SOCIETA’ – CRONISTORIA – LA PROPRIETA’
Nome: Palermo Football Club
Sito: https://www.palermofc.com
Il Palermo nasce il 1º novembre 1900 per volontà di una gruppo di inglesi in città per lavoro ed affari e soprattutto di Ignazio Majo Pagano, un giovane che aveva conosciuto il calcio in Inghilterra e che aveva deciso di importare questo nuovo sport nella natia Palermo. L’anno della sua nascita la squadra aveva il nome di Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, rinominato poi nel 1907 Palermo Foot-Ball Club.
Fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale il Palermo Foot-Ball Club partecipa a due competizioni calcistiche: la Whitaker Challenge Cup, fino al 1908, che si svolge a livelli regionale a livello regionale e che alla fine vince, e poi, dal 1909 al 1915 la Coppa Lipton, che vince regolarmente ogni anno aggiudicandosela definitivamente nel 1915. Dal 1915 al 1919 la squadra rimane ferma per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e la Società si scioglie. Si ricostituisce nel 1920 grazie ad un’altra Società locale, il Racing FBC, che cambia nome in Unione Sportiva Palermo e vince la Coppa Federale Siciliana. Nal 1921/22 partecipa al Campionato di Prima Divisione della Lega Sud. Nel 1922 si fonde con un’altra Società, la Unione Sportiva Leoni, nel 1923/24 con lo Sport Club Libertas Palermo. Nel 1924 cambia nome in Palermo Football Club rimanendo sempre in ambito Prima Divisione. Durante la Stagione 1926/27 la Società si ritira per fallimento ma grazie alla fusione con la Vigor, divenuta la maggiore Società calcistica della città, riesce a partecipare ai gironi sud della Seconda Divisione venendo ammesso alla nuova Prima Divisione nel 1928/29 e raggiungendo la Serie B al termine della Stagione 1929/30 e la Serie A nel 1931/32. Nel 1935, su imposizione del regime fascista che impone la lingua italiana in luogo di termini stranieri, diventa l’ Associazione Calcio Palermo. Retrocesso in B al termine dalla Stagione 1935/36 rimane nella Cadetteria fino al 1940 quando viene escluso dai Campionati italiani per insolvenza. Rimane la squadra riserve che partecipa al Campionato di Prima Divisione Siciliana e che si fonde con la Juventina Palermo, ora primo club cittadino, e partecipante al Campionato di Serie C. Dalla fusione nasce l’ Unione Sportiva Palermo-Juventina che nel 1941/42 vince il Campionato e sale in Serie B. Il Campionato viene sospeso nel 1942/43 e 1943/44 a causa dello sbarco degli americani nell’isola ma intanto nel 1944 si ricostituisce l’ Unione Sportiva Palermo che vince il Campionato Siciliano del 1944/45 partecipando nel 1945/46 al Campionato Serie A-B Centro Sud della Divisione Nazionale. Nel 1947/48 viene promossa in Serie A retrocedendo al termine della Stagione 1953/54. Dalla Stagione 1954/55 fino al termine della Stagione 1983/84 sarà una alternanza di retrocessioni in Serie B e ritorni in A: 7 Campionati nella massima Serie (1956/57 – 1959-60 – 1961/62 – 1962/63 – 1968/69 – 1969/70 – 1972/73) e le altre 22 Stagioni in Serie B, dove rimarrà ininterrottamente dal 1973/74 al 1983/84, stagione al termine della quale retrocederà in Serie C1, avendo nel frattempo cambiato nome nel 1968 in Società Sportiva Palermo Calcio. Riguadagnata la promozione in Serie B la stagione successiva, al termine della Stagione 1986/87 la Società Sportiva Palermo Calcio sarà esclusa dai campionati professionistici per inadempienze economiche. Si costituirà allora in Unione Sportiva Palermo nome con quale la squadra, su decreto straordinario del presidente della FIGC, sarà ammessa al Campionato di Serie C2 la Stagione successiva. Nel 1987/88 la squadra è promossa in Serie C1 dove rimarrà fino al termine della Stagione 1990/91 quando salirà in Serie B. Nel 1996/97 retrocede di nuovo in C1 e per poi tornare in B al termine della Stagione 2000/2001. Da lì si alterneranno Campionati di Serie A (l’ultimo disputato nella Stagione 2016/2017) e B Saranno anni nei quali il Palermo per tre volte partecipa a Competizioni europee: 3 partecipazioni in Coppa UEFA dal 2005/2006 al 2007/2008 e 2 ad Europa League nel 2010/2011 e 2011/2012. Nel 2019 il Palermo viene escluso dai Campionati professionistici a causa di inadempienze finanziarie. Ancora un cambio di nome: ora sarà il Palermo Società Sportiva Dilettantistica che viene ammesso al campionato di Serie D 2019/20. Subito promosso in Serie C nel 2020 assumerà la denominazione sociale attuale di Palermo Football Club e i tornerà in Serie B, dove si trova tuttora, al termine della Stagione 2021/2022.
La Stagione 2025/26 è la 46a partecipazione dell’ Palermo Footbal Club al Campionato di Serie B.
Dal luglio 2022 il Palermo diventa ufficialmente di proprietà del City Football Group, holding dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan (Emirati Arabi) che controlla, tra gli altri, anche il Manchester City.
COLORI SOCIALI – LO STEMMA – LA MASCOTTE
I primi colori sociali del Palermo Football Club, fondato nel 1900, erano il rosso e il blu, ispirati dalla bandiera britannica. Questo omaggio era dovuto all’influenza dei commercianti inglesi che introdussero il calcio a Palermo.
Furono cambiati in rosa-nero il 27 febbraio 1907. Pare che ciò fu dovuto ad una lettera con cui il palermitano Giuseppe Airoldi invitava l’amico Whitaker (imprenditore locale di liquori) a cambiare i colori sociali scegliendo il rosanero come metafora del dolce e dell’amaro a causa dei risultati alterni della squadra. A conferma di tale ipotesi pubblichiamo il testo integrale di quella lettera:
Caro Giosuè,
alcuni amici marinai mi hanno fatto osservare che i colori del Vostro Palermo sono sfruttati parecchio. Il Genova ha i Vostri, i nostri colori. Ieri, Michele Pojero era del parere di mister Blak e di Norman di cambiare il rosso e il blu in rosa e nero. Michele dice che i colori sono quelli dell’amaro e del dolce. I Vostri risultati sono alterni come un orologio svizzero. In avvenire, come raccontava Vincenzo Florio al circolo Sport Club di via Mariano Stabile, quando perdete potete bere sempre il suo amaro di colore nero, mentre il rosa potete assaporarlo nel liquore dolce. La mia salute non è più buona e i dolori della vecchiaia sono tanti, perciò affrettatevi a battere le prossime squadre.“
Da allora i colori sociali rosa-nero sono stati cambiati due volte nella storia ultracentenaria del Palermo. La prima, nel 1920, a seguito del primo scioglimento della Società e al subentro del Racing FBC che adottò i colori bianco-blu, abbandonati però l’anno seguente. La seconda nel 1937 quando furono adottati i colori giallo-rosso su imposizione del regime fascista, colori poi lasciati nel 1942.
Lo stemma del Palermo è storicamente rappresentato da un’aquila ad ali spiegate, spesso raffigurata su uno sfondo rosanero. Lo stemma è stato ridisegnato più volte nel corso degli anni mantenendo sempre però i suoi elementi costitutivi.
Nel 2004, in occasione del ritorno della squadra in Serie A, fu creata una mascotte di nome Kurò: un aquilotto di colore marrone che indossava una maglietta col numero “04”, anno del ritorno in Serie A. Dopo qualche anno però se ne sono perse le tracce.
LO STADIO –GLI STADI DEL PASSATO
Il nome dello Stadio dove il Palermo gioca le gare interne e’ Renzo Barbera.
Fino al 1913 si giocava in via Notarbartolo, ma si trattava di uno spazio più o meno attrezzato per le prime gare della neonata Società, senza tante pretese. Il primo vero e proprio stadio fu il ”Ranchibile”, nella parte nord della città, fu utilizzato dal 16 marzo 1914 fino al 3 gennaio 1932, quando venne disputata l’ultima gara ufficiale presso l’impianto. Il campo prendeva il nome dall’omonima villa sui quali terreni sorgeva. Adesso è occupata da edifici di edilizia residenziale. Dal 1932 i rosanero avranno una nuova casa: lo Stadio ”Littorio”, inaugurato il 24 gennaio di quell’anno, che altro non è che l’attuale Stadio ”Barbera” prima che negli anni diversi lavori ed interventi (soprattutto quelli per i Mondiali del 1990) ne cambiassero il volto, Lo stadio ”Littorio” era composto dai soli settori di tribuna coperta e gradinata, gli altri spettatori trovavano posto, in piedi, su un terreno degradante intorno al terreno di gioco. Il “Littorio” fu ribattezzato il 27 giugno 1937 per essere intitolato a Michele Marrone (1906-1937), ex calciatore del Palermo e ufficiale dei Bersaglieri, deceduto durante la guerra civile spagnola, e mantenne questa denominazione fino alla fine della seconda guerra mondiale. Agli inizi del secondo dopoguerra, l’impianto prese la denominazione di ”Stadio La Favorita” dal nome della tenuta di Ferdinando I di Borbone all’interno della quale sorge. Nel 1948 fu abolita la pista di atletica leggera e furono contemporaneamente costruite le due curve, il che aumentò notevolmente la capienza. Grandi lavori furono effettuati anche in occasione dei Mondiali 1990 fino a determinarne lo stato attuale. Il 18 settembre 2002, lo stadio fu stato intitolato a Renzo Barbera (1980-2002), deceduto nelle prime ore del 19 maggio dello stesso anno, Presidente del Palermo nel decennio 1970–1980.
Il terreno di gioco, in erba naturale, misura m 105 x 68.
Attualmente ha una capienza di 36.215 spettatori.













