Una nuova rubirica a cura di Claudio “Freccia”

EMPOLI-SAMPDORIA:

Per questa interessante sfida di domenica 19 settembre 2021 alle 12,30, l’affluenza del pubblico non è certo delle più numerose, risentendo delle condizioni del tempo, che in mattinata ad Empoli non sono certo buone, anche se il numero ufficiale degli spettatori paganti, di 3.064 unità, è superiore al dato di Empoli-Venezia, anche al netto del numero dei tifosi ospiti. Molto probabilmente un numero consistente di tifosi azzurri che avevano sottoscritto il miniabbonamento per le gare con Venezia, Sampdoria e Bologna, è rimasto a casa per il maltempo. Da Genova i tifosi doriani arrivano nella non lontana Empoli in buon numero. Ad occhio e croce sono poco meno di 300, sistemati la stragrande maggioranza nello spicchio di curva più lontano dalla Maratona, mentre una parte comunque consistente si accomoda nello spicchio di curva accanto, il penultimo per intenderci. Una consistente parte dei tifosi sampdoriani partecipa al tifo, trascinata dalla rappresentanza Ultras, che si aggira attorno alle 80/100 unità.

Il loro tifo è buono e costante per quasi tutta la durata dell’incontro: complimenti a loro che hanno affrontato la trasferta in buon numero, con la Sampdoria avente appena due punti (anche si era appena alla quarta giornata il morale dell’ambiente vuol dire tanto). Non perdono l’occasione, nonostante il maturarsi della vittoria, per mandare a quel paese il loro presidente Massimo Ferrero, che prima del match aveva peraltro stazionato sotto il settore ospiti, e anche e soprattutto per infamare i padroni di casa empolesi, soprattutto la parte di tifosi locali che rimane in piedi cercando di organizzare una parvenza di tifo in stile ultras, in mancanza, ancora una volta, dei Gruppi Ultras ufficiali della “Maratona inferiore”. Il loro numero e il loro apporto risulterà inferiore alla precedente gara col Venezia. I cori risultano più sporadici e la quantità di volenterosi è calcolabile sui 35/40, che nei tratti di tempo in cui piove forte sul “Carlo Castellani” si riduce drasticamente.

Va detto che alle offese dei tifosi blucerchiati il gruppetto risponde soltanto con fischi, ululati e versi poco amichevoli, ma non con cori offensivi, così come al contrario era accaduto nella precedente partita col Venezia, segno evidente che la rivalità coi lagunari è sicuramente più sentita e sanguigna. Coi liguri ricordiamo che ai tempi della prima Serie A dell’Empoli (1986/87, 1987/88), c’era una sorta di amicizia, ed anche più tardi non c’è mai stata un forte accanimento, o perlomeno nulla che potesse sfociare in scontri, come invece accaduto coi veneziani, rivali sia a livello sportivo (chi non ricorda lo 0-2 alla fine del primo tempo, trasformatosi in 3-2 per il Venezia a fine gara, nel 1997/98, ripetizione di una gara rinviata per la nebbia?), che soprattutto a livello di prettamente ultras. Anche se va detto che il nucleo ultras doriano domenica scorsa non le ha mandate certo a dire, a Empoli si ricordano con simpatia gli applausi della Gradinata accanto al settore ospiti, e di buona parte del “Ferraris”, in occasione dell’incontro Sampdoria-Empoli (1-2) del 12 maggio 2019, importante per le speranze di salvezza degli azzurri, anche se poi arrivò lo stesso la retrocessione in Serie B nella sfortunata e decisiva sfida con l’Inter a Milano, persa 2-1, all’ultima giornata di campionato, complici le numerose occasioni fallite dagli avanti biancazzurri nel finale (dopo che avevano acciuffato il pari) e il “biscotto” in Fiorentina-Genoa 0-0, che valse la salvezza alle due compagini, che “scommisero” nella sconfitta dell’Empoli a Milano, badando bene a non farsi male, e che non fece altro che alimentare ulteriormente l’odio verso la Fiorentina.

Uno sguardo altrove: nell’anticipo del venerdì della quarta giornata di campionato, 17 settembre 2021, SASSUOLO-TORINO, i granata sono piuttosto numerosi ma abbozzano un po’ di tifo solo dopo la rete del torinista Pjaca all’83’, che ha il potere di svegliarli, mentre i padroni di casa si sistemano nella parte inferiore della Curva Sud in due gruppi, di cui uno compatto, prettamente Ultras, circa una sessantina quasi tutti a torso nudo, rappresentati da una bandiera tricolore con la scritta “Sassuolo” e una pezza con una frase in latino. L’altro gruppo, staccato di qualche metro, meno compatto, rappresenta i clubs, soprattutto il “Sasòl”. Alle 15 del sabato si gioca

GENOA-FIORENTINA: i fiorentini sono 250-300 ma non sembrano molti gli Ultras, mentre i genoani se ne stanno in silenzio per quasi tutto il tempo, complice anche la prestazione deficitaria della loro squadra. Nel roboante 6-1 di

INTER-BOLOGNA, interisti che fanno la loro parte al loro posto: la Curva Nord risulta piuttosto piena ed addobbata di striscioni. Pochi i bolognesi, appena qualche decina, non sembrano Ultras.

SALERNITANA-ATALANTA vede finalmente il ritorno del tifo salernitano, dall’alto potenziale Ultras, in grande stile: sventolìo continuo di bandieroni, tifo vocale discreto e ambiente ostile. La Salernitana, sospinta dai suoi Ultras, offre una prova gagliarda ma sfortunata. Deludono gli atalantini: 30-40, perlopiù dei clubs. Fanno fino infondo la loro parte gli spezzini a Venezia:

VENEZIA-SPEZIA termina 1-2 grazie anche al loro apporto, anche se i lagunari non stanno certo a guardare nella Curva Sud del “Penzo” rinnovata. Nel bellissimo

VERONA-ROMA, gli Ultras delle due sponde si danno un gran daffare per superarsi nei cori e nei decibel. Si presentano a ranghi completi le due curve, esprimendo un discreto potenziale, alla fine esultano i padroni di casa. I laziali, in

LAZIO-CAGLIARI, si presentano a ranghi completi, sia in Curva Nord, dove fanno bella mostra di sé lo striscione “Ultras Lazio” e i bandieroni sventolati in modo continuo, sia nei Distinti Sud. Buono anche l’apporto vocale. I sardi a sorpresa organizzano addirittura una coreografia ed appare anche il drappo degli “Sconvolts”, caratterizzato da una croce nel mezzo e negli spazi una “esse”, una “ci”, un “otto” e un “sette”, a formare le iniziali del gruppo e l’anno di nascita “1987”. Nel match-clou della giornata

JUVENTUS-MILAN, gli ospiti si presentano a ranghi compatti con in basso lo striscione “Curva Sud” e fanno un gran tifo di spessore; gli juventini, che come risaputo hanno ancora i gruppi ultras ufficialmente sciolti per ingerenze con la ‘Ndrangheta e gli striscioni diffidati, di tanto in tanto aumentano i decibel e si fanno sentire, anche se si sente la mancanza di una guida.Nel posticipo della quarta giornata

UDINESE-NAPOLI, l’affluenza allo stadio è ben superiore del consentito 50%. I napoletani occupano praticamente tutta la Curva Sud, gli Ultras sono rappresentati nello spicchio del settore ospiti dallo striscione “Curva A” e dalla pezza “Nel tuo ricordo Sergio vive”, in onore dello sfortunato ultrà partenopeo Sergio Ercolano, nell’anniversario della sua scomparsa, avvenuta al “Partenio” di Avellino il 20 settembre 2003. L’apporto è decisamente buono, l’entusiasmo alle stelle dopo questa vittoria che porta il Napoli a 12 punti a punteggio pieno. Non corre buon sangue con gli udinesi, che sono compatti, tifano da par suo ed offendono i napoletani coi soliti cori da discriminazione razziale.

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