Cominciamo a parlare di bomber e partiamo alla ricerca della seconda punta da inserire nel 4-3-1-2 del nostro Dream Team: ben 12 candidati fra cui scegliere, non vi resta che votare.

  • Christian CESARETTI: cresciuto nel settore giovanile azzurro, la sua esperienza in prima squadra non si è contraddistinta per aver goduto di grande fortuna. Curiosità: fu il primo ad ereditare la maglia n.10 lasciata libera dal mancato rinnovo a Ighli Vannucchi, al quale chiese (e dal quale ottenne) il “permesso” di poterla vestire.
  • Alfredo DONNARUMMA: 39 presenze, 21 goal e 5 assist per entrare (in una sola stagione) nei cuori dei tifosi azzurri. E’ mister Vivarini, che già lo aveva allenato a Teramo, a farne uno dei perni dell’attacco azzurro. Il giocatore ricambia la fiducia rivelandosi autentico trascinatore, partner perfetto di Ciccio Caputo insieme al quale contribuisce in maniera determinante alla vittoria finale nello scorso campionato. La sua cessione resta tutt’oggi un mistero agli occhi di molti tifosi azzurri e non solo (ma da Brescia ringraziano visto il pesante contributo, quasi un goal a partita, nel tentativo di scalata delle rondinelle alla Serie A).
  • Martins Citadin EDER: milita nella Primavera azzurra e approda in prima squadra debuttando in Serie A nel 2006/07. Gioca in azzurro anche in coppa Uefa nella stagione successiva, prima di passare al Frosinone per trovare la possibilità di esprimersi con continuità. Rientrato alla base, sotto la guida di mister Campilongo diviene il bomber protagonista della stagione 2009/10: 27 reti (record eguagliato da Caputo nello scorso campionato) che ne fanno il capocannoniere di quella Serie B e uno degli attaccanti più letali della storia azzurra (abilissimo fra l’altro nel procurarsi, ma soprattutto nel realizzare, calci di rigore).
  • Diego FABBRINI: altro prodotto del settore giovanile azzurro, ribattezzato “il Kakà di San Giuliano Terme”, approda in prima squadra sotto la gestione Campilongo. La prima stagione fra i “grandi” si rivela positiva e il ragazzo raccoglie ben 30 presenze segnando anche una rete, tanto che l’Udinese ne acquista metà del cartellino lasciandolo a Empoli per farlo ulteriormente maturare. Nel campionato successivo non mantiene le promesse della vigilia, alternando alti e bassi in campionato ma distinguendosi invece in Under 21 che diviene per lui la vetrina principale.
  • Francesco FLACHI: l’Empoli scommette a Giugno 2008 sulla voglia di riscatto dell’attaccante fiorentino e lo mette sotto contratto per una stagione. Ci si aspetta da lui un contributo importante in termini di esperienza, carisma e goal nell’ottica di centrare l’immediata promozione in Serie A. Sarà però necessario aspettare la fine di Febbraio 2009 per vederlo in campo, quando ha termine la squalifica di due anni inflittagli dalla giustizia sportiva. Da Livorno-Empoli torna fra gli uomini a disposizione di mister Baldini e gioca da titolare la maggior parte delle gare fino al termine della stagione. Realizzerà 3 reti, purtroppo non abbastanza per coronare il sogno promozione, comuque sufficienti a fargli guadagnare le simpatie del tifo azzurro (come sancito dalla vittoria del Premio Del Rosso 2009).
  • Fernando FORESTIERI: arriva in prestito dall’Udinese a Gennaio 2010 e si ritaglia presto un ruolo da protagonista. Parte infatti titolare (da lì a fine stagione) in 17 partite sulle 19 della sua parentesi azzurra, segnando anche tre reti e mostrandosi duttile nell’adattarsi anche al ruolo di trequartista quando necessario. Attaccante dalle grandi abilità tecniche, “el topa” era considerato un giocatore di sicura prospettiva ma non è mai veramente esploso, pagando dazio principalmente alla scarsa continuità di rendimento.
  • Salvatore FOTI: arriva in azzurro in prestito dalla Samp con la prospettiva di essere la prima alternativa dietro a Coralli e Fabbrini nel campionato di B 2010/11. Non riesce a ritagliarsi grandissimi spazi pur facendosi apprezzare per la capacità di dare sempre il 110% nelle occasioni in cui viene chiamato in causa. La parentesi azzurra si chiude con 18 presenze e 3 reti ed il ragazzo rientra in blucerchiato a fine stagione.
  • Guido MARILUNGO: arrivato dall’Atalanta con la formula del prestito con diritto di riscatto, non ha lasciato tracce significative del proprio passaggio in azzurro (a partire dallo score di 0 reti in 20 presenze). Mette però a segno una metaforica doppietta, ma siamo certi che ne avrebbe fatto volentieri a meno, ovvero quella della seconda retrocessione consecutiva: dopo la débâcle della Virtus Lanciano, in cui militava nel campionato precedente, partecipa infatti anche al naufragio azzurro 2016/17.
  • Nikola NINKOVIC: arriva dal Genoa descritto dalla stampa rossoblu come un giocatore dal grande potenziale ma dal carattere non proprio docilissimo. Il ragazzo tiene fede al clichè che gli viene attribuito, lasciando intravedere cose buone (4 goal in 20 presenze, delle quali solo 4 da titolare) ma senza riuscire a ritagliarsi uno spazio importante visto anche il rendimento costantemente sugli scudi della coppia titolare Caputo/Donnarumma.
  • Manuel PUCCIARELLI: prodotto del vivaio azzurro, debutta in prima squadra all’ultima di campionato della stagione 2010/11 ma inizia a ritagliarsi il proprio spazio sotto la gestione Sarri, giocando sia come punta sia come trequartista. Fra i protagonisti della promozione 2013/14, con 37 presenze, 6 goal e 3 assist, conferma i propri numeri anche nella categoria superiore sia con Sarri che con mister Giampaolo. Tutto sembra pronto per fare il salto di qualità ma l’interesse della Samp, guidata proprio dal mister abruzzese, non si concretizza e l’attaccante pratese si ritrova a prendere parte alla peggiore retrocessione della storia recente dell’Empoli.
  • Alejandro RODRIGUEZ: non esattamente un bomber se guardiamo lo storico del suo rendimento, ma comunque un giocatore che per abnegazione e capacità di sacrificarsi per la squadra ha saputo sempre farsi apprezzare, anche nella nostra piazza. Ha lasciato il segno nell’epopea della scorsa stagione con 4 goal in 5 presenze, prima che la rottura del crociato ponesse fine anzitempo alla sua stagione. Solo una presenza in questo campionato, complice il recupero dall’infortunio, prima di trasferirsi a Brescia nello scorso mercato invernale.
  • Francesco TAVANO: l’uomo dei record, un pezzo di storia azzurra che va chiaramente ben al di là del decennio 2008/2018. Qualsiasi discorso rischia di essere retorico e non c’è comunque tifoso dell’Empoli degno di questo nome che abbia bisogno di farsi ricordare cosa rappresenta e ha rappresentato Ciccio Tavano per i nostri colori. Ha sempre fatto parlare il campo per lui, dal ritorno in azzurro nella stagione 2011/12 (ripensare al rigore nella finale di ritorno playout fa venire i brividi ancora oggi) fino all’ultimo campionato chiuso con la salvezza in Serie A sotto la gestione Sarri. Con 110 reti in 287 presenze è il bomber assoluto della storia azzurra.

Urne virtuali aperte fino alle 22:00 di Giovedì prossimo, 18 Aprile. Come consueto ogni lettore potrà indicare con un unico voto su quale dei contendenti ricade la propria scelta.

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La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

12 Commenti

  1. Difficile scegliere.
    Per me la classifica:
    Tavano
    Eder
    Donnarumma

    Il più forte tecnicamente Ninkovic (peccato per la testa….)

  2. tutta la vita Tavano.. speravo e pensavo di trovarlo come prima punta. vuol dire che alla prossima ci sarà lo scontro fra maccarone e ciccio caputo.. impossibile scegliere..

    • Dura. Ma non ho dubbi : Macca. Impossibile dimenticare i 5 anni favolosi (spareggio compreso), e tralasciando l’ultimo anno nefasto. Ciccio Caputo un fenomeno però…

  3. Credo che al prossimo giro (prima punta) ci sarà da divertirsi e credo inciderà un po’ anche la partita di sabato nel testa a testa Caputo Maccarone.

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