Gruppi/compagnie esistenti: Vecchia Guardia, Lanerossi Vicenza Crew 1902 (gruppo formato da ex elementi di Vigilantes, Ultras 1993, Kapovolti, Fabio Group e da “cani sciolti”), Ultras Vicenza Thiene, Zona Mucchio Vicenza, South Terrace Vicenza, Old Fans, ex-Fabio Group, Giovani Magnagati, Sbregati, Brutti da VedaRe, Contrà S.Domenico, B.s.g., Disorganizzati, Gruppo No T.d.T. (composto da ex-1902, South Terrace, Giovani Magnagati, Zona Mucchio), A.C.Vicenza Lonigo, Brigata (striscione esposto non in maniera continuativa), Supporters Caneva (ex-Caneva Berica, gruppo nato nel 1990, composto da ragazzi di Malo e Schio, che cambia pelle nel 2011, passando da gruppo-ultrà a semplice gruppo di tifosi).

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Settore: curva Sud, tranne ex-Fabio Group, nei Distinti.

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Sito Internet: www.museovicenzacalcio1902.net

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Una coreografia della curva del VicenzaGruppi scomparsi, nati negli anni ‘70: Vigilantes: nascono il 3 settembre 1978 e si sciolgono nell’agosto 2012; lo striscione era rosso con la scritta bianca e simbolo nero: boia o incappucciato, preso da Tex Willer, fumetto in cui i Vigilantes erano uomini incappucciati che agivano al limite della legge, per difendere le loro idee. Successivamente allo striscione furono aggiunte le asce incrociate. Ultras: nascono nel novembre ’75, si sciolgono nel ’78, primo vero striscione e gruppo ultras a Vicenza, striscione che aveva quadrati biancorossi alternati, una lettera per ogni quadrato, bianca su quadrato rosso e viceversa, con due teschi con ossa incrociate nei quadrati agli estremi dello striscione, dal ’77 in pvc rosso con scritta “Ultras” bianca e teschio bianco con le ossa incrociate al centro della scritta “Ultras”, agli estremi tre bande verticali biancorosse. I Marines: nascono nel novembre ’75, lo striscione è in pratica un lenzuolo, che fa la sua comparsa solo in alcune partite. Commandos: nascono nel ‘76, si sciolgono nel ’78, ma nell’84/85 riappare uno striscione diverso con la stessa scritta. Lo striscione originario era a quadrati biancorossi, una lettera per ogni quadrato (bianca su rosso e viceversa), con il simbolo del teschio di profilo all’inizio e alla fine delle lettere. Kamikaze: anch’essi nati nel ’76 e sciolti nel ’78; striscione con due strisce orizzontali biancorosse che dividono in due la scritta “Kamikaze”, metà bianca su sfondo rosso e metà rossa su sfondo bianco. Red White Panthers: nascono nel settembre ’78, è stato uno dei gruppi principali per diversi anni; striscione rosso con scritta bianca, dopo le parole “Red White” la testa di una pantera nera che mostra i denti. Ragazze Panthers: dal 79/80, striscione rosso con scritta bianca e il simbolo tra le due parole. Boys: il primo striscione fa la sua comparsa dal 77/78, poi sta un periodo senza essere esposto, fino all’85/86, quando lo striscione è rosso con la scritta bianca e i caratteri dello striscione Vigilantes; al centro della scritta “Boys” la faccia di Che Guevara, bianca o nera.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni ‘80: Vicenza Superstar: dall’85/86, durano poco. Nucleo: dall’86/87, durano poco anche loro. Burx: dall’86/87, in vita per diversi anni. Bronx Biancorosso: dall’86/87, Hells Boys: dall’86/87, entrambi si vedono solo per pochi anni. Sconvolts: dall’ 87/88, non durano molto. Brigata Belfast: nata nell’88/89, gruppo in vista per diversi anni, bello lo striscione con l’effige del Che. Lega Berica: dall’88/89, dura alcuni anni. Warriors: dall’86, striscione rosso con scritta bianca e i caratteri come lo striscione Vigilantes. Gatti Randagi: dall’89/90, gruppo ben in vista per diversi anni. Crazy Heads: all’incirca dall’86/87, in vista per alcune stagioni. Vecchia Guardia: dall’87/88, striscione rosso con scritta bianca, al centro il simbolo, esposto per diverso tempo. Dogs: dall’85/86, gruppetto che dura poco. F4moon Forever: dall’84/85, durano poco. Ragazze Biancorosse, Rebel Girls: dall’87/88, entrambi gli striscioni fanno la loro comparsa per poco tempo. Euforia Biancorossa: dall’89/90, striscione in vista fino a buona parte degli anni 2000, messo in cima alla curva, poi rubato. Kaos: dall’89/90, striscione che si vede per diverse stagioni. Alcool: dall’85/86, lo striscione dopo alcuni anni scompare per riapparire a fine anni ’90. Metal Brigate: dall’86/87, striscione piccolo, non molto esposto. Venceremos: dall’86/87, lo striscione si nota poche volte. Gioventù: dall’88/89, esposto non tante volte.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni ‘90: Berici Alcolici: nascono nel 90/91 e per diversi anni sono tra i gruppi più in vista. Wild Cats: dal 92/93, piccoli, durano poco. Armata.Biancorossa 92: dal 92/93, gruppo in vista per alcuni anni. Busagati: dal ’94, in vista per diversi anni. Kapovolti: nascono nel ’93, si sciolgono nel 2004, da ragazzi della zona di Thiene, in vista per diversi anni. Skorretti Ultrà Vicenza 1992: in evidenza per diversi anni anche fuori casa. Plotone: sparuto gruppo, in evidenza anche fuori casa dal ’90. Buba’s Group: dal 1993, in evidenza per alcuni anni. Forever: dal 92/93, bello lo striscione, durano alcuni anni. Pessimi Elementi: in evidenza, con il loro bello striscione, dal 94/95, fino a non molti anni fa. Tega Berica Ultras Vicenza: in evidenza dal ‘95, anche fuori casa. Maiali Inquinanti: dal 95/96, in evidenza per alcuni anni, con il loro originale striscione e nome, messo in cima alla Sud. Tartan Army: dal 90/91, bello lo striscione, presto rubato dai veronesi. Banda Ragno Vicenza: dal 93/94, non dura molto. Red White Girls: fugace apparizione, dal 92/93. Central Group: appare nel 93/94, non dura molto. Spiox: all’incirca dal 93/94, non hanno vita lunga. Crew, Ribelli: dal 93/94, vita breve per entrambi i gruppi. Zona Duomo: dal ’93-94, il piccolo striscione si nota per diversi anni. Fossa Berica: dal 93/94, dura poco. Gattazzi: dal 96/97; lo striscione, messo poche volte, ha vita breve. Gruppo Nardini Bassano: dal 97/98, dura per diversi anni, sempre presente in casa e fuori. Ombre…di vino: dal 98/99, situati in curva Nord, hanno vita corta. Pigs Vicenza: dal 93/94, vita breve, striscione esposto poche volte. Red White Warriors-Chiampo: dal 94/95, striscione bello, gruppo in evidenza per diversi anni, tra i principali del periodo. Due Ville: dal 96/97, ha vita corta, striscione esposto poche volte.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Gruppo Fantasma, Bruta Banda, Quei del Canton, Stanga.

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Politica: Storicamente di sinistra, ora apolitici, con all’interno tendenze sia di sinistra che di destra, la maggioranza.Una coreografia dei tifosi vicentini

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Amicizie: Pescara: è il più antico gemellaggio ancora in piedi tra due tifoserie, essendo nato il 9 gennaio 1977, quando oltre 3mila pescaresi invasero Vicenza. L’amicizia nasce in quell’occasione, con il Pescara che espugna il Menti e coi sostenitori vicentini che, nonostante la delusione, applaudono l’uscita dallo stadio dei pescaresi. Così, anche nella gara di ritorno, i sostenitori biancorossi vengono accolti calorosamente dai pescaresi, che ricambiano l’ospitalità ricevuta in Veneto. Al termine del campionato le due tifoserie festeggiano insieme le rispettive promozioni in A. L’anno successivo, il primo del Pescara in A, grazie agli accordi presi tra i capi-ultrà, viene sancito il gemellaggio ufficiale, in occasione di Vicenza-Pescara (1977/78), quando, nel prepartita, i leader Ciro e Moreno, rispettivamente dei Pescara Rangers e degli Ultras Vicenza, si scambiano le sciarpe a centrocampo. Patto d’acciaio al grido “Pescara, Vicenza nessuna differenza”, “Vicenza, Pescara nessuno ci separa”. Sbandierata in campo in Pescara-Vi 85/86 e, da rimarcare, in Pescara-Vicenza, andata Coppa Italia 97/98, una bellissima coreografia della Nord pescarese con strisce bianche-azzurre-rosse a coprire tutto il settore, uniti agli striscioni vicentini “Caneva Berica” e “Fabio Group”, con in campo sbandierata e striscione dei Vigilantes “Salutiamo i fratelli pescaresi”. Al ritorno solito cerimoniale di bandiere in campo, con la Sud che restituisce il favore agli abruzzesi, con una fumogenata bianca-rossa-azzurra. Sbandierata in campo, sempre a Vicenza, anche nel 2004/05 e nel 06/07. In quest’ultima occasione con lo striscione “30 anni di amicizia” dai colori dei due sodalizi, tenuto in mano, che fa il giro del campo, mentre in Sud campeggia il bellissimo messaggio “In onore dei nostri colori, in memoria dei vecchi amori”. Diversi striscioni vicentini presenti nel recente Pescara-Verona (gennaio 2012). In Vi-Parma 08/09, esposti gli striscioni “Ciao Bubù” e “Bubù vive”, nell’anniversario della scomparsa dell’ex capo dei Pescara Rangers, Marco Mazza. In Vicenza-Pescara 05/06, poco dopo la sua morte, esposto “Ciao Bubù guerriero della Nord”. Bellissima sbandierata in campo a Pescara nel 2002/03, con lo striscione tenuto a mano “1977-2003, un’amicizia storica, Vecchi Ultrà Lanerossi Vicenza”. Numerosissime nel tempo le visite reciproche, tra cui ricordiamo: “Pescara Ovest” e “Orgia Totale” in Juve-Vi 97/98 , nel 96/97 a Verona “Orgia Totale” e “Cherokee” e visita in Bologna-Vi Coppa Italia 96/97; striscione dei “Rangers” in curva Sud, in Vicenza-Pescara 85/86; in Vicenza-Empoli 91/92 presente una forte rappresentanza pescarese, tra cui “Bad Boys”, “Park Kaos” e “Cherokee”; “Pescara Rangers” a Messina 01/02 e in Vicenza-Juve 2000/01. In massa anche ai Playout con la Triestina 04/05. Striscione “Bad Boys” Pescara in Fermana-Vi 99/00. Rappresentanza vicentina nel recente Pescara-Roma 12/13. Udinese: forte gemellaggio di vecchia data, fortificato negli anni. Sbandierata in campo in Vicenza-Udinese 96/97 e in Vi-Udinese 00/01. In Vi-Crotone 06/07 esposto lo striscione “Roby Fex is my friend”, dedicato a un leader scomparso della curva friulana. In Vicenza-Bologna 05/06 esposto dal gruppo “Ultras Vicenza” lo striscione “Il rispetto e il calcio ci hanno uniti…ora e per sempre amici!!! Onore ai Nord Kaos” (gruppo di Udine scioltosi in quel periodo). Numerosissime le visite di favore e gli scambi di cortesia, tra i quali ricordiamo: gli striscioni “H.t.b.” e “Vecchia Guardia H.t.b.”, presenti rispettivamente in Vi-Triestina 85/86 e Reggiana-Vi 87/88; lo striscione “Ultras” Udine presente in Vi-Frosinone 06/07, Vi-Cesena 09/10, Triestina-Vi 09/10; il “Collettivo IncUdine” presente svariate volte a Vicenza; la presenza massiccia dei gruppi udinesi nei Playout con la Triestina del 2004/05, sia in casa che fuori, e nei Playout con l’Empoli nell’11/12. Como: gemellaggio tra i più vecchi e forti della Sud. Un rapporto sincero e particolare, che non si esaurisce solo nell’ambito calcistico, un po’ come quello coi pescaresi. In Como-Vicenza 90/91, giro con bandieroni e scambi di sciarpe. I vicentini presenziarono poi al fianco dei comaschi in Venezia-Como (2-1), nello spareggio di Cesena, con striscioni “Vigilantes” e “Berici” da trasferta. Sbandierate in campo con striscioni anche nel 91/92 e 92/93, sempre a Vicenza, e nel 94/95 a Como. Anche lo striscione “Fossa” Como è presente in Monza-Vi 91/92, mentre nel 93/94, sempre a Monza, è esposto “Maestri Comacini”. In Vi-Cesena 94/95 e Vi-Venezia 93/94 è presente lo striscione “R.A.M. Como”. Lo striscione “Como 1907” è a Vicenza in alcune partite della stagione 08/09. In Como-Vicenza 01/02 esposto lo striscione “Panthers 1975”; bandiera del Como presente in Vi-Piacenza 06/07, e tante altre volte. Messina: una bella amicizia, nata grazie soprattutto al fatto che i messinesi sono gemellati coi pescaresi, legati ai vicentini, come già visto, da un fortissimo patto. In Vicenza-Cesena 09/10 la Sud espone la scritta “Vicini al dolore di Messina”, riferita all’alluvione che colpì le zone del messinese nel 2009. Bandiera del Messina in Napoli-Vi 00/01, stendardo della “Gioventù” Messina presente in Catania-Vi 02/03. In Vi-Sassuolo 09/10 esposto lo striscione “Ultras Messina non mollate”. Messinesi presenti a Vicenza anche alla vigilia di ferragosto, in Coppa Italia, nel derby col Verona del 2011, e in Vicenza-Empoli, Playout 11/12. Cremonese: Forte gemellaggio risalente ai primi anni ‘80. In Vi-Carrarese 84/85 esposto lo striscione “Red Grey Supporters” Cremona. Nello spareggio di Firenze 84/85 col Piacenza, i cremonesi affiancarono i veneti, esponendo la scritta “Vicenza: Cremona è con te” e lo striscione dell’allora gruppo principale “Red Grey Supporters”. Striscione “Red White Panthers” esposto in Cremonese-Vi 85/86 in curva dei cremonesi, con sbandierata e scambi di sciarpe in campo. Invasione di campo di entrambe le tifoserie, che si macchiano di atti vandalici, quali porte divelte ecc., in Vi-Cremonese 86/87, come “sfogo” per la retrocessione del Vicenza. Inoltre, i “Sanitarium” Cremona presenti in Vi-Ancona 94/95, gli “Ultras Cremona” presenti in Vicenza-Brescia 99/00, Modena-Vi 06/07 e Verona-Vi 04/05. Presenza vicentina in Cittadella-Cremonese 99/00. Reggiana: forte gemellaggio, datato 1982. In Vicenza-Fiorentina 98/99 presente lo striscione “Reggio Emilia”. In Vi-Albinoleffe 09/10, nella zona dei “Lanerossi Crew 1902”, minicoreografia con cartoncini con su scritto “Onore alle Teste Quadre”. Lo striscione “Teste Quadre” ha fatto bella mostra di sé, sia a Vicenza che in trasferta, diverse volte, ad esempio col Parma e con la Salernitana, nella stagione 08/09; a La Spezia e a Modena nel 2006/07; col Torino, a Lecce e a Padova nel 09/10. A Vicenza anche nei recenti Vicenza-Sampdoria, aprile ’12, e Vicenza-Empoli, andata Playout, giugno ‘12 . Altre volte ci sono stati giri di campo con bandieroni, come in Reggiana-Vicenza 96/97. Ravenna: bella amicizia, risalente a una ventina d’anni fa. In Ravenna-Vicenza del 92/93, striscione “Forever” vicentino in curva ravennate. In Vicenza-Ravenna 93/94, sbandierata in campo, accompagnata dallo striscione “Ra e Vi for ever”. Lo striscione “Ultras Ravenna” è stato presente diverse volte alle partite del Vicenza, tra cui Vi-Atalanta 93/94, Vi-Venezia 94/95, Rimini-Vi 06/07, Vi-Cesena stesso anno ed a Padova 09/10. Metz: amicizia internazionale, che risale all’incirca a metà anni ’90. A Empoli, nel ritorno dei Playout 11/12, presenti le pezze “Metz 1932” e “F.C.Metz”. Ma i francesi sono stati presenti tante altre volte al fianco dei berici, tra le quali si ricordano diverse partite di fine anni ’90-inizio anni ’00, in Serie A, oltrechè Padova-Vi 09/10, Vi-Piacenza
06/07 e i Playout con la Triestina 04/05. Mentre in Metz-Marsiglia (3-2) del 97/98 sventolano alte le bandiere del Vicenza, con la scritta, esposta dai supporters del Metz, “Benvenuti ai nostri fratelli vicentini”. Bari: reciproco rispetto che da tanti anni accomuna le due tifoserie. Quando loro vengono a Vicenza, i vicentini vanno a salutarli sotto la curva ospite e stessa cosa, a parti invertite, avviene a Bari. In Bari-Vicenza dell’anno scorso, i vicentini arrivano con un certo anticipo rispetto alla partita, fermandosi nel capoluogo pugliese anche il giorno successivo per rinsaldare l’amicizia.

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Ex-gemellaggi/amicizie: Genoa: gemellaggio risalente agli anni ’70, finito per alcuni screzi nel 2006. Uno dei primi contatti diretti vi fu in Genoa-Vicenza 79/80, coi vicentini muniti di sciarpe biancorosse nella Nord genoana. Sbandierata in campo in Vicenza-Genoa 85/86. Varie visite reciproche in passato, ad esempio gli striscioni genoani “Grifoni Ovunque” e F.G.”, della Fossa dei Grifoni, erano presenti a Modena nell’89/90, e, sempre “Grifoni Ovunque”, più “Belin”, eran presenti in Vi-Chelsea, semifinale Coppa delle Coppe 97/98. In Vicenza-Chievo 90/91 presente lo striscione genoano “Sgreuzzi de Votri”, ed in Sud, per Vi-Lazio 97/98, era presente lo striscione “Grifoni Ovunque” genoano. Pisa: era un forte gemellaggio, nato sul finire degli anni ’70, miseramente naufragato nel tempo. Treviso: più che altro c’era un amicizia con alcuni esponenti della tifoseria trevigiana. Quando, nel ’98, morì il trevigiano cardiopatico Fabio Di Maio, a seguito di una carica della celere, alcuni esponenti della Sud andarono al suo funerale. Ora l’amicizia si è trasformata in rivalità (vedi sotto). Milan: amicizia di vecchia data, finita per futili motivi, durante un Vicenza-MIlan di fine anni ’90: dal settore dei milanisti sbarcati a Vicenza si levò il coro irridente “Serie B, Serie B” e la Sud vicentina ovviamente non gradì. Di lì allo scambio di insulti il passo fu breve. Non era però un gemellaggio ufficiale. Presenza rossonera in Juve-Vi 97/98 e Vi-Verona 91/92, con la sezione vicentina delle Brigate Rossonere. In Vi-Verona 93/94, presente lo striscione “Armata” dei milanisti, più altre pezze.

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La calorosa curva del VicenzaRivalità: Verona: rivalità sentitissima, odio acerrimo. Vicenza-Verona, sin dagli anni ’70, è sinonimo di derby caldo. Una sfida anche politica che metteva di fronte “compagni”, autonomi e camerati. Fin dai primordi del calcio le sfide con Verona sono sempre state un macello. I veronesi si sono visti per la prima volta nel 76-77, penultima di campionato, per un Vicenza-Atalanta. Arrivarono alle spalle dei vicentini, che si trovavano sull’argine vicino alla tribuna, cogliendoli di sorpresa. L’anno dopo, per rendere ai veronesi quello che avevano subìto, i vicentini andarono in giro a cercare gli “autonomi” per portarli allo stadio. La stagione 77/78 è ricordata proprio per gli incidenti durissimi coi gialloblù. Nel 1978, in occasione di Verona-Roma, le due tifoserie, all’epoca gemellate, posarono con lo striscione “Ultras” rubato dai veronesi ai vicentini. Nel 78/79, in Vi-Verona, venne esposta una bandiera veronese. Bare e croci in curva, come usavano all’epoca, in Vi-Verona 79/80, con tumulti in campo e sugli spalti. In Vicenza-Padova 82/83, stendardo “B.G. Verona” esposto in Sud. Nell’85/86, in Vicenza-Genoa, esposto striscione delle “Brigate” Verona. In Verona-Vicenza 93/94, esposto dai veronesi lo striscione rubato “Tartan Army”. Incidenti a Verona anche nel 94/95, esterno stadio e a Vicenza, nel novembre 2000, quando gli agenti dovettero effettuare cariche per disperdere le opposte fazioni, con protagonisti anche una 50ina di tifosi vicentini, caricati dai carabinieri, che effettuarono una fitta sassaiola, con il bilancio di sei agenti e un vigile contusi, più due veronesi feriti. A Verona, nel 2003/04, esposto lo striscione “Scalette”, rubato ai veronesi, accompagnato dalle scritte “Prima ‘scalette’ dopo ‘ascensore’”, “Do you remember?” (accanto a “Scalette”), più altri di sfottò quali “Zigo cula”, “Teste rasate, banconote arrotolate, ecco le nuove Brigate” e “Hellas Valona”, città albanese assonante con Verona. Padova: rivalità molto sentita, anche se il vero derby è sempre stato col Verona. I rapporti coi padovani sono sempre stati piuttosto ambigui. Nel ’77, alcuni vicentini poco più che 15enni si recavano a Padova, con loro che militavano in C2, magari quando il Vicenza giocava molto lontano fuori casa. Per un Padova-Reggiana, i padovani li contattarono per affiancarli, avendo ancora poca esperienza ultras, portandogli anche alcuni tamburi (allora avevano solo 3 tamburi e un piccolo striscione). Però lo stesso anno in Serie A, stadio esaurito, loro andarono insieme agli juventini, anziché andare coi vicentini, alimentando sospetti. Nell’81/82, in Serie C, si ritrovarono insieme nella stessa curva: nella parte inferiore i vicentini, nella parte superiore i padovani, che subirono il furto dello striscione “Ultras”, portato in varie gare in casa, ad esempio in Vi-Padova dell’82/83 e Vi-Bologna 83/84 (i bolognesi avevano buoni rapporti coi padovani, successero casini in curva) e fuori. Comunque i padovani se lo ripresero, quando uno degli Hell’s Angels riuscì a procurarsi le chiavi del magazzino vicentino, portando via anche lo striscione “Vigilantes”. I vicentini si vendicarono recuperando lo striscione qualche settimana dopo, ricambiando la visita, prendendosi anche “Hell’s Angels Ghetto”, esposto in Sud, e riesposto poi 14 anni dopo, scatenando una rissa tra giovani, ignari dello smacco, e anziani padovani, più “Collettivo”, “Alcool”, “Trips” e “Navajos Cavese”. Lo striscione “Hell’s Angels Ghetto”, così come quello del “Collettivo”, vennero esposti diverse volte in casa e in taluni casi anche fuori. Ad esempio il primo venne esposto in Vi-Modena 83/84 e 84/85. Era normale a Vicenza in quel periodo. Nell’87/88 nuova visita ai vicentini per trafugare “Vigilantes Vicenza”, poi i vicentini però decisero di rompere gli schemi andando a riprendersi lo striscione di persona in un Padova-Messina: si mischiarono al pubblico della gradinata e, a fine gara, andarono sotto la curva di casa a cercarli, per poi caricarli. Furono attimi di tensione in un fuggi-fuggi generale, coi padovani che si riorganizzarono: nel parterre, per alcuni minuti, successe il finimondo. I Vigilantes si dimostrarono un bel gruppo, anche se gli striscioni rimasero al loro posto, almeno fino all’intervento della polizia, che isolò i vicentini portandoli fuori dallo stadio e, tra altri tentativi di contatto, fecero riprendere al loro capo lo striscione “Vigilantes”, lasciando stare gli altri stendardi. Nel marzo ’94 derby violento all’Appiani, coi padovani che persero la testa quando videro bruciare lo storico striscione “H.a.g.” in curva ospiti: partita sospesa e incidenti prima, durante e dopo la gara. Nel tempo però le cose sono cambiate, infatti, si sono incontrati di nuovo, nel settembre 2000, in un autogrill, i padovani in trasferta a Vercelli (un pullman), i vicentini a Milano (3 pullman di Vigilantes). Ebbene, i vicentini non ebbero voglia di scontrarsi, non gli andava l’idea, forse perché tanti padovani erano ragazzini e ragazze. 150 vicentini che guardavano i dirimpettai con le mani in tasca, 40 padovani bardati con cinghie alla mano: niente. Alla fine arrivò la Polizia che li rispedì a casa. Lo stesso giorno, i padovani incontrarono all’andata la Caneva Berica, i cui componenti scesero all’autogrill senza neanche accorgersi della presenza padovana, poi, appena realizzarono di essere praticamente circondati, salirono sui pullman e ripartirono. Atalanta: vecchia rivalità, ancora sentita. Circa a metà anni ’70 fu rubato agli atalantini lo striscione “Panthers”, che fu poi reso, grazie al compianto Moreno che ci mise una toppa. Nel 78/79 esposto in Vicenza-Atalanta lo striscione “Atalanta Eagles”. In Vi-Atalanta 79/80 e 80/81 i vicentini esposero in curva, bare e croci coi colori nerazzurri dei bergamaschi. Incidenti in Atalanta-Vi 99/00. Brescia: antico odio, piuttosto sentito, vecchia ruggine risalente agli anni di C1. Già nell’83/84, scontri tra vicentini e bresciani in Brescia-Vicenza. In Brescia-Vi dell’84/85, esposta dai bresciani la scritta “VI = bastardi”. Stesso anno, a Vicenza, un ragazzo con la bandiera biancorossa arrivò in campo fin sotto gli ultras bresciani. Incidenti nel settembre 2000 in Vicenza-Brescia, con botte e sassaiole nella notte calcistica, 9 poliziotti feriti, due tifosi arrestati e condannati. Un’altra volta, sempre in quegli anni, assedio ai bresciani dissolto dai manganelli, con 5 tifosi biancorossi e due poliziotti contusi. Gruppi di vicentini tentano il contatto con gli ospiti, ma le forze dell’ordine intervengono energicamente. Molto “vivace” anche un Brescia-Vicenza del novembre ’99, con una scazzottata, una zuffa furiosa in campo per delle sciarpe, alla fine lacrimogeni e alta tensione. Triestina: derby del Triveneto molto sentito; accesa, vecchia rivalità. In Vicenza-Triestina 85/86, con gli udinesi al fianco, esposto lo striscione rubato “Ultras Trieste”, oltre a un “Verona merda”. L’anno dopo scontri e tumulti sul terreno di gioco. Esposto lo striscione “Ultras Trieste” in Vi-Spezia 91/92 e in Triestina-Vicenza 92/93. In Triestina-Vicenza 02/03 esposto lo striscione rubato ai vicentini “Euforia Biancorossa”. Diversi incidenti e scontri in passato, ad esempio nel 2004/05 a Vicenza nel Playout di B, quando i triestini, sistemati nel vecchio settore ospiti, si beccarono coi confinanti gruppi vicentini, in particolare Fabio Group e Kapovolti, che allora stazionavano in Nord, tirand
osi di tutto. Napoli: con i napoletani il rapporto si è deteriorato senza rimedio, passando da una flebile amicizia, specie col C.u.c.b., a una rivalità accesa. Episodi incresciosi nella finale di Coppa Italia del ‘97, con lancio di razzi, bombe carta e arredo bagno al San Paolo, all’andata, e accoltellamento di un vicentino da parte di partenopei al termine della gara di ritorno, mentre il grosso della curva si trovava ancora a festeggiare dentro lo stadio. In Vi-Napoli 05/06 esposta la scritta “Fedayn E.A.M. Essere Alla Moda” e ci furono degli scontri. Nel 2006/07 esposti in Vicenza-Napoli gli striscioni “Quando il Vesuvio vi sterminerà grande festa si farà”, “Napoli: lame e delinquenza, vi disprezza tutta Vicenza” e “Crepate voi e Maradona”. Torino: nel campionato 77/78, in Verona-Lanerossi, c’era la presenza dello striscione torinista “Sag” in curva veronese. A quei tempi veronesi e torinisti erano gemellati, e fu quindi inevitabile che, dopo 2-3 domeniche, in occasione di Vicenza-Toro, succedesse qualcosa, con due pullman di ultras granata presenti (e una 20ina di veronesi aggiunti), che si sistemarono al primo piano, in curva ospiti, dove però, di fatto, venivano sistemati tifosi abitualmente di entrambe le squadre. Dal parterre, settore sottostante, alcuni vicentini si aggrapparono agli striscioni granata, strappandoli. Da qui la reazione granata con una violenta zuffa. L’anno dopo i granata, memori del fattaccio, non si sistemarono al primo piano, come facevano tutte le altre tifoserie (e loro stessi negli anni precedenti), ma nel parterre. Anche in questa partita, dei tifosi del Toro sbagliarono curva e non se la cavarono bene. Ci fu una sassaiola all’interno dello stadio, e incidenti, stile cariche e controcariche, fuori, coi granata che misero a ferro e fuoco tutta la zona stazione-stadio e focolai un po’ dappertutto. Per questa partita doveva essere inaugurato un bandierone biancorosso, con la “morte” nel mezzo, ma il ragazzo che lo stava portando allo stadio fu intercettato da un gruppetto di ultras granata e derubato. Lo stesso bandierone sarà poi utilizzato per anni e anni in Maratona. Treviso: ex-amicizia trasformatasi poi in rivalità, perlopiù campanilistica. Nel maggio 2009, notte di tensione al “Tenni” di Treviso, maxi rissa tra una trentina di tifosi vicentini e 22 trevigiani. A scatenare la zuffa, sedata in pochi minuti dalle f.d.o., l’arrivo, alle 21, di un gruppo di tifosi berici che, senza biglietto, stavano acquistando i tagliandi per il settore ospiti. Alla loro vista, i supporters trevigiani scesero dalle gradinate e, una volta aperta la porta di sicurezza dello stadio, li aggredirono con cinghie, bastoni, sassi e bottiglie, scagliando contro di essi anche un tavolino in plastica. Bologna: vecchia rivalità. A Bologna, nell’83/84, fitto lancio di oggetti di ogni genere dalla Sud vicentina: bulloni, petardi, agrumi, monete, una di queste colpì il portiere bolognese Bianchi (ex di turno) alla testa, facendolo cadere, con conseguente sostituzione del portiere e ‘0-2’ a tavolino. Si ricorda poi un Vicenza-Bologna di fine anni ’70, quando gruppi di vicentini e bolognesi si azzuffarono nei pressi di un parcheggio, coi primi che presero di mira diverse auto targate “Bologna”, tra le quali anche quella del giornalista di Tuttosport, Gianfranco Civolani, che trovò la sua Alfa rovesciata contro un albero. Venezia: vecchia rivalità regionale, soprattutto campanilistica. In Vicenza-Venezia del 90/91 esposto lo striscione “Brigata Caio” dei veneziani, finito in mani beriche, e la scritta “To mare spusa da pese” (il tuo mare puzza di pesce). Juve: altra rivalità, non particolarmente sentita, ma in passato macchiata da alcuni incidenti. Striscione dei piemontesi in Juve-Vicenza 98/99: “Amici dei milanisti, gemellati coi genoani: ecco perché siete così infami”. Spal: vecchia rivalità, derivante dalle tante annate passate in C1 dalle due squadre. Incidenti nell’87/88. In Spal-Vi 91/92, esposto dai ferraresi lo striscione di sfottò “Miagolantes”, rifatto quasi identico a Vigilantes, ed esposte inoltre le scritte “Voi al Mazza L.10000, noi al Menti L.21000: pezzenti!!!” e “Vicenza Calcio 1902-1992, 90 anni di merda”. Nell’agosto ’99, per la Coppa Italia, lancio di bottiglie di vetro ai pullman dei ferraresi, sia prima che dopo la partita. Lecce: in Vicenza-Lecce del maggio 2001, un pullman di leccesi, arrivato in anticipo sull’orario previsto, trova ad aspettarlo, al posto delle f.d.o., un gruppo di vicentini con intenzioni bellicose. Ne nasce un parapiglia, volano botte da orbi e solo l’intervento delle f.d.o. riporta la calma. Feriti due leccesi. Sampdoria: rivalità stemperata nel tempo, ma si ricordano, in Vicenza-Sampdoria 73/74, i tifosi vicentini bruciare le bandiere della Samp dopo averle rubate. Perugia: rivalità vecchia, ora poco sentita. Esposto lo striscione “Boys” dei perugini in Vicenza-Fiorentina 78/79. Parma: non corre buon sangue, è risaputo, anche perché i vicentini sono gemellati coi reggiani, acerrimi nemici parmensi. Nello spareggio Parma-Triestina per la B del 78/79, i vicentini erano a stretto contatto coi parmensi in Sud. Esposto in Vicenza-Parma 83/84 lo striscione gialloblù “Fuck you”, molto probabilmente rubato. Modena: vecchia ruggine. In Modena-Vicenza 86/87 i modenesi espongono lo striscione “Boys”, finito nelle loro mani. Incidenti a Modena nell’89/90, con scontri sugli spalti. I modenesi sono stati comunque pubblicamente ringraziati per lo striscione che fecero a Moreno, a cui seguì un “Onore a Moreno, onore a Modena”, in Modena-Vicenza 93/94. Cesena: andare a Cesena è sempre stata una trasferta rischiosa e in un Vicenza-Cesena, primi anni ’90, subirono il furto di uno striscione da uno sgabuzzino.

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Storia del tifo vicentino: Il movimento ultras a Vicenza ha inizio nella prima metà degli anni ’70, agli albori del tifo organizzato, e gli stessi ultras erano un numero molto limitato, si parla di un centinaio di persone al centro della curva, circondate da gente comune che andava allo stadio senza incitare particolarmente la squadra. Gli ultras avevano come abbigliamento mimetiche, baschi e sciarpe di lana biancorosse. Il primo gruppo organizzato a nascere è quello degli “Ultras” nel ’75, anche se il primo striscione della curva non fu Ultras ma “Sanguinari Curva Sud” (S.C.S.), un lenzuolone rubato in casa di qualcuno con un teschio rosso di profilo. Ci si cominciava a trovare dal giovedì sera, per vedere cosa fare, con Moreno che andava al Centro di coordinamento per allestire i pullman per le trasferte e, nella mente, gli ultrà del Toro, che nel ’76 vinsero lo scudetto e che in quel periodo erano presi da molti come modello di tifo. In quegli anni diverse compagnie si alternano in curva finché non si decide di unire la tifoseria dietro un’unica sigla. Come nome viene scelto “Vigilantes”, al tempo utilizzato solo da un sottogruppo della curva laziale, dal quale viene copiato il nome, cercando di non andare sui soliti Brigate, Commandos, Fossa, Ultras…; il primo striscione, interamente disegnato a mano su stoffa, fa il suo esordio il 3 settembre 1978, in un Vicenza-Bologna di Coppa Italia. Il Vicenza, in quegli anni, va alla grande (secondo posto dietro la Juve proprio nel ‘77/78) e questo favorisce molto l’ascesa del gruppo e della tifoseria in generale. Lo striscione dei Vigilantes, dal ’78 all’82, viene affiancato da “Red White Panthers”, ma dal 1983 i Vigilantes prendono definitivamente le redini della curva. Inizialmente gli ultras si muovono col Centro di Coordinamento, più tardi, in seguito ad incomprensioni e per la troppa differenza di mentalità, decidono di staccarsi, potendo contare su “numeri” di tutto rispetto per l’epoca. Sono anni in cui è molto forte la rivalità coi veronesi: il vero derby è sempre stato con loro, anche se, nei primi anni ’80, a Verona non si presentano, o vanno nell’anonimato assoluto, evitando pure di esporre gli striscioni biancorossi. In quel periodo nascono numerose amicizie, molte delle quali durano ancora: Pescara su tutte, ma anche Genoa, Pisa, Reggiana, Cremonese, Udinese…Negli anni ’80 il Vicenza finisce in C, ma la tifoseria continua a seguire appassionatamente il “Lane”. Nell’84/85 più di 10mila tifosi vicentini invadono Firenze per lo spareggio col Piacenza, che riporta i berici in Serie B. Ma dopo due anni però, arriva una nuova retrocessione in Terza Serie, che stavolta non è un semplice passaggio: la curva si svuota, come il resto dello stadio, e i Vigilantes rasentano lo scioglimento, scongiurato solo dall’attaccamento dei capi storici (Moreno e Pancho su tutti). Viene sfiorata anche la C2, sia nell’88/89, evitata da un rigore di Pizzi col Trento all’80°, con la gente a bordo campo, che nell’anno dopo, scongiurata dal vincente spareggio di Ferrara col Prato, con 8mila vicentini al seguito. Il 29 novembre ‘92, a Empoli, si verifica un grave fatto: la polizia, nel tentativo di disperdere una carica dei vicentini, presenti in circa 2.500 unità quel giorno al “Castellani”, spara dei colpi di pistola ad altezza d’uomo che feriscono due ragazzi. L’inchiesta si trascina per anni, per concludersi, come spesso accade in questi casi, con un nulla di fatto. Ad ogni anniversario i ragazzi hanno esposto uno striscione per ricordare l’avvenimento, che, nel tempo, ha condizionato non poco il modo di porsi dei veneti nella maniera di vivere la curva. L’anno degli spari di Empoli si chiude con la promozione in B e un nuovo ciclo di vittorie ha inizio. I Vigilantes tornano a crescere di numero, ma si verificano altri fattori interni alla curva che ne cambiano l’impostazione, su tutti il progressivo abbandono del “nucleo storico”, flagellato dall’eroina (la droga miete molte vittime anche a Vicenza) e il proliferarsi di nuovi gruppi, spesso non in sintonia col gruppo storico. Comunque con la promozione in A il gruppo torna su ottimi livelli, raggiungendo l’obiettivo di tenere compatta la curva. I Vigilantes, però, erano sempre più “tifosi di club” e meno “ultras”, interessati più all’incitamento che al contatto “fisico” con gli avversari. Facevano un tifo eccellente e portavano in trasferta migliaia di tifosi, veri e propri esodi come gli 8mila di Milano e i 10mila di Verona, certo non tutti ultras, ma quasi mai finivano sulla “cronaca nera” dei giornali. Col tempo, questo modo di fare, sempre meno “ultras”, allontana dal gruppo sempre più ragazzi, con un’indole più sanguigna, che vanno a formare altri gruppi. I più radicali sono sicuramente il “Fabio Group” (’90), formato da molti “vecchi Vigilantes” e con la tendenza a raccogliere i ragazzi più sbandati della tifoseria berica, e gli “Ultras” ’93, formati in larga parte da skinheads. Il Fabio Group nasce in contrapposizione ai Vigilantes, con l’idea di unire le varie compagnie di quartiere sotto un unico gruppo a numero chiuso e sempre lo stesso. Il gruppo cresce esponenzialmente e non si è rivela un fuoco di paglia, tutt’altro. L’avvio, però, non è stato dei più facili, erano etichettati come gruppo da non frequentare e la loro presenza dava fastidio a più persone. I rapporti con gli altri gruppi si fanno tesi di domenica in domenica, fino a sfociare in continue discussioni che trovano sfogo nella trasferta di Como nel 91/92. Ci sono stati momenti tesi, come i tafferugli coi Vigilantes, e, poiché in curva regnava il caos, per evitare il protrarsi della situazione, viene deciso di fondare il D.U.C.S. (Direttivo Ultrà Curva Sud), con Moreno al comando, che aveva il compito di mediare tra tutti i gruppi, per mettersi d’accordo su coreografie, trasferte, comportamenti, in modo da evitare litigi. Successivamente viene sciolto perché ci si rende conto che non serve più. Si può dire che Vicenza è stata forse la prima città italiana a vedere la nascita del movimento Skinheads, e che molte teste rasate frequentavano la Sud già dagli anni ’80, posizionandosi nel parterre della vecchia curva Sud, ancora a due piani. Non erano un gruppo vero e proprio, bensì più una banda, non troppo ben vista, ovviamente, dai Vigilantes. In seguito vengono presi di mira dalla polizia e spariscono, coi reduci che aderiscono poi agli “Ultras 1993”. Nel 1997 il Vicenza di Guidolin conquista la Coppa Italia, battendo il Napoli in finale e l’anno successivo è protagonista di una splendida cavalcata in Coppa delle Coppe, fermato solo dal Chelsea in semifinale. E’ quella la fine del Vicenza di Delle Carbonare: l’anno successivo si conclude con la retrocessione in B, da cui riemergono subito, ma solo per un anno, e, da allora, è sempre stata Serie B. Finita l’epopea biancorossa, anche gli screzi all’interno della tifoseria si dilatano sempre più: verso la fine degli anni ’90, Fabio Group e Kapovolti si spostano in Curva Nord, finchè l’intera curva viene assegnata agli ospiti. Tanto per dire, crollano due storiche amicizie, quelle con pisani e genoani. Nel nuovo millennio la curva vicentina non è più la stessa. La curva, negli anni 80 e 90, era ben altra cosa, non quella di oggi, ma quella che prendeva a calci nel culo i padovani e portava migliaia di persone in trasferta. Nel 2006 la curva rimane in mano al duo Vigilantes-Caneva, la curva si esprime sempre su buoni livelli, anche se non è più quella di una volta. All’orizzonte si vede la nascita di nuovi organismi, come il “Lanerossi Crew 1902”, nel 2009, che, insieme ad altri gruppetti, si mettono in contrapposizione coi Vigilantes-Caneva, e ne minano la centralità. Le nuove normative sugli strumenti di tifo e la famosa Tessera del Tifoso, vedono i nuovi gruppi su posizioni nettamente co
ntrarie, e si fanno paladini della lotta contro suddette “misure di sicurezza” prese dal governo italiano. I Vigilantes sono ormai al crepuscolo, i nuovi gruppi prendono il sopravvento, portando nuova linfa e freschezza alla curva. Si arriva così ai giorni nostri, con lo scioglimento dei Vigilantes e, di fatto, della Caneva Berica.

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Personaggi storici del tifo vicentino prematuramente scomparsi: Moreno Toniolo, primo capo ultrà della Sud, fondatore del primo gruppo organizzato, gli “Ultras”, morto improvvisamente nel ’92. Moreno era un elemento carismatico della curva, per la sua dedizione e temerarietà conosciuto anche nelle grandi piazze del Nord, un po’ come il Pompa a Firenze o il Bimbo a Bologna. Era il “factotum”, la curva e gli ultras la sua casa. Punto di riferimento insostituibile, non smise mai di seguire il Vicenza. A lui è dedicato lo striscione “Moreno presente”, sempre esposto in curva. Al suo funerale presenti comaschi, milanisti e genoani. Fabio Cucco, morto il 2 settembre ’90 a 33 anni. A lui è dedicato il gruppo ultrà “Fabio Group”. Simone “Ippo” Zaniolo, morto il 17 settembre 2011 a 38 anni, tornando dalla trasferta di Cittadella. Gruppo di appartenenza: Fabio Group. Sulla sua epigrafe è scritto: “uomo amico ultras per la vita” (vedi anche sezione “curiosità”). Francesco Iselle “Francis”, morto a 32 anni, appartenente al gruppo “Vigilantes”. Roberto Zardo, morto il 18 gennaio ’97 a 33 anni, appartenente al “Fabio Group”. Renato Carboniero “Carbo”, morto a 33 anni, appartenente al “Fabio Group”. Tibe: “voce” storica della curva Sud, appartenente ai “Vigilantes”. Luigino Cogo “zio”, scomparso a 56 anni il 12 ottobre 2006. Il suo “grido di battaglia”: pagliacci!!! Eugenio Bortolon, morto a soli 19 anni per le gravissime lesioni riportate nella caduta accidentale dal parapetto del settore ospiti nella partita Parma-Vicenza del 23-05-09. Eugenio, appartenente alla “Caneva Berica”, era alla seconda trasferta e le sue condizioni apparvero subito disperate al medico sociale del Vicenza, suo primo soccorritore. Morì in tarda serata all’Ospedale Maggiore di Parma. I parmensi si adoperarono non poco nei soccorsi, prestandosi affinché fosse fatto il possibile, nonostante i rapporti non idilliaci coi vicentini. Andrea “Kaefa” Caleffa: fondatore e maggiore esponente del gruppo “Brigata Belfast”. Narcisa “Narcy” Monzon: appartenente al gruppo “Fabio Group”, Arturo Vigevani, Damiano.

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Curiosità: -Nell’agosto scorso, anche uno dei gruppi più apprezzati e ricchi di tradizione nel vasto panorama ultras, come i Vigilantes, ha deciso di sciogliersi, diffondendo con un comunicato la notizia. Il 1° agosto, al termine di una riunione, nella sede storica di contrà San Domenico, arriva la più sofferta delle decisioni: lo storico gruppo ultrà, il più importante della Sud, cessa di esistere dopo ben 34 anni di storia e attività. Va però chiarito che gli elementi dei Vigilantes non sono scomparsi, restano al proprio posto e tifano, riconoscendosi nella pezza “Contrà San Domenico”. Paolo “Sancho” Cantele, che nel ’78 ha dato inizio, insieme a tre amici, a questa lunga avventura, afferma che “Rimarremo e tiferemo, ma non come gruppo organizzato”. -Il derby casalingo col Verona, del settembre ’12, ha visto il solito copione rispettato. Sin dalle prime ore della mattinata, città assediata dalle forze dell’ordine in maniera massiccia, praticamente impossibile venire a contatto. I veronesi indispettiscono il pubblico locale, calcando la mano sullo scioglimento dei Vigilantes. In uno striscione disegnano il simbolo dei Vigilantes, il “boia”, seguito da “chi molla”, in un altro ne mettono la sigla, scrivendo “Non cantavate, non caricavate…V.Vi o morti le cose non sono cambiate”, parafrasando un vecchio striscione esposto dai vicentini a Verona negli anni ’90. Dalla Sud fino al settore dei Distinti, numerosi striscioni salutano Ippo, storico leader della Sud scomparso un anno fa. Dal settore dei “No Tdt” spunta un ricordo per un rivale gialloblù: “Onore a Pacio nemico leale”. Finisce 3-2 per gli ospiti. -In Vicenza-Empoli (0-0), andata Playout 2011/12, la Sud realizza una bellissima coreografia, fatta con cartoncini bianchi e rossi, più un telone copricurva con lo stemma della città di Vicenza, su cui campeggia la scritta “Per i nostri colori per la nostra città”, alla quale alcuni gruppi decidono di non partecipare, o meglio, lo fanno a modo loro, con i loro cartoncini “No alla Tessera”. Nella gara di ritorno dell’8 giugno, ad Empoli, un 3-2 empolese ricco di forti emozioni e di ripetuti colpi di scena, i gruppi della Sud rispondono alla grande, con quasi 1600 vicentini presenti, che fanno un buonissimo tifo, esponendo tra gli altri lo striscione “Gemellone P.R.esente”, dove “P.R.” sta per “Pescara Rangers”. Ai gol biancorossi alcuni fans vicentini, tra cui “Sancho” Cantele, leader storico dei Vigilantes, cadono dalle balaustre per la troppa esultanza, facendosi medicare al Pronto Soccorso. -In Vicenza-Modena del maggio scorso, la Sud ha ricordato Domenico Rigante, ultrà pescarese di soli 24 anni, ucciso il 1° maggio da un azione punitiva di alcuni nomadi abitanti in città, con gli striscioni “Ciao Domenico la Sud ti rende onore” e “Dall’infamia ucciso…ricorderemo sempre il tuo sorriso! Gemellone Presente”. Al suo funerale, svoltosi allo stadio “Adriatico-Cornacchia” di Pescara, era presente una buona rappresentanza di vicentini, con i propri stendardi. -Una delegazione di ultras vicentini ha partecipato a Messina, invitati dagli Ultras Messina ’90, al 1° “Memorial Domenico Rigante ‘Gemellone’”, insieme ad ultras di Pescara, Cavese e, naturalmente, Messina, svoltosi dall’1 all’8 luglio 2012. -La gara Vicenza-Sampdoria, dell’aprile scorso, si è vissuta nel dolore per la scomparsa prematura, avvenuta due settimane prima, di Piermario Morosini, giocatore del Livorno deceduto sul campo di Pescara per arresto cardiaco, che ha vestito, onorandola al massimo, la maglia del Vicenza dal 2007 al 2009. Nel suo struggente ricordo la Sud gli dedica gli striscioni “Moro esempio di vita per tutti noi” e “Mario sempre con noi”. All’esterno dello stadio è invece esposta la scritta “Nella vita un campione con questa maglia un leone…ciao Mario”. Nella giornata di lutto per la morte di Morosini c’è spazio anche per uno striscione contro il presidente del Vicenza, Cassingena, che recita “Schettino del Bacchiglione Cassingena sei un buffone!”. -La stagione 2012-13 è iniziata con lo scontro aperto tra gli ultras (ma anche la tifoseria più moderata) e la società. Al centro della polemica gli striscioni esposti durante la prima amichevole a Gallio, sede del ritiro, quali “La nostra pazienza è come la vostra dignità…finita”, ed il presunto spintone al presidente Masolo, da parte di un gruppo di tifosi, con in testa Giorgio Carrera, ex-calciatore del Vicenza di Paolo Rossi, che, comprensibilmente, ha buttato acqua sul fuoco. Il “Gruppo No T.d.T.” ha iniziato la nuova stagione dove aveva lasciato la vecchia, cioè in piena opposizione alla dirigenza Cassingena, anzi, ha emesso un comunicato dai toni “forti”, convinti che la solita noiosa giustificazione “Vi abbiamo salvato dagli inglesi”, più volte adottata in questi anni, non basti più, ed auspicando “la cacciata di questi loschi e tristi attori”. -Nel dopopartita di Vicenza-Cesena, del settembre ‘12, una trentina di ultras biancorossi, tutti con lattine di birra e bottiglie in mano, hanno aspettato le auto dei tifosi cesenati e le hanno inseguite, colpendole con bottiglie e scarpate alle auto, e mandando in frantumi un parabrezza. -Per Cittadella-Vicenza del novembre scorso, al seguito del Vicenza vi sono due gruppi ben distinti, tesserati e non tesserati, con quest’ultimi rappresentati da diverse “pezze”, molto rumorosi e anche piuttosto numerosi, che, in un frangente della gara, si posizionano spalle al campo abbracciandosi stretti l’un l’altro. Espongono inoltre la scritta “19-2-11 non dimentichiamo”, giornata in cui avvennero alcuni tafferugli tra ultras e forze dell’ordine, a cui seguì l’emissione di sette diffide per cinque anni, giudicate assurde sia dai tifosi vicentini che dal T.A.R. del Veneto, al quale venne presentato ricorso, accolto per due diffide. Nel settore degli ultras del Cittadella, esposto lo striscione “17-09-11 ciao Ippo”, ultrà che perse la vita tornando proprio da Cittadella, un anno fa. -I vicentini sono molto legati alla città, ma in particolare alla squadra di calcio. A Vicenza c’è stata fin dalla fine degli anni ’70, una grande tradizione calcistica che ha portato migliaia di tifosi allo stadio. Fino a non molti anni fa, circa un decimo della città andava regolarmente allo stadio. -Presenza di vicentini senza tessera sia quest’anno che l’anno scorso, in diversi stadi, tra i quali Bergamo (Albinoleffe), Empoli, Gubbio, Reggio Calabria, Ascoli, Terni, ecc. A Bari, nell’ottobre scorso, presenti tre sostenitori tesserati, che si posizionano nel tradizionale settore ospiti, dietro lo striscione “Old Fans”, e una ventina di ultras non tesserati che si posizionano invece nella Sud inferiore. -Nell’amichevole Reggiana-Bologna di alcune settimane fa, presenti al fianco dei gemellati reggiani i drappi vicentini “South Terrace Vicenza”, “Brutti da vedaRe” e “Zona Mucchio”. -Belli davvero gli stendardi “Anche se tutti…noi no!” e “Pian piano tornano tutti…”.

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Clubs principali: “Lucio Gonzalez club Caldogno”, “Amici del Vicenza-Suzzara (Mn)”, “Le prime uve biancorosse”.

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Liberi pensieri: “Pubblico ignorante non meritate niente!” (Vi-Bologna 78/79), “Ma lo sanno le vostre mamme che siete qui?” (Vi-Triestina 85/86), “Solo chi soffre impara ad amare noi soffriamo ti amiamo e con te torneremo grandi” (Vi-Trento 89/90), “Il vostro passato da cattivoni il vostro futuro da coglioni” (Vi-Prato 89/90), “Pasinato dacci 3 mesi da leoni!”, rivolto al mister d’allora (Vi-Casale 90/91); “Un passato da fratello un futuro da angelo, ciao Fabio” (Carpi-Vi 91/92), “Pietro Maso poteva essere solo veronese”, giovane che ammazzò i propri genitori all’epoca (Vi-Chievo 91/92), “29-11-92 Empoli: due anni di omertà, vergogna!!!”, “Da rispetto nasce rispetto: ciao Cosenza” (Vi-Cosenza 94/95); “Non cantate…non caricate…rivogliamo le Brigate”, riferito allo scioglimento, avvenuto nel ’91, delle Brigate Gialloblù Vr (Verona-Vi 94/95); “X-Fighters: casi irrisolti…di ultras scomparsi” (Vi-Juve 96/97), “Quelli che…aspettano la finale” (Vi-MIlan 96/97), “Nessuno ci toglierà questo momento di gloria: forza ragazzi”, coreografia a tutto stadio (Vi-Napoli, finale rit. Coppa Italia 96/97), “Tutti uniti e compatti, solo la Sud presente” (Juve-Vi 97/98), “Guidolin: noi Vigilantes siamo con te” (Udinese-Vi 97/98), “I migliori anni della nostra vita, grazie Vicenza” (Vi-Udinese 97/98), “English go home”, di protesta per i nuovi proprietari inglesi (Vi-Roda, Coppa delle Coppe 97/98); “Chi non muore si rivede” (Empoli-Vi 98/99), “Inguardabili”, con le spalle girate al campo, “Sagramola+Enic= fallimento” (Vi-Messina 01/02); “Per ultras diffide abusi e sanzioni…a chi spara complimenti e promozioni!!!” (Vi-Empoli 02/03), “Con prestiti e cessioni hai fatto i milioni…Pastorello noi C1 crediamo”, riferito all’allora presidente del Verona, di origini vicentine (Vi-Verona 02/03), “Enic, Sagramola e le tv…il nostro Vicenza non c’è più: mediocri calciatori pessimi campionati, questi i risultati”, sciopero del tifo e curva semivuota (Vi-Genoa 02/03); “Ciao calcio, un anno di lutto senza colori” (03/04), “Qualsiasi risultato non riscatterà questo campionato” (Arezzo-Vi 04/05), “La squadra in trasferta? Come il Centro di coordinamento…presente 2 volte l’anno!” (Vi-Ascoli 04/05), “Una squadra di albanesi per una curva di scafisti” (Verona-Vi 04/05), “Per noi l’assoluzione per noi la repressione, Empoli 29-11-92: la legge non è uguale per tutti!” (Vi-Empoli 04/05), “Colpiti tutti i piani…manca solo Galliani!”, “X voi semplici dimissioni, x noi carceri, sanzioni, diffide e restrizioni” (Avellino-Vi 05/06); “Forza Julio la curva è con te”, dedicato allo sfortunato giocatore Julio Ferreira Gonzalez, a cui venne amputata una mano a seguito di un incidente stradale (Vi-Catanzaro 05/06); “Senza mori e albanesi restè comunque veronesi”, “Giornale di V. fatti i cazzi tuoi che al Vicenza ci pensiamo noi” (Vi-Verona 05/06); “600 paganti Vi-Ternana…Lega Italiana figli di puttana!!!” (Vi-Atalanta 05/06), “Oggi quanti scippi?” (Vi-Napoli 06/07), “La tregua è finita, vergognatevi tutti” (Spezia-Vicenza 06/07), “Altro che 10° posto, obiettivo 10° punto” (Vi-Treviso 06/07), “Cassingena: per 3 anni hai difeso arbitri, squadra, allenatore…risultati da film dell’orrore” (Vi-Arezzo 06/07), “Vicini agli amici pescaresi, ciao Casimiri”, dedicato a un fratello pescarese scomparso (Vi-Brescia 07/08); “29-11-92 Empoli…11-11-07 Arezzo: il lupo perde il pelo ma non il vizio”, riferito agli spari di Empoli e all’uccisione di Gabriele Sandri, “E se oggi non sentite il tifo guardatevi che schifo” (Vi-Piacenza 07/08); “Francesco x sempre nel cuore”, dedicato a Guidolin, ex-mister del Vicenza, allora sulla panchina parmense (Vi-Parma 08/09); “Lo spettacolo avete continuato, la vita di un tifoso non avete rispettato: vergogna”, “Sarai sempre nei nostri cuori”, riferiti alla sfortunata morte di Eugenio a Parma (Vi-Piacenza 08/09); “No all’articolo 9” (Vi-Sassuolo 09/10), “Ale ti siamo vicini”, a favore del giocatore Alessandro Sgrigna, che pochi giorni prima aveva perso la mamma (Vi-Ascoli 09/10); “Gato con poenta Bigazzi uno di noi” (i vicentini sono definiti notoriamente “mangiagatti”, Vi-Cittadella 09/10); “God save the Lane”, in italiano “Dio salvi il Lanerossi” (Vi-Ancona 09/10); “Con te un altro pezzo di Fabio Group se ne va…ciao Ippo”, “Sciarpa al collo, megafono in mano, così in curva ti ricordiamo…ciao Ippo”, striscione della curva Sud, che un’ora prima della partita saluta commossa la moglie e il figlio di “Ippo” (Vi-Livorno 11/12); “Partite truccate, scommesse illegali, e poi siamo noi i veri criminali” (Vi-Reggina 11/12), “110 anni di gloria: onoriamoli” (Vi-Grosseto 11/12), “Onore a Nicola Bucco” (Vi-Novara 12/13).

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