Riprenderà domani la preparazione degli azzurri in vista della sfida che domenica prossima ci vedrà opposti, ancora al Castellani, al Torino. Non dovrebbero esserci situazioni particolari a livello infermeria, nessuno dei lungodegenti può recuperare e nessuno sembra essere uscito malconcio dalla gara di ieri. E la gara di ieri è di quelle che indubbiamente andranno a far storia. Una vittoria che mancava da sedici gare, proprio da quella incredibile partita di Napoli del dicembre scorso. Una striscia lunghissima che è stata oggetto di notizia a livello europeo, una striscia che stava diventando sempre più scomoda perchè rischiava seriamente di offuscare un risultato importante. Ormai i calcoli si sprecavano e si cercava di capire quando l’Empoli avrebbe potuto ritrovare il successo e quando avrebbe potuto chiudere i giochi per la salvezza. E tutti a dire, perchè c’è da essere onesti in questo, che sicuramente il discorso non poteva riguardare la gara con il Napoli. Ed invece il bello del calcio sta proprio in questo, nel sapere regalare determinate emozioni nella maniera più inaspettata, ed a volte anche con un copione davvero da Oscar. Alzi la mani chi al minuto 79, uno prima del gol di Henderson, avrebbe creduto che diciassette minuti dopo, al triplice fischio, sarebbe impazzata la festa per una vittoria incredibile. E non perchè l’Empoli non avesse meritato con il gioco, va detto che i nostri hanno disputato fin dall’inizio una gara davvero esemplare, annichilendo il centrocampo del Napoli ed andando più volte vicino al vantaggio. Ma quando deve dire male, dice male. Il gol di Mertens allo scadere del primo tempo e quello di Insigne dopo otto minuti nella ripresa, avrebbero tagliato le gambe a chiunque. La grandezza della squadra di Andreazzoli sta qui. Rimesse in ordine le idee si è continuato a giocare a testa bassa e nel giro di dieci minuti sono arrivati tre gol, con in mezzo un rigore in movimento sbagliato da Bajrami. Una rimonta di quelle da libro cuore, una rimonta che non potrà ovviamente essere mai paragonata alla gara playout con il Vicenza ma che, sicuramente, si va ad inserire tra le più belle emozioni di sempre di Monteboro. Questo è il giusto premio per una squadra che, nonostante alcune difficoltà, alla fine ci ha sempre creduto ed ha tenuto botta in questi quasi cinque mesi. Sarebbe ipocrita parlare di prestazioni totalmente uguali a quelle del girone di andata, ma di fatto la squadra – fatte salvo un paio di eccezioni – ha sempre provato a giocare ed in alcuni casi ha potuto anche recriminare per dei risultati che sarebbe potuti girare meglio. Quel gol di Pinamonti in spaccata (un gol che ha fatto tutta la squadra assieme a lui) è il sigillo a questa caparbietà ed il sicuro sigillo alla salvezza che, adesso, non può più essere più messa in discussione. E pensare che fino a pochi minuti prima, visto il rinvenire della Salernitana, qualche piccola preoccupazione poteva iniziare a nascere. Discorso chiuso nella maniera migliore possibile, discorso chiuso senza che nessuno possa attaccarsi a nessun alibi. Una gara giocata alla vecchia maniera, senza pensare più di tanto, senza coprirsi più del necessario, giocando con quel pizzico di incoscienza e, più di pancia che di testa. Non c’era niente da perdere, lo aveva detto per una volta anche Andreazzoli, e questo è stato sicuramente uno dei segreti del successo. C’era voglia di regalarsi e regalare un’impresa per scacciare via tutti i possibili fantasmi e questa è arrivata, in un pomeriggio in cui il tifo napoletano si era mobilitato per provare a dare una spinta verso lo scudetto ai suoi, mentre la risposta empolese (di domenica alle 15:00 di meglio non si può) non era certo stata delle migliori se non per i sempre presenti. Adesso manca soltanto la matematica, ma il campionato dell’Empoli torna magicamente ad essere splendente.

Andreazzoli sorprende ancora tutti e cambia cinque uomini rispetto alla gara di Udine. Se erano scontati i rientri di Parisi e Zurkowski, non lo era certo la panchina di Bajrami per Verre e la coppia inedita di centrali difensivi composta da Viti e Luperto. La gara si apre con l’Empoli che fa il Napoli e gioca quasi all’arma bianca, prendendo spazi e campo. I partenopei fanno molta fatica a ripartire ed in mezzo vengono surclassati dai nostri. Gli azzurri cercano di mettere dietro gli avversari e trovano diversi calci d’angolo consecutivi. Il gol sembra poter essere vicino ed Asllani lo sfiora al 39′ andando ad impegnare seriamente Meret. Quando però il sipario del primo tempo sta per calare sul punteggio di parità, ecco che Mertens trova il piatto vincente tra lo smarrimento di tutto il popolo azzurro. Il pronti via della ripresa non è dei migliori, visto che soltanto al minuto 8 il Napoli fa la voce grossa con Anguissa che apre per Insigne che da ottima posizione non sbaglia, andando sotto la curva a festeggiare il gol che avrebbe potuto mandare tutti sotto la doccia in maniera anticipata. L’Empoli del primo tempo però si ritrova e si risveglia, anche se deve ringraziare lo stesso Insigne che si divora in maniera clamorosa il terzo gol. Passano solo tre minuti dal grossolano errore dell’ormai calciatore del Toronto che Henderson si ritrova sui piedi una palla che arriva da un contrasto vinto dai nostri sulla sinistra, da quella posizione per lo scozzese è un gioco metterla dentro in diagonale e provare a riaprire una gara che sembrava destinata ai mille rimpianti. Anche perchè al minuto 82 arriva un errore ancor più clamoroso di quello di Insigne, con Bajrami a sparare alto dal dischetto del rigore, con tutto il tempo a disposizione per pensare e piazzare. Forse doveva andare cosi, lo abbiamo pensato tutti. Ed invece ci pensa Meret a regalare quella gioia che era rimasta strozzata in gola. Un minuto più tardi il portiere napoletano sbaglia completamente il rinvio calciando addosso a Pinamonti che stava facendo opposizione: è 2-2. Ci saremmo potuti accontentare? Forse si, ma l’Empoli ci ha insegnato che si gioca sempre fino all’ultimo pallone utile, e cosi succede che all’ 87′ Bajrami lancia lungo da destra, Pinamonti attacca lo spazio e va in spaccata: apoteosi Castellani, tutti in campo, rimonta completata !!!!!! Otto minuti per passare dalla beffa alla gloria, cosi verrà ricordata Empoli-Napoli.

Andando a leggere la gara dei singoli va senza dubbio a Pinamonti la palma del migliore. Spesso si è detto di come si trovi solo a fare una guerra isolata ed in questa non riesca ad avere le occasioni per far male. In qualche modo anche ieri è stato la davanti a cercare di pressare e mettere in difficoltà, a cercare di crearsi quello spazio utile in attesa di un pallone spendibile. La sua gara era stata encomiabile anche fino al momento dell’errore di Meret, chiaro che da li la sua gara diventa glorifica. La squadra ha fatto bene, sempre, ma indubbiamente stavolta i cambi hanno dato quel qualcosa in più. Ecco che la gara di Henderson e di Bajrami sono di quelle da incorniciare ed evidenziare. Lo scozzese, oltre a segnare il gol che riapre la gara, gioca con grande ordine tattico creando volume al gioco azzurro, l’albanese (anche se avrebbe sulla coscienza un gol divorato) serve l’assist perfetto per Pinamonti e, soprattutto quando si sposta più sulla fascia, crea quello che da lui ci si aspetta. Meriterebbe il podio anche Viti che può raccontare di aver annullato Oshimen facendo della partita del nigeriano una delle peggiori della stagione. Ottima la tenuta del centrocampo, senza fare cose particolarmente difficili e complicate, in mezzo si sono dati i tempi giusti e si è fatto un discreto gioco senza palla. Testa bassa cercando di trovare le soluzioni migliori, dando ovviamente la possibilità agli avversarsi di ripartire ma tenendo sempre il giusto raccordo tra i reparti. Per mister Andreazzoli arriva finalmente la tanto agognata ciliegina. Tra l’altro, a margine, potremmo dire che in un colpo solo si è vendicato del Napoli che gli causò l’esonero, e di Spalletti che lo mandò giù nella ormai famosa notte di San Siro. Lasciano qualche dubbio alcune scelte iniziali, e forse è in queste che – nonostante ci sia gioco – non arriva il guizzo vincente. Perfetto però ai box andando a mettere le pedine giuste per andare a ribaltare una gara che si era fatta molto amara. Trentasette punti in trentaquattro partite. non possono far discutere sul merito che la squadra ha nell’andare a salvarsi!

Guardando avanti c’è ovviamente una serenità consolidata. Arriverà a breve il tempo dei calcoli e della comprensione di come la gara di domenica potrebbe già essere quella della matematica. Per adesso è bene che ci sia il giusto godimento per quanto accaduto ieri con però la testa migliore alla prossima partita. Il Torino, lo ha dimostrato anche nell’ultimo turno, è squadra che non regala e che non fa scampagnate nonostante la sua stagione non abbia più niente da raccontare. Ci vorrà il solito Empoli, quello che gioca solo per vincere senza aver paura di perdere. Ci vorrà magari anche una cornice di pubblico più importante per essere, chissà, magari già scenografia della festa.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

36 Commenti

  1. Unico modo per fare un po’ di festa alla squadra ed al Magistr, biglietti 1€ scuole calcio e scuola del tifo.
    Grazie alla squadra magister e società, tifoseria penosa da serie C, con qualche bimbominkia che prrtenderebbe anche un nuovo stadio.

    • 30 euro in maratona inferiore era una cifra folle onestamente e la scelta di rivedere i prezzi il sabato è stata imbarazzante.
      Credo che la società durante la stagione avrebbe dovuto fare sempre una prelazione per gli abbonati della stagione 19/20 perché ne conosco diversi che causa covid hanno scelto quest anno di non abbonarsi.
      Spero che la società faccia questo nella prossima campagna abbonamenti in modo almeno da recuperare tutti gli abbonati dell ultima serie B che mi sembra erano sopra i 4000.

  2. Cmq risposta della citta’ da “stendiamo un velo pietoso”. Eppure quando sabato ho comprato il biglietto con 9 amici polacchi mi hanno detto non c’ erano posti in maratona. Sono stato obbligato ad andare in curva nord, almeno mi sono fatto spostare lontano dai napoletani e ho potuto urlare la mia gioia.
    Fare 1600 km dalla polonia ne e’ valsa la pena, peccato non esserci col toro, purtroppo giovedi si torna a cracovia!

  3. La gestione della biglietteria è a dir poco ridicola….. prima si sbaglia il comunicato stampa con lo Spezia e poi si ribassa i biglietti il giorno prima, penalizzando chi aveva pagato prezzo pieno….. poi ci si lamenta se c’è disaffezione….. questi sono errori imperdonabili che una squadra di calcio di serie A non può permettersi…..

  4. Questo è vero.
    In società le cose più semplici, riferito alla gestione biglietteria, e da sempre veramente imbarazzante.
    Prezzi abbonati molto buoni, ma nessuna oculata gestione di marketing e comunicazione.
    In 30 anni di grande calcio si poteva e si doveva avvicinare maggiormente i tifosi alla squadra, anche se tutto questo non giustifica la mancanza di attaccamento di tanti concittadini ai ns colori.
    Per molti è normale fare la serie A ed è addirittura insufficiente fare un campionato tranquillo di centro classifica.
    Peccato con più tifo e tifosi sarebbe tutto più bello e divertente.

    • Ha giocato 25 minuti. Non ha fatto 1 solo errore.
      Aslani 7 Stulac sempre SV secondo PE.
      Peccato che in quei 25 minuti squadra ordinata e 3 gol.

  5. Va benissimo, dopo tante giornate buie, gioire per questa vittoria incredibile ed esaltante allo stesso tempo, ed essere orgogliosi della prova di carattere e di continuità di tutta la squadra, che ci ha creduto sempre anche sullo 0-2.
    Io però non voglio smentirmi come critico, e non mi posso scordare di alcuni episodi che PE ha voluto tacere (e forse facendo anche bene):
    – l’amnesia di Zurko nel controllare Mertens in occasione del primo gol (altro che incolpare Vicario !!!);
    – il clamoroso goal sbagliato di testa da Pina (il colpo di testa non è proprio il suo forte, anzi) e alcuni suoi tiri inconsistenti fino all’80’; la redazione ha ricordato l’errore di Bajrami sul rigore in movimento, ma quello di Pina ha del clamoroso;
    – l’errore di Parisi nel disimpegno che ha generato l’azione dello 0-2.
    Aggiungerei poi il suicidio tattico di Spalletti (e l’errore di Meret da radiare a vita), ma questi ultimi sono problemi loro !!!
    Tutto ciò non per diminuire i meriti dei giocatori, che anzi hanno dimostrato di saper giocare in A e si meritano ampiamente di restarci, ma solo per riportare anche le cose che non erano andate proprio bene; e questo spiega anche il sarcasmo nei commenti dei tifosi prima della remuntada.

  6. Partita che ha dimostrato … che se ha la testa, questa squadra ha anche dei valori. Davanti non aveva una squadretta …ma giocatori che giocano nelle nazionali da anni e che sul mercato hanno quotazioni altissime … A noi basterebbe averne in squadra, nei ruoli giusti, solo 3 o 4 di questi giocatori … per puntare a fare un campionato molto vicino ad un settimo/ottavo posto in classifica … Naturale che dispiaccia, ad ogni tifoso, quando la squadra non vince … ma non tutte le gare pareggiate nel girone di ritorno … sono state partite negative … Cerchiamo anche di vedere positivo … squadra giovane e che viene dalla B e VITTORIE PRESTIGIOSE con Juve, Napoli due volte, Sassuolo, Fiorentina, un pareggio notevole con la Lazio a partita ormai vinta e una salvezza che mai è stata in discussione (se non nella mente di chi pensava ancora troppo al Crotone) … Scusate se è poco …………….

    • E in molte partite ha giocato Canestrelli, mi raccomando, se torna ad Empoli, inziamo subito la solita solfa sentita con Luperto. Non è che un difensore solo puó reggere un reparto se la squadra non gioca come si deve. Spero che per lui sia stata comunque un annata positiva, come lo è stata la sua partecipazione con l’Under 21 e che possa essere un punto di forza della rosa azzurra per il prossimo campionato.

  7. Una squadra se non ha la testa, è meglio che non scenda neanche in campo; ma questo è esclusivamente un problema da mister. Certe partite in A, invece le puoi vincere solo se in squadra hai giocatori di un certo valore; è questa la cosa più importante, ed ciò che spiega i tanti punti fatti all’andata.
    Siamo l’Empoli, e la salvezza deve essere sempre presa in considerazione, anche quando sembra scontata; chiaramente ora è praticamente matematica.

  8. Nella giornata di ieri tutto perfetto…. tranne un pubblico empolese sempre più deludente, nel numero e nella partecipazione.

  9. E basta col dire “pubblico empolese sempre più deludente, nel numero e nella partecipazione”. A Empoli siamo in linea con tutte le altre squadre, anzi direi meglio: stessi spettatori di Sassuolo e Spezia (con Spezia che ha il doppio degli abitanti), un migliaio circa in meno rispetto a Venezia e Samp ma con una popolazione nettamente inferiore a loro; un po’ più in su ci sono Cagliari e Torino. Ma di cosa stiamo parlando; il pubblico empolese è questo, fatevene una ragione. A tutti i livelli, la possibilità di vedere le partite comodamente a casa, ha tolto moltissimi spettatori dagli stadi, e questo in qualsiasi stadio; è chiaro che uno o due decenni fa, eravamo più numerosi allo stadio, ma questa è una cosa evidente da tutte le parti.

  10. Solo al fine di gratificare giustamente la squadra adottare tutte le iniziative possibili per portare pubblico allo stadio domenica con il Toro.
    Spero che quest’anno si sia toccato il fondo purche’ il pubblico empolese è molto deludente nel numero e nella partecipazione .
    Per me unico vero aspetto negativo della stagione

  11. Sul pubblico concordo con Guido. E siamo questi, è inutile tutte le volte dire la solita solfa. La gente in tutti gli stadi è diminuita rispetto a 20 anni. Esempio. Genoa Cagliari ieri decisiva e biglietti a 5 euro in curva. Leggo sul giornale 17 mila persone. Per carità tante rispetto a noi, ma Marassi 10 anni ne faceva 28 30 mila x una sfida salvezza. Poi oltre ad essere 45 mila abitanti noi non possiamo attingere nel circondario. Siamo a 25 km da Firenze, già a Mintelupo ci don più fiorentini che empolesi. È così se non peggio

  12. Le leggi demenziali di questi 2 anni hanno ammazzato (anche) la partecipazione allo stadio.
    Oltretutto, o qui siete tutti benestanti oppure vivete nella realtà parallela che vi raccontano tutti i giorni a reti unificate… ma nel mondo reale tanta gente è nella merda, le aziende chiudono, le bollette raddoppiano e sarà sempre peggio. Vi domandate come mai non c’è gente allo stadio, con questi prezzi da infami, ma ndo caxxo vivete!

  13. Le leggi demenziali di questi 2 anni hanno ammazzato (anche) la partecipazione allo stadio.
    Oltretutto, o qui siete tutti benestanti oppure vivete nella realtà parallela che vi raccontano tutti i giorni a reti unificate… ma nel mondo reale tanta gente è nella merda, le aziende chiudono, le bollette raddoppiano e sarà sempre peggio. Vi domandate come mai non c’è gente allo stadio, con questi prezzi da infami, ma ndo ca22o vivete!

  14. Abbonamento in Maratona con poche lire, dalle ns parti costi abbordabili per tutti….
    Il prossimo anno se i prezzi restano bassi e non ritorna il Covid, nonostante i 45.000 abitanti e varie attenuanti, possiamo e dobbiamo fare meglio….
    Vediamo, ma abbiamo tante pretese e poco altro…
    se non la fortuna di tifare per una piccola ma grande società che ci fa divertire in A, vedendo bene la partita e spendendo poco…
    Quest’anno nelle rare occasioni dove c’è stata una presenza dignitosa, il tutto è avvenuto per ingressi omaggio e/o quasi.
    Questo perché vorrei maggiore seguito ed attaccamento, ma evidentemente sbaglio, siamo questi e quindi giochiamo quasi sempre in trasferta.
    La storia dice che un quartiere di 3.000 abitanti ha fatto 20 anni di serie A ad alti livelli e che il Villareal disputa la semifinale di Chempion, quindi è più importante la società che il numero di tifosi, ma quando eravamo più presentabili, io mi divertivo molto di più allo stadio….

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