L’attaccante dell’Empoli, Leonardo Mancuso, ha rilasciato un’intervista al “Corriere dello Sport”in vista dell’imminenza ripartenza del campionato.

“Finalmente ricominciamo, forse anche in maniera inaspettata, perché lo spettro di veder chiudere la stagione per la pandemia è stato concreto. Ci è stata concessa una nuova opportunità e tutti noi vogliamo risalire la china.”

Leonardo che effetto fa essere tornati a concentrarsi sul campo?

“C’è grande emozione, non vediamo l’ora di risentire il fischio dell’arbitro. Abbiamo aspettato a lungo questo momento, ci siamo: sarà una bellissima sensazione.”

Per altro, il primo match, in trasferta contro lo Spezia, è già un testa a testa in chiave playoff.

“Si sta per aprire una specie di mini-torneo, da giocare al massimo, faccia al vento, senza fare calcoli, senza pensare a gestire. Ci aspetta una partita insidiosa. Lo Spezia, pur con un avvio con qualche difficoltà, ha saputo rimettersi in carreggiata bene. Possono contare su un’organico ben strutturato, ritoccato nei punti giusti.”

Là davanti, però, anche l’Empoli non scherza: oltre a lei, ci sono La Mantia, Tutino e Ciciretti. Marino deve solo scegliere.

“E’ vero. E vi garantisco che allenarsi sfruttando tanta qualità è stimolante, non puoi accontentarti mai. Sappiamo benissimo che l’unica cosa che conta è mettersi a disposizione del gruppo, ciascuno con le proprie caratteristiche, diverse e complementari.”

Al Castellani, invece, arriverà il Benevento e allora sarà davvero una gara dal sapore di A.

“Non possiamo correre troppo nel tempo: la nostra attenzione dovrà essere focalizzata sulla prossima gara, quella della ri-partenza. Vogliamo tornare a batterci, come abbiamo dimostrato di poter fare. Servirà una cavalcata, siamo pronti per cominciare.”

In campionato è arrivato a quota 9 gol. E’ pronto a tagliare il traguardo della doppia cifra?

“E’ un obiettivo personale, ma davanti a tutto c’è la squadra. Io farò di tutto per far coincidere i due aspetti: vogliamo risalire in classifica e farlo con i miei gol sarebbe fantastico. Ma l’Empoli dovrà farsi trascinare dal collettivo.”

Vi “spaventa” giocare alle 17:30, tenuto conto che siamo già a metà giugno?

“Non scherziamo. Contava riprenderci il campo: l’orario non può diventare né una discriminante né un alibi. Non vediamo l’ora.

Cosa vi ha detto Marino, quando vi siete ritrovati di nuovo insieme, finalmente con gli scarpini ai piedi?

“Quello che pensiamo tutti: che dobbiamo restare concentrati sull’obiettivo.”

Cosa significherebbe riuscire a centrare i playoff?

“Farlo in un momento del genere, con i nostri tifosi costretti a restare a casa, per altro nell’anno del centenario del club, avrebbe un sapore particolare. E’ per loro che vogliamo riuscirci, per regalare un sorriso. Capiamo la natura di queste limitazioni: tocca a noi, trovare il modo di renderle meno pesanti.”

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