La gara con lo Spezia ci racconta di un’altra occasione persa, di un’altra partita in cui gli azzurri in campo fanno sicuramente qualcosa in più dell’avversario ma alla fine non portano a casa quel qualcosa in più che conta e fa la differenza. Il campo, dopo una giornata di forti piogge, ha sicuramente tolto qualcosa a chi gioca palla terra e sicuramente non è nemmeno mai facile trovare soluzioni quando di fronte hai chi mette quasi tutta la squadra dietro la line del pallone ma questo Empoli, che studia da grande e che vuole andare in serie A senza tanti fronzoli, deve indubbiamente crescere ancora. Si sono visti buoni spunti, si è vista una fase difensiva decisamente più attenta rispetto alle ultime uscite e soprattutto (ma ieri siamo andati in svantaggio) non si è visto quel momento di black out che annebbia le menti e manda in tilt il gioco. Però va detto che si è vista anche poca aggressività e sicuramente in mezzo al campo la squadra era lenta e troppo spesso prevedibile, soltanto le accelerazioni di Krunic riuscivano a creare brecce e potenziali pericoli anche se poi il bosniaco si perde sempre nel momento della conclusone che per un verso o per un altro non centra quasi mai lo specchio della porta. Come detto, i numeri alla fine parlano chiari, ai punti l’avrebbe portata a casa l’Empoli, ma da questa squadra è lecito attendersi molto di più, è lecito pretendere maggiori soluzioni anche quando si è imbrigliati e voler vedere contemporaneamente sia la solidità difensiva che la forza offensiva. Un pareggio che alla fine, per certi versi, deve essere anche visto positivamente dato che non parliamo di uno 0-0 ma di uno Spezia che aveva trovato pure il vantaggio rischiando seriamente di far portare a casa a mister Vivarini la seconda beffa consecutiva, con il salvatore Pasqual a rimettere in equilibrio il risultato grazie ad una magistrale punizione nata da un fallo di mano in scivolata dentro la lunetta d’area avversaria.

L’Empoli la gara, al cospetto di un campo che ha tenuto ma che era al limite, l’aveva comunque preparata bene con il ritorno al solo trequartista e Donnarumma dentro dal primo minuto quasi a sorpresa. Nel primo tempo i nostri fanno decisamente la partita anche se davanti manca quasi sempre quell’istinto omicida che di fatto non porta mai pericoli alla porta di Di Gennaro con l’ex Salernitana a mettere la palla in fondo al sacco ma dopo aver commesso fallo sullo stacco aereo per il colpo di testa. Anche sulle fasce, che vengono ricercate soprattutto a destra, si fa fatica con uno Spezia sicuramente ben indottrinato sui compiti da fare per cercare di annullare le giocate azzurre, Spezia che bada prettamente a non prenderle e che si vede nella nostra trequarti solo in occasione di un calcio d’angolo. Nella ripresa l’Empoli prova ad alzare il ritmo della gara, prova a cambiare l’inerzia di un confronto che tutto sommato stava bene sullo 0-0. Nei primi minuti tenta di salire in cattedra Krunic che dopo sei minuti fa tutto bene mandando però la palla di poco fuori, ed allora dal gol sbagliato arriva un minuto dopo il gol subito, un gol onestamente banale in cui ci sono oggettive responsabilità da parte di Provede piazzato molto male sul tiro al volo di Mastinu. I fantasmi di Avellino, Salerno e compagnia cantante tornano a farsi vivi anche se in questo cambia il fatto che l’Empoli stavolta non aveva un vantaggio da amministrare. Ci mette un po’ la squadra del tecnico abruzzese a rimettersi in moto ma al 17′ è ancora Krunic ad andare vicino al gol colpendo la parte superiore della traversa. A dodici minuti dalla fine arriva l’episodio che cambia positivamente il nostro match con la punizione già raccontata di Pasqual (secondo gol da calcio da fermo per l’ex viola in due gare) che lascia di sasso il portiere ligure ed evita un dopo gara che sarebbe stato sicuramente ricco di critiche. L’Empoli la potrebbe chiudere al terzo minuto di recupero, ancora con Krunic ad avere la palla buona sul piede destro ma la sfera viene bloccata da Terzi che si immola davanti alla sua porta. Finisce in parità con un bicchiere mezzo pieno per la mancata sconfitta ma la sensazione di aver lasciato due punti per strada è netta con la squadra che, come detto all’inizio, studia per diventare grande ma ancora grande non è.

Una gara difficile e complicata per gli attaccanti che fanno una fatica enorme ad essere dentro il match, Donnarrumma qualcosa in più di Caputo fa, ma per entrambi è mancata la parte più “ignorante” e mai riescono a graffiare ed incidere. E’ sicuramente Krunic, come racconta la cronaca della partita, l’uomo più pericoloso ed incisivo dei nostri, un Krunic che però denota troppa discontinuità e non riesce ad essere decisivo come dovrebbe. Lo ha detto lui, consapevole di questo, di quanto tutti si aspettino molto dalle sue giocate e dalla sua qualità e fin qui dobbiamo dire sinceramente che i riscontri non sono prettamente positivi e verso di lui bisogna muovere una giusta critica (sperando che possa anche far breccia e dare ulteriore motivazione) inquadrando questo primo terzo di stagione dove di fatto è stato decisivo soltanto a Terni. Pasqual porta a casa la gloria del salvatore della patria ma anche una gara importante faticando sulla sua fascia di meno rispetto al dirimpettaio a destra, un Untersee che porta bene palla ma che sbaglia troppo, ma ancora una volta (chiaro il gol potrebbe portare questo onore dalla parte di Pasqual) ci sentiamo di dare la palma del migliore in campo a Bennacer, uno dei pochi che sprizza qualità ed intensità sia col pallone che senza pallone, uno dei pochi a fare bene entrambe le fasi di gioco. Dietro, come già detto, decisamente meglio. Al di la del gol subito, la fase difensiva è stata svolta senza grandi errori e soprattutto con maggiore attenzione da tutto il reparto, volendo sottolineare anche la prova di Luperto (non trascendentale ma ha concesso davvero poco) spesso criticato anche sulle nostre pagine. Un solo tiro concesso, si, e semmai è ancora qui che c’è da porre attenzione visto che troppo spesso il 100% dei tiri avversari, o giù di li, si trasformano in gol, cosa questa che non può essere liquidata con la soddisfazione di aver concesso poco ma che deve semmai essere esaminata al meglio per comprendere il perchè di questo. L’Empoli visto contro lo Spezia porta a casa una prestazione confortante anche dalla fase di non possesso, anche se c’è da dire che in questa situazione bisogna essere un po’ più solidi, ma il processo di miglioramento è in atto e di questo diamo merito al tecnico Vivarini che ieri ha gestito dalla panchina molto bene il tutto, anche i cambi sono stati precisi e puntuali andando a dare (con gli ingressi dei due giocatori offensivi) maggiore spinta alla manovra.

Siamo di fatto ad un terzo di stagione,  la prossima gara segnerà definitivamente la fine del primo tragitto in questo campionato. Il tempo è indubbiamente tutto dalla parte di Vivarini e dei suoi, un tempo in cui ci sono tutte le possibilità per dimostrare a pieno il valore di questa squadra costruita con l’obbiettivo preciso di fare immediatamente il salto di categoria. E’ un campionato molto livellato, la classifica resta ancora corta e basta davvero poco per poter recitare un ruolo da protagonista, basta quella continuità che adesso sta mancando soprattutto nei risultati. C’è da lavorare, molto, ma questo lo sanno tutti a partire proprio da chi dalla panchina sta facendo un lavoro egregio per dare a questa squadra (lo dobbiamo ricordare perchè è un concetto tutt’altro che banale) un’identità precisa ed una fisionomia che possa essere quella perfetta per le attitudini di tutti gli elementi a disposizione che si trovano a giocare assieme per la prima volta. Ci sono da sistemare diverse cose, tecniche e mentali, e possono essere giuste anche le critiche che stanno arrivando all’indirizzo di un assetto tattico che in alcuni frangenti del match convince poco. Ma c’è anche da essere soddisfatti nel vedere una squadra che, sbagliando si, non tira mai indietro la gamba e non rinuncia a giocare, una squadra che con i suoi limiti diverte tenendo viva la partita fino alla fine, non facendoci certo annoiare come lo scorso anno con gare di fatto già segnate. Una squadra che ancora deve studiare per essere grande, vero, ma che ha una grande brama di esserlo e questo non è poco. Chiaro che adesso a Vercelli l’imperativo dovrà essere quello della vittoria perchè poi alla fine i punti e la classifica portano via, nel bene e nel male, tutti i discorsi.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

33 Commenti

  1. Siete sicuri che sul gol la colpa sia di Provedel?Guardate com’era disposta la difesa in occasione del tiro di Mastinu.L’avversario,nonostante avesse davanti a sè due centrali azzurri, ha avuto tutto il tempo ,e la visuale,per piazzarla dove il portiere non potesse arrivare..Anche sul primo pasticciaccio su angolo con palla spinta sulla traversa dal portiere,la difesa non era disposta bene.Ho notato buon supporto alla difesa soprattutto da Castagnetti e Bennacer nonché un buon Luperto,a parte il gol,Veseli e ,manco a dirlo,Romagnoli non mi son piaciuti tanto…Ma ancora ci sono grossi limiti in fase difensiva.Adesso che le squadre hanno imparato il nostro gioco sarà più difficile prenderle alla sprovvista per cui conterà sempre di più la solidità difensiva…

  2. Prendi un tiro in porta ed è goal,ne prendi 2 e sono due goal…non ci vedo niente di positivo,anzi mi pare che maliziosamente si potrebbe pensare che ne prendi 3 e di goal ne subisci altrettanti.Tutti goal imparabili o situazioni di grandissimo pericolo?Non mi pare…..quindi bisogna decidere se questa squadra ha grandi margini di miglioramento oppure se siamo questi e amen!La manovra ieri in maniera particolare si è dimostrata lenta e senza invenzioni per le punte….da domandarsi davvero perché si continui a mettere Krunic a fare il trequartista(lui ha ribadito spesso di sentirlo suo questo ruolo)quando del trequartista non ha niente.Addirittura con l’entrata di Zajc,Vivarini non gli ha invertito la posizione con lui.Per fisico e per progressione Krunic deve partire da più lontano e l’anno scorso è stato uno di quelli che ha demeritato meno degli altri proprio perché giocava in una posizione che gliene rendeva merito.Altra questione o recuperiamo Lollo alla svelta o sennò il centrocampo quando aggredito soffrirà sempre…..Mi fa specie che Alessio in questo articolo esalti le prestazioni di Bennacer,quando poi nei voti dati in pagella gli viene dato 5,5 e invece 6 a Castagnetti che più gioca è più sembra di rivedere in lui Dioussè che passa il pallone 9 volte su 10 lateralmente e che obiettivamente prima di passare la palla da modo agli avversari di piazzarsi al meglio,ANCHE PERCHE’ QUELLA PALLA NON ARRIVA MAI VELOCE..Mi pare che 13 partite abbiano dimostrato che nel suo ruolo debba giocare Bennacer.Hai un centrale come Simic che bene o male ti ha indirizzato varie volte la partita verso la vittoria(3 goal segnati non mi paion pochi)e pur sapendo che domenica non l’avrai a disposizione lo lasci in panca….boh…chi ci capisce qualcosa è bravo!Non si puo’ essere contenti e trovare positività in un pareggio contro una squadra davvero mediocre come lo Spezia,altro che passi avanti….direi passi indietro….e parecchi!Ma la cosa che si nota di più è la mancanza di personalità di questa squadra che per organico non è certo inferiore a nessuna squadra di B,ma che anche a livello di cattiveria e determinazione denota lacune parecchio grosse.Nessuno,non almeno io,pretende che si ammazzi il campionato,ma se te giochi una partita che ti può riportare in testa alla classifica(e smettiamo di pensare che è presto e che stare in cima conta il giusto,perchè stare lassù non può che portarti certezze sulla tua forza)e la giochi come ieri sera…..non ci siamo….Vivarini buon allenatore,ma un allenatore deve essere anche un gran motivatore e ieri non si è visto mai la squadra schiacciare il piede sull’acceleratore per mettere all’angolo gli avversari per almeno 15 o 20 minuti consecutivi…..Hai Caputo,hai Donnarumma,ma se non li rifornisci di continuo non è che possono ogni volta fare un tiro o due e segnare sempre.A Vercelli troveremo una squadra che sicuramente la metterà sul piano della corsa e della determinazione….sarà bene farlo anche noi…..sennò con la sola tecnica….sognamoci di vincere o di portare a casa un risultato positivo.Dobbiamo incominciare ad essere meno belli….ma assai più concreti(e non è riferito solo a Krunic per gli ennesimi goal sbagliati)

      • Daccordo quasi su tutto, la sintesi giusta di questo discorso e’… mandare via l allenatore!
        Con questa squadra un allenatore di categoria vincerebbe il campionato a febbraio, e invece dopo poche giornate abbiamo gia subito una balla di goal e perso 4 partite (le peggio ne hanno perse 6) tutto per le sue formazioni incapibili e il modulo che favorisce solo una squadra…l altra!!!

        • la risposta e’ ….SI vincerebbe a mani basse a Febbraio il campionato
          Blindare la difesa e gioco in profondita’….433 e vinci tutte le partite 3.0

  3. Prox gara a Vercelli, campo piccolo dove avremo ancora più difficoltà a trovare spazi nelle azioni di attacco e loro saranno facilitati nel trovare i cross per noi troppo pericolosi.
    Ieri se nn sbaglio lo Soezia fece 4/5 angoli di seguito

  4. Ma siete proprio sicuri che siamo davvero da serie A? Mah, forse xchè si gioca in modo lezioso, non si fa un fallo, non si mette grinta come TUTTE le altre vedi pure quegli scarponi di ieri ma x il resto.
    Comunque se non vinci contro una squadra del genere che gioca con Marilungo unico attaccante e con dei cinghiali in difesa che avevano raccattato UN PUNTO SOLO in trasferta si dev’essere forti davvero si!!

  5. VIVARINI STA’ METTENDO APPOSTO LA FASE DIFENSIVA
    IL GOL DI IERI E’ PURO CU LO E LA DIFESA ERA SCHIERATA

    QUELLO CHE DEVE ESSERE RIVISTO E’ IL GIOCO PALLEGGIATO
    CHE CREA LENTEZZA NELLA MANOVRA E NELL’AFFONDO
    CIO’ CHE POI E’ VERAMENTE MANCATO

    NON SERVE A NULLA PALLEGGIARE PER 80 MINUTI SU 90
    E TIRARE IN PORTA QUATTRO VOLTE

    QUESTA SQUADRA HA UOMINI CHE GIOCANO BENE IN VERTICALE E SULLO SCAMBIO VELOCE
    E RAVVICINATO COME ALL’INIZIO
    TORNIAMO A FARLO E TORNEREMO IN TESTA PRESO

    SE POI LA SOCIET A’ CONTINUA A DELEGITTIMARE IL MISTER
    ALLORA SONO I PRIMI A AUTO-GUFARSELA

  6. Il portiere ieri sul gol ha colpa si perdiio,se ora la difesa non può far tirare uno da 20 metri defilato e non è possibile.in difesa romagnoli è stanco e veseli sbaglia troppi passaggi ma lui può migliorare,l altro non lo so.krunic mi sembra di vedere zielinski il primo anno,fa tanto bene ma non trova la porta.all attacco è vero che vengono serviti poco ma Caputo un paio di occasioni le ha avute e l ha ciccate,ma va bene così sennò farebbe cento gol se non sbaglia mai.

  7. Per mettere a posto la fase difensiva deva fare 2 cose …..cambiare e passare al 433. oppure se vuole continuare così mettere DiLorenzo a destra Simic centrale e a sinistra chi vuole ….ma non vinceremo niente con il 3412. Siamo slegati e ostaggio dei singoli

  8. Abbiamo tanto vituperato il continuare a giocare con il trequartista e invece anche quest’anno purtroppo stiamo giocando come se lo avessimo.Gia l’anno scorso il trequartista in campo non si è mai visto e anche quest’anno mi pare che si possa dire senza dubbi “Chi lo ha visto?”…..Saponara,quello sano,quello motivato,quello “magico” è soltanto un lontano ricordo….Si era detto stop al trequartista?E allora stop!Tanto ne Zajc ne Krunic lo sono e probabilmente lo diverranno mai.Io sto Krunic,prima di arrivare ad Empoli,l’ho visto in alcuni filmati su internet,dove sembrava giocare sì centrale….ma di centrocampo…..Altri campionati è vero,ma si vedono lanci da parte sua lunghissimi e precisi che denotavano un bel piede.Domenica mancheranno sia Castagnetti,sia Bennacer….perché non arretrarlo sulla linea dei centrocampisti e centralmente?Mi parrebbe anche uno che centralmente potrebbe conferire sostanza fisica in interdizione…..Quanto ad un cambio di modulo se passi a 4 devi avere ben chiaro di avere su quella linea soprattutto 4 difensori ed è chiaro che per forza di cose non ti puoi discostare dallo schierare Di Lorenzo,Romagnoli(Simic o Luperto),Veseli,Pasqual,Krunic,Bennacer,Lollo,Donnarumma,Caputo.Più(o Ninkovic)Questi abbiamo e questi andrebbero messi in campo.

  9. “Il tempo è indubbiamente tutto dalla parte di Vivarini e dei suoi, un tempo in cui ci sono tutte le possibilità per dimostrare a pieno il valore di questa squadra costruita con l’obbiettivo preciso di fare immediatamente il salto di categoria.” Queste le parole del Cocchi. Ho dovuto rileggerle 2 volte: Ma come si fà a parlare di Serie A, Alessio? Di partite che fanno divertire? Io vorrei che tu me lo spiegassi ben bene, come fai a divertirti. A meno che un ti piaccia i’festival degli orrori….

    • Il gioco di Martusciello era spumeggiante, venivo allo stadio con la consapevolezza di vedere uno spettacolo di alto livello!!!

    • L’IDEA DEL SALTO E’ NATA DOPO
      CHI VA SU PRENDE 10 MLN
      TUTTO E’ GIRATO SU CAPUTO QUANDO HA DETTO SI
      BUTTI HA FATTO UN PASSETTINO IN PIU’ SU BENNACER E UNTERSEE
      DONNARUMMA LO HA VOLUTO FORTEMENTE VIVARINI
      IL GIOCO ALL’INIZIO NON ANDAVA
      POI IL 3412 HA CAMBIATO PARECCHIE CARTE IN TAVOLA
      COMPRESO GLII OBBIETTIVI

  10. L’unico veloce sia in difesa che come centrocampista esterno e con i piedi buoni da quello che ho potuto vedere è Di Lorenzo…forse va sfruttato un po’ di più..ditemi se sbaglio..

  11. Adl sono d’accordo….Di Lorenzo in questo Empoli deve giocare…..tecnica, fisico e personalità che può fare molto bene

  12. Secondo me le soluzioni sono due:
    A) migliorare sensibilmente la tecnica di base (mi chiedo come sia possibile vedere professionisti sbagliare la misura di certi passaggi/tiri) e quindi fare dei bei allenamenti da questo punto di vista, perché ricordiamoci che sbagliare un passaggio, sbagliare un appoggio, vuol dire nella peggiore delle ipotesi perdere il possesso del pallone, nella migliore delle ipotesi rallentare un’azione offensiva dando tempo alla difesa di riposizionarsi;
    B) smettere col fraseggio in.orizzontale e ricominciare a fare verticalizzazioni, il più possibile (guadagniamo metri e secondi preziosi)

  13. Secondo me le soluzioni sono due:
    A) migliorare sensibilmente la tecnica di base (mi chiedo come sia possibile vedere professionisti sbagliare la misura di certi passaggi/tiri) e quindi fare dei bei allenamenti da questo punto di vista, perché ricordiamoci che sbagliare un passaggio, sbagliare un appoggio, vuol dire nella peggiore delle ipotesi perdere il possesso del pallone, nella migliore delle ipotesi rallentare un’azione offensiva dando tempo alla difesa di riposizionarsi;
    B) smettere col fraseggio in.orizzontale e ricominciare a fare verticalizzazioni, il più possibile (guadagniamo metri e secondi preziosi)

  14. Purtroppo nell’articolo non si parla di un fatto lampante: un’involuzione. La squadra non brilla, incespica, non morde, non diverte. E questo è il dato più brutto. Diamo tempo alla squadra. Ovvio. Ma se è vero che è cresciuta velocemente è altrettanto vero che adesso va un po indietro. Il portiere guarda, la difesa persiste, l’attacco non morde più ed il vs migliore in campo, Bennacer, guarda la partita da spettatore per tutto il primo tempo. (Non è una critica cattiva, x me, ad oggi, è tra i migliori della stagione) Urge tornare a divertirsi, ad aver voglia di stupire, urge giocare con un centrocampo. Castagnetti e Bennacer sono troppo soli e la difesa paga colpe non sempre del tutto sue. Un centrocampo a 5, vero, composto anche da trequartisti di ruolo, potrebbe fornire uguali se non maggiori rifornimenti x l’attacco (inserimenti letali di cui Krunic è un simbolo) e comunque filtrare un po meglio le avanzate di squadre spesso modeste.
    Esempio terra terra: basta essere piazzati questi ci picchiano addosso e non fanno nulla. Se non c’è nessuno vengono giù sereni.
    Bisogna dare fiducia al Mister ma dare tutti di più.

  15. Non facciamo per niente bene il pressing alto.
    Scaliamo sempre in ritardo sul giocatore che riceve il pallone.
    Incredibile come lo Spezia sembrasse il City da come riusciva ad uscire tranquillamente dalla propria difesa.

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