Non c’era modo migliore per mettersi alle spalle la battuta d’arresto di Venezia. All’Empoli si chiedeva una gara convincente e ragionata, il risultato sarebbe stato una logica conseguenza. E così è stato, in effetti: al di là della poca pericolosità di una Reggina spuntata dalle assenze, gli azzurri hanno condotto il gioco con abilità e hanno atteso pazientemente il momento giusto per colpire. La squadra non si è mai disunita ed è stata padrona della partita, soprattutto nel secondo tempo. È stato un mix di cinismo, attenzione e intensità a determinare il giusto 3-0 a nostro favore.

Fin quando la Reggina ha chiuso gli spazi, l’Empoli non è riuscito ad affondare il colpo. Così abbiamo assistito a un primo tempo di buon ritmo, ma senza troppe occasioni. Però la calma è la virtù dei forti e di calma, ieri pomeriggio, l’Empoli ne ha avuta tanta. Ha atteso pazientemente, continuando a cercare le trame giuste per squarciare la difesa calabrese. Il gol di Mancuso, arrivato dopo 3′ dall’inizio della ripresa, ha rotto l’equilibrio e ha permesso all’Empoli di giostrare come sa.

Da quel momento la Reggina ha perso tutte le sue certezze e si è lasciata sopraffare, mentre l’Empoli ha continuato a spingere senza sosta. Il centrocampo azzurro – ottima la prova complessiva del trio Bandinelli-Stulac-Ricci – ha preso il sopravvento ed è lì, probabilmente, che si è decisa la partita. La reazione ospite è stata sterile, ma più per merito di un Empoli che, a quel punto, non ha sbagliato quasi nulla. I due gol successivi di Matos e Olivieri sono stati la naturale conseguenza di questo assedio.

La prestazione è stata convincente in tutti i reparti. Bene la difesa, che è tornata a non subire gol dopo lo 0-0 casalingo contro il Monza (e stavolta non c’è nemmeno da appellarsi a “San Brignoli”). Da sottolineare la crescita di Nikoloau, uno dei più solidi del reparto arretrato, che con Romagnoli ha formato una coppia insuperabile per Denis e compagni. L’accortezza tattica di Dionisi di schierare la difesa altissima – lo si è visto soprattutto nei primi minuti – ha prodotto l’effetto di spezzare sul nascere le iniziative ospiti. E ha accorciato la squadra, producendo effetti benevoli anche a centrocampo.

Ancora una volta ottimi i nostri attaccanti, praticamente tutti a segno. Mancuso ha spezzato l’equilibrio approfittando di un’uscita a vuoto di Guarna; Matos, con una prestazione in crescendo, ha segnato il suo primo gol in azzurro; Olivieri, entrato in campo per il brasiliano, ha sfoggiato dribbling e freddezza.

L’impressione è che questo Empoli abbia diverse frecce al proprio arco. Non solo per la qualità del gioco espresso, ma anche per la qualità della rosa. Mister Dionisi ha creato un’alchimia speciale, tutti sembrano coinvolti a pieno nel progetto azzurro. Non importa chi viene schierato, perché pur cambiando gli interpreti non cambia lo spartito generale. L’Empoli sembra aver raggiunto la maturità della grande squadra, quella che sa attendere con pazienza e attaccare la preda nel momento giusto. Ora ci sarà la sosta, e con essa un po’ di tempo per riflettere e per recuperare le energie spese. Questo Empoli piace molto, deve solo continuare così.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

8 Commenti

  1. Attento a quello che scrivi: qui non si distingue tra critica e analisi!!!!
    Si va troppo per mode e sentito dire: Ricci ieri grande partita (ma non è bono perché il Pres. dice che è un fenomeno)e Nikolau che rispetto alla prima ha fatto passi da gigante: ieri perfetto. Stulac preciso attento e ordinato (ma anche questo non si può dire). Bandinelli dinamismo e tecnica. Mancuso movimenti da grande attaccante, ma nel primo tempo troppo lontano dalla porta. Solo Bajrami ancora è lontano da quanto visto solo qualche mese fa …. forse è fuori posizione? (mamma mia critica o analisi?).

    • Mi sembra chiaro. Si critica a prescindere dando etichette a destra e manca: quello è bono a prescindere, quello non è buono perchè è stato scelto da ….. bisogna essere obiettivi e spesso si confonde una critica per una semplice analisi. A me la squadra nel secondo tempo è piaciuta tantissimo, meno nel primo …. per i motivi che ho detto. Devo dire che il Mister sta facendo un grandissimo lavoro e si vede non solo nei risultati al di sopra delle aspettative, ma come la squadra si aiuta nel bisogno.

  2. Riccardo, credo che tu abbia bisogno di un turno di riposo, meno male che c’è la sosta! (Si scherza naturalmente) Detto questo oggi ho visto una Reggiana (allenata da un ottimo mister come Alvini) davvero messa in campo benissimo, che contro un obiettivamente forte Venezia ha vinto con merito. Credo che alla fine potrebbero fare del filo da torcere a parecchie squadre. Riguardo al Cittadella è sempre quella squadra tignosa che conosciamo, ma il Pescara oggi aveva in campo un centravanti che ha fatto la differenza, con due goal alla Lukaku. Tornando alla partita della Reggiana, si nota davvero che quest’anno è davvero un campionato livellato verso l’alto e quindi peccato davvero che non ci sia il pubblico sugli spalti.

  3. Daniele, io ho visto solo il primo tempo, e sinceramente la Reggiana mi è sembrata poca cosa, tanto impegno ma niente più, tant’è che il Venezia poteva chiudere il primo tempo nettamente in vantaggio; i lagunari hanno buttato alle ortiche diversi contropiedi che dovevano essere facilmente finalizzati; così anche il Venezia, se ce ne era bisogno, ha dimostrato di non essere da alta classifica, e che la vittoria di domenica scorsa è stata più per demerito dell’Empoli, che per meriti propri.

  4. Bè nel secondo tempo la Reggiana ha cambiato marcia e oltre a lottare su tutti i palloni ha avuto diverse occasioni per chiuderla sul 3 – 1. Ma anche il Venezia mi è sembrata comunque una squadra che farà un buon campionato. È pericolosa (il Venezia) perché attacca con tanti uomini, ma chiaramente tutto deve filare a puntino perché nelle ripartenze altrui rischia sempre qualcosa. Purtroppo è proprio li dove abbiamo sbagliato con loro. Abbiamo tenuto più palla e son loro che hanno approfittato delle ripartenze che ci son costate, nebbia o non nebbia 2 goal. Credo che comunque anche la nebbia, oltre a quel primo goal venuto da un rimpallo, non ci abbia favorito e nemmeno l’arbitro che poteva sospendere la partita dopo il primo tempo. Poco male, avremo l’occasione di rendergli il “servizio” al Castellani.

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