Gli azzurri saranno già oggi in campo per proseguire questo momento davvero fitto di impegni. Al netto di situazioni esterne al mondo del calcio che potrebbero far cambiare qualcosa, l’Empoli mercoledi prossimo sarà ancora in campo per sostenere la gara di Coppa Italia a Benevento, poi il sabato successivo ci sarà la trasferta di Venezia. Potrebbe però esserci domani, domenica, un meritato giorno di riposo per far recuperare energie ai ragazzi reduci da una straordinaria settimana. Tre gare raccolte in sette giorni, tre vittorie per la “Dionisi’s Band”, tre perle a livello di prestazione con nove punti che fanno volare in classifica.

La seduta odierna sarà la classica del giorno dopo, un defaticante per chi ha giocato, qualcosa in più per gli altri. A Benevento, lo ha già sdoganato il mister, andrà in campo una squadra formata per lo più da quei ragazzi che hanno giocato di meno fin qui, anche per dar modo – come già detto – di recuperare al meglio per la prossima di campionato che vedrà il ritorno di Alessio Dionisi in laguna. Giorni, i prossimi, che dovrebbero essere decisivi per il recupero di Zurkowski che resta ad oggi l’unico indisponibile ma che sta decisamente meglio. Volendo poi guardare già a Venezia, potrebbe essere l’undici visto ieri sera a ripresentarsi nella sua integrità con. forse, il ballottaggio tra Haas e Ricci. Al di là di chi fa parte dell’undici iniziale, credendo che ovviamente ogni singolo voglia essere in quello, l’Empoli ci sta facendo capire dello spessore che c’è nei cambi, che portati poi a cinque possono davvero dare una marcia in più in corso d’opera. Di fatto quando accaduto nelle ultime due gare, dove sia con Spal che con Pisa, nonostante in campo l’Empoli avesse avuto sempre qualcosa in più dell’avversario, ha visto negli ingressi di Moreo martedi, e di Bajrami ieri, quella spinta che ha cambiato l’inerzia della partita. Oltre ai giocatori, che come sempre fanno la differenza, c’è però una lettura attenta della gara da parte del tecnico che ad oggi (forse qualcosa in meno contro il Monza) ha sempre gestito attentamente e con proficuità le sostituzioni. Nel derby di ieri, vinto strameritatamente 3-1 (anche un gol buono non dato), la conferma del buonissimo stato fisico e mentale della squadra, squadra che gioca sempre più a memoria e che con tutti gli elementi indossa davvero bene l’abito che Dionisi gli ha cucito addosso.

Come con la Spal siamo andati sotto, e come con la Spal un gol un po’ ingenuo quello preso. Ma quello resta l’unico neo di una gara condotta in lungo e largo, prima pareggiata da Moreo e poi chiusa nel secondo tempo da un gioco che ha schiantato letteralmente gli avversari con la doppietta di La Mantia a far punteggio. Moreo è sempre più il simbolo di questa squadra, una sorta di brutto anatroccolo che sta diventando cigno e che ogni gara ci delizia con prove di spessore e giocate di alta classe. Ed anche in questo caso è stata la lucida pazzia del mister a capire che questo giocatore potesse interpretare alla grande un ruolo che nessuno mai gli avrebbe messo addosso, tanto meno dandogli il numero 10. L’ex Venezia è però la punta di questo iceberg che vede – eh si, siamo un po’ in disco rotto – praticamente in tutta la rosa una crescita esponenziale incredibile. Anche La Mantia, che si, vero, lo scorso anno ha avuto qualche acciacco, l’ha già messa dentro tre volte ed appare in una condizione diametralmente opposta a quella del giocatore pesante ed indolente che aveva chiuso con quel rigore alle stelle. Stulac, Mancuso, Nikolaou, Bandinelli e cosi via con poi gli intelligenti innesti di gente esperta per la categoria come quel Nicolas Haas che ieri ha portato a casa una bella prestazione e sembra essere in questo gruppo da sempre. La maglia pensante del centenario, alla sua prima apparizione delle tre previste, non poteva trovar miglior tributo con il successo nel derby (gare di per se che hanno sempre qualcosa in più) ma soprattutto indossate finalmente da una squadra che le porta in fondo sudate dando oltre il massimo. In sintesi, ancora una volta, questa squadra ha un’identità, un’anima, una sua logica e toltagli di dosso quella pressione con un “ridimensionamento” dovuto da parte della società, puo’ guardare lontano.

Calma e gesso, per l’amor del cielo, ma in questo momento non si puo’ non godere.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

13 Commenti

  1. D’accordo in pieno con l’articolista. Sarebbe un grave errore lasciarsi andare ad una euforia esagerata, ma quest’anno contrariamente allo scorso anno mi sto divertendo. Bene così e piedi BENE a terra. C’è anche da rimarcare un’ottima preparazione fisica. Speriamo duri…..

  2. Empoli bravo, bravissimo a tratti devastante, ma faccio una considerazione che a molti è sfuggita: il Pisa ha iniziato a “traballare” sul 1-1 quando si sono materializzati i fantasmi dei due precedenti derby persi al 95esimo.
    Temevo queste prime 5 giornate, ad oggi posso anche dire che se con il Monza non avessimo avuto “timore dei nomi”, a questo punto potevamo essere a punteggio pieno ….. ma forse sarebbe stato “troppo”.
    Bravissimo il Mister, aveva ragione chi 1 anno fa lo aveva segnalato …. ma 1 anno fa i tempi non erano maturi e si rischiava di “bruciarlo”!!!!

      • Bè ragione di più per stare più tempo possibile nei primi due posti… In caso di sospensione ( naturalmente non certo dopo una decina di partite) magari chi occupa i primi 3 posti, finisce lo stesso in A.

        • Come naturalmente, parlo in senso sportivo, perché sto maledetto Covid dobbiamo sconfiggerlo in tutte le maniere e al più presto.

  3. Stupendo vedere in una così bella partita le maglie amaranto (stupende!) schiantare la squadretta pisana. Forza Empoli e forza Livorno!..

  4. Da tifoso dell’empoli godo ed è ovvio, soprattutto aver schiantato il pisa, sulla crescita della squadra io ho la mia teoria e cioè, anche lo scorso anno eravamo forti ma una squadra forte se non ha una guida tecnica che si impone stecca e l’anno scorso prima bucchi, allenamenti ridicoli di mezz’ora con sorrisini da serata con gli amici, muzzi poi scommessa allucinante hanno demotivato la squadra, non metto marino perche dal rischio play out ci ha traghettato nei playoff e senza il rigore sbagliato da ciciretti avremmo fatto ben altra figura, questo per dire che Dioniso si fa valere , all’allenamento si incazza e non lo manda a dire ai giocatori, unisce quel pizzico di genialità, onestamente moreo trequartista è una genialata, per me ora siamo un collettivo giocatori e allenatore che ci dara soddisfazioni stiamo sereni e non esaltiamoci troppo ma permettetemelo io ora me la godo .

  5. Invece di guardare il tg3 dovreste aver sentito che dicevano i pisani su canale50.Parlavano di noi come se si fosse il Real Madrid😂😂😂

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