Quella che inizierà il prossimo agosto sarà la quattordicesima stagione in serie A per la squadra azzurra, un traguardo che sicuramente fino ad alcuni anni fa sarebbe stato impensabile. E l’Empoli, nella classifica delle partecipazioni al massimo campionato diventa l’unica squadra a quota 14, staccando Alessandria, Cesena, Como, Modena, Novara e Perugia che fino allo scorso anno condividevano con noi le tredici partecipazioni. Nel mirino Ascoli, Lecce e Padova che hanno 16 partecipazioni al massimo campionato. Guardando questa particolare statistica viene davvero da sorridere e da essere orgogliosi delle nostra situazione, basti pensare che dietro all’Empoli ci sono realtà come Foggia, Avellino, Siena, Pescara, Pisa ed anche il sorprendente Sassuolo che – destinato forse a restare a lungo in A – ad oggi ha nove partecipazioni.

Quattordici volte in centouno anni di storia, per una squadra che è l’espressione di una piccola cittadina, sono davvero un ottimo risultato. Tutto è cominciato nell’estate del 1986 quando a sorpresa, attraverso la televisione e non il campo, l’Empoli si trovò a scalare di una posizione la classifica di serie B per il declassamento del Vicenza. Una festa incredibile che non tolse niente ad una soddisfazione arrivata sul rettangolo verde. Festa che poi si consumò dieci mesi più tardi con la clamorosa e storica salvezza arrivata sul campo di Como. Non andò purtroppo bene l’anno seguente, in una A che si stava trasformando e che vedeva soltanto due squadre andare giù. Quello che la sorte ci dette, la sorte ci tolse. Gli azzurri avevano sul groppone cinque punti di penalizzazione, con quelli sarebbe stata ancora ampiamente salvezza. Si dovette aspettare dieci anni per rivedere la squadra in A, che nel frattempo aveva rivissuto stagione in C1 con un playout vinto per non andare in C2. Nel 1997 la banda di Spalletti però si riaffacciò nel calcio dei grandi e riuscì a cogliere una meritata salvezza. Anche a questo giro fu il secondo anno quello nefasto. Nel campionato 1998-99, nonostante una discreta partenza, gli azzurri sprofondarono in fondo alla classifica chiudendo ultimi a tredici punti di distacco dai penultimi.

Sembrava una nuova fine, un nuovo inferno. Bastarono invece tre campionati di B per rifesteggiare una promozione che arrivò con la guida di Silvio Baldini nel 2002 sul campo di Ancona. Fu ancora un ciclo di due anni, salvi alla prima stagione, retrocessi alla seconda anche se la lotta salvezza si spinse fino alla fine del campionato, con un calendario avverso che all’ultima giornata ci mise di fronte (un film che avremmo poi rivisto) l’Inter a caccia di punti di per entrare in Champions. Però quel che di nuovo era alle porte, fu il fatto di dover attendere un solo anno in purgatorio per poter risalire immediatamente con Mario Somma. E l’Empoli in quel nuovo ciclo di campionati di A, andò letteralmente a scrivere la storia. In primis perché le stagioni consecutive nel massimo torneo furono tre, ed in secondo luogo (non certo meno importante) perché nella seconda di quelle tre stagioni fu raggiunto quello che ancora oggi è il miglior risultato sportivo di sempre. Infatti, dopo la bella salvezza del campionato 2005-2006 (la classifica ufficiale ci vede ottavi per via delle penalizzazioni inerenti calciopoli), arrivò nell’estate del 2007 un settimo posto che volle dire qualificazione in Europa. Purtroppo il 2007-2008 fu tremendo con la Uefa gettata al vento al primo turno ed una retrocessione amara con una delle squadre più forti di sempre.

Ancora sei anni di B, e poi con Maurizio Sarri alla guida fu nuovamente serie A dopo un 2-0 al Pescara. Ormai l’Empoli era cresciuto e poteva guardare più a lungo raggio ed infatti anche stavolta fu un ciclo di tre stagioni in serie A, con tanto amaro in bocca perché la sensazione che si potesse scrivere un nuovo record era viva e fu spenta nella notte di Palermo. Le prime due però furono due grandi annate in una A che vedeva sempre più il gap tra top club e le altre. Prima un quindicesimo posto con Maurizio Sarri, poi un decimo posto con Marco Giampaolo. Come detto poi sarà Giovanni Martusciello a scrivere negativamente il suo nome con la clamorosa retrocessione del 2017. L’Empoli fu però bravo a riorganizzarsi subito e trovare in una sola stagione la massima categoria con stavolta un record non positivo, infatti l’Empoli al primo anno in A aveva sempre centrato la salvezza, non andò invece in questa maniera nel campionato 2018-19 che ci vide giù tra gli applausi dei 70mila di San Siro dopo un solo anno.

2021-22 Ci risiamo con la voglia e la speranza di provare a restare.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

15 Commenti

  1. Articolo interessante che tocca i tema caldo che vado dicendo da tempo: il Palmares che ormai sta diventando una cosa “seria” per gli Azzurri.

    Di fatto, negli ultimi 35 anni, lo siamo già ma andrebbe validato anche coi numeri: l’obiettivo sono le 18 A del Livorno da raggiungere e superare per diventare a tutti gli effetti il secondo club calcistico toscano dopo la Fiorentina

  2. Come si dice mi sa che è rimasto qualcosa nella penna o in questo caso nella tastiera
    L’Empoli e l’unica squadra a quota 14 che stacca ecc ecc
    Immagino si intendesse l’unica città non capoluogo di regione considerato gli altri nomi in lista

    • Che vuoi dire? Credo sia chiaro ciò che è scritto. L’Empoli è l’unica squadra a quota 14 partecipazioni. Poi non vi è nessuno a 15 e si va alle 16 delle citate altre squadre

  3. Posizione assoluta Empoli 29esima.
    Empoli prima fra i comuni non capoluogo, escludendo il Chievo che è una frazione di Verona.

    • La serie B è un lusso per l’Empoli… oltreché un campionato molto bello e oramai divertentissimo per gli Azzurri che li vede spesso trionfatori.

      A me la serie B va benissimo. La serie A è il paradiso cui va bene affacciarsi ogni tanto (speriamo stavolta di rimanerci un po’ più a lungo).
      Il vero spauracchio da evitare è la C

  4. Come riportato da altre parti, l’Empoli è entrata in quel ristretto cerchio di squadre che hanno n.3 squadre in A: serie A maschile e femminile, Primavera 1 (A)
    Mi sembra una cosa eccezionale, un grande orgoglio per i tifosi, e un lavoro stupendo della società.

  5. Io invece lo vedo come un limite della nostra città.
    Praticamente in A (la vera A) c’è solo il calcio.
    Il bello di altre realtà è vedere in A anche squadre di Basket, Pallavolo, Rugby, Calcetto, ecc…
    Da noi solo il Calcio.
    Certo, poi basta vedere gli impianti sportivi che abbiamo e capisci il perchè….

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