorreggibili”, gruppo tosto riconoscibile dai bomber arancioni, col suo bello stile, nel ’94 divenuti “Baresità Estrema”; rappresentano l’ala alternativa e riformatrice del tifo barese. Di spicco, in quegli anni, la lotta intrapresa contro i Bari Clubs, accusati dagli ultras baresi, forse non a torto, di essere statici e inutili alla squadra, in quanto limitano la loro presenza allo stadio alla sola affissione degli striscioni. Tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni ’90, gli U.c.n. conoscono il periodo di maggiore crescita qualitativa e quantitativa, che corrisponde coi nuovi, sentiti gemellaggi con salernitani e reggini. Una delle forze degli U.c.n. sono le sezioni sparse in tutta la Puglia (Rutigliano, Conversano, Ruvo, Bitonto, Adelfia, Fasano, Noci, Corato, Mola, Santeramo…) e nel resto dell’Italia (le più importanti: Milano, Modena, Mestre, Vicenza, Firenze, Roma, Brescia, Calabria). Importanti anche i gruppi di quartiere come Bari Vecchia, Picone e Poggiofranco. Fiore all’occhiello di quegli anni anche le trasferte, da quelle più numerose, ad esempio i 3.000 di Foggia nel 91/92, a quelle più risicate, come i 20 appassionati che, nell’estate 1991, si recarono sino in Svezia per assistere all’amichevole Malines-Bari. Nel 1996, gli U.c.n. portano coerentemente e compattamente avanti la loro radicale contestazione alla presidenza, accusata di svendere la squadra, e al mister Eugenio Fascetti, per una risposta data dopo il derby con il Lecce, in cui il pareggio a molti parve accomodato. Lo smacco non fu digerito dai ragazzi della curva, mentre Fascetti, che a Brescia ebbe i primi cori contro, continuò con inopportune esternazioni. Poi dura contestazione contro Cosenza e Torino, che ebbe molta risonanza anche a livello nazionale, con la Nord che rimase completamente vuota. Per molti uno sbaglio, perché una squadra non andrebbe mai lasciata completamente sola, per altri un segno di orgoglio indelebile. La contestazione, una delle prime in Italia di tali proporzioni, culmina nei primi anni 2000 con quasi un biennio di diserzione casalinga. Vanno ricordati anche i gruppi di spessore al fianco degli U.c.n., in questi anni. Ad esempio i “Viking”, gruppo dal glorioso passato, nato nella stagione 84/85, che, prima di identificarsi dietro il loro striscione, si presentano compatti ed identificati al “Delle Vittorie”, in un Italia-Urss (3-1), ricevendo i complimenti del capo-ultrà. Il 1987 è stato l’unico anno in cui le tessere hanno avuto stampato sia il nome “Ultras”, che quello di un altro gruppo, “Viking” appunto, segno tangibile dell’importanza del gruppo stesso. Per alcuni mesi ci fu una “mezza fusione” col gruppo “Kaos”, che dette vita allo striscione “Viking Kaos”. Dagli stessi “Viking” nascono, nella stagione 87/88, gli “Stonati” e gli “Irriducibili” (in principio “Viking Island”). Da sottolineare che lo striscione dei “Viking” non ha mai visto il “San Nicola”, per volontà dei suoi stessi esponenti, in quanto troppo legati al vecchio stadio, dove lo striscione presenziava sempre alla sinistra di quello degli “Ultras”. Da non dimenticare assolutamente la “Gioventù Biancorossa”, tra i gruppi più radicati e tosti della storia barese, durato però pochissimi anni, a causa della morte del loro leader Maurizio e della volontà di portare in alto il nome “Ultras”, piuttosto che quello della “G.b.r.”. Da ricordare anche “Bulldog Cep” e “Istinti Mercantili 1997”. Nel 1999 nasce l’Estrema Guardia, dalla fusione tra “Estremo Sostegno” e “Nuova Guardia”. Lo striscione, lungo 30 metri, col guerriero alato al centro, appare per la prima volta il 30 gennaio ’99, in un Bari-Lazio innevato, partita contornata dai numerosi fumogeni lanciati tra il neogruppo e il settore ospiti. Dal ’99 all’agosto ’02 stazionano in curva Sud, cercando, come avevano già iniziato a fare dal ’97 con l’Estremo Sostegno, di svegliare i torpori della Sud in fatto di tifo e mentalità. Nell’agosto 2002, in un Bari-Catania di Coppa Italia, il gruppo emigra in curva Nord per dare una mano all’anima della tifoseria barese. Si scioglieranno ufficialmente nel dicembre 2007, con l’amarezza e consapevolezza di essere sempre di meno. Nel ’99 gli Ultras Bari possono contare su una buona base di soci e su una sede spaziosa e adornata di ogni cosa, ma, all’inizio del nuovo millennio, nel 2001, gli U.c.n. subiscono uno scossone coi suoi capi ultrà che vengono arrestati, ma con la forza di volontà e il cambio della guardia alla guida del gruppo, riescono ad andare avanti e a rinascere, benché si tratti di anni bui a livello calcistico e societario. Gli U.c.n. sono costretti ad affrontare campionati anonimi in Serie B, ma ciò nonostante in curva nascono tanti gruppi, nuove interessanti realtà. In questo periodo la tifoseria barese è molto attiva: scontri coi pescaresi e gemellaggio ufficiale con la Sud di Genova nel 2006. Nel 2009 si ha forse l’anno di maggiore splendore, per gli U.c.n. e per tutto il movimento ultras barese, in quanto “La Bari” (come viene chiamata dai baresi doc) torna in Serie A e i suoi ultras sono protagonisti di vere e proprie invasioni ad ogni trasferta (chi si scorda i 15.000 all’Olimpico con la Roma?). Sembra andare tutto bene, almeno fino all’obbligo della Tessera del tifoso, ufficializzata nel campionato 2010/11. Gli U.c.n. resistono, andando in trasferta dove si riesce, e a fare il biglietto ovunque, abbandonando i settori ospiti, ma purtroppo, dopo l’ottimo piazzamento del 2010 (decimo posto) il Bari non ce la fa a salvarsi: è davvero una brutta botta. Il resto è storia recente, con il gruppo trainante contrario alla Tessera, la storiaccia del calcioscommesse, la decisione di sciogliere gli U.c.n. nell’estate 2012, l’anarchi
a vigente adesso.

Curiosità: -La stagione 13/14 in corso è iniziata in sordina, in maniera piuttosto dimessa: nella piazza barese serpeggia un certo malcontento a causa del mancato cambio societario dopo una lunga ma inutile trattativa..Basti pensare che al San Nicola, in occasione dell’ultima partita interna col Trapani di sabato 26 ottobre scorso, nonostante le curve a 5 €. e la Tribuna Est solo a 10, erano presenti sugli spalti solo 2.887 spettatori paganti, con la Nord che ha contestato a lungo sia la proprietà del club, sia il sindaco, Michele Emiliano, per la querelle sulla convenzione riguardante l’utilizzo dello stadio San Nicola, che, nonostante sia stato costruito solamente nel 1990, per i Mondiali di calcio italiani, mostra già crepe e sintomi di vecchiaia. -Si gioca in un contesto desolante Bari-Brescia, prima casalinga del duo Alberti-Zavettieri, reduce dal buon pareggio di Reggio Calabria. Un San Nicola surreale, dove trovano posto solo pochi fedelissimi (1.039 paganti), a causa del distacco di buona parte della tifoseria che contesta tramite la diserzione la società, rea di non aver ceduto la mano e di non aver avviato nemmeno la campagna abbonamenti. Non mancano comunque, in Nord e in Sud, i soliti irriducibili, che si sgolano per tutto l’arco della gara. La Nord ricorda, con lo striscione “Andrea vive”, lo sfortunato ultrà bresciano Andrea Toninelli, venuto a mancare a seguito di un incidente stradale incorso al pullman che lo avrebbe riportato a casa dalla trasferta Playoff di Livorno, a cui segue un fragoroso applauso di ringraziamento da parte dei bresciani, accorsi in buon numero. Come da copione, numerosi i cori ostili tra le due tifoserie, ma c’è anche da segnalare un curioso episodio: il coro “Salerno, Salerno”, intonato dapprima dai biancorossi della Sud, e immediatamente dopo dagli ultrà bresciani, anch’essi gemellati coi salernitani. -In Bari-Modena del settembre ’13, solita contestazione alla società, coi Floriano Ludwing, gruppo dinamico della Sud, che prende il nome da uno dei padri fondatori dell’A.S. Bari nel 1908, che proseguono la loro protesta verso la presidenza, non intonando alcun coro, né esponendo drappi, mentre, al solito, sono molto attivi gli ultras dell’anello inferiore che, oltre ai consueti cori per la città, si fanno sentire anche contro la tessera e la repressione. -Il debutto del nuovo Bari, reduce dalle fresche dimissioni di mister Carmine Gautieri, davanti al proprio pubblico, nel primo turno agostano di Coppa Italia, vede vincitrice la squadra pugliese solo ai calci di rigore (5-4), in un clima di contestazione, con la Nord che manifesta palesemente il proprio disappunto con lo striscione “Un silenzio forzato per un progetto mai avviato…F.glia Matarrese fuori dai coglioni” e un dialettale “Ma c mal avim fatt?!”, mentre la Sud, oltre a cori con cui contestano apertamente l’attuale presidenza, ne rivolge altri ostili nei confronti del direttore sportivo Angelozzi, oltre a “Col suo sorriso, la sua forza di volontà…Peppe è qua e canta con gli ultrà!”. -Sono sufficienti comunque, per rivedere al San Nicola circa diecimila persone, in occasione di Bari-Palermo del settembre 2013, due vittorie consecutive, un ritocco in basso del prezzo del biglietto e il “sale” dei siciliani gemellati con gli acerrimi rivali leccesi. La curva Nord, almeno la parte superiore, offre un bel colpo d’occhio e torna a riempirsi. Da Palermo giungono una decina di tesserati, ma un gruppetto di ultras rosanero, sprovvisti di tessera del tifoso, raggiunge il San Nicola, senza ovviamenteriuscire a entrare, ed è proprio all’esterno che si registreranno alcuni contatti tra le opposte fazioni ultras. In Nord, dove non passa inosservata l’assenza dei tradizionali tamburi, si segnala, durante la seconda frazione di gioco, l’esposizione di una “dedica” in dialetto a palermitani e loro gemellati: “Merda siete e merda resterete…vù e kidd trmun d’l’ leccis”. Inoltre, in Tribuna Est esposto lo striscione di solidarietà per i lavoratori dell’OM Carrelli “Salviamo i lavoratori OM”. -La scorsa primavera furono raccolte quasi 20mila firme per una petizione avente lo scopo di cacciare i Matarrese da Bari. -Il gruppo “Tsunami Biancorosso – La Bari siamo noi” la sera dell’8 luglio scorso organizzò un raduno di tutti i tifosi del Bari in Piazza Prefettura, per manifestare il proprio sdegno per il protrarsi della trattativa di cessione del pacchetto azionario dell’A.S. Bari, senza che la proprietà avesse agevolato le ipotesi di avvicendamento, come richiesto da quasi 20mila firmatari e solennemente promesso dai rappresentanti della società in un incontro tenutosi in Comune. Tutti i tifosi baresi erano tenuti a partecipare tenendo un comportamento civile e dignitoso. -In occasione di Bari-Crotone del 13 ottobre scorso, steso sotto la curva Nord, si poteva leggere l’equivoco striscione “Basta con la violenza tra di noi, questa curva tutta unita sotto un’unica bandiera: solo Bari”. -A Bari la situazione attuale riguardo il movimento ultras, in questo inizio di stagione è piuttosto triste. Dopo lo scioglimento degli U.c.n., la disastrosa situazione societaria e quant’altro, non esiste un vero e proprio gruppo portante. Sia in Nord che in Sud c’è qualche gruppetto spaiato, ma niente di particolarmente serio…in pochi decidono di entrare, i più rimangono fuori in contestazione; alcuni si sono tesserati, altri no. A Reggio Calabria, comunque, presenti una ventina di non tesserati, entrati con biglietto regolarmente acquistato al Reggina Point. -Ad Avellino, all’inizio del mese scorso (ottobre ’13), presenza di una dozzina di baresi non tesserati, entrati nel settore ospiti con regolare biglietto di Tribuna Terminio. -Rinnovato il gemellaggio che lega baresi e reggini il 24 agosto scorso a Reggio Calabria, davanti a una buonissima cornice di pubblico. Le due tifoserie hanno esposto lo stesso identico striscione: “Da generazioni siamo il bello di questa partita…Reggio e Bari storia di una fratellanza infinita…”. -In quanto alla brutta vicenda del calcioscommesse, riguardante le partite Bari-Sampdoria (0-1), Cesena-Bari (1-0) e Bari-Chievo (1-2) del campionato di Serie A 2010-11, che vide il Bari retrocedere con molte giornate di anticipo, vennero arrestati nel maggio 2012 tre capi ultrà baresi, tra i quali Savarese, meglio noto come “Il Parigino”, accusati di aver intimato ad alcuni calciatori del Bari di far perdere alla loro squadra almeno le tre partite di cui sopra, per assicurarsi così delle forti vincite per le scommesse giocate. Alcuni giocatori, che avrebbero ricevuto minacce di ritorsione, confessarono e misero ulteriormente nei guai i capi ultrà della Nord, che hanno sempre seccamente smentito, rinviati a giudizio per minacce violente che, secondo gli inquirenti, avrebbero alimentato un clima di vero e proprio terrore psicologico tra i giocatori di quel Bari, di tensione nello spogliatoio. Lascia perplessi che, solo nel gennaio 2012, pochi mesi prima che scoppiasse lo scandalo, i tre ultras indagati organizzassero un grande incontro in un albergo di Bari per presentare una campagna di sottoscrizione per “salvare la squadra” alle prese con una gravissima crisi finanziaria. -Per il polverone legato alla vicenda dello scandalo scommesse, di cui sopra, che ha minato profondamente la credibilità e la serietà del gruppo, dopo anni e anni di attacchi istituzionali e legislativi; per l’asfissiante, indiscriminata repressione, costituita da leggi speciali liberticide e anticostituzionali, con le conseguenti difficoltà ad organizzare il tifo, vista anche l’introduzione della tessera e i troppi ostacoli per andare in trasferta a seguire la propria squadra del cuore, gli Ultras Curva Nord Bari 1976, nell’agosto 2012 presero la difficile e sofferta decisione di sciogliersi, dandone notizia tramite comunicato ufficiale, in cui si poteva leggere che ta
le decisione era in programma già alla fine del campionato precedente e che avrebbero dovuto prenderla subito dopo i festeggiamenti per i 35 anni. Loro intenzione è stata quella di tornare a fare i tifosi senza punti di riferimento e simboli, continuando a seguire la squadra dal solito settore, con la voglia di difendere quello che è stato il loro passato, senza le enormi pressioni ambientali che caratterizzavano il movimento ultras a Bari. I doriani “Ultras Tito” hanno “salutato” la scomparsa degli Ultras Bari con lo striscione “Rendiamo gloria a 36 anni di storia…addio teschio alato”, mentre i salenitani l’hanno fatto con “Di quel teschio alato tutta Italia ne ha saputo parlare…solo un fratello la tua storia potrà narrare…”.  -Quando si è giocato Bari-Torino, ad aprile 2012, serpeggiava un certo malcontento tra la tifoseria, per la brutta faccenda del calcio scandalo. Durante la partita sono partiti cori di scherno, ai quali partecipava tutto lo stadio, nei confronti dell’ex Alessandro Parisi, a Bari dal 2008 al 2011, costretto addirittura ad abbandonare lo stadio sotto scorta. Totale indifferenza da parte della Nord, invece, nei confronti dell’ex mister Ventura. All’entrata in campo delle squadre la Nord ha esposto, durante il minuto di raccoglimento, in uno stadio in rigoroso silenzio, lo striscione “Morosini Bari ti abbraccia”, lo sfortunato giocatore del Livorno deceduto giorni prima sul campo di Pescara per problemi al cuore. Un altro bellissimo striscione esposto è stato “Anche da lassù para la palla Franco Mancini”, preparatore dei portieri del Pescara, scomparso il 30 marzo 2012, a soli 43 anni, che ha militato nel Bari dal 1997 al 2000. -Gli ultras di Bari, dopo le accuse infamanti per il calcioscommesse, rivelatesi senza fondamenta, e dopo lo scioglimento degli U.c.n., continuano orgogliosamente, tra mille difficoltà, a portare in giro per l’Italia il simbolo della città, cercando di esserci sempre, come ad esempio hanno fatto in Atalanta-Bari del 3^ turno di Coppa Italia, il 18 agosto scorso. -Nonostante lo scioglimento “l’orgoglio d’appartenenza” al teschio alato vive ancora nel ricordo di ha lasciato un segno indelebile nella storia del gruppo, come nel caso di Massimo, a cui è stato reso omaggio la scorsa estate con il torneo di calcio “Memorial Massimo Inzaghi”. -Striscione degli ultras baresi nel ritiro estivo di quest’estate a Cavedano (TN): “Contro questa società rispetto per la città di Bari”. -Il toccante striscione di solidarietà “La vita è un diritto!!! Aiutate la piccola Sofi…”, è stato esposto in curva Nord durante la gara Bari-Padova del marzo ’13, verso la piccola Sofia, bambina di quattro anni al centro di una querelle per la somministrazione di cellule staminali, sostenuta dal ministero della Salute. -La curva Nord, in Bari-Spezia dell’aprile ’13, esprime solidarietà a due ragazzi colpiti da un grave incidente stradale, con lo striscione “Bomber e Ciro non mollate”, e ringrazia mister Torrente per l’ottimo lavoro svolto, con “Comunque vada grazie mister Torrente”. -Bari-Cesena è l’ultima gara interna del campionato 12/13: la vittoria di Novara ha regalato ai sostenitori biancorossi una meritatissima salvezza. La Nord rende omaggio al Bari con lo striscione “Squadra mister e ds, un grazie meritato a chi la Bari ha onorato” e, a più riprese scandisce cori di affetto e stima verso mister Torrente, capace di portare la squadra al nono posto finale, nonostante i sette punti di penalizzazione, mentre i giocatori del Bari tengono a mano in campo uno striscione con scritto “La promessa più grande è non tradire chi ti ama, l’abbiamo mantenuta insieme a voi, grazie”. La curva Nord, autrice anche oggi di un’altra prestazione canora maiuscola, caratterizzata da cori continui e assordanti, con bei battimani, esprime solidarietà per l’incidente al porto di Genova con lo striscione “Bari solidale al dolore di Genova” e ribadisce l’avversione alla dirigenza con  “Liberate la nostra Bari da Matarrese e i suoi giullari”. -La stagione 12/13 aveva dimostrato che, nonostante lo scioglimento degli U.c.n., le mille difficoltà societarie ed i noti problemi legati al calcio moderno, la Bari Ultras era ancora viva, forte e positiva. -In Bari-Livorno del marzo 2013, le due curve esprimono messaggi di solidarietà nei confronti dei gemellati salernitani, in riferimento ai fatti che li hanno visti coinvolti ad Aprilia: la parte bassa della Sud espone “Vicini alla Salerno ultras diffidata e non tesserata”, mentre la Nord mostra “Onore ai salernitani”, oltre a “Riportiamoli in Italia!!! Onore ai marò”, riguardo alla stucchevole vicenda dei due marinai baresi del Reggimento San Marco arrestati in India nel febbraio 2012 con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani. -Per Bari-Verona del febbraio ’13, festeggiati i primi venti anni d’attività del “Rione Libertà”, con l’esposizione dello striscione “Da vent’anni al tuo seguito”, condito dallo sventolìo dello storico bandierone e dall’accensione di alcune torce. -L’inedita sfida Bari-Novara, del dicembre scorso, è caratterizzata dal riappropriamento del “petalo” centrale della Nord superiore da parte degli ultras baresi che precedentemente erano posizionati nella parte inferiore della stessa Nord. La curva esprime un bel tifo ed espone la scritta “10 anni con te”, per ricordare il decennale della Banda Bassotti. -In occasione di Bari-Varese (0-1), nel febbraio scorso, al cospetto dell’ennesima prova scialba dei galletti, monta rabbiosa la contestazione della Nord, sia verso la società che verso i giocatori, invitati a più riprese ad andare a lavorare. Siparietto finale al termine, coi giocatori del Bari che si dirigono sotto la Nord per chiedere le loro doverose scuse, rifiutate dagli ultras biancorossi che “cacciano” letteralmente i propri giocatori. -Contro il Crotone, nella partita casalinga successiva, sempre a febbraio, di fronte all’ennesima opaca prestazione della squadra, parte una contestazione che coinvolge tutti, dalla società al sindaco Emiliano, passando per i giocatori, con cori a volte anche beceri, ma che manifestano tutta la rabbia accumulata dai sostenitori baresi, dopo anni di delusioni e prese in giro. Esposta inoltre in Nord la scritta “Perché ‘tu’…sei la storia del Bari. Tanti auguri Giovanni Loseto”, per i 50 anni di questa bandiera biancorossa. -In Bari-Reggina dell’anno scorso, si ricorda, con vari striscioni e cori, la scomparsa del laziale Gabriele Sandri, avvenuta nel novembre 2007. Esposte le scritte: “Nulla può far danno ad un uomo buono, né in vita né dopo la morte, Gabbo vive” e “Bari non dimentica…Gabbo vive”. Al primo anello esposte inoltre le scritte “Rialza la cresta Bari…carica ragazzi”, di sprono alla squadra, e “Tanti auguri Fedelissimi Salerno”,  per l’anniversario di tale gruppo della Sud salernitana. Come da rituale, scambio continuo di cori di reciproca stima e fratellanza, prima, durante e dopo la gara coi reggini. -In Bari-Vicenza 11/12 gli U.c.n. 1976 festeggiarono i loro 35 anni, rispolverando lo storico e glorioso striscione col teschio alato e, all’ingresso delle squadre in campo, accesero numerose torce e fumogeni (35 come gli anni, a mò di candeline), creando un’atmosfera “old style” che non si vedeva da diverso tempo, accompagnata dal significativo striscione, nel cuore della curva, “1976-2011…al seguito di una squadra, per amore di una città”. -Nel dicembre 2008, un grave lutto colpì la tifoseria barese. Giovanni Conforti, per tutti “Caciotta”, supertifoso sempre presente ovunque, con la pezza “Ultras Noci”, suo paese di provenienza, anche nei momenti più bui del Bari, morì in un tragico incidente stradale, partito da poco in direzione Modena, con altri quattro ragazzi, per assistere a Modena-Bari. -Gli Alcool Bari hanno segnato un’epoca, assumendo una propria autonoma dimensione a cavallo tra gli anni ‘80-‘90, quando molti ragazzi della Nord si compattarono dietro il loro strisc
ione. Poi, contestazioni, diserzioni, denunce, diffide, la scomparsa dell’indimenticato “Tato”, hanno lacerato il gruppo, tanto che si è ricompattato solo nel 2002, assieme a tutta la Nord tornata a cantare, ma, da un po’ di anni a questa parte, sono ufficialmente sciolti, in perenne contrasto coi Matarrese, anche se alcuni esponenti presenziano ancora in Curva Nord a titolo personale. Gli Alcool festeggiarono, in Bari-Torino 94/95, i dieci anni di attività con una coreografia nel loro settore, accompagnata dalla scritta “1985-1995: da dieci anni al tuo fianco, auguri!”, con tanto di stendardo col simbolo del gruppo, il boccale di birra. -La coreografia confezionata dalla curva barese nell’ormai lontano campionato di A ‘90/91 fu da antologia: tre immensi teloni, oltre diecimila bandierine e una gigantesca scritta “Solo Bari”, con l’insegna degli U.c.n., il teschio alato. -A seguito delle diffide a raffica ai danni del gruppo (oltre cento), dopo l’ultimo derby col Taranto, disputato nel febbraio ’93, gli Ultras Bari esposero l’eloquente striscione di protesta “Diffidati per non dire la verità”, portando avanti una silenziosa contestazione contro le forze dell’ordine. -L’Associazione Sportiva Dilettantistica senza scopo di lucro “Ideale Bari”, nata il 28 maggio 2012, non è un gruppo ultrà, ma partecipa al campionato di 3^ Categoria federale ed ha organizzato quest’anno la 1^ festa Ideale Bari, a cui hanno partecipato anche ragazzi della curva, che hanno esposto striscioni quali “C’è un’alba e un tramonto ogni giorno e sono assolutamente gratuiti…non lasciarteli sfuggire, ciao Peppe” e “Amicizia fratellanza rispetto…questa storia non avrà mai fine: Reggio e Bari”. -Da rimarcare il senso di solidarietà che da sempre ha contraddistinto la Nord barese, infatti, oltre alla raccolta fondi per la gente colpita dal crollo di una palazzina a Foggia nel ’99 (vedi sezione “Rivalità”), è da ricordare quella per Telethon 94/95, fatta in curva Nord; quella in favore di Leonardo Cioce, che subì un’operazione negli U.s.a. dove gli furono sostituiti ben cinque organi (cosa mai fatta prima al mondo); l’istituzione, nel ’94, di un torneo di calcetto tra i gruppi della Nord in memoria di Sebastian, un “seguace” scomparso alcuni giorni prima di un Bari-Modena, e l’acquisto di un’autoambulanza radio per il quartiere San Paolo. -Nate e finite, nel volgere di breve tempo, le amicizie con Ascoli (anni ’80), in versione anti-Samb e Lecce, con la Triestina e quelle, favorite da comuni idee politiche, con Como e Modena. -La prima fanzine della Nord, datata primi anni ’80, si chiamava “UCN 1976”; dopo qualche anno di “congelamento” fece la sua comparsa una nuova “fanza”, dal titolo “Spazio 1976 – Del Bari Seguaci”, venduta a mille lire, avente otto pagine. -Per la finale di Coppa dei campioni del 1991 tra Stella Rossa e Marsiglia fu allacciata una fugace amicizia con i ragazzi di Belgrado, mentre nella partita seguente all’incontro Bari-Cagliari del 99/00, i cagliaritani esposero lo striscione “Rispetto per gli U.C.N. Bari”. -Sempre esposte le pezze “Passione birra stile, al seguito del Bari”, “La Bari Fans without card”, “Unica fede solo Bari 1908”, “Per la nostra città!”, “Ovunque con noi-warner village” e altre ancora di piccole dimensioni.

Striscioni-slogan che hanno “tappezzato” negli anni la Nord: “Curva Nord fedeltà biancorossa” (anni 80), “Il Bari è una stella gli ultras la sua luce”, “Forza vecchia stella del Sud” (dal 79/80), “Come l’alba siamo risorti…il nostro è un giorno che non avrà mai fine” (dall’85/86), “Questa curva da sempre a testa alta”, “Del Bari seguaci” (ormai mitico), “Onora la tua città…difendine i colori”, “Il mare negli occhi, il sole nel cuore, Bari a te giuriamo eterno amore”, “Seguace io sarò sempre al tuo fianco”, “Orgoglio e appartenenza! Ultras”, “Stampo italiano”, “Credo Ultras”, “La vecchia stella del Sud è tornata a brillare” (anni ’80), “Ieri, oggi, domani Bari eterna malattia” (anni ’80).

Pensieri di carta in libertà: “Leccesi conigli” (Ba-Lecce 81/82), “Leccese chi molla!!” (Ba-Verona 85/86), “Per voi né odio né vomito…solo tanta pena!” (Ba-Lecce 85/86), “Gordon don’t go away, you’re our pride!”, che esortava il forte giocatore inglese Cowans a non andar via (Ba-Cesena 86/87); “Fate rinascere un amore!!” (Ba-Barletta 87/88), “Ciao vermi”, “Grazie Fasano…ed ora dacci De Vitis”, per ringraziare l’allora presidente del Taranto, Fasano, della cessione di Maiellaro al Bari, “Ore 14,20: luridi cani, ammirateci!!” (Ba-Taranto 87/88); “Portafogli da campioni cuore da bidoni” (Ba-Messina 87/88), “Lecce cucù Mondiali in tivvù” (Bari-Lecce 87/88), “Voi in C noi in Europa” (Ba-Taranto 88/89), “Terroni sì, napoletani no” (Ba-Napoli 89/90), “Bari mondiale…attrazione fatale” (89/90), “Zitti…aspettando un grande Bari” (Bari-Bologna/Cesena – Genoa-Bari 90/91), “Brambati ultras”, in onore dell’ex giocatore empolese Massimo Brambati (Bari-Atalanta 90/91); “Paolo Valenti nei cuori ultrà!”, dedicato al popolare giornalista, conduttore storico di “90° Minuto”, deceduto in quei giorni (Bologna-Bari 90/91); “Puttane strapagate…ma non fate godere” (Ba-Napoli 91/92), “A.S. Bari: lo sbaglio continua…” (Ascoli-Bari 92/93), “A.a.a….cercasi scorta” (Ba-Lecce 92/93), “Diffidati per non dire la verità” (Ba-Ascoli 93/94 e altre gare), “Condanniamoli!” (Foggia-Bari 94/95), “Classe arbitrale casta cialtrona…se dilettanti restate in poltrona” (Ba-Piacenza 95/96), “Quando una promozione è figlia di una contestazione” (Ba-C.di Sangro 96/97), “Ma quali ultrà…solo sciacalli di corte” (Lecce-Ba 96/97), “1999-2000: l’anno del gallo”, giocando col simbolo della squadra e l’oroscopo cinese (Fiorentina-Bari 99/00); I colori ci dividono l’amicizia ci unisce” (Reggina-Ba 99/00), “La città merita ben più di una salvezza…noi vogliamo un grande Bari” (Ba-Bologna 99/00), “Costruisci i palazzi e distruggi i nostri sogni”, rivolto ovviamente al costruttore edile Matarrese (99/00); “Rispetto x gli ultras: parole molte, punti pochi, fuori i rinforzi” (Ba-Bologna 00/01), “Matarrese Fascetti e giocatori la vergogna dei nostri colori” (Ba-Juve 00/01), “…Per la nostra dignità…per il bene della città”, sciopero del tifo (Ba-Udinese 00/01); “Imprenditori locali e nazionali: coraggio…prendetevi il Bari” (Ba-Lecce 00/01), “Non m’importa se non c’è più scampo…se oggi è il cuore a scendere in campo” (Ba-Fiorentina 00/01, a retrocessione ormai sicura), “Matarrese vattene! Diserzione!” (tutta la stagione 01/02), “Bari contro Matarrese!” (dal 01/02 al 07/08), “’Se non andiamo in A me ne vado!!!’ un uomo vero mantiene le promesse”, “Matarrese S.p.a.rite” (Ba-Cagliari 02/03); “Torrone vive nei cuori ultras!”, in ricordo di un ultrà catanese scomparso (Ba-Catania 02/03); “Presenti…per un futuro diverso!”, “L’estate è bella, piscio nel tuo mare, mi scopo tua sorella”, “Leccesi fuori conigli dentro”, “Menù del giorno conigli al forno”, “Il tuo derby è scontato, a Bari scortato a Lecce imboscato!” (Lecce-Ba 02/03); “La Bari è un amore, un ideale…per te solo un affare!” (Ba-Ternana 02/03), “Ogni napoletano che non è un accattone è un ladro: fin dai tempi di Murat siete la vergogna della nostra civiltà” (Ba-Napoli 02/03), “Che ognuno viva senza conoscere mai la vigliaccheria…perché l’onestà è l’unico tranquillante che ci fa dormire bene la notte”, “Enrico Ameri vive nei cuori degli ultras”, dedicato al famoso radiocronista-giornalista, morto in quei giorni, “Amiamo i fratelli granata, odiamo le menzogne della carta stampata” (Ba-Salernitana 03/04); “Auguri U.t.c. per i vostri 35 anni da ultrà”, per l’importante traguardo raggiunto dal gruppo doriano (Napoli-Ba 03/04); “Onore alle vittime del terrorismo” (Ba-Livorno 03/04), “Scommesse, donne e danaro…solo questo vi è caro” (Ba-Messina 03/04), “Tribunali, sospensioni…il nostro calcio è passione, il vostro corruzione!” (Ba-Acireale, C.Italia 04/05), “Bari contro Galliani e Berlusconi x dire no al calcio delle televisioni” (Ba-Vicenza 04/05), “Barese la tua scusa è Matarrese…se resti in poltrona non avere pretese” (Ba-Albinoleffe 04/05), “Contro la televisione…oggi il vero giorno del pallone” (Ba-Arezzo 04/05), “La vostra speculazione sulla nostra passione…no al caro biglietti, no alla repressione” (Ba-Cesena 04/05), “Piacentino infame” (Piacenza-Ba 04/05), “La diffida è di serie…la verità un optional!” (Ba-Modena 04/05), “Profeta di speranza, missionario di pace…grazie Karol Wojtyla” (Ba-Catania 04/05, dedica a Papa Giovanni Paolo II, scomparso l’1 aprile ‘05), “Valery vive nei cuori ultras”, rivolto all’ultrà sardo, militare in missione in Kosovo, deceduto a causa dell’uranio impoverito (Cagliari-Ba 04/05); “Forse sarò assolto dopo il processo ma la diffida l’ho scontata lo stesso, l’inganno è questo!” (Piacenza-Ba – Ba-Modena/Salernitana 04/05), “Per gli ultras repressione per gli arbitri assoluzione” (Ba-Crotone 04/05), “Acquisti, programmi, ambizioni…fate uno sforzo per le nostre soddisfazioni! Coraggio riprendiamolA”, “Zappavigna vive”, leader dei Boys Roma morto in quei giorni per un incidente stradale (Ba-Empoli 04/05); “Emiliano vive nei cuori ultras”, in ricordo del leader empolese Emiliano Del Rosso (Empoli-Ba 04/05); “Ed ora una svolta in Società, per il bene e le ambizioni della città…vendi l’A.S. Bari” (Ba-Avellino 05/06), “Biglietto nominale…la Costituzione per noi non vale?” (Ba-Bologna 05/06), “Meglio l’Eccellenza di questa presidenza!” (Spezia-Ba 06/07), “Anche nella vita lottando da ultras non hai mollato…Nicola bentornato!” (Ba-Triestina 06/07), “Il diffidato? Semeraro paga l’avvocato”, “Il vostro peggior nemico? Il complesso d’inferiorità”, “Se non sei in grado di imitarci non ti resta che ‘odiarci’” (Lecce-Bari 07/08); “17-5-08…grazie”, “Grazie Conte”, la curva ringrazia mister e giocatori per la vittoria, 2-1, sul campo dell’odiato Lecce (Ba-Avellino 07/08); “Osservatorio nazionale monitora sta cappella”, “Amato dimettiti”, invito alle dimissioni al ministro degli Interni d’allora (Ba-Bologna 07/08); “1050 Km. di…passione: avanti Bari”, ritiro estivo di Vipiteno 08/09; “Ricordando Gabriele…” (Ba-Livorno 08/09), “La Nord saluti gli ‘angeli del cielo’…ciao Marco!!” (Ba-Grosseto 08/09), “Ore 14,30: la nostra passione conta meno dei soldi delle televisioni!!!” (Ba-Sassuolo 08/09), “Ciao Michele…fratello salernitano” (Albinoleffe-Ba 08/09), “Questo Bari lotta col cuore…forza ragazzi vi vogliamo così” (Ba-Inter 09/10), “Della Valle: le scarpe oggi te le facciamo noi” (Fiorentina-Ba 09/10), “Risse, striscioni, escort e cocaina…tessera del parlamentare quanto prima” (Ba-Atalanta 09/10), “Questa città merita una grande squadra…A.s. Bari coraggio!” (Ba-Fiorentina 09/10), “Con al polso il braccialetto blucerchiato hai segnato storia e calendario del campionato, buon compleanno Caciotta” (Ba-Sampdoria 09/10), “Una vita da Bulldog…ciao Geppo” (Ba-Chievo 09/10), “Sai, certe persone specialmente se sincere rimangono nel cuore e diventano bandiere…ciao Gianni”, sempre per “Caciotta” (Ba-Udinese 09/10); “Serietà professionalità, attaccamento alla città…avanti Perinetti”, dedicato al direttore sportivo di allora (Ba-Siena 09/10); “T.d.T.: no all’Art.9” (Ba-Bologna 09/10), “Nuova cordata o ennesima pagliacciata? Non scherzate con la nostra amata!”, “A.s. Bari: le vostre continue programmazioni le nostre eterne delusioni” (Ba-Roma 10/11); “Le restrizioni non cancellano le vere passioni…no alla tessera…noi fieri ultras!
” (Ba-Lecce 10/11), “Un saluto ai non tesserati blucerchiati da chi non c’è più, da noi e dai diffidati…” (Bari-Sampdoria 10/11), “Ciao Siberiano…grande ultras fratello salernitano!”, a ricordo della prematura scomparsa di uno dei massimi leader della curva salernitana, “A.S. Bari, una gestione fallimentare per un campionato da dimenticare! Chi la maglia ha disonorato non deve essere riconfermato: via dal Bari…mercenari!!” (Ba-Catania 10/11); “I vostri sorrisi …la nostra gioia…nel vostro ricordo…ciao Peppe ed Enzo…angeli sorridenti”, “Famiglia Matarrese, i tifosi del Bari meritano rispetto…il vostro silenzio è una strada senza senso!” (Ba-Chievo 10/11); “La verità dovevi occultare la ‘selezione’ hai dovuto inventare, Casms hai fallito non lo puoi più negare, no al divieto di trasferta no alla tessera”, “Non siete degni d’indossare la nostra amata maglia…pezzi di merda!” (Ba-Fiorentina 10/11); “Al Parlamento l’immunità, il confino all’ultras: è questa la vostra legalità? Da Bari a Bergamo solidarietà!” (Ba-Genoa 10/11), “Società nel caos, allenatore confuso, giocatori strapagati e svogliati…vergognatevi ingrati!”, “Ma il nostro amore per te ancor non ci abbandona” (Ba-Inter 10/11); “Noi ci crediamo, adesso tocca a voi…fuori le palle!”, “Di cantare per te mai sarò stanco col ricordo dei chilometri vissuti al tuo fianco…ciao Gianni” (Ba-Palermo 10/11); “Loseto e Gillet nella storia del Bari, nel cuore di Bari!”, “7-9-80/7-9-’10, la curva Nord ricorda Peppino Cusma”, “Per un abuso una diffida sconterò è la mia guerra e io ci sto” (Ba-Cagliari 10/11); “Oggi alle 12,30 domani all’alba, calcio business vergogna!”, “Stadi vuoti, caos generale, limiti alla libertà individuale…tessera del tifoso solo truffa commerciale!!!” (Ba-Lazio 10/11); “Nel bene e nel male…Bari unico amore!” (Ba-Varese 11/12), “Ciao Nicola la Nord ti saluta”, esponente dei Fedelissimi Samp, ricordato ad un anno dalla sua scomparsa (Ba-Nocerina 11/12); “Offendi per soldi e opportunismo il Meridione…Mandorlini coglione” (Bai-Verona 11/12), “Ci vogliono come sfondo per la televisione, burattini controllati, ma ultras è libertà, orgoglio e passione. In silenzio con sofferenza per la nostra sopravvivenza!” (Ba-Livorno 11/12), “Ciao Lolly fratello doriano” (Ba-Modena 11/12), “Emiliano: primo cittadino ultimo tifoso”, il sindaco di Bari accusato di non amare la squadra (Ba-Modena 11/12); “Ultras non tesserati non molliamo” (Ba-Vicenza 11/12), “Pasquale con noi”, fratello salernitano prematuramente scomparso (Ba-Empoli 12/13); “Nicola Romito sempre con noi” (Ba-Brescia 12/13), “Alessandro sei sempre nei nostri cuori” (Ba-Reggina 12/13), “Thoir…hai amici? Ma perché proprio a noi”, quasi una supplica al nuovo proprietario dell’Inter (Ba-Palermo 13/14).

Clubs principali: Club “Amici dell’Antistadio”, Bari Club “Giovanni Roseto”, Club Milano Biancorossa, Bologna presente.

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