Il campionato è ripartito anche se quello degli azzurri non è stato certo nel migliore dei modi. La prima giornata post-pandemia porta con se una sconfitta contro lo Spezia al Picco, campo che (seppur privo di pubblico) si conferma come ostico per i nostri colori. Oggi si osserverà una giornata di riposo e domani, domenica, gli azzurri torneranno nuovamente ad allenarsi per preparare la prossima sfida che, sulla carta, va ad alzare notevolmente il livello di difficoltà.

Alla ripresa saranno da valutare le condizioni di La Mantia, infatti l’attaccante romano (il sogno del mercato invernale che ancora è inespresso) ieri non era nemmeno in panchina per via di un risentimento muscolare dell’ultimo minuto. Attenzione anche a Maietta che è uscito durante il match per crampi ma toccandosi molto la gamba incriminata. Sarà una settimana importante quella all’orizzonte, l’Empoli ha assoluta necessità di far punti ed il cliente che venerdi alle 21:00 si presenterà al Castellani si chiama Benevento. Sia chiaro, la gara è tutta da giocare e l’organico degli azzurri è assolutamente alla portata, perccato – ma questo è ma comune mezzo gaudio – che per una partita come quella non ci possa essere il cuore pulsante della maratona a spingere. La gara di Spezia va presa con le molle. Giusto soffermarsi sul dire che l’Empoli non è totalmente piaciuto e che non possono essere certe queste prestazioni a far decollare la squadra di Marino verso un posto d’onore in classifica, ma giusto anche dire che il pareggio era il risultato migliore e che le prime giornate di campionato (questo era la gara di ieri) portano con se sempre sorprese e situazioni non attendibili totalmente.

Chi forse ieri ha deluso più di tutti, al netto di quanto già espresso, è stato forse mister Marino. Il tecnico ha dato l’impressione, nella gara specifica contro lo Spezia, di non aver saputo cambiare il corso del match, nè con i tanti cambi dalla panchina, ma neppure con qualche rotazione in campo. La squadra ha palesato poca fame, abbiamo detto più e più volte che questa ripartenza ci offre la grande possibilità di giocarsi le nostre carte per l’obiettivo serie A (diretta o via playoff poco importa) e certo anche dalla prima gara ci si attendeva un qualcosa in più in termini di cattiveria agonistica, palesata solo nei minuti finali quando si arrembava per cercare un pari che – lo ribadiamo – sarebbe stato giusto. Ma si archivia cosi, e senza calcare oltre la mano. Ci sono all’orizzonte ancora nove gare da giocare, ventisette punti in palio, e per lo più gare che sono ampiamente alla portata di una squadra dal valore economico altissimo contro la nostra. Nove gare in cui non si potrà sbagliare quasi niente, prendendo anche quella contro il Benevento per una grossa opportunità e non per un turno fermi stile gioco dell’oca.

Dalla gara di Spezia sono arrivate note positive intorno ad alcuni singoli, soprattutto perchè o esordivano per la prima volta – vedi Zurkowski – o tornavano in campo dopo tanti mesi – leggi Moreo – facendo meglio di chi è titolare fisso. Difficile ad oggi ipotizzare un undici base, sicuramente le condizioni dei già citati La Mantia e Maietta potrà fare la differenza. Potrebbe però esserci dall’inizio un avvicendamento tra Tutino (troppo corto il suo impiego in campo ieri) e Ciiretti, magari un’opportunità anche per Bandinelli. Dietro, anche se dovesse star bene, potrebbe essere auspicabile vedere Romagnoli e non Maietta. Come detto da domani gli azzurri saranno in campo e noi cercheremo di raccontarvi qualcosa dal campo, operazione non facile viste le obbligate porte chiuse.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

9 Commenti

  1. Promozione diretta Alessio? Ma scusa, quanto avevi a matematica? Non parliamone più di promozione diretta: Lo dicono i numeri. La sconfitta di ieri è una pietra tombale su quella possibilità.

  2. Promozione diretta? Ma scusa, quanto avevi a matematica? Non parliamone più di promozione diretta: Lo dicono i numeri. La sconfitta di ieri è una pietra tombale su quella possibilità.

  3. Deuna sega ma continui a parlare di promozione diretta?…ma le vedi le partite oppure te le raccontano?…intanto vediamo di rimanere in B e se possibile entrare nei playoff…questo deve essere il vero obiettivo…altro che promozione diretta!

  4. Facciamola finita e apriamo gli occhi! Speriamo di rientrare nei playoff perché a vede da ieri si fa ridere. La forma fisica precaria e la preparazione non l’abbiamo solo noi ma tutte le altre. Ora volete dirmi che il Real spezia aveva in campo un giocatore più forte dei nostri a livello individuale? Ma dai…

  5. Secondo me la regola che vale sempre è: chi sta bene ed è in forma gioca. Tutino è entrato dopo? Forse non era abbastanza in forma. Però la stessa cosa deve valere per Ricci, che come si è visto non era in forma, ma proprio per nulla. E quindi? E Mancuso? E poi: ma come si fa a tirare in porta con quello schema? Frattesi ha fatto il diavolo a quattro, ma non può essere tutto affidato a lui. Mah!

  6. Ieri ho rivisto la partita si DAZN. Effettivamente abbiamo avuto un pizzico di sfortuna. Un tiro in porta., il solo del 2° tempo, nato da un azione fortunosa e hanno fatto gol. Gli ultimi 10 minuti abbiamo fatto tanto, compreso un colpo di testa di Romagnoli con miracolosa parata del loro portiere. Archiviamo lo Spezia e guardiamo avanti. Marino deve essere meno dogmatico: quando un calciatore non gira in campo, va cambiato, anche all’inizio della ripresa. Pensiamo ai play off, pure l’ottavo posto va bene. Si di he che in conclave chi entra Papa esce Cardinale.

  7. Io ignorantemente farei due cambi sempre a fine primo tempo, ordinando a tre quattro giocatori di dare tutto i primi 45 minuti. Perché la nostra rosa può permetterselo.

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