Ciao Alessandro. Domenica forse il più bell’Empoli della stagione, una prova importante contro la Roma, seconda, ed un punto portato a casa tutto meritato…

“Se non è stato il migliore ci è andato molto vicino. Mi è piaciuto moltissimo soprattutto il secondo tempo perché ho rivisto tante cose che deve avere e fare una squadra come l’Empoli impegnata nella lotta per non retrocedere. Uno spirito combattivo e battagliero che confermano l’unità del gruppo che qualcuno aveva osato mettere in dubbio. E’ vero, non è arrivata la vittoria ma la prestazione è stata di quelle importanti contro i campioni giallorossi. Punto meritato se consideriamo la sproporzione tecnica delle due squadre e i rispettivi obbiettivi, è stato senza dubbio un merito aver ottenuto un punto anche se la Roma ha avuto occasioni enormi per vincere”.

Ormai è un tormentone che speriamo di chiudere al più presto, pero’ di fatto c’è da raccontare un’ altra domenica senza gol (le occasioni ci sono state). Che succede davanti?

“Succede che si fa una fatica inspiegabile a fare gol. Diventa davvero difficile darsi una spiegazione perché anche per la legge dei grandi numeri si sarebbe dovuto segnare ormai da tempo considerando pure il valore degli attaccanti. Attenzione però, sarebbe un errore enorme incolpare solo il reparto avanzato. I problemi sono generali, strutturali forse, e tutta la squadra ne è coinvolta. La stessa squadra che invece sembra aver trovato le misure giuste per quanto riguarda la fase difensiva. Ci vuole pazienza, probabilmente adesso è diventato anche un problema psicologico ma sono convinto che quando i ragazzi si sbloccheranno diventerà tutto più semplice. Di certo peggio non si può fare, meno di zero gol è impossibile”.

Ancora una volta un super Skorupski. Non ti sei voluto sbilanciare in un confronto con i portieri del passato pero’ converrai con me che in questo momento è forse lui l’arma in più… Tra l’altro vergognoso quanto successo via social…

“Oggi, sull’emotività del momento, sarebbe facile dire che Skorupski è il portiere più forte passato da Empoli, ma ce ne sono altri bravi che hanno vestito questa maglia. E poi i periodi sono diversi, il ruolo ha subìto un’evoluzione importante. Non c’è alcun dubbio, però, che Lukasz sia in questo momento il valore aggiunto di una squadra che tutto sommato riesce a stare galla pur nelle difficoltà di un inizio di stagione complicato. Le offese e le minacce che ha ricevuto sui social da parte di alcuni pseudo tifosi della Roma sono di una vergogna unica; gente frustrata che fa male al calcio e che la domenica farebbe meglio ad andare a farsi una bella passeggiata lungo le sponde del Tevere”.

Curiosa l’uscita del tifoso Spalletti nel dopo gara verso la stampa (forse l’ambiente in generale?) empolese…

“Voleva essere una battuta simpatica e spiritosa ma poteva benissimo evitare di farla visto che la domanda era stata posta in maniera educata. Se era riferita alla stampa ha sbagliato bersaglio perché non mi pare ci siano organi di informazione empolesi che abbiano assunto posizioni altamente critiche nei confronti della squadra e del tecnico. Vedo invece molta responsabilità e comprensione del momento difficile. In generale mi sembra sempre più frequente il ricorso a certi tipi di risposte e a certi termini volgari da parte dei protagonisti, il calcio è cambiato anche in questo. In peggio ovviamente”.

Al di là di Skoru, come facevamo in PEnAlty Sprint, qual è il tuo personale podio azzurro di domenica…

Dioussè, Pasqual e Saponara. Ho apprezzato la prestazione in generale e per un ipotetico podio ho scelto un giocatore per reparto. Dioussè ha giocato una grande partita, ha mostrato personalità e sostanza contro avversari certo non facili, non ci dimentichiamo che è un’97… Pasqual è andato in crescendo e alla fine del suo diretto avversario, il temibile Salah, non si ricorda quasi nulla. Di Saponara, invece, ho apprezzato moltissimo il suo essersi messo a disposizione della squadra, il suo sacrificio in aiuto dei difensori. Ho ancora negli occhi due o tre recuperi fino alla propria area di rigore su Salah e Perotti che valgono tanto. Mi rendo conto che i giudizi su un giocatore del genere sono spesso drogati dalle giocate in area avversaria o dai gol, ma per me contano molto anche questo genere di prestazioni. Poi, se vogliamo, l’occasione più ghiotta capitata a Maccarone nasce da una giocata a sinistra di Saponara“.

Non eravamo retrocessi prima di domenica, non siamo salvi adesso. Che la si voglia più o meno caricare quella di domenica a Pescara è una gara spartiacque…

“E’ la classica, vera, partita che vale sei punti. Va preparata bene, non caricata troppo perché altrimenti la troppa pressione potrebbe rivelarsi un boomerang. C’è ancora tanta strada da fare e domenica prossima i due risultati su tre ce li ha l’Empoli più del Pescara. Fino ad ora gli azzurri si sono comportati molto bene in trasferta e in virtù di questo dobbiamo avere fiducia. La squadra ha dimostrato a tutti di esserci e di essere viva”.

Domenica con la Roma c’è stata la seconda maglia consecutiva da titolare per Dioussè. E’ lui adesso il regista su cui puntare o per Pescara rivedi Mauri in pole?

Se Dioussè gioca come ha giocato contro la Roma l’Empoli ha trovato il regista affidabile che serviva. Josè Mauri, in tal caso, potrebbe tornare utile per il ruolo di interno destro che al momento è ancora alla ricerca dell’interprete giusto“.

Che Pescara ti aspetti, squadra ed ambiente…

“L’ambiente me lo aspetto bello carico, è una piazza passionale che vive intensamente la propria squadra di calcio. Nelle difficoltà sanno fare quadrato e sarà così anche stavolta. La squadra è ferita, probabilmente non meritava di perdere a Milano e immagino che abbiano rabbia in corpo che cercheranno di riversare in campo domenica prossima”.

Lotta salvezza riservata a quattro squadre ?

“Al momento il campionato sta dicendo questo e questa sembra essere la cosa più probabile. Non è però una cosa definitiva, in passato abbiamo visto più volte squadre che sembravano fuori dalla lotta salvezza al termine del girone di andata e poi sono addirittura retrocesse. Il calcio è bello anche e soprattutto per la sua imprevedibilità. E’ troppo presto insomma per affermarlo con certezza”.

 

 

 

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

10 Commenti

  1. Ciao Alessandro, secondo me il problema dei gol riguarda sia il centrocampo che l’attacco, dove il mister ancora non ha le idee chiare. Molto spesso, infatti, vediamo nell’undici iniziale interpreti diversi. Ormai abbiamo capito che Mauri non è il regista che ci serviva, e sono d’accordo con te sulla possibilità di vederlo interno destro. Come regista speriamo in Dioussé, altrimenti sarebbe da provare Buchel, che ancora stenta a fornire prestazioni come quelle dello scorso anno. Provare poi Pucciarelli e Saponara dietro Gilardino unica punta? Poi Saponara ancora non ha fornito prestazioni di livello, ma è anche vero che spesso è costretto a venirsi a prendere la palla almeno dieci metri più indietro della sua area di competenza, proprio perchè manca il centrocampo. Un saluto.

  2. quando leggo le tue risposte mi trova molto d’accordo su quello che scrivi e vedo che cerchi di essere critico ma con serietà e onestà in quello che dici, ti faccio i complimenti per questo, anche perchè pure io cerco di fare di conseguenza, non sempre ci si riesce, però non mi piace chi scrive per partito preso o che critica forzatamente senza un motivo di riflessione, qualcuno lo fa e si OSTINA a ripetersi continuamente. Detto questo, ho avuto modo di sentire le parole di Bellusci, direi che dobbiamo prendere spunto da quello che ha sottolineato più volte, sia noi tifosi, i giornalisti, giocatori, mister e tutto l’ambiente, mi sembra davvero una carica che può servire per tutti, per questo lo definerei un leader in campo e fuori, quindi affronterei le prossime partite con questo spirito e sono sicuro che prima o poi ci si sblocca, sia nei goal che nei risultati, chiaramente soffendo fino da ultimo, come dice giustamente Spalletti, perchè è la filosofia dell’Empoli prima del periodo trascorso, cerchiamo quindi per una volta di essere uniti e non criticare tanto per rompere solo le scatole a chi lavora.

  3. Ciao Alessandro, pensi veramente che Mauri possa ricoprire il ruolo di interno destro a centrocampo? io lo spero ma mi sembra un pò leggerino, ci vedrei meglio un giocatore più fisico.
    Credo che in quel ruolo ci sia un punto debole, sia krunic che tello non sono negli schemi di gioco. A gennaio potremmo prendere un giocatore adatto per ricoprire il ruolo di interno destro si potrebbe migliorare così in attacco. Ci vorrebbe uno alla Vesino! a trovarlo! te che ne pensi?

    • Se Dioussè offrisse garanzie in regia quello dell’interno destro rimarrebbe il solo ruolo da sistemare. Josè Mauri potrebbe farlo tranquillamente anche se, come dici tu, sarebbe leggerino. Per trovare qualcuno di fisico in questa rosa e per quel ruolo dovremmo andare sempre su Krunic che fino ad ora non ha convinto fino in fondo nel ruolo di interno. Alla fine verrà trovata la giusta quadratura.

  4. Domanda secca Alessandro: “Visto che a destra(per ora naturalmente)non hanno convinto ne Krunic e ne Tello come vedresti la linea di centrocampo con Croce a destra e Dimarco a sinistra(visto la sua attitudine e bravura dal centrocampo in su)?

    • Potrebbe essere una soluzione, un’alternativa. L’esuberanza e l’esplosività del ragazzo andrebbero sfruttate. Senza però fare delle forzature o alterare equilibri tattici che solo l’allenatore può valutare. Vista da fuori è una possibilità accattivante.

  5. Partendo dal presupposto,che molti riterranno opinabile,che,soprattutto a centrocampo(con Caprari e Verre) il Pescara ci sia superiore e che per la prima volta nell’arco di 3,4 anni l’empoli si trova ad avere un reparto dal tasso tecnico abbastanza basso,personalmente credo che la trama di passaggi a centrocampo non debba essere cercata per forza,soprattutto contro la diretta concorrente per la salvezza.
    In quasi tutte le partite ho visto la squadra cercare di giocare come ha sempre fatto in passato,ma fin dall’inizio sono sempre stato convinto che questa via non era più percorribile.
    Tralasciando i meriti/demeriti del nostro mercato e dovendo pertanto capitalizzare le risorse di cui disponiamo, la chiave tattica non può essere più in prevalenza possesso passa e scambio fitto di passaggi.
    Non esiste più movimento senza palla,pochi inserimenti a centrocampo con giocatori sulla fascia molto bloccati(e difatti con la Roma nel secondo tempo ho visto molti tentativi per vie centrali).Certo ciò può essere dovuto anche dal fatto che il gioco si concentra o cerca di concentrarsi su Saponara ma sul lancio del difensore o sulla ripartenza del terzino i centrocampisti,soprattutto sulle fascie devono correrre in avanti con la testa rivolta all’indietro chiedere il lancio con gli occhi e mettere in inferiorità numerica gli avversari.
    Oltre a ciò la mancanza dell’utilizzo di blocchi in fase offensiva nei calci d’angolo è sintomatica di una mancanza ,non so se voluta ma forse lo è, di cura nei confronti dell’aspetto tattico,caratteristica invece preminente nell’Empoli degli anni scorsi.
    Questo fenomeno viene carpito anche dai più carneadi del calcio,tra i quali mi annovero,ma postulato questo, si deve adottare le dovute contromisure.E difatti posso dire che contro la Roma già alcune di queste si sono intuite:
    1)Pasqual sulla fascia cercato da Croce in fase offensiva come uomo – cross.Tra l’altro ,affrancato da obblighi di marcatura impossibili(come su Cuadrado,ma anche in parte su Lazovic del Genoa che spesso lo lasciava sul posto),ma supportato in fase difensiva dai compagni può essere un elemento in più che può contribuire allo sviluppo del gioco offensivo.Il sostegno dei compagni a livello difensivo è un elemento che può infondergli più fiducia nell’impostazione della fase offensiva che sicuramente può alimentarsi con le sue ripartenze e cross.
    2)Croce.UNICO GIOCATORE ad oggi in casacca azzurra in grado di saltare l’uomo.Imprescindibile come gli occhiali scuri per scrutare il sole.Ma si torna lì,fiducia e supporto della squadra devono sempre sussisterlo altrimenti continua a predicare nel deserto.Chiaro che se salta il terzino sulla linea di fondo campo non può che crossare in mezzo,per cui i compagni del reparto offensivo si presuppone stazionino dove invece non si trovano mai…
    3)E qui verrò subissato di critiche.ALBERTO GILARDINO DEVE PARTIRE TITOLARE.Regge i contrasti contro i difensori,ormai sempre più,muscolari,sa colpire di testa ed ha una buona forma fisica.Se ad oggi ha stentato è solo in minima parte colpa sua.Io quando vedo lui,sarà complice il numero che veste,mi ricorda Max i primi tempi quando giocava davanti spalle alla porta e faceva ripartire i compagni.Se riesce a fare questo avremo completato la ricerca del vero attaccante che ormai ci tormenta da anni.Inoltre son sicuro che anche Levan da questo punto di vista può dire la sua.
    Riassumendo tutto, io credo che solo con la consapevolezza dei nostri mezzi,in entrambe le sue valenze,positiva e negativa, ce la possiamo giocare.

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