Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”

VERONA-EMPOLI (2-1): per questo interessante scontro tra due delle compagini rivelazioni, finora, del campionato di Serie A 2021/22, che si gioca in un inusuale orario e in un altrettanto inusuale giorno (alle ore 18,30 di lunedì 22 novembre 2021), per la tredicesima giornata, è discreta l’affluenza allo stadio “Marcantonio Bentegodi” di Verona, con un numero di spettatori ufficiale (4.509 paganti + 9.288 abbonati) di 13.797 unità, se si considera quanto sopra e il cattivo tempo con una pioggerella fine ma fastidiosa. Lo stadio dunque presenta un buon colpo d’occhio, con ben circa 80 empolesi al seguito, davvero un buon numero. Il loro tifo risulterà di buon livello e si faranno sentire in uno stadio dispersivo come quello veronese. Seppure con qualche pausa, soprattutto sull’1-0, saranno capaci di sostenere costantemente la squadra azzurra. Esposti alla ringhiera tutti gli striscioni e le pezze degli Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso”. Davvero encomiabili i ragazzi che sono saliti sino a Verona, in un giorno lavorativo, per una trasferta non delle più lontane ma neanche vicinissima. La Curva Sud veronese è abbastanza gremita e offre una prova di tifo vocale degna della sua fama e del suo blasone Ultras, seppur con qualche pausa dopo il goal del momentaneo 1-1 dell’Empoli firmato Romagnoli. Potenti i loro cori, con diversi bandieroni ad offrire un buon colore, alcuni davvero da brividi come il famoso “Non vi lasceremo mai SOLI, insieme a voi sarem Hellas Hellas”, che riesce a trascinare tutta la Curva ed anche qualcosa di più. Le due tifoserie quindi offrono tutt’e due una prova gagliarda, coi veronesi che esplodono letteralmente al goal al 91esimo del loro giocatore di colore Tameze, il cui tiro, viene sporcato da un difensore dell’Empoli, che mette fuori causa il portiere empolese Vicario.

Un vero peccato per l’Empoli che fin lì si era comportato più che bene. Le due tifoserie sembrano ignorarsi. Non sono certo idilliaci i rapporti tra empolesi e veronesi, anche perché gli scaligeri sono gemellati con i tifosi della Fiorentina, acerrimi rivali degli empolesi. Negli ultimi anni si sono sfiorati più volte dei tafferugli, ma va però detto che negli anni 80, per esempio, esisteva un certo feeling, nonostante la matrice politica agli antipodi, cioè rossa per gli empolesi e nera per i veronesi, e anche negli anni meno remoti spesso ci sono stati dei contatti, con ragazzi di Empoli che, attirati dalla fama, dalla nomea che si erano fatti gli Ultras dell’Hellas, spesso salivano a Verona per vedere coi loro occhi come facevano il tifo. Questo soprattutto da parte di ragazzi delle “Brigate Empoli”, gruppo empolese nato nel 1992 e discioltosi nel 2004, che già dal nome prendevano ispirazione dalle mitiche “Brigate Gialloblù” veronesi, gruppo che ha passato seri guai con la giustizia, accusato di associazione a delinquere e, proprio per i guai passati, costretto a sciogliersi nel 1991. Le “Brigate” di Empoli hanno preso ispirazione dai veronesi anche nei cori, che ancora tutt’oggi vengono eseguiti e cantati dagli Ultras empolesi. L’inasprirsi dei rapporti coi fiorentini, un tempo gemellati con gli empolesi, almeno fino alla metà degli anni 90, hanno allontanato anche i rapporti, che, bene o male, esistevano tra scaligeri e toscani. Una volta, in un ChievoVerona-Empoli della seconda metà degli anni 90, un gruppetto di veronesi, in nome della loro rivalità coi cugini clivensi, fece visita ufficialmente agli empolesi in trasferta al “Bentegodi”.

Uno sguardo altrove: discreta la presenza spezzina, che si fa notare e sentire per ATALANTA-SPEZIA di sabato 20 novembre ’21, h. 15. Gli atalantini sembrano aver ritrovato entusiasmo e il ruggito dei tempi migliori, con, a centro curva, lo striscione “Ciao Ivan uno di noi”, probabilmente riferito a un conosciuto esponente della curva scomparso. C’era inoltre appesa al plexiglass che divide la Curva dal campo la pezza della Dea, simbolo dell’atalanta, oltre ad una bella bandiera atalantina con la scritta “Atalanta Bergamo”. Gli juventini a Roma per LAZIO-JUVENTUS sono diverse migliaia (circa 52mila gli spettatori totali), prendono tutto il settore ospiti e quasi tutta la Curva Sud, quella per intenderci occupata abitualmente dagli Ultras della Roma. Si fanno sentire a volte anche più dei locali ed espongono il significativo striscione “Gabbo vive”, a ricordo dello sfortunato tifoso laziale Gabriele Sandri, freddato da un colpo di pistola dell’agente Spaccarotella nell’Area di Servizio di Badia la Pino (AR) mentre dormiva, dove vi era stata una scaramuccia tra laziali e juventini, l’11 novembre 2007. La Curva Nord laziale dedica una bella coreografia a Ciro Immobile, in lacrime ed in borghese perché infortunato, che con 160 gol ha superato, il 4 novembre scorso a Marsiglia, il leggendario Silvio Piola nella classifica dei gol con la casacca biancoceleste (Piola detiene il record storico di gol in Serie A, 290). La coreografia consiste in un dipinto gigante del volto di Immobile, molto ben fatto, con ai piedi lo striscione “Benvenuto nella storia”. Inoltre il “Commandos Monteverde Lazio” festeggia con un’altra coreografia il cinquantesimo compleanno, con gli striscioni “1971” e “2021” ai lati della scritta, sigla del gruppo, “C.M.L.”, un sole rappresentato da cartoncini gialli, ed ai piedi lo striscione “Noi siamo il sole che non tramonta mai”.

32.567 spettatori ufficiali gremiscono il “Franchi” per FIORENTINA-MILAN (sabato scorso h. 20,45); piuttosto piena la Curva Fiesole, accende torce all’ingresso in campo delle due squadre; senz’altro una buona prova dei fiorentini, che lasciano cantare poco i milanisti, che prendono tutt’e due gli spicchi del settore ospiti e un pezzetto di Curva Ferrovia delimitato dagli steward, ma incidono poco. Sul 4-2 nel finale (4-3 il risultato) un “Chi non salta è rossonero” eseguito da buona parte dello stadio. Tutto sommato in buon numero, considerato soprattutto l’ultimo posto in classifica, i cagliaritani a Reggio Emilia per SASSUOLO-CAGLIARI, dove molti stanno in piedi, rappresentati dalla pezza degli “Sconvolts Cagliari” da trasferta, tenuta a mano. Gli Ultras del Sassuolo saranno 30/40, fanno quadrato dietro una pezza tenuta a mano con una scritta in latino.

Numerosi i veneziani a Bologna per BOLOGNA-VENEZIA: sono autori di una bella prova e allestiscono una coreografia con bandierine a strisce arancio e verdi, con in basso lo striscione “Siamo l’Armata Arancioverde” su due pezzi. I bolognesi vedono il ritorno praticamente di tutti i gruppi e non sono da meno dei veneziani, calando il bandierone copricurva con la scritta in alto “Bolognesi siamo noi”, ed in basso il rilievo panoramico dei monumenti della città felsinea, ai piedi i bandieroni a sventolare, per un risultato davvero eccellente. Buona la loro prova di tifo. In SALERNITANA-SAMPDORIA consueto bel tifo della Sud, con i bandieroni a sventolare incessantemente, ma non basta, la Sampdoria, seguita da alcune decine di tifosi, si impone 2-0.

Tanti i napoletani sparsi per tutto il “Meazza-San Siro” nel big-match della 13esima giornata INTER-NAPOLI, presenti ovviamente anche nel settore ospiti dove sono esposti striscioni dei clubs. Vietata infatti la vendita dei tagliandi ai residenti in Campania, quindi niente Ultras. Gli interisti sventolano i numerosi bandieroni dei gruppi Ultras, ma si sentono a sprazzi. 14.667 gli spettatori ufficiali di GENOA-ROMA, coi genoani, seppur disturbati da una pioggia fastidiosa, che sembrano almeno all’inizio aver ritrovato la verve dei giorni migliori, salvo poi, specie nel finale, essere zittiti, dopo l’uno/due del giocatore ghanese lanciato nel finale da Mourinho, Afena-Gyan Felix, dai 1.500 circa tifosi giallorossi, che sono autori di una prova maiuscola anche in generale. Pochi gli udinesi presenti al “Comunale-Grande Torino” per TORINO-UDINESE, poche decine, mentre i granata sono disorganizzati e non riempiono la Curva “Maratona”, anche se si fanno sentire.

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