allenamento 8 gennaio 2020

Anche il Capitano azzurro, Domenico Maietta, ha detto la sua sul momento della squadra attraverso le colonne del “Tirreno”.

Sicuramente c’e la mano di Mister Marino, che ha avuto un approccio importante. Con poche cose ci ha fatto capire tanto”

E la sensazione che vi abbia trasformato finalmente in una squadra.

” Quando entri nel vortice è difficile uscirne. Capisco anche che dall’esterno la nostra situazione potesse sembrare davvero compromessa, ma l’impegno di tutti c’è sempre stato. Magari cercavamo il risultato attraverso percorsi sbagliati. Ora siamo più compatti, questo è sicuro. E Marino, ripeto, è stato bravo perché ha introdotto pochi concetti, chiedendoci però di attuarli bene, e ora inserisce ogni giorno qualcosa in più. Poi il mercato di gennaio sicuramente è stato d’aiuto, perché la società ha inserito gente forte, e, infine c’e pure la componente fortuna.”

Cioè?

” Beh, prima o poi doveva girare. Per un lungo periodo ci ha sempre detto tutto male. Però vorrei ribadire che l’impegno c’è sempre stato e che c’era un legame forte anche con Bucchi e Muzzi.”

E ora come si mette la situazione?

” Come prima. Cioè dobbiamo continuare a vivere alla giornata, preparandoci al meglio partita per partita e dando il meglio in ogni gara”

Quindi anche Capitan Maietta è uno di quelli che non guarda la classifica?

” Ora è il momento della semina, il raccolto lo guarderemo e giudicheremo verso la fine del campionato. Cercando di capire anche quello che possiamo farci, ovviamente.”

Cioè pensare al Perugia e stop.

” Esatto. E il fatto che i biancorossi attraversino un momento complicato non deve ingannarci. Ogni squadra ha il suo. Il nostro magari, è stato, un po’ troppo lungo ma ora ne stiamo uscendo e i biancorossi, sono sicuro, lunedì daranno tutto per uscirne contro di noi. Può essere una trappola, insomma, o almeno gli somiglia. Noi non dobbiamo fidarci di quello che si dice sui nostri avversari, ma pensare solo a dare il meglio. Anche perché per noi è un banco di prova, una finale”

E magari a chiudere la porta: l’Empoli ormai incassa almeno un gol da un girone intero…

” Troppo. Ma nelle ultime uscite sono state reti casuali. La fase difensiva è migliorata. E comunque, come diceva Boskov, alla fine l’importante è farne uno in più degli altri.”

Il miglioramento è un altro merito di Marino?

” Si. Ripeto, ora siamo più compatti, più squadra. Attacchiamo e difendiamo insieme. E, rispetto a prima, lavoriamo anche di più sul gioco e le caratteristiche dei nostri avversari.”

E’ cambiata l’attitudine, insomma.

” E’ così. Diciamo che per molto tempo abbiamo pensato solo ed esclusivamente a costruire gioco, a essere pericolosi. Ora è diverso. Ma non solo per noi, è il calcio che è così. L’Empoli di Andreazzoli è stato un modello per tanti ed era bellissimo farne parte. Oggi, però , costruire da dietro non paga più e il riferimento è l’Atalanta di Gasperini o il Liverpool di Klopp.”

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5 Commenti

  1. … costruire da dietro non paga più… Dice Maietta. Non so. La Lazio gioca splendidamente all’italiana e nonostante questo costruisce da dietro per poi lasciare vs quelle che loro chiamano “zone di qualità”. Dipende dai giocatori, dal momento, dal mister, dall’ambiente. È sbagliato secondo me dire, come detto anche dal Presidente, che oggi si può giocare solo col 433. Ad oggi è il nostro vestito ma il calcio ha troppe sfaccettature per i “mai” e i “non più”.
    Godiamoci il nostro oggi che di doman non c’è certezza.

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