Riprenderà oggi la preparazione degli azzurri che si riposeranno domani. La prossima gara, quella dell’Olimpico contro la Roma è programmata sempre di sabato. A disposizione di Zanetti tornano gli squalificati Parisi ed Henderson mentre per quanto riguarda gli infortunati non ci saranno recuperi in questa settimana. Nella capitale andiamo forti di una striscia di ben sei risultati utili (il record in serie A appartiene a Sarri con otto) e con un altro punto che va a rafforzare il cospicuo bottino. Chiaro è che da un punto di vista emotivo c’è un pizzico di delusione e di rammarico per come è arrivato il pareggio con il Torino. Se a dieci dal termine sei avanti di due, è legittimo e non blasfemo pensare che forse forse… A freddo però c’è da dire che il punto è prezioso ed è arrivato alla fine di una partita difficile e complessa, una partita in cui l’Empoli c’è stato ed ha giocato forse una delle migliori fasi di possesso della stagione. Mettendo da parte il cuore non possiamo non dire che quel pareggio è stato ampiamente meritato dai granata e se la gara fosse durata altri cinque minuti sarebbe stato difficile raccontare anche di questo punto. Ci si può interrogare sui perchè di quei dieci minuti, ma la percentuale maggiore nella risposta sta nella bravura e nella forza del Torino che ha avuto nei cambi maggiore benzina e maggiore qualità. Ed i nomi non sono li per caso. Sarebbe sbagliato ed ingeneroso gettare la croce addosso a qualcuno o recriminare nei cambi, anche perchè la spiegazione di questa l’ha data abbondantemente Zanetti nel dopo partita. In questo pareggio c’è anche una piccola lezione che non fa mai male. A questa squadra sono sempre stati fatti grandi elogi per il modo di difendere, per la mentalità messa dentro questa specifica fase; ieri ci siamo ricordati – perchè a volte rischia di passar di mente – in che categoria siamo e quanto è facile essere puniti alla prima distrazione. Siamo poi convinti che questo pareggio, questo punto, alla vigilia lo avrebbero preso volentieri in tanti, mister e squadra compresi anche se non lo avrebbero mai ammesso. L’Empoli deve guardare al suo campionato ed al suo obiettivo, iniziando già da adesso una sorta di conto alla rovescia che potrebbe partire da dieci… si perchè con altri dieci punti, al netto del ritmo che c’è dietro, la salvezza potrebbe essere aritmetica. Dobbiamo essere oggettivi, onesti ed umili e quello arrivato ieri è un risultato utile preso contro una squadra più forte di noi. C’è semmai da fare degli elogi ad un centrocampo che cresce sempre più, ad un Marin che sta facendo passi da giganti e dimostra di avere un bel tiro. Si è creato un po’ meno davanti, vero, con gli attaccanti che si sono limitati più al sacrificio che non all’offesa. Però, e ci ripetiamo su un concetto già espresso, la squadra sta iniziando a muovere molto meglio il pallone ed ieri abbiamo visto alcune trame che magari non faranno ancora stropicciare gli occhi ma che iniziano a portare anche quel “divertimento” che ad oggi è forse l’unico vero tallone d’Achille.

Azzurri in campo con il 4-3-1-2: Cacace prende il posto dello squalificato Parisi, Marin ha scontato il turno di stop con l’Inter e torna in cabina di regia. In avanti mister Zanetti sceglie Baldanzi a sostengo di Caputo e Satriano. Torino in versione 3-4-2-1 con Seck riferimento offensivo e Radonjic e Vlasic alle sue spalle. Prima parte di frazione che scorre via equilibrata. Gli azzurri provano a palleggiare, a uscire dalla pressione alta del Toro. I granata sono bravi a sporcare la partita ed a togliere respiro alle iniziative dell’Empoli. Primo vero squillo al minuto ventinove quando una respinta della difesa granata viene raccolta al limite dell’area da Marin che fa partire una conclusione velenosa respinta lateralmente da Milinkovic Savic. Poco dopo Razvan ci prova di nuovo, stavolta da calcio piazzato, con la palla che si perde sul fondo. L’Empoli cresce dentro la gara e al 37’ arriva il vantaggio azzurro: corner perfetto di Marin per il colpo di testa vincente di Luperto all’altezza del primo palo. Prima rete in campionato per Sebastiano. Adesso gli azzurri spingono: Baldanzi sfonda sulla corsia di sinistra e mette dentro, respinge la difesa del Toro prima che Ebuehi possa calciare. Prima frazione che si chiude con l’Empoli avanti.   Nell’intervallo Juric sostituisce Seck con Sanabria e Linetty con Lukic. Avvio di ripresa equilibrato con Juric che al 55’ manda dentro anche Singo per Bayeye. Al 60’ brivido per l’Empoli: cross da destra che premia l’inserimento di Ricci che in acrobazia colpisce il palo. Al minuto sessantaquattro arrivano prime mosse di mister Zanetti con Haas per Akpa Akpro e Cambiaghi per Baldanzi. Il Toro attacca, l’Empoli cerca di amministrare il vantaggio. Vicario dice di no al sinistro a girare di Miranchuk. Azzurri che al 69’ trovano il raddoppio con una splendida conclusione di Marin da fuori area che si infila all’incrocio dei pali. Sullo scarico di Caputo, Razvan è eccezionale ad infilare la palla all’angolino alto. Seconda rete con la nostra maglia per Marin. Il Torino però resta in gara ed all’82’ trova la rete che riaccende le speranza granata con Ricci. Passa poco ed al minuto 86 arriva il pareggio del Torino con Sanabria che dal limite dell’area fa partita un sinistro angolato che supera Vicario. Pericoloso ancora il Torino con Ricci che calcia da fuori, Vicario manda in corner. Poco dopo gli azzurri si salvano sul sinistro di Miranchuk che si infrange sul palo. Dopo quattro minuti si chiude la sfida: è 2-2 al Castellani, sesto risultato utile di fila per l’Empoli.

Guardando alle singole prestazioni spicca indubbiamente la prova di Marin. Oltre a segnare un grandissimo gol dalla distanza, che lascia di sasso il portiere, il centrocampista rumeno è sempre attento ed applicato. E’ in forte crescita e se la fase difensiva non gli faceva grande difetto, adesso riesce a gestire davvero meglio i palloni dalla sua cabina di regia. Una prova maiuscola che rilancia in maniera importante le sue quotazioni per i gradi di titolare che Grassi gli stava scippando. Secondo gradino del nostro podio per Akpa Akpro. Anche lui in decisa e netta crescita e da qui si capisce anche perchè Zanetti insista molto su di lui. Corre a tutto campo e recupera un sacco di palloni; non è un caso che la squadra soffra quando esca, ma era stanco ed ammonito e non si poteva probabilmente fare altrettanto. Gradino più basso del podio per il “Lupo Salentino” che sempre più è una garanzia. Ieri Luperto si è tolto anche la soddisfazione del primo gol in serie A, ma andando oltre a questo riesce a limitare tantissimo gli avanti granata che per lo più son stati costretti a tirare da fuori. Non male la prova di Cacace che in campo scende davvero con il contagocce ed altra partita positiva per il soldatino Bandinelli. Un paio di dietro la lavagna ci sono e parliamo di due elementi entrati a gara in corso: Bajrami e Cambiaghi. Non hanno praticamente dato niente, anzi la sensazione è stata che il loro scampolo di partita fosse finalizzato solo a loro stessi e non al gruppo. Un passo indietro, soprattutto per l’albanese, che dopo Milano avevamo finalmente elogiato. Zanetti è bravo ma sfortunato. Solita gara preparata molto bene, ormai siamo quasi ripetitivi su questo tasto. Purtroppo i cambi, che a volte hanno spaccato la partita in positivo, non hanno dato niente e quel pareggio i granata lo hanno ottenuto proprio grazie alle soste ai box. Sarebbe servito, in una gara come quella di ieri, un attaccante un po’ più di peso, ma cio’ che non hai non te lo puoi inventare.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

21 Commenti

  1. ….però, qui sopra, tanti, è un po’ e via che si pensa ci manchi uno davanti che faccia boa…….cioè serve a prescindere, al di là della partita di ieri.

  2. Nell’articolo è stato ampiamente notato, e secondo me potrebbe essere il punto di svolta della seconda metà di stagione, ovvero che il centrocampo sta cominciando ad ingranare anche a livello di gioco, e i risultati cominciano a vedersi: Marin e Akpa sono due bei giocatori, che secondo me nel girone di ritorno potranno veramente fare faville a patto di continuare a lavorare e migliorarsi (e magari Akpa potrebbe smettere di viaggiare alla media di un giallo a partita), ma in generale mi sembra che abbiamo un centrocampo completo: Bandinelli il suo lo fa egregiamente, anche come capitano, Henderson è un autentico jolly, Haas purtroppo ancora patisce le conseguenze del brutto infortunio, dovesse tornare a pieno regime sarebbe un bel boost, Grassi è una valida riserva e i giovani, Fazzini in primis, stanno accumulando utile esperienza in vista di un 2023/24 dove dovranno essere protagonisti.
    E la cosa bella è che è praticamente un reparto di nostra proprietà (l’unico senza obbligo di riscatto in caso di salvezza dovrebbe essere Akpa se ben ricordo), una struttura potenzialmente valida per poter cercare di entrare nella classe media della Serie A.

  3. Ieri, dalla maratona, ho visto un Torino davvero tignoso e che difendendo ad uomo in tutte le zone del campo, non era avversario facile da affrontare. Nonostante questo un vantaggio per due a zero sicuramente meritato perché la partita non è stata giocata in maniera spettacolare da parte nostra, ma con attenzione e senza voler lasciare azioni pericolose all’avversario. Poi purtroppo, per varie ragioni la partita è andata come è andata. Ancora una volta, da (ri)notare purtroppo, che sul primo goal c’era Stojanovic (Insieme ad Haas però), quindi non c’è da sorprendersi se viene panchinaro spesso. Alla fine, seppur con un pò di amarezza, visto il cospicuo vantaggio fino a 9 minuti dal termine, un pareggio che va accettato perché alla fine stava diventando una sconfitta. 26 punti e un inizio di girone di ritorno che ci vede a +1 nei confronti di quello di andata. Adesso la Roma e ce la andremo a giocare e son sicuro che per loro sarà una partita dove il risultato non sarà per niente scontato!

  4. Che discorsi all’82esimo sul 2-0 ci credi eccome, ma il punto è più che ottimo, il Torino è una squadra qualitativamente superiore e chi è entrato ha fatto la differenza.
    Comunque se il Verona dovesse perdere oggi, avremmo la stessa differenza di punti rispetto alla terz’ultima di un anno fa…. ciò equivale a dire che anche quest’anno stiamo facendo un buonissimo campionato….. ora a Roma con convinzione, con tranquillità ce la giochiamo, consapevoli che veniamo da una striscia positiva di 6 turni!!!! Continuiamo così!!!!

  5. Penso che a bocce ferme…. Potevamo pareggiare a San Siro e vincere con il Toro…. Ma personalmente io ho goduto piu’ cosi….sempre 4 punti sono….
    Credo sinceramente che ieri… eravamo un po’ corti… Ismajli Grassi Henderso e Parisi…sono assenze pesanti… e io ci metto anche Destro che per me è un signor giocatore e non vedo l’ora di vederlo giocare con Caputo….due con i piedi buoni combinano sempre qualcosa….anche a partita in corso
    Perché Satriano grande grande cuore ma ancora deve migliorare con le scelte e i passaggi….e il Destro visto nelle poche partite giocate mi ha sempre dato l’impressiine che gli piaccia ache venire a giocare un po’ fuori e quindi sarei curioso di vederlo con Ciccio…
    Detto questo ribadisco 4 punti in due partite Inter e Torino scegliete voi come godere di più

    • A bocce ferma l’Empoli meritava di perdere sia ad Udine che a Roma con la Lazio. Con l’Inter il risultato onesto era un pareggio, ieri per me si meritava di vincere. Alla luce di questo io avrei dato all’Empoli, tolgo la Samp, 4 punti, invece di punti ne abbiamo fatti 6. Quindi c’è da essere dimorto contenti e basta.

  6. Quando giocavamo con Satriano-Lammers, e non si vedeva uno scambio decente, nè incisività in avanti, nè feeling, la colpa la davo principalmente a Lammers; ora con Satriano-Caputo siamo migliorati sicuramente come incisività in avanti (merito di Caputo), ma non vedo particolari miglioramenti nella collaborazione e amalgama fra i due; sì Satriano tanto impegno, e corsa, ma con Caputo poca o del tutto assente l’intesa; molto diverso il discorso quanto intorno a Ciccio si muovono o Cambiaghi o Baldanzi.
    Ripeto, a Satriano non gli si può che essere grati per il gioco di sacrificio che sta facendo in questo momento per la squadra (non è però il suo gioco), ma nel momento in cui il centrocampo riesce a crescere nei suoi elementi e a impostare meglio il gioco in avanti, credo che debbano essere trovate altre soluzioni: ieri, una volta passati in vantaggio, non siamo riusciti a impostare un contropiede decente, e anche sul gol del 2-0, meno male che ci ha pensato Marin, perchè stavamo buttando al vento anche quell’azione.
    Prendiamo ad esempio Baldanzi, riesce subito ad intuire lo scambio o il passaggio per arrivare alla conclusione, e spesso sono passaggi o scambi i più ovvi, senza inventare nulla di particolare, che però vanno fatti tempestivamente senza traccheggiare; e in questo Baldanzi è bravissimo, e anche Cambiaghi non è a di meno, anche se più basato sulla velocità d’azione; Satriano purtroppo non ha questa prontezza nel vedere il gioco, e molto spesso fa perdere le occasioni di gioco che potrebbero diventare pericolose; per me lui è un giocatore da area di rigore, ed è lì che rende al 100%.

    • Per me Cambiaghi gioca bene in velocità perché è veloce e salta l’uomo.
      Da Baldanzi mi aspetto che provi più spesso a creare superiorità numerica.

    • A me Satriano non entusiasma. Preferisco Cambiaghi. Contro il Torino però ha giocato meglio di altre volte. In generale comunque, come spalla a Ciccio, mi garberebbe poter provare Destro.

  7. Con il Toro ,visto che Ricci faceva il bello e cattivo tempo,bisognava prendere accorgimenti (badarlo ,come si diceva una volta),Poi perche’ invertire i terzini .Stojanovix secondo me puo’ giocare in un centrocampo a cinque come esterno di dx.no terzino perche’ non e’ adatto.Certo se la partita durava altri cinque minuti non si sa che syccedeva,eravamo schiacciati completamente.Speriamo che non si ripeta.Carlo B.

  8. Era finito l’ossigeno, Carlo. E troppo acido lattico nei muscoli, s’era corso tantissimo! E vincere a San Siro costa tante energie mentali….

  9. Però, e ci ripetiamo su un concetto già espresso, la squadra sta iniziando a muovere molto meglio il pallone ed ieri abbiamo visto alcune trame che magari non faranno ancora stropicciare gli occhi ma che iniziano a portare anche quel “divertimento” che ad oggi è forse l’unico vero tallone d’Achille.”
    Io sinceramente ho visto tanti lanci di Vicario che saltavano il centrocampo, quindi quali sarebbero queste trame?..
    Detto questo, forse tatticamente era la cosa giusta da fare col Torino, però, una volta tolto l’ariete Satriano, dovevamo impostare un’altra partita diversa…

  10. Chi di spada ferisce … di spada perisce … Quello che abbiamo fatto alla Lazio … il Torino ce lo ha reso … Peccato perchè sembrava ormai fatta e il rammarico per 3 punti persi non è poco. Naturalmente questo fino al 81′ … perchè da lì in poi ci son stati 10 minuti più recupero in cui la dea bendata ci ha voluto piuttosto bene … Qualche sostituzione che dal campo sembrava inappropriata … ma il mister nel dopo partita ha spiegato il perchè delle stesse … Certo con il senno di poi mettere un difensore in più e mettersi a 5 dietro non sarebbe stata unidea sbagliata … anche perchè STOJANOVIC … più sta nei pressi della linea laterale e meglio è … più si accentra difensivamente e patratac lui sui goal degli avversari ci mette spesso lo zampino … In alcuni momenti della partita non mi è piaciuta la gestione della palla con passaggi arretrati quando invece l’azione si poteva sviluppare benissimo in avanti. In ogni caso … come in tutti campionati del mondo … importante è dare continuità ai risultati e mi sembra che 6 partite senza sconfitte diano merito, a questi ragazzi e all’allenatore, di aver messo il cuore in campo … nonostante alcuni organici siano obiettivamente superiori al nostro … per capacità tecniche e soprattutto per esperienza …………

  11. I tre ultimi anni (Dionisi Andreazzoli Zanetti) abbiamo fatto un sacco di punti!
    Son tre anni che ci si diverte alla grandissima!!! Non stiamo sognando, amici. Non stiamo farneticando: È REALTÀ!!

  12. Nel girone di andata abbiamo fatto una media di 10.000 a la Castellani,penso che nel girone di ritorno si può alzare ulteriormente la media, ora bisogna sistemare il castellani e portarlo a una degna vita, con lo stadio decente si può arrivare intorno ai 12.000 di media
    Uno stadio da 14.000 / 15.000 spettatori sarebbe l’ideale tutto coperto con tribune attaccate al campo senza barriere….
    MA COSA SI ASPETTA….
    MAREMMA IMPESTATA

  13. Si aspetta soltanto che la società acquisti lo stadio e faccia i lavori senza regali del Comune, ma siccome probabilmente l’investimento non è redditizio tutto rimarrà come adesso.
    È tanto difficile da capire?
    Oppure nella situazione migliore diminuisce il costo di acquisto (che noi ufficialmente non conosciamo) e la società realizza soltanto due curve ed il resto rimane come adesso.
    Gli spettatori saranno in ogni caso più o meno gli stessi (anche con uno stadio completamente nuovo, perché il bacino di utenza non varia e più di tanto non potremo mai essere) ma ancor più frastagliati con 500 persone in curva e con anche la maratona inferiore parzialmente occupata dagli ospiti.
    Risultato nessun beneficio per nessuno, salvo i fissati curvaioli.
    Buonanotte

    • Il Comune ha necessità di alienare lo stadio per finanziare varie opere pubbliche, quindi se l’asta andrà deserta, l’Amministrazione farà una seconda asta riducendo il prezzo fino a un massimo del 10 %. Qualora anche il secondo esperimento vada deserto, il Comune ha facoltà di
      vendere il bene a trattativa privata ma sempre come base il prezzo dell’ultima asta, a meno che non si voglia disconoscere la valutazione dell’ufficio delle entrate, e dare incarico ad una società per la nuova stima.
      Quindi, se veramente ha l’intenzione di comprare lo stadio, ma ci credo poco, il presidente ha tutto l’interesse ad andare per le lunghe, mentre il Comune deve stringere i tempi.

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