Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Pubblico delle grandi occasioni al “Carlo Castellani” per questo interessante incontro della 27esima giornata, ottava di ritorno, che si gioca alle h.18,05 di sabato 26 febbraio 2022, valevole per il campionato di Serie A 2021/22, in condizioni meteo piuttosto fredde. La gara inizia con 5 minuti di ritardo per una iniziativa dei vertici del calcio italiano, riguardante tutte le partite del weekend di tutti i campionati italiani, professionistici e non, per dare un forte segnale di disprezzo all’assurda guerra che si sta svolgendo in Ucraina. Stadio pressoché esaurito al 75%, percentuale di riempimento ammessa negli stadi italiani in questo fine settimana, con il dato ufficiale degli spettatori di 11.890 unità, anche se a occhio sembrerebbero di più, con spazi vuoti solo in Maratona Inferiore e in Tribuna Superiore Coperta, e qualcosa qua e là nelle Tribune Laterali Scoperte. Con questa percentuale di riempimento tornano finalmente i gruppi Ultras della Maratona, cioè i “Desperados”, il principale, e gli altri gruppi minori. Il loro tifo risulterà uno dei migliori espresso nelle uscite casalinghe quest’anno, davvero di buona fattura, con il continuo sventolio di bandiere, sciarpate, e tanti cori ben coordinati dai capiultrà, che si dannano l’anima per far cantare il popolo biancazzurro, che esplode al gol dell’1-1 di Zurkowski al 40° (poi ci saranno i due gol del forte juventino, ex viola, Dusan Vlahovic) e al gol del 2-3 di La Mantia al 76°, che fa alzare ulteriormente i decibel in Maratona.

Dal gol di La Mantia fino praticamente alla fine della gara si sentono in pratica solo gli Ultras biancazzurri che prima avevano accusato qualche pausa ogni tanto. La Mantia segna il gol che illude il pubblico di parte empolese, poi ne sbaglia uno che fa strozzare l’urlo del gol in gola, proprio nel momento di maggiore sostegno. Il resto dello stadio, Maratona esclusa quindi, è quasi tutto occupato dai tifosi juventini e in Curva Sud, ovviamente esaurita, sono potenzialmente tutti Ultras, anche se il nucleo centrale degli Ultras sarà composto, a occhio e croce, da 200-250 unità, riconoscibili da alcune pezze, che riconducono ai “Drughi” (“Secondo anello”) e ai “Viking”(un tricolore con scritto “Milano Bianconera”), prendendo per lo più il terzo spicchio partendo dalla Maratona, e un pezzo del quarto, dove fa mostra di sé per tutta la durata della gara lo striscione “Massimo vive”. Nei primi minuti accendono una torcia per rendere leggibile al buio lo striscione “Diffidati liberi”, poi ne espongono un altro praticamente illeggibile. Sono più “vivi” di quanto non ti aspetteresti, anche se con tante pause. Si scatenano in circa 15-20 minuti del secondo tempo, dove tengono su due cori per molti minuti, su di uno, un pezzo da discoteca, salta all’unisono tutta la curva, sull’altro, classico coro loro da stadio, si alzano e si abbassano a tempo i due gruppi di Ultras al terzo e al quarto spicchio di Curva, l’uno dopo l’altro, tutt’e due quando si alzano con le sciarpe ben tese, creando dal nulla una coreografia.

La loro prova del tifo è migliore delle ultime trasferte bianconere e sarebbe buona se si eccettuano le pause di troppo, insite, si può dire, nella tifoseria juventina. La Curva Sud esplode in un fragoroso boato al gol di Vlahovic dell’1-3 al 66°. Possiamo dire che la Curva “Scirea” si sta svegliando dal torpore, alla luce anche della buona prova espressa nel derby col Torino la settimana precedente. Molti i cori offensivi e di sfottò che si scambiano le due tifoserie, per una rivalità oramai radicata. Gli juventini iniziano con cori di scherno come “Empoli, Empoli vaffanc…” e “Empolese pezzo di m….”, la Maratona Inferiore risponde con “Come Firenze, voi siete come Firenze”, “Juventino fiorentino, juventino fiorentino” e altri ancora. In tutti questi anni che l’Empoli ha trascorso in Serie A, ci sono stati alcuni tafferugli con la tifoseria bianconera. In particolare vi furono scontri, anche piuttosto pesanti, il 17 gennaio 1999, ad un Area di Servizio in località Arino, in Veneto, tra gli occupanti il pullman dei “Desperados”, che tornava da Udine, dove l’Empoli aveva portato via uno 0-0, e quelli del pullman dei “Fighters Asti”, che tornavano da Venezia, dove la Juve aveva impattato 1-1. Gli empolesi, molti sorpresi nel sonno, soccomberono all’inizio, poi riuscirono a serrare le file e limitare un po’ i danni azionando un estintore. Gli scontri ebbero anche degli strascichi giudiziari, venne scomodato dagli empolesi un avvocato di grido, che riuscì a dimostrare che gli empolesi furono aggrediti dagli juventini.

Uno sguardo altrove: buona presenza degli udinesi al “Meazza-San Siro” per MILAN-UDINESE, ma si dura fatica a sentirli, mentre gli Ultras rossoneri sono autori della consueta prova più che buona, condita da tanti cori e bandieroni. Riempiono praticamente tutto il settore ospiti, superiore e inferiore, gli interisti a Genova per GENOA-INTER, una prova notevole per presenza, considerando soprattutto che si gioca di venerdì sera alle h.21,05, per coralità e sventolio dei bandieroni. Lasciano in transenna, praticamente per tutta la durata della gara, lo striscione “Mister Inzaghi insieme fino alla vittoria”. I genoani sono autori di una buona prova, con cori a ripetere e sventolio di bandieroni nella zona centrale. Buona presenza anche dei bolognesi a Salerno per SALERNITANA-BOLOGNA, in cui sono autori di un buon tifo, con le pezze dei gruppi tenute a mano e bandieroni sventolati. Consueto spettacolo quello del tifo salernitano, che sostiene bene i granata al piano inferiore della Sud, con lo sventolio di tanti bandieroni.

Occupano quasi tutta la Curva Nord i tifosi viola al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia per SASSUOLO-FIORENTINA, regalando un buonissimo colpo d’occhio, di sabato sera alle h.20,50 poi, con in prima fila decine di bandieroni sventolati continuamente e un tifo ben coordinato con poche pause: davvero una bella prova. Ma esultano alla fine gli Ultras sassolesi, che sono più del solito, dietro alle consuete pezze e ad altre nuove come “I love Sassuolo” ed “Assenti Presenti”. Buona presenza quella dei cagliaritani al “Grande Torino” per TORINO-CAGLIARI, ma si sentono poco, tra l’altro non sembrano presenti gli “Sconvolts Cagliari”, ma alla fine fanno festa. Più piena del solito la Curva “Maratona” del Torino, autrice di un buon tifo e di una bella sciarpata. Veneziani in discreto numero a Verona per VERONA-VENEZIA, anche se, per la verità, ci si aspettava, vista la vicinanza tra le due città, che riempissero tutto il settore ospiti. Comunque il loro tifo è piuttosto buono e si fanno sentire, così come di consueto è buono quello dei veronesi, che trascinano la squadra sognando l’Europa. Circa 1.000 su 8.134 spettatori ufficiali totali i romanisti a La Spezia per SPEZIA-ROMA, accendendo almeno due fumogeni all’entrata e esibendo i loro vessilli, esplodono dopo il rigore di Abraham al 99° che vuol dire vittoria, dopo aver fatto un buon tifo. Buono come ormai di consuetudine l’incitamento degli Ultras spezzini, soprattutto quelli della Curva “Ferrovia”, mentre in Curva Nord, dove si soffre la vicinanza dei romanisti, viene esposto il nuovo striscione “Spezia 1906”.

In buon numero, trattandosi del Sunday-night, i napoletani allo stadio “Olimpico” per LAZIO-NAPOLI, che si sentono poco ma fanno una gran festa all’ultimo secondo dopo il gol di Fabian Ruiz che vale il primato in coabitazione col Milan. Buono l’incitamento dei laziali, con la voce e coi bandieroni sventolati continuamente, in uno stadio con qualche vuoto di troppo. Tante bandiere dell’Ucraina e scritte “No war” esposte contro la guerra provocata dai russi, che sta sconvolgendo il popolo ucraino, per ATALANTA-SAMPDORIA, con bandiere e striscioni anche in onore del forte ucraino dell’Atalanta Ruslan Malinovskyi, che però non è della partita per un risentimento muscolare durante il riscaldamento. In Curva Sud ricompaiono i “Forever Atalanta” con tanto di striscione e di coreografia con carta argentata e la scritta “A tutti i volontari, medici e infermieri per il vostro impegno e la vostra passione”, riferito a un’altra tragedia, quella della pandemia, che ha colpito particolarmente la città di Bergamo. Bello davvero in questo lunedì sera il tifo degli atalantini, con pochissime pause. Presenti in buon numero, ma non si sentono praticamente mai, i sampdoriani, pesantemente sconfitti.

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